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Autore: Psiche_delia    11/08/2014    2 recensioni
Dopo la Seconda Guerra Magica che ha visto come protagonista il Ragazzo-che-è-sopravvissuto, la vita nel Mondo Magico riprende, tutti i misteri su Voldemort, sugli Horcrux e sulla morte e resurrezione di Harry Potter sono stati svelati. Rimane solo un mistero irrisolto, pare che dopo la sconfitta del Signore Oscuro, Hermione Granger sia scomparsa dalla faccia della terra, lasciando Harry e Ron distrutti dalla sua scomparsa. Blaise Zabini, che si occupa del caso riuscirà insieme ad Harry Potter a scoprire cosa è accaduto alla strega più brillante della sua età? E in tutto questo, cosa centra Draco Malfoy?
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco Malfoy, bussò tre volte alla porta di fronte a lui. Mise le mani in tasca e lasciò vagare lo sguardo intorno all’ufficio Auror del Ministero della Magia.

Era una grande stanza, anche se abbastanza scura, questo era dato dalla mancanza di finestre. Quella, era la stanza delle conferenze, al di fuori di questa tutti avevano i loro uffici privati. Ogni porta portava su di sé il nome di un Auror in caratteri d’oro, le pareti erano rivestite con immagini di maghi attualmente a piede libero. Ciò che  l’erede dei Malfoy notò però, era che c’erano sostanzialmente meno maghi sulle pareti, rispetto al passato, dato che il Signore Oscuro era morto e sepolto.

Erano passati sette anni alla battaglia di Hogwarts, dove il mai così fastidioso ragazzo-che-è-sopravvissuto aveva finalmente spedito Voldemort dove giustamente sarebbe dovuto stare. Tutti i misteri: dell’immortalità di Volemort, le varie sparizioni, e la finta morte di Potter con annessa resurrezione, erano stati tutti risolti. Da allora, il mondo magico non era mai stato così al sicuro. Tutti i Mangiamorte che erano sopravvissuti furono processati e mandati ad Azkaban, tra cui anche il padre di Draco, il quale per supremazia di sangue era stato timbrato fuori dalla prigione, il mondo magico infatti, risparmiò tutti coloro che avevano mostrato il minimo segno di bigottismo verso Voldemort. Nocturn Alley era stato chiuso e tutti gli oggetti oscuri al suo interno, distrutti…

A Draco però, non interessava particolarmente l’ultimo anno in cui il Signore Oscuro era stato al potere, rendendolo per lui, un inferno. Non poteva tornare ad Hogwarts a causa del suo coinvolgimento con la morte di Silente, così fu costretto a rimanere rinchiuso con i suoi genitori e la zia pazza al Manor. Aveva trascorso il suo tempo a torturare prigionieri e, occasionalmente, facendo missioni. Si era sentito così solo, così colpevole, così.. male. 

Aveva imparato presto che tutto ciò che gli avevano inculcato in testa sui purosangue,  sulla preziosità del sangue puro e su Voldemort era tutto drasticamente sbagliato. Rocordava.. ricordava le urla dei torturati, come provocava loro un’agonia inimmaginabile.
Draco rabbrividì. Si sforzò di tornare con la mente al presente, aveva evitato di pensarci a tutti i costi. quell’anno aveva rappresentato tutto quello che non aveva mai ingiustamentQ voluto e tutti gli errori che non avrebbe voluto fare. Sorprendentemente però, Draco non aveva la più pallida idea, di come aveva fatto ad evitare Azkaban, insieme a sua madre.

Forse per sua madre la cosa era alquanto comprensibile: aveva mentito a Voldemort e salvato Harry Potter dopo l’Avada kedavra lanciato dal Mezzosangue, che aveva distrutto l’Horcrux, che Voldemort aveva involontariamente creato. Quella notte ormai, era diventata leggenda. Tutti erano a conoscenza della storia di come Narcissa Malfoy avesse messo la sua vita in pericolo, per salvarne un’altra, mentendo perfino al Signore Oscuro.

Per quanto era giustificata la libertà di Lady Malfoy, la stessa cosa non si poteva dire del figlio, di come fosse riuscito ad evitare la prigione era ancora un mistero. Lui non aveva mai fatto del bene a nessuno. Non poteva dimostrare di non meritare di rimanere in carcere per il resto della sua vita. E’ stato il responsabile della morte di Silente, anche se non in prima persona, aveva torturato e ucciso e.. peggio ancora era rimasto a guardare persone torturate e poi uccise per mano dei seguaci di Voldemort. Non aveva mai protetto nessuno, si sentiva come se sarebbe dovuto essere punito per i suoi peccati; egli era incredibilmente colpevole. Voleva sentire il dolore che lui aveva inflitto ad altri. Ma ancora, nessuna punizione è stata spinta su di lui.

Era stato graziato dai giudici del Wizengamot e secondo una procedura guidata e stato rilasciato di nuovo in quel mondo. L’unico pezzo di punizione era un avvertimento, secondo il quale se avrebbe osato mettere un unghia fuori linea, si sarebbe guadagnato una cella familiare per lui e suo padre.
La porta dell’ufficio di fronte a lui si spalancò, scuotendo Draco dai suoi pensieri, guardò l’uomo sulla soglia. Blaise era rimasto con lui durante il duo processo e anche dopo le dure conseguenze della battaglia. Gli altri suoi amici lo avevano invece abbandonato, nonostante fossero coinvolti anche loro. Blaise, con la sua morale, atipica per un Serpeverde, non aveva mai compiuto atti di bullismo, figuriamoci se fosse stato coinvolto tra gli affari del Signore Oscuro.

Dopo Hogwarts, era riuscito a farsi posto nella formazione Auror, qualcosa che aveva sempre voluto fare, ma che non avrebbe mai ammesso. Draco, che conosceva Blaise più delle sue tasche, aveva semplicemente messo insieme gli indizi sulla base delle sue scelte per le classi MAGO, e quando lo aveva affrontato a questo proposito, Blaise aveva semplicemente detto: “Io non voglio essere un Mangiamorte come il resto di voi. Fosse per me non sarebbero neanche mai esistiti. Preferisco combattere il male che prenderne parte.”

Così egli era entrato nel programma Auror, nella squadra del famoso Harry Potter. Blaise, essendo sempre stato un bravo ragazzo, non aveva mostrato alcuna animosità verso il prescelto. Blaise e Harry avevano fatto amicizia, e ora, sette anni più tardi, erano partner presso l’ufficio Auror.
-Draco”- esclamò il moro, facendo rimbombare la sua voce  tonante. Tirò il biondo in un abbraccio, Draco sapeva che sarebbe stato inutile resistere, Blaise togliendo il suo carattere da tenero orsacchiotto gigante, era incredibilmente forte.
-Come sei stato a Mosca?-  chiese indicandogli poi il suo ufficio. Quando entrò nella stanza, il biondo notò quanto fosse luminoso, rispetto al resto del dipartimento Auror. Blaise infatti, aveva fatto installare delle finestre che brillavano nel suo ufficio, giorno e notte (la magia fa miracoli). A differenza degli altri uffici, le pareti non erano coperte da foto di maghi ricercati, erano state invece tappezzate di foto di amici e familiari, tra cui proprio una sua al centro della parete. La foto mostrava lui mentre inciampava continuamente su una sedia. Blaise aveva preso la palla al balzo, scattandogli quella foto mentre incazzato nero cadeva su quella sedia. Erano rare le volte che Drsco si ubriacava, ma quando succedeva, egli perdeva tutta la sua agilità e la sua coordinazione, facendolo barcollare, e come in quel caso cadere e rimanere incosciente per ore.
-Abbastanza bene- affermò camminando e poggiandosi sulla scrivania dell’amico, guardando fuori dalla finestra.
-A proposito di uffici, quello nuovo è attivo e funziona anche senza problemi- esclamò girandosi a guardare Blaise ancora vicino alla porta.
-Fantastico, dovremmo andare a festeggiare, La Malfoy Industries si espanderà presto in tutto il mondo, ne sono sicuro Dra..-  Il biondo sorrise, la

Malfoy Industries era il suo orgoglio e la sua gioia. La società che aveva fondato dopo la guerra era in piena espansione, molto famosa in tre continenti e soprattutto, rastrellava galeoni in tutto il mondo.
-Sicuro..-  annuì Draco. –Ho bisogno di vodka. Seriamente, la Russia mi manca.. Merlino che posto.-
-Si certo, è la vodka che ti manca,- ridacchiò il moro, strizzando l’occhio e agitando le sopracciglia. –Sei sicuro che invece non è una signora che ti manca? Ragazze russe.. Merlino che favola-
Draco alzò gli occhi al cielo, Blaise era così prevedibile, era sicuro che prima o poi gli avrebbe posto quella domanda. –Tu invece  sei impegnato o sbaglio?-
Blaise rise di nuovo. –Si, ma Padma sa che lei per me è, e rimarrà per sempre l’unica ragazza nella mia vita. Sai, è cos’ splendida, bella, intelligente, gentile, sorprendente!-
Il biondo scosse la testa sorridendo. –io non so ancora come hai fatto a farti Padma Patil.-
-Hey!- replicò, guardandolo offeso, poi indicò se stesso. –Io sono un uomo affascinante e bello!-
-Certo Blaise- lo accontentò Draco, cercando di non far trapelare il suo divertimento dalle espressioni del viso.
Blaise alzò gli occhi al cielo. –Quindi? Ci andiamo a bere qualcosa o no?-
-Si amico- disse girandosi per non far notare al compagno il sorriso che gli era spuntato sul volto. –Quindi andiamo?-
-Si- rispose afferrando la giacca e uscendo dal suo ufficio. –Prima le signore- mormorò il biondo cercando ancora di trattenere le risate, seguendolo fuori dal dipartimento Auror.

Blaise fece finta di non aver sentito. Probabilmente neanche gli importava, loro due si erano sempre comportati così, si insultavano tutte le volte, per loro era come una normale conversazione, che rafforzava la loro amicizia.

Avevano appena iniziato a camminare verso gli ascensori dall’altra parte del dipartimento, quando una voce lo richiamò.
-Oi Zabini!- sentirono gridare. Si voltarono simultaneamente.
Videro un uomo con gli occhiali sbilenchi correre verso di loro, e chi poteva essere se non il solo e unico Sfregiato. Draco guardandolo notò che non era cambiato di molto, i soliti capelli neri arruffati, gli occhi verdi brillanti e la solita fastidiosa cicatrice. Quando si fermò davanti a loro, consegnò dei file a Blaise. A dirla tutta glie li gettò praticamente tra le braccia. Il Serpeverde se li sistemò ed iniziò ad esaminarli.
-Potresti esaminarli ora? E’ una cosa importante- Scoppiò Potter. Blaise lo guardò confuso, poi si strinse nelle spalle e annuì.
-Hei Sfregaito- lo salutò Draco con voce strascicata, attirando la sua attenzione su di lui.
-Malferret- rispose Potter. Nel corso degli anni i due avevano imparato a trattare l’uno con l’altro, soprattutto a causa di Blaise. La loro amicizia e il rispetto reciproco verso il Serpeverde aveva cambiato le cose tra i due. Il moro aveva confessato a Draco, che Harry gli aveva detto di poter sotterrare l’ascia di guerra nei confronti del biondo, infondo loro due oltre che partner sul lavoro erano amici, e se Blaise era riuscito a sopportare Draco per tutto questo tempo, beh ci sarebbe potuto riuscire anche lui. Draco poi era molto grato a Potter per avegli salvato la vita nella battaglia finale di Hogwarts. Quindi la quantità di fastidio tra Potter e Malfoy era leggermente diminuita.
-Come sei stato a Mosca?- gli chiese formalmente Harry, chiedendo ancora a Blaise riguardo i file.
-Bene.- rispose secco Draco. Non gli erano mai piaciute le chiacchiere, con Potter poi.. Egli invece guardò gli occhi di Blaise che correvano sul contenuto dei file, e lo sguardo ansioso dello Sfregiato che ormai non lasciava mai il suo volto.
Blaise quando finì sospirò e scosse la testa. –Harry, io davvero non credo…-
-Ti prego Blaise- lo supplicò
Blaise aveva tutta l’aria di rifiutare qualsiasi cosa che Potter gli stava chiedendo. Dopo alcuni secondi sospirò per poi annuire. Gli anni che aveva passato con Potty lo hanno ammorbidito.
-Grazie Blaise- lo ringraziò con gratitudine.-
-Non poso però darti false speranze Harry- rispose Blaise. –Sono passati anni..-
-Lo so- disse Potter –Ma non posso perdere la speranza-
Blaise sospirò. –Guarderò dentro Harry, te lo prometto, ma non adesso, io e Draco avremo bisogno di andare-

Potter sorrise a Blaise, Draco annuì e se ne andò. Blaise guardò per l’ultima volta Harry, poi seguì  l’amico verso gli ascensori. Quando poi furono dentro Draco lo guardò con le sopracciglia arcuate.
-Granger- rispose seccamente Blaise distogliendo lo sguardo. Draco annuì comprendendo come si senta l’amico.
Questo e stato l’unico mistero irrisolto  dopo la guerra: quello che era successo ad Hermione Granger.

Era stata lì al fianco di Potter per tutta la durata della guerra, la lottando contro il male, andando alla  ricerca degli Horcrux, ed aiutando i feriti. Era stata lì anche il periodo successivo, a fare dichiarazioni e a ripulire il mondo e ad aiutare Potter, che era sembrato andare un po’ oltre il bordo dopo aver ucciso Voldemort. Draco aveva pensato che era solo oberata di lavoro.

Poi, una settimana dopo che il Signore Oscuro era stato spedito sei metri sotto terra, era scomparsa di punto in bianco. Non vi era più traccia di lei da nessuna parte. Il mondo magico era su di giri, tutti pensavano che il lato oscuro era morto e sepolto e che non sarebbe più riuscito a mettere in discussione di nuovo la luce, ma poi Hermione Granger, migliore amica del prescelto, eroina del mondo magico e faro di speranza, scomparve dalla faccia del pianeta. Potter, utilizzando la sua influenza di –Ragazzo-che-è-sopravvissuto aveva schizzato il suo volto attraverso tutti i giornali magici del mondo. Egli aveva mandato centinaia di uomini in cerca della ragazza, dopo tutto Hermione era praticamente sua sorella.

Weasel era stato ugualmente sconvolto. Dopo la guerra e la scomparsa della sua migliore amica si era rinchiuso in casa sua. Rimase nel suo porcile per mesi prima di emergere e quando ci fu riuscito era magro e malaticcio. La scomparsa di Hermione gli aveva succhiato fuori tutta la vita. Potter non era stato da meno, ci avevano messo due anni prima di ricominciare a vivere, Draco però non era neanche sicuro che ci stessero riuscendo.
L’avevano cercata all’infinito, l’intera società aveva guardato dappertutto in ogni angolo di quel piccolo grande mondo, senza però, ottenere alcun risultato. Allora ecco che il mondo dopo sette anni, aveva rinunciato a trovarla.

Alla fine quindi, la gente aveva cominciato a dimenticare Hermione Granger. Era stata via per così tanto tempo. Il caso era ancora aperto, Blaise era a capo di esso, ma non c’erano mai notizie. Hermione Granger era sparita, fisicamente e spiritualmente. Draco non aveva pensato a lei per anni.
-Potter ha trovato qualche indizio?- Chiese Draco, un po’ sbalordito che dopo tutto questo tempo lo Sfregiato non abbia ancora gettato la spugna.
-A quanto pare- rispose Blaise. L’ascensore si era fermato. I due camminarono fuori nell’atrio. –Ma dubito che sia vero. E’ passato troppo tempo. Dubito che riusciremo mai a trovarla.

Il biondo annuì, completamente d’accordo. –Hai mai provato a dirlo a Potter?-
Il moro scosse la testa intristito. –Quel povero ragazzo ha perso già così tanto in vita sua, non può perdere anche Hermione, rischierebbe di spezzarsi.-

Draco annuì, comprendeva la situazione di Potter. Harry aveva perso praticamente tutte le persone che amava, i suoi genitori, il suo padrino, il professor Lupin, Silente. Non poteva sopportare di perdere la sua migliore amica. Anche se la verità era che probabilmente questa era scomparsa.
-Leaky Cauldron?- chiese Draco, cercando di alleggerire l’atmosfera. Blaise annuì. Il biondo sapeva come si sentiva il suo amico. Sperava almeno che con un paio di drink sarebbe riuscito a farlo tornare l’orsacchiotto felice che era prima..


Alors, non ho mai scritto una storia su Harry Potter quindi spero che vi piaccia. O almeno che la scomparsa di Hermione vi abbia incuriosito un po’..
Un bacione..
Psiche_delia
   
 
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