Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: MCL_Bisertaicol    10/08/2014    0 recensioni
La speranza sarà la chiave di tutto.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1


Innanzitutto mi presento sono Tom,un ragazzo di colore che vive in Africa,scrivo queste parole per raccontarvi una storia,la mia storia,iniziamo da quando ero bambino.La mia famiglia era originaria di un villaggio che era situato quasi alla fine dell'Africa,naturalmente era un villaggio molto povero e come il villaggio anche gli abitanti erano poveri,si viveva in condizioni pietose,c'erano animali da tutte le parti,ogni giorno li era un inferno,ma almeno c'era la famiglia che ti tirava su.Essendo povero non potevo permettermi quella poca istruzione che offriva quel piccolo villaggio,e vivendo in una famiglia molto numerosa,composta da 8 fratelli e 2 sorelle,ed essendo il fratello maggione dovevo guadagnarmi il cibo per la mia famiglia,così a soli 9 anni iniziai a lavorare nei campi,tutte le mattina mi svegliato alle 5 e ancora con la luna in cielo andavo a prendere l'acqua da bere nel fiume.Per raggiungere il fiume dovevo fare 4km a piedi,all'andata diciamo che era sopportabile la fatica,ma al ritorno con i secchi pieni d'acqua era stremante fare 4km a piedi,ma almeno grazie a me la mia famiglia si assicurava un pò d'acqua.Dopo aver preso l'acque dovevo mungere la capra che avevamo per dare il latte ai miei fratellini e le mie sorelline e io dovevo accontentarmi di una mela marcia,dopo aver dato il latte alla mia mamma andavo a lavorare per un ricco signore americano,andavo la mattina appena spuntava il sole e me ne andavo quando ormai il sole era già tramontato per 5 miseri franchi al giorno.Io non ero come gli altri ragazzi che pensavano solo ad andarsene da li oppure pensavano a lavorare per guadagnare e divertirsi,io speravo in un mondo migliore,e un mondo migliore si fa solo con le persone con cervello,con intelligenza,e purtroppo io la tenevo,scrivo purtroppo perchè era proprio un peccato avere un intelligenza e non poterla sfruttare,il mio sogno a differenza degli altri non era andarmene via ma era ricevere un istruzione e cercare di imparare più che potevo.L'iscrizione alla scuola costava molto,circa 150 franchi,e non potevo permettermi tutto quel denaro,non potevo permettermi di usarlo per la scuola,avevo una famiglia da portare avanti,mio padre mi aiutava a portare qualcosa,ma quel qualcosa purtroppo non bastava mai.D'estate bene o male si stava bene,faceva caldo quindi si dormiva anche fuori la capanna,ma d'inverno era impossibile vivere in una capanna strettissima con due coperte e con più di 10 persone da coprire,così un inverno mio padre e un mio fratellino si ammalarono,pensammo che era solo una banale influenza dovuta al freddo,ma ci accorgemmo che così non era.Per settimane mio padre e mio fratello era costretti a stare immobilizzati su un letto,non avevamo forze nemmeno di mangiare,compravo loro le medicine,tutto quello che poteva servire per farli stare meglio,ma ormai la loro ora stava arrivando.Noi eravamo convinci che avevano una banale influenza ma mia madre si iniziò a insospettire quando dopo due settimane stavano ancora male,una banale influenza in una settimana sparisce,e invece in due settimane giorno dopo giorno le loro condizioni si aggravarono,così usammo quei pochi franchi che avevamo per far venire un medico.Nessuno voleva venire nel nostro villaggio,uno dei più malfati,dei più poveri e con il più alto tasso di malattie mortali dell'Africa,tutte le persone al sentir il nome del nostro villaggio,scappavano,dopo che avevamo perso le speranze il medico venne,si prese circa 100 franchi e visitò mio padre e mio fratello,ci diede una notizia sconvolgente,avevamo una malattia che con i mezzi che avevamo a disposizione non si poteva curare,la leucemia,ormai a mio padre e mio fratello restava porco tempo,piangevo tutte le notti,piangevo in silenzio per non farmi sentire dagli altri,a volte me ne uscivo la sera andavo a fare qualche passeggiata ma era tutto inutile,giorno dopo giorno la malattia se li stava portando via e io ero sempre più distrutto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: MCL_Bisertaicol