11/08/2014
3 recensioniPAURA DI PERDERTI.
Inerme, guardo quel corpo privo di sensi disteso sulla lettiga di metallo.
Sulla gamba un foro causato da un proiettile, continua a sanguinare e due
dei miei partner, Dig e Sara, si danno da fare per rimuoverlo.
Ed io? Sono immobile al centro della stanza, gli occhi puntati sul suo viso
ancora coperto dalla maschera, rovinato dal taglio sulla fronte fortunatamente poco
profondo.
Scuoto la testa e mi avvicino alla lettiga sentendo gli occhi dei miei partner sulla schiena. Libero il suo volto da quella maschera così simile alla mia e la lancio lontanacominciando a disinfettare le ferite superficiali che riesco a vedere.
Lavoro lentamente e con molta accuratezza cercando di non prestare attenzione a quello che Sara e Dig
combinano. Riprendo a respirare solo nel momento in cui sento il rumore metallico del proiettile rimbalzare nella ciotola.
Porto le mani al volto. Le guance sono bagnate e bruciano. Piango.
Piango come non ho mai fatto in vita mia. Nemmeno sull’isola. Nemmeno quando Tommy è morto tra le mie braccia.
Respiro pesantemente più e più volte piegandomi in due su me stesso cercando in qualche modo di ritrovare il senno e solo quando il respiro torna regolare mi rialzo, incurante del mio aspetto e torno al capezzale di Felicity semplicemente per accarezzarle i lunghi capelli biondi.
- Starà bene.-
Alzo lo sguardo su Sara intenta a ricucire la ferita e vedo Dig seduto malamente sulla sedia con le mani a coprirgli il volto.
- Starà bene Ollie. E’ forte. –
Poco sicuro della mia voce, mi limito ad annuire debolmente.
Per molto tempo, regna il silenzio spezzato solo da Sara che riordina. Ed è proprio lei a parlare per prima.
- Tornate a casa. Resto io con lei. –
Scuoto la testa.
- Non se ne parla. Tu e Dig andate. –
- Ma Ollie… sei esausto. –
- Sono abbastanza lucido da poter badare a lei. Andate. –
Sara sospira pesantemente, ma prima che possa parlare di nuovo Dig la trascina verso l’uscita. Porgo lo sguardo verso la scala e solo quando la porte si chiude rumorosamente, lascio che le lacrime tornino a solcare il mio viso facendomi annegare nei ricordi di qualche ora prima.
La situazione è diventata complicata.
Ci siamo imbattuti in un nuovo assassino, un imitatore de ‘ il Fabbricante di Bambole’. E’ come rivivere un incubo.
Lance è come impazzito e anche noi siamo sull’orlo della pazzia.
Non riusciamo a trovarlo ed ovviamente ha cambiato il modus operandi, quindi la pista della crema per il viso non è più quella giusta.
E’ per questo motivo che Sara e Laurel, vestite in maniera a dir poco appropriata, girovagano per le strada malfamate della città.
Felicity non ha voluto saperne di far parte del duo di esche in strada, a quanto pare preferisce fargli ‘il culo a strisce’ .
Sorrido al ricordo di quell’espressione utilizzata.
Così eccoci qui. Sara e Laurel in strada con Dig e Roy alle calcagna ed io e Felicity a saltare da un tetto all’altro sopra le loro teste.
- Stiamo perdendo solo tempo. –
- Infatti. I tacchi mi danno fastidio e credo che Roy mi guardi le gambe… -
Alzo gli occhi al cielo.
- Laurel sei paranoica. Roy fatti un giro. –
- Hey, ma non stavo facendo nulla.
- Vai. –
Sbuffando va via. Sospiro.
E’ mai possibile che da ‘ eroe’ mi ritrovi a farli da balia? Bha..
- Allora che facciamo? –
- Restiamo ancora un po’ qua. –
- Pensavo volessi spendere il resto della notte in altro modo. –
Mi volto verso Felicity con la migliore faccia da poker che riesco a sfoggiare. Lei si volta verso di me rendendosi conto della gaffe fatta.
- Cioè, non nel senso in cui intendevi tu… oddio se così fosse ben venga..cioè no. Aspetta. Non guardarmi così. Potremmo vedere un film tutti insieme o andare a mangiare qualcosa con ‘altro modo’ non intendevo dire ‘facciamo sesso insieme’ non che mi dispiacereb… 3..2..1 . Stop. –
Rossa, Felicity abbassa lo sguardo ordinando agli altri di smettere di ridere.
Ovviamente questo non fa altro che alimentare le loro risa. Tanto da contagiare anche me per qualche brevissimo istante.
Quella ragazza è straordinaria. Il suo balbettare e dire ciò che pensa realmente con degli sproloqui insensati mi ha sempre colpito e fatto sorridere.
Ovviamente, la nostra distrazione ci costa cara.
Qualcuno urla. Una donna.
Tutti ritornano seri e ci precipitiamo verso la provenienza della voce.
Felicity smanetta con il suo giocattolino sul braccio avvertendoci che probabilmente è la persona che cerchiamo.
Sentendo dei passi frettolosi, l’uomo strattona di lato la ragazza facendola cadere.
Roy e Laurel si fermano a soccorrerla mentre il resto di noi si precipita verso l’uomo.
Lo inseguiamo per diversi isolati senza riuscire a fermarlo. Scocco qualche freccia, ma durante la corsa è impossibile centrarlo anche perché si muove a zig zag.
Impreco più e più volte quando mi rendo conto che ci ha condotti in un edificio abbandonato, forse il luogo in cui porta le sue vittime.
Ci muoviamo insicuri in un luogo che non conosciamo e Felicity qui sul campo non sempre riesce a far magie con l’informatica.
Più di una volta mi sono ritrovato a puntare una freccia su Sara e Dig. Dobbiamo stare attenti o finiremo per ferirci a vicenda.
Perlustriamo l’edificio interamente, ma quell’uomo sembra essere sparito.
- Oliver c’è un seminterrato . –
- Non muoverti. Arrivo. –
- Oliver, potrebbe scappare. –
- Felicity. Non. Muoverti. –
- Dig mi copre. –
Maledizione!
Corro verso il piano terra e cerco una porta o botola che mi conduca da loro.
Poi il mondo crolla.
Uno sparo.
L’urlo di Felicity mi rimbomba nelle orecchie.
- Oliver!! –
Dig mi chiama a gran voce.
Trovo la botola e ci salto dentro atterrando con una capriola.
Appena mi rialzo vedo Dig chino su Felicity. Lei muovo una gamba mentre con le mani preme sull’altra.
E’ viva.
Perlustro la stanza e vedo un’ombra muoversi in fondo la stanza. Mi dirigo verso quella zona con l’arco teso pronto a scoccare.
L’uomo esce dal suo nascondiglio e punta la pistola verso Felicity ed io scocco una freccia. Due. Tre. Quattro.
L’uomo è riverso per terra.
Privo di vita.
- Oliver… -
Mi volto verso Felicity, giusto in tempo per vederla perdere i sensi.
Una mano si muove lenta tra i miei capelli.
Pigro, apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il freddo metallo del tavolo.
‘Cavoli, mi sono addormentato.’
Alzo la testa e una Felicity mezza intontita sorride debolmente alla luce della lampada.
- Ciao. –
- Ciao… Sono ridotta male? –
- No… ma a quanto pare hai un debole per le cicatrici d’arma da fuoco. –
- Mh… la mia terza cicatrice. Fantastico. –
Sorrido debolmente e cerco la sua mano.
- Non farlo mai più. –
- Cosa? –
- Ammazzarmi in questo modo. –
- Scusa Oliver… -
Scuoto la testa.
- L’importante è che sei qui. Viva. Con me. –
- Cosa vuoi dirmi Oliver… ? –
- Che senza di te, non vivo. –
Felicity mi guarda interrogativa.
Si aspetta che le dica altro, ma cosa ti aspetti?
Che ti dica ‘ Ti amo’?
No, non posso, anche se vorrei urlarlo al mondo.
ANGOLO AUTRICE:
Buona sera!!!
O buon giorno?? bho.
Vabbè.
Graze per essere arrivati alla fine. Allora come vi sembra?
Vi ho fatto aspettare molto??
Dai dai non mi dilungo molto.
3
2
1
Via con i pomodori!!!!
Un bacio
Rossella.
P.s. Vi allego un bellissimo disegno della nostra Honey
realizzato da k_Gio_ che ringrazio per avermi autorizzato
a pubblicare.
Besos a todos.
P.p.s. nel caso non si veda vi metto il link.
ora vado via. Giuro.
https://imagizer.imageshack.us/v2/344x459q90/674/UYhwu5.jpg
Sulla gamba un foro causato da un proiettile, continua a sanguinare e due
dei miei partner, Dig e Sara, si danno da fare per rimuoverlo.
Ed io? Sono immobile al centro della stanza, gli occhi puntati sul suo viso
ancora coperto dalla maschera, rovinato dal taglio sulla fronte fortunatamente poco
profondo.
Scuoto la testa e mi avvicino alla lettiga sentendo gli occhi dei miei partner sulla schiena. Libero il suo volto da quella maschera così simile alla mia e la lancio lontanacominciando a disinfettare le ferite superficiali che riesco a vedere.
Lavoro lentamente e con molta accuratezza cercando di non prestare attenzione a quello che Sara e Dig
combinano. Riprendo a respirare solo nel momento in cui sento il rumore metallico del proiettile rimbalzare nella ciotola.
Porto le mani al volto. Le guance sono bagnate e bruciano. Piango.
Piango come non ho mai fatto in vita mia. Nemmeno sull’isola. Nemmeno quando Tommy è morto tra le mie braccia.
Respiro pesantemente più e più volte piegandomi in due su me stesso cercando in qualche modo di ritrovare il senno e solo quando il respiro torna regolare mi rialzo, incurante del mio aspetto e torno al capezzale di Felicity semplicemente per accarezzarle i lunghi capelli biondi.
- Starà bene.-
Alzo lo sguardo su Sara intenta a ricucire la ferita e vedo Dig seduto malamente sulla sedia con le mani a coprirgli il volto.
- Starà bene Ollie. E’ forte. –
Poco sicuro della mia voce, mi limito ad annuire debolmente.
Per molto tempo, regna il silenzio spezzato solo da Sara che riordina. Ed è proprio lei a parlare per prima.
- Tornate a casa. Resto io con lei. –
Scuoto la testa.
- Non se ne parla. Tu e Dig andate. –
- Ma Ollie… sei esausto. –
- Sono abbastanza lucido da poter badare a lei. Andate. –
Sara sospira pesantemente, ma prima che possa parlare di nuovo Dig la trascina verso l’uscita. Porgo lo sguardo verso la scala e solo quando la porte si chiude rumorosamente, lascio che le lacrime tornino a solcare il mio viso facendomi annegare nei ricordi di qualche ora prima.
La situazione è diventata complicata.
Ci siamo imbattuti in un nuovo assassino, un imitatore de ‘ il Fabbricante di Bambole’. E’ come rivivere un incubo.
Lance è come impazzito e anche noi siamo sull’orlo della pazzia.
Non riusciamo a trovarlo ed ovviamente ha cambiato il modus operandi, quindi la pista della crema per il viso non è più quella giusta.
E’ per questo motivo che Sara e Laurel, vestite in maniera a dir poco appropriata, girovagano per le strada malfamate della città.
Felicity non ha voluto saperne di far parte del duo di esche in strada, a quanto pare preferisce fargli ‘il culo a strisce’ .
Sorrido al ricordo di quell’espressione utilizzata.
Così eccoci qui. Sara e Laurel in strada con Dig e Roy alle calcagna ed io e Felicity a saltare da un tetto all’altro sopra le loro teste.
- Stiamo perdendo solo tempo. –
- Infatti. I tacchi mi danno fastidio e credo che Roy mi guardi le gambe… -
Alzo gli occhi al cielo.
- Laurel sei paranoica. Roy fatti un giro. –
- Hey, ma non stavo facendo nulla.
- Vai. –
Sbuffando va via. Sospiro.
E’ mai possibile che da ‘ eroe’ mi ritrovi a farli da balia? Bha..
- Allora che facciamo? –
- Restiamo ancora un po’ qua. –
- Pensavo volessi spendere il resto della notte in altro modo. –
Mi volto verso Felicity con la migliore faccia da poker che riesco a sfoggiare. Lei si volta verso di me rendendosi conto della gaffe fatta.
- Cioè, non nel senso in cui intendevi tu… oddio se così fosse ben venga..cioè no. Aspetta. Non guardarmi così. Potremmo vedere un film tutti insieme o andare a mangiare qualcosa con ‘altro modo’ non intendevo dire ‘facciamo sesso insieme’ non che mi dispiacereb… 3..2..1 . Stop. –
Rossa, Felicity abbassa lo sguardo ordinando agli altri di smettere di ridere.
Ovviamente questo non fa altro che alimentare le loro risa. Tanto da contagiare anche me per qualche brevissimo istante.
Quella ragazza è straordinaria. Il suo balbettare e dire ciò che pensa realmente con degli sproloqui insensati mi ha sempre colpito e fatto sorridere.
Ovviamente, la nostra distrazione ci costa cara.
Qualcuno urla. Una donna.
Tutti ritornano seri e ci precipitiamo verso la provenienza della voce.
Felicity smanetta con il suo giocattolino sul braccio avvertendoci che probabilmente è la persona che cerchiamo.
Sentendo dei passi frettolosi, l’uomo strattona di lato la ragazza facendola cadere.
Roy e Laurel si fermano a soccorrerla mentre il resto di noi si precipita verso l’uomo.
Lo inseguiamo per diversi isolati senza riuscire a fermarlo. Scocco qualche freccia, ma durante la corsa è impossibile centrarlo anche perché si muove a zig zag.
Impreco più e più volte quando mi rendo conto che ci ha condotti in un edificio abbandonato, forse il luogo in cui porta le sue vittime.
Ci muoviamo insicuri in un luogo che non conosciamo e Felicity qui sul campo non sempre riesce a far magie con l’informatica.
Più di una volta mi sono ritrovato a puntare una freccia su Sara e Dig. Dobbiamo stare attenti o finiremo per ferirci a vicenda.
Perlustriamo l’edificio interamente, ma quell’uomo sembra essere sparito.
- Oliver c’è un seminterrato . –
- Non muoverti. Arrivo. –
- Oliver, potrebbe scappare. –
- Felicity. Non. Muoverti. –
- Dig mi copre. –
Maledizione!
Corro verso il piano terra e cerco una porta o botola che mi conduca da loro.
Poi il mondo crolla.
Uno sparo.
L’urlo di Felicity mi rimbomba nelle orecchie.
- Oliver!! –
Dig mi chiama a gran voce.
Trovo la botola e ci salto dentro atterrando con una capriola.
Appena mi rialzo vedo Dig chino su Felicity. Lei muovo una gamba mentre con le mani preme sull’altra.
E’ viva.
Perlustro la stanza e vedo un’ombra muoversi in fondo la stanza. Mi dirigo verso quella zona con l’arco teso pronto a scoccare.
L’uomo esce dal suo nascondiglio e punta la pistola verso Felicity ed io scocco una freccia. Due. Tre. Quattro.
L’uomo è riverso per terra.
Privo di vita.
- Oliver… -
Mi volto verso Felicity, giusto in tempo per vederla perdere i sensi.
Una mano si muove lenta tra i miei capelli.
Pigro, apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il freddo metallo del tavolo.
‘Cavoli, mi sono addormentato.’
Alzo la testa e una Felicity mezza intontita sorride debolmente alla luce della lampada.
- Ciao. –
- Ciao… Sono ridotta male? –
- No… ma a quanto pare hai un debole per le cicatrici d’arma da fuoco. –
- Mh… la mia terza cicatrice. Fantastico. –
Sorrido debolmente e cerco la sua mano.
- Non farlo mai più. –
- Cosa? –
- Ammazzarmi in questo modo. –
- Scusa Oliver… -
Scuoto la testa.
- L’importante è che sei qui. Viva. Con me. –
- Cosa vuoi dirmi Oliver… ? –
- Che senza di te, non vivo. –
Felicity mi guarda interrogativa.
Si aspetta che le dica altro, ma cosa ti aspetti?
Che ti dica ‘ Ti amo’?
No, non posso, anche se vorrei urlarlo al mondo.
ANGOLO AUTRICE:
Buona sera!!!
O buon giorno?? bho.
Vabbè.
Graze per essere arrivati alla fine. Allora come vi sembra?
Vi ho fatto aspettare molto??
Dai dai non mi dilungo molto.
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Via con i pomodori!!!!
Un bacio
Rossella.
P.s. Vi allego un bellissimo disegno della nostra Honey
realizzato da k_Gio_ che ringrazio per avermi autorizzato
a pubblicare.
Besos a todos.
P.p.s. nel caso non si veda vi metto il link.
ora vado via. Giuro.
https://imagizer.imageshack.us/v2/344x459q90/674/UYhwu5.jpg