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Autore: Isabelle Withingale    12/08/2014    5 recensioni
Anche il ghiaccio eterno si può sciogliere se si trova una fiamma che lo può riscaldare.
Torch x Gazelle
N.B: In questa storia Gazelle è femmina!
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya
Note: Otherverse | Avvertimenti: Bondage
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Era un freddo pomeriggio d’inverno.

Gazelle era seduta sul tetto della sua scuola, la Alius Accdemy.

La sua testa era affollata da pensieri, tutti riguardanti una sola persona...

Perchè mi ha fatto questo?

Ho sbagliato io?

Perchè ha detto di fidarsi di me, gelida capitana della Diamon Dust, quando in realtà non desiderava altro che distruggere dall'interno la squadra?

Avevamo fondato la Chaos apposta per unire le forze e sconfiggere una volta quei bambinetti della Raimon, era stato lui a fare questa scelta, avevamo preso i nostri migliori giocatori e l'avevamo fondata.

E poi tu dissi quelle parole terribili per me...

"Giocatori della Prominence, dimostriamo al mondo che possiamo battere la Raimon anche con le nostre sole forze!"

Ecco, con solo queste parole mi hai ferito. Non si vede e sai perchè? Io sono il ghiaccio eterno, e sarà sempre così, sarò sempre così...

Sembra che non abbia sentimenti ma non è così.

 La neve scendeva lenta e costante, ammirare quel panorama la faceva sentire calma e protetta da tutte le ingiustizie del mondo. La faceva sentire protetta da lui...

Oh Torch...

Perché l'hai fatto?

Dov'è finito quel bambino che quando ero piccola mi ha salvato da un'asse infuocata che mi stava cadendo addosso?

Tu!

Perché sei cambiato, ora non ti fidi più di me...

Il mio cuore di ghiaccio è stato sciolto da una fiamma d'amore.

La ragazza di alzò e rientrò nella scuola, decisa più che mai a parlargli. Non sapeva cosa gli avrebbe detto...

Lui era lì appoggiato allo spigolo della porta, bello come il Sole, che aspettava solo lei, la regina delle nevi. Gazelle sentiva un groppo in gola, non voleva piangere davanti a lui ma non sapeva quanto avrebbe resistito senza far scendere una sola lacrima.

-Torch, ti posso parlare?-

Le lacrime erano vicine...

-Che c'è Gazzelle?-

Il suo tono di voce non era arrabbiato o di rimprovero, solo di curiosità mista a preoccupazione, si era accorto che stava per piangere, che stava male.

-T-Torch ti d-devo chiedere u-una c-cosa-

I suoi occhi erano lucidi e una lacrima rigò la sua guancia pallida. Il ragazzo aveva appoggiato una mano sul suo viso e gliel'aveva asciugata con un gesto lento e dolce.

-Dimmi tutto, piccola-

Mi ha davvero chiamata piccola? Cosa vuol dire? Cosa...

-P-perchè du-durante la partita con la Raimon hai... hai detto quella co-cosa orribile?-

Intanto si erano seduti sul pavimento, uno affianco all'altra, Torch teneva un braccio attorno alle spalle della ragazza, stringendola a se, in modo che tenesse la testa appoggiata nell'incavo del suo collo. Ma lei piangeva ormai.Il ragazzo lasciò che si sfogasse, la conosceva da sempre e non l'aveva mai vista pangere, mai.

-Gazelle, ho dovuto dire alla mia squadra di giocare per conto suo... ho dovuto, ma non volevo-

Inutile dire che quella frase l'aveva confusa ancora di più.

-C-cosa vuol di-dire?-

-Solo che sono stato obbligato...-

Cosa vuol dire che è sato obbligato? Perchè non mi dice la verità e basta?

-S-se stato obbligato? M-mi prendi per...per scema?-

Si stava allontanando da lui, ma la sua presa era troppo forte.

-No, cucciola, solo che ero sotto l'influenza della Pietra di Alius, come tutti giocatori della Prominence... non ero io a parlare... e poi perchè piangi?-

Nella sua voce c'era dolcezza, non divertimento o cattiveria, non voleva vederla piangere, perchè in fondo condividevano gli stessi sentimenti.

-S-sotto l'influenza della Pie-Pietra di Alius? Ma p-perchè?-

-Il signor Shiller... ora però rispondi alla mia doma...-

Non fece in tempo a terminare la frase che si ritrovò le tenere labbra della ragazza sulle sue, gli ci volle qualche secondo per capire cosa stava succedendo, ma non serviva capire, per cui senza nemmneno pensarci ricambiò il bacio, era dolce e carico d'amore che non si era espresso da chissà quanto tempo.

Perchè non ho mai avuto il coraggio di confessare i miei veri sentimenti, perchè mi nascondevo dietro una maschera di ghiaccio? Ho sempre amato Torch e, e, cosa ho fatto? Sono scappata come una codarda!

Si separarono per la necessità di ossigeno.

-Allora ora rispondi alla mia domanda, cucciola?-

La sua voce era interrotta dai profondi respiri per riprendere aria.

-Perchè...perchè pensavo che non...non ti fidassi più di me... il fatto è che ormai non sapevo più da quanto tempo ti amavo e per questo ogni gesto negativo nei miei confronti mi faceva star male, pensavo che mi odiassi... stavo male, prima ero sul tetto e ti pensavo, vedere la neve scendere mi faceva calmare, avevo bisogno di parlarti... parlarti con il cuore in mano-

Aveva smesso di piangere, ora era molto più calma e felice.

Per la prima volta Gazelle era felice, felice davvero.

Ora però dovevano andare, lei necessitava di una doccia bollente. Diede un ultimo bacio a Torch, si alzò e si avviò verso la sua camera, con un leggero sorriso sulle labbra.

Si spogliò, lanciò i vestiti sul letto ed entrò nel bagno della stanza, si infilò sotto la doccia e aprì l'acqua, lasciò che questa le scivolasse dai capelli fino ai piedi. Fu allora che cominciò a ripensare a l'ultimo anno della sua vita.

Cavolo quanto tempo ho perso cercando di dimenticare Torch, tra l'altro senza riuscirci!

Tks... mi ricordo ancora di quella litigata con quel bamboccio di Mark!

Quel giorno ero veramente triste e lui si era avvicinato a me e con il suo solito sorriso da ebete a cinquemila denti mi aveva detto "Non trovi che il calcio sia meraviglioso? Ci fa diventare tutti amici!", gli avrei tirato volentieri un pugno in faccia, cercando di rompergli tutti i denti, così magari avrebbe smesso di ridere; ma, senza nemmeno che me ne accorgessi, Jude mi aveva bloccato il braccio a tre centimetri dalla faccia di Evans.

Allora cominciò la mia storia con lui, più storia la considererei storiella, fatta solo di qualche bacetto a stampo, nulla di serio... gli volevo bene, era uno serio e intelligente, ma non poteva rimpiazzare Torch. Alla fine ero stata con lui solo due settimane. Aveva capito anche lui che in realtà stavo male e mi mancava qualcuno, forse sapeva anche chi... chi può dirlo?! Mi viene da ridere a ripensarci!

Beh, poi dopo qualche settimana, mi ero messa con Xavie... diciamo solo che non mi piaceva minimamente... era solo un amico e faticavo a vederlo qualcosa di più... che tipo quel rossino! Se qualcuno potesse sentire i miei pensieri capirebbe quanto sia stata incasinata la mia vita.

In fine c'era stata quella storia con Axel, per me così importante. Uno tra i periodi più spensierati della mia vita, mi sentivo protetta da tutto ciò che mi spaventava, con lui, volevo che durasse per sempre. Mi ricordo come se fosse ieri come l'ho incontrato: stavo camminando per strada, senza badare alle macchine,stavo pensando a Torch ed ero finita a passeggiarre al centro di una corsia, alle mie spalle stava sopraggiungendo un camion, che probabilmente non mi avrebbe mai vista, io non sentivo nulla perchè le cuffie me lo impedivano; mi stava per investire quando Axel mi afferrò per un braccio e mi portò sul marciapiede. Di lì a due settimane mi fidanzai con lui, lo amavo davvero moltissimo e gli ero grata del fatto che mi aveva salvato la vita.

Eppure... mi bastò un secondo per dimenticarmi del Bomber di fuoco e ritrovare i miei sentimenti per Torch... l'avevo visto baciare quella tappa di Hana Barazono.

Certo non faceva del male a nessuno, come facevo anch'io, aveva il diritto di stare con chi voleva lui, tranne che a me...

Dopo averlo visto con Hana capii che non potevo satre con Axel, ma dovevo diventare la ragazza di Torch, lo amavo fin troppo. Lo volevo solo per me. Doveva essere mio... e finalmente, adesso, lo è!

Uscì dalla doccia senza sapere quanto tempo ci fosse stata dentro a pensare e in alcuni momenti a ridacchiare. Si rivestì e scese al piano sottostante per cenare. Dalla mensa proveniva sempre il solito chiacchericcio dei ragazzi che si mischiava al profumo del cibo che a breve avrebbero servito in tavola.

Entrò nella sala.

Lo vide, era seduto in centro ad una lunga tavolata, accanto a lui c'era un posto vuoto.

Prima di scendere i quattro scalini che separavano la sala vera e propria, urlò a squarciagola:

-Torch, io ti amo! Ci ho messo un secolo a capirlo ma io ti amo, con un salto passò dall'essere seduto sulla panca ad essere in piedi sul tavolo:

-Ti amo anch'io Gazelle! Tantissimo! Più di me stesso! Gazelle, vuoi essere la mia ragazza?-

Nella mensa nessuno osava far rumore.

-Sì! Sì Torch, è ovvio che voglio essere la tua ragazza!-

Scoppiò un boato di applausi e fischi di allegria, alcuni gridavano "BACIO, BACIO" e io due li accontentarono, corsero verso al centro della sala e si baciarono, il bacio del vero amore, mentre accadeva ciò un turbine di fiamme di ghiaccio li avvolse e li fece levitare a mezz'aria.

Terminato il bacio, lo stesso turbine che li aveva portati in alto, li fece riscendere a terra; i due andarono a sedersi al tavolo. Tutti i presenti li applaudirono.

La gelida capitana della Diamon Dust era riuscta ad aprire il suo cuore alla fiamma della persona che più amava, che l'avrebbe riscaldata per sempre.

   
 
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