Tic tac, tic tac, questo è il rumore che producevano i tacchi di Emmeline Vance mentre incontravano il suolo cementato del marciapiede. Indossava un completo grigio, con una maglietta basica a maniche corte color bordeaux sotto la giacca, dello stesso colore della borsa.
Emmeline Vance era adesso una donna in carriera, e lavorava come psicologa allo studio del Professor McGoull ma in quel momento, non stava andando nel suo ufficio.
Un gufo le aveva recapitato a casa un giornale che veniva dal mondo della magia, un mondo che lei aveva deciso di lasciarsi alle spalle dopo ciò che era successo la notte della morte di James e Lily, ma la firma su quel giornale era una 'R' che aveva visto troppe volte in quell'anno: Remus. Il titolo del giornale non poteva parlare più chiaramente, e ciò la fece ghignare: Sirius Black era evaso da Azkaban, anche se il giornale era vecchio di un anno. Quindi Remus voleva che lei andasse dove sapeva che avrebbe potuto trovare Sirius.
Con il mento ben più alto di quello che poteva permettersi, gli occhi di Emmeline scrutavano la vecchia strada di Grimmauld Place e per quella volta aveva fatto un'eccezione: aveva tirato fuori la vecchia bacchetta che ora mai conteneva più polvere che residui della corda del cuore di drago della quale era composto il nucleo.
Quando si trovò nel punto esatto dove era la casa, una scena di ricordi le passarono davanti: le riunioni di un Ordine della Fenice che aveva abbandonato, nel quale James e Lily erano ancora felici e sorridenti che stavano salutando lei e Sirius mentre si allontanavano sulla moto per andare chissà dove, magari a passare un week-end tra di loro. Ma quella felicità durò poco, Emmeline scoprì cosa aveva fatto Sirius quando Silente si presentò alla sua porta annunciandole la triste notizia. Ai funerali furono soltanto lei e Remus a fare degli elogi, oltre alle famiglie rispettive.
Da quel momento, si era ritrovata completamente sola.
Fortunatamente aveva una memoria eccellente, se paragonata a quella di alcuni suoi pazienti e riuscì a vedere la casa. Attraversò il cancelletto e subito dopo il lastricato, poi bussò alla porta e quando lui le aprì il ghigno di prima persisteva sulle sue labbra.

- Sirius. Vedo che ti sono mancata. - fortunatamente dal suo punto di vista, lui aveva un aspetto peggiore del suo.

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Spazio dell'autrice:
Ciao a tutti, mi firmerò come Liz ed inizio con il dire che questa sarà una storia a più capitoli, che si svolgerà tra il 'Prigioniero di Azkaban' ed il 'Calice di Fuoco'. Qui i personaggi sono adulti, e per interpretarli vedo benissimo Lana Parilla nei panni di Emmeline mentre Gary Oldman in quelli di Sirius, in alternativa utilizzerei Ben Lewis ed Anna O'Byrne.
Questo capitolo aveva un narratore esterno, ma non fateci molto l'abitudine poiché i successivi saranno presi dai punti di vista dei rispettivi personaggi.
Alla storia ho dato il titolo di una frase tratta da 'My Immortal' degli Evanscence per ben due motivi che spiegherò man mano che si vedranno i sentimentidei rispettivi personaggi.
Beh, buona lettura,
Liz.