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Autore: Hazel17    12/08/2014    5 recensioni
Butterfly=Farfalla.
Dal testo:
"Ho sempre amato le farfalle, fin da bambina.
Così piccole, leggere e libere. Con le loro ali sottili e variopinte. Perfette.
Si, ho sempre amato le farfalle, finché non decisi di essere come loro. "
Piccolo testo autobiografico sull'anoressia.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ho sempre amato le farfalle, fin da bambina. 
Così piccole, leggere e libere.
Con le loro ali sottili e variopinte.
Perfette. 

Si, ho sempre amato le farfalle, finché non decisi di essere come loro.

Piccola, leggera e soprattutto perfetta.

E la perfezione equivaleva precisamente a: 38 kg.

Perchè 38 era il numero perfetto, me lo disse Mel*.

Mel era la mia nuova migliore amica, lei mi capiva e mi sosteneva.
Mi insegnò a contare perfettamente le calorie di ogni singolo alimento e a non superare quelle giornaliere che mi imponeva.
Ma io ero felice delle poche calorie che assumevo.
500 kcal al dì.

Cominciai a calare di peso:
da 55 kg a 50.
Da 50 a 45.

Procedeva tutto secondo quelli che credevo erano i miei piani, i nostri piani. 
Slo molto più tardi capii che non era così.

Fino a che un giorno sgarrai:
520 kcal per aver ingerito più cibo, un pomodoro per l'esattezza. 

Mi sentii subito trememdamente in colpa, mi assalì il panico, come se stessi affogando, e Mel si arrabbiò parecchio.
Mi urlò che ero una grassona non degna di lei e io piansi, tanto.

Poi mi disse di inginocchiarmi sul water e di rigettare fuori quello che avevo ingurgitato, quel poco* che avevo mangiato.

Lo feci.

Due dita in gola o lo spazzolino, ed il gioco era fatto.
Il cibo usciva fuori ed io mi liberavo dai sensi di colpa, dalla tristezza e delle urla di Mel.

Eravamo di nuovo amiche.

Da quel giorno, però, mi ridusse le kcal quotidiane:
da 500 a 300.

Ma non mi importava, perché ero felice e Mel riempiva le mie giornate facendomele contare e ricontare.

E poi continuavo a dimagrire:
da 45 a 42 kg.

Solo 4 kg e avrei raggiunto la tanta perfezione alla quale entrambe aspiravamo.

Ma quegli ultimi kg non se ne volevano proprio andare. 
E Mel se la prendeva con me.

La notte non mi faceva dormire perché dovevo fare ginnastica:
200 addominali, 1 ora di cyclette e 1 e mezza di tapisroullan.
Questo ero il mio programma. 

E iniziò a farmi digiunare completamente.
 
A volte, anzi spesso, svenivo.
Ma non mi importava, se era questo il prezzo da pagare per raggiungere la perfezione, lo avrei pagato. 

I 38 kg arrivarono con molta fatica e quando lo lessi sulla bilancia ero veramente felice ed appagata. 

Avevo raggiunto la perfezione. 
Io ero finalmente perfetta.
Ero una farfalla. 

Ma Mel ci mise poco a smorzare ľentusiasmo e a farmi sentire di nuovo grassa.
Mi disse che dovevo arrivare a 35 kg, che quella era la vera e propria perfezione.

Ed io mi ritrovai d'accordo con lei. 

In fondo aveva ragione: se ero arrivata a 38 potevo arrivare anche a 35 kg.
Potevo farcela, dovevo farcela!






A 35 kg non ci sono mai arrivata.
Sono morta pesando esattamente 36 kg e mezzo per 1,69 di altezza, per un'attacco cardiaco.
Il mio cuore non ce l'ha più fatta.

È strano perché quando io e Mel siamo diventate amiche e abbiamo stretto il nostro patto, non mi aveva detto di tutto il resto. 

Che sarei diventata molto pallida.
Che mi si sarebbero rovinati i denti a forza di vomitare.
Che mi sarebbero caduti i capelli, i miei splendidi capelli dorati che tanto mi piacevano.
Che avrei rotto ogni rapporto con gli altri, perché lei era molto gelosa e non ammetteva nessun'altro.
Diceva che mi avrebbero distratta dal nostro obiettivo. 
E che in realtà non sarei mai arrivata al teaguardo per il semplice fatto che ogni peso che mi suggerivi di raggiungere, poi una volta raggiunto,  non sarebbe stato mai abbastanza.
Che non sarei mai diventata perfetta, perché la perfezione non esiste.
E soprattutto Mel, tu non mi hai mai dettonche il costo del biglietto per essere una farfalla piccola e leggera,
sarebbe stato la vita, la mia.

Solo ora mi rendo conto che invece Mel, la mia amica, la voce che sentivo dentro di me,ero solo ed esclusivamente IO. 
















Grazie a chiunque lo abbia letto :)
Questa idea non so bene da dove mi è nata veramente, ma volevo riportare per iscritto gli untimi pensieri di una ragazza con dusturbi alimentari.
Io stessa ne ho sofferto per questo so molto bene cosa passa per la mente in queste situazioni.
Ancora grazie a chi mi ha dedicato un piccolo pezzetto della sua giornata per leggermi, è importante per me. :)
(Ho scritto un' altra one-shot sull'anoressia,leggetelo se vi va.)
   
 
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