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Autore: Titillandus    12/08/2014    9 recensioni
Susan Isabel Baston odia il Quidditch, lo detesta con tutta sé stessa.
Ebbene sì, la secondogenita dell'exGrifondoro Oliver Baston, rinomato e ossessionato giocatore di Quidditch, è stata smistata in Corvonero e sembra essere attratta dai libri molto più che da questo sport.
Ma forse c'è una cosa che Susan odia più del Quidditch, anzi c'è qualcuno che Susan odia più del Quidditch: James Sirius Potter.
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Ci sono capitoli extra riguardanti altri personaggi:
EXTRA UNO: Rose-Scorpius
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Lorcan Scamandro, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio, Rose Weasley | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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enjoy :)



CAPITOLO DICIANNOVE

 
Quando mi risveglio mi sembra passata un eternità, apro gli occhi e scopro di essere in infermeria.

Infermeria, perché diavolo sono in infermeria?

Provo a sollevarmi per attirare l'attenzione di Madama Chips, magari lei saprà dirmi qualcosa.

Una fitta però mi attraversa il costato, costringendomi a rimanere sdraiata.

Mi lascio scappare un mugolio di dolore. Non me l'aspettavo.

Susan? Sei sveglia? Stai bene?” la voce familiare e preoccupata della mia migliore amica mi fa sobbalzare nel letto.

Altra fitta, altro mugolio.

Rosie? Cosa è successo?” domando con voce flebile. Per quanto mi sforzi non riesco a ricordare cosa sia successo al campo di Quidditch, ero così contenta di aver parato quella pluffa impossibile.

La mia migliore amica sembra decisa a ignorarmi.

“Dave, Dave, corri! Si è svegliata! E parla!”

Un rumore di passi e un'altra voce.

“Dici che si è ripresa?”

Se mi considerassero magari potrebbero capirlo.

“Secondo me sì. Prima parlava anche..”

“Parlavo con te, Rose. Speravo potessi rispondermi.” dico.

Persino parlare mi fa male, ma almeno serve allo scopo.

Rose e Dave si voltano di scattano.

Sui loro volti vedo la preoccupazione scivolare via piano piano, prima che compaiano due splendidi sorrisi.

Come stai?” chiedono contemporaneamente.

Sorrido. Almeno questo riesco a farlo senza provare dolore.

“Bene, credo. Cos'è successo?” domando piano.

“Oh, ecco sei caduta dalla scopa. All'allenamento, più o meno quattro ore fa. Non so come abbia fatto, ma Dave è riuscito a acciuffarti per la divisa quando eri a meno di un metro dal suolo. Lo strattone ti ha lasciato dei segni, qualche abrasione sulle costole e le spalle, ma Madama Chips dice che ti saresti rotta qualcosa sicuramente se non ti avesse fermato. Ti riprenderai presto.” snocciola Rosie senza fermarsi un secondo.

Faccio fatica a registrare le spiegazioni che Rose mi ha appena dato.

Sono caduta dalla scopa durante l'allenamento.

Non sono messa bene, ma non è grave.

Sarebbe potuta andare peggio se Dave non mi avesse salvato.

Un momento. Dave? Dave mi ha salvato?

Dave? Oh, grazie.” sono le uniche parole che riesco a mormorare.

Dave mi ha fermato prima che mi schiantassi al suolo.

Gli sorrido riconoscente, conscia che nemmeno tutta la gratitudine del mondo sarà mai abbastanza.

Lui mi sorride, ma c'è ancora qualcosa che lo turba. Forse è solo preoccupato per me.

“C'è un sacco di gente che voleva venire a trovarti, gli abbiamo impedito di entrare a disturbarti, secondo noi e Madama Chips dovresti mangiare un po' e riposare.” continua Rose.

“Signorina Baston, avrei dovuto avvertirla oggi dopo pranzo, ma credevo che lei fosse abbastanza intelligente da capirlo da sola. – interviene Madama Chips con aria corrucciata – il sonno è importante, mangiare abbastanza ancora di più. Per quanto tu possa essere impegnata, il tempo per mangiare e per dormire a sufficienza lo si trova.”

Annuisco, non ricevevo questo genere di prediche dalle elementari, quando mia nonna voleva obbligarmi a finire sempre le enormi quantità di cibo che mi metteva nel piatto, anche quando stavo per scoppiare.

E riceverle di fronte a due dei miei migliori amici effettivamente rende il tutto ancora più imbarazzante.

“Ho dormito parecchio oggi – dico, tentando di giustificarmi – adesso sto già molto meglio.”

Madama Chips mi scruta ancora corrucciata.

“Ciò non toglie che passerai la notte in infermeria e anche la mattinata di domani. E prima che tu possa dire qualcosa per convincermi che non c'è bisogno, te lo dico: sono irremovibile.” dice allontanandosi subito, prima che io possa effettivamente dire anche solo mezza parola.

Madama Chips è sempre stata iperprotettiva nei miei confronti, dice che ha visto tutte le fratture più brutte su mio padre e mio fratello e che non vuole assolutamente rivederle su di me adesso che mi sono buttata anch'io su questo sport.

Sospiro.

“Chi è passato a trovarmi?” domando, se devo passare qui le prossime dodici ore avere un po' di compagnia non mi farebbe poi così male.

“Tutta la squadra ti ha accompagnato qui, dovevi vedere la faccia di Lys, non ha smesso per un secondo di incolparsi, continuava a dire che non potevamo capire quanto gli dispiacesse. Jeremy poi stava per scoppiare a piangere. Poi sono arrivati Jane e Jake, e anche Molly ha mollato i libri per correre a vedere cos'era successo. Anche Hugo e Lily sono passati, e poco fa anche Scorp e Albus sono venuti a vedere come stavi. Gemma e Oscar ti hanno mandato un gufo, la lettera è lì sul comodino, vicino ai fiori di Alice del Professor Paciock.” snocciola Rose, ancora visibilmente agitata.

“Girano voci che Hagrid voglia regalarti un Doxy argentato come portafortuna, possibile?” interviene Dave con il suo splendido sorriso.

Ridacchio, ma mi interrompo quasi subito. Le mie costole doloranti non mi permettono grossi movimenti.

Quindi ricapitolando Lys, Lor, Jeremy e Steven, Molly, Jane e Jake, Hugo, Lily, Scorpius e Albus. E Rosie e Dave, ovviamente. Sorrido, magari qualcuno di loro ripasserà a salutarmi.

“Sue, adesso che ti sei svegliata, sono davvero più tranquilla.” mi dice Rose con un sorriso, sedendosi sul letto. Sembra davvero stanca.

Guardo il grande orologio appeso alla parete. Un quarto alle dieci.

“Rose, vai a mangiare qualcosa nelle cucine, Dave può accompagnarti. Non volevo farvi saltare la cena.” dico.

Lei scuote la testa, scompigliando i suoi riccioli.

“Posso rimanere ancora un po', andremo dopo nelle cucine.” afferma convinta.

“Due Corvonero che non rispettano il coprifuoco? Non esiste, vi voglio in dormitorio prima delle dieci e mezza. Non diamo alle altre Case altre occasioni per toglierci punti.” dico con una linguaccia.

Rose mi squadra dal fondo del letto sollevando un sopracciglio, Dave, ancora in piedi al mio fianco, scoppia a ridere.

“Va bene, mammina. – risponde Rose alzandosi – ma prima mi assicurerò che Madama Chips controlli che tu ti rimetta in sesto prima di farti uscire di qui.”

Così dicendo mi strizza l'occhio prima di allontanarsi verso l'ufficio di Madama Chips. Quelle due donne insieme mi fanno paura.

Dave continua a ridacchiare. Lo guardo storto, fingendomi offesa.

“Stai meglio?” mi chiede. I suoi occhi grigi sorridono, ma c'è ancora un velo di preoccupazione che non è riuscito a nascondere.

“Sì, molto meglio. E grazie a te.” rispondo sciogliendomi in un sorriso.

Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto accadere se Dave non mi avesse afferrata in tempo.

Lui scuote la testa, confuso.

“Io non so cosa è successo, Sue. Un attimo prima ero paralizzato dal terrore e un attimo dopo ti avevo afferrato per la vita. Ma ero davvero troppo lontano per poterti raggiungere in tempo. Non sono mai stato molto veloce sulla scopa. Probabilmente mi prenderai per pazzo, ma ti giuro che sei rimasta sospesa in aria per un attimo, prima che ti raggiungessi e potessi prenderti. Non so come sia possibile, non ne ho idea.” dice e la sua voce trema sulle ultime parole.

Dave, mi hai salvata: mi hai afferrato prima che mi schiantassi al suolo. Non c'è molto da capire.

“Dave, non so davvero come potrei ringraziarti.” dico con tono rassicurante, forse è solo traumatizzato per quello che è successo e non si rende conto di quello che ha fatto effettivamente.

Mi sorride, ma nei suoi occhi grigi rimane un velo di preoccupazione.

Dave? Sono le dieci, mammina, qui, ci vuole in Comune prima di mezz'ora.” dice Rose, mentre si avvicina ridendo.

“Sue, riposati mi raccomando. Se riesco passo domattina prima di colazione. – continua scoccandomi un bacio sulla guancia – Non sai quanto ti voglio bene.”

Le sorrido, non sa quanto gliene voglio io.

“Non ho mai avuto tanta paura come oggi pomeriggio. Buonanotte Susan.” sono le parole che invece mi sussurra Dave prima di baciarmi la fronte.

Sento un moto di profonda gratitudine nei suoi confronti. Vorrei abbracciarlo, ma sollevarmi mi è ancora piuttosto difficile, così mi limito a sorridergli.

“Avete finito voi due? Se James mi becca fuori dal dormitorio, toglierà centinaia di punti a Corvonero solo per poter scrivere a mia madre che la mia Casa ha perso punti a causa mia.” dice Rose ridendo.

Dave ridacchia.

“Allora arrivo subito, non vorrei mai che Hermione Granger se la prendesse con me.” dice strizzandomi l'occhio, prima di seguire la mia migliore amica in corridoio.


 

“Susan?”

Mugugno qualcosa che suona come una minaccia di morte: se continua così, giuro su Merlino che un giorno o l'altro la uccido.

“Susan?”

Qualcuno può spiegare per l'ennesima volta a quell'oca giuliva che mi ritrovo come compagna di stanza che se sto dormendo non può svegliarmi? Non nel bel mezzo delle notte, per lo meno. E assolutamente non quando ho bisogno di dormire più di qualsiasi altra cosa.

Susan!

“Pronuncia il mio nome ancora mezza volta, Jennifer, e giuro che ti schianto.” dico cercando di soffocare uno sbadiglio.

Mi strofino gli occhi per cercare di mettere a fuoco il motivo per cui ora sono sveglia.

Scopro con sorpresa di non essere nel mio letto.

Poi piano piano ricordo tutto: gli allenamenti, la caduta, Dave, l'Infermeria.

Ma se non sono nel mio dormitorio, nella mia Sala Comune e se, soprattutto, sono sola, chi cazzo è stato a svegliarmi?

Non posso essermelo sognato.

Mi strofino nuovamente gli occhi e mi guardo attorno di nuovo.

Tutti gli altri letti sono vuoti e non c'è anima viva.

Un fantasma magari? Pix, certo.

Sbuffo mentre cerco una posizione più comoda per riprendere sonno.

Giuro su Merlino che Pix me la pagherà.

Sbuffo di nuovo.

“Che c'è da sbuffare, Susan?”

Stavolta sono davvero sicura di averci sentito bene. E cosa che mi terrorizza, ho persino riconosciuto la voce. Non si tratta della voce stucchevolmente suadente di Jennifer, né di quella gracchiante di Pix.

Mi volto lentamente, non può essere lui.

E invece si. È lui.

James è in piedi proprio di fronte al mio letto. Sul suo volto è stampato il solito furbo sorriso di sempre, sorriso che si trasforma in una risata quando si accorge del mio stupore.

“Che ci fai qui?” chiedo inarcando un sopracciglio.

“Sono passato a vedere come stavi, mi sembra ovvio.” risponde con un velo di arroganza.

“In piena notte?” commento. La mia intenzione era mostrare la stessa arroganza, ma la voce impastata dal sonno non deve avermi aiutato in credibilità.

Infatti James sogghigna.

“Se qualcuno non mi avesse bidonato per la ronda ci saremmo visti prima di quest'ora improponibile.” risponde.

La ronda. Rose aveva ragione quando parlava di James che avrebbe potuto togliere punti ai Corvonero stasera.

“Ti avrei bidonato comunque, mi sa.” dico. E è la verità, se anche me ne fossi ricordata non sarei mai riuscita a arrivare a sera senza crollare addormentata da qualche parte.

James sorride.

“La situazione sempre sotto controllo, eh?” chiede spostandosi sul lato del letto.

Ignoro volontariamente il sorrisetto malizioso che è comparso sul suo viso.

“Io ci ho provato, con pessimi risultati, ma ci ho provato.” rispondo sollevando le spalle.

Una fitta mi attraversa il costato.

“Tutto bene?” mi chiede subito James, a cui non è sfuggita la mia smorfia di dolore.

“Non ho niente di rotto, tranquillo. Madama Chips dice che ci metterò poco a riprendermi.” rispondo con un sorriso. È bello sapere che anche lui in fondo si preoccupi per me.

“Hai fatto proprio un bel volo.” commenta.

Aspetta.

“Tu..tu come fai a saperlo?”

James distoglie lo sguardo dal mio per un secondo.

“Beh, Susan, la scuola non parla d'altro..” dice poi.

Fantastico, ho fatto anche la figura dell'imbecille.

“Davvero?” chiedo sperando che mi smentisca.

“La figlia di Oliver Baston che si è appena rivelata una promessa del Quidditch, proprio come il padre, rischia di sfracellarsi al suolo durante un allenamento dopo aver parato una pluffa impossibile, cosa ti fa pensare che Hogwarts non ne parli?” dice ridendo.

Effettivamente non ha tutti i torti.

Mi copro la faccia con le mani, con che coraggio potrò farmi vedere in pubblico?

“Sarò lo zimbello della scuola.” dico lagnandomi.

“Smettila, Susan, probabilmente tu non saresti lo zimbello della scuola nemmeno se ti ubriacassi e ballassi su uno dei tavoli della Sala Grande durante la colazione.” dice per rassicurarmi.

Rido anche se le costole che sfregano contro il pigiama mi bruciano un po'.

“Come sei arrivato qui?” domando sistemandomi meglio sui cuscini.

“Oh, immagino che tu non sappia cos'è questo.” prendendo in mano un grosso pezzo di stoffa che aveva appoggiato sulla seggiola accanto al letto.

Scuoto la testa.

Ignotus Peverell ti dice niente, secchioncella?” chiede con un sorriso sornione.

“Merlino, dimmi che non è il Mantello dell'Invisibilità. Quel Mantello dell'Invisibilità?!” dico alzando la voce. Non può essere vero.

James annuisce, poco prima di coprirsi con quel mantello e...scomparire.

Era qui un attimo fa, l'ho visto con i miei occhi, era qui a mezzo metro da me.

Allungo la mano e incontro con le dita qualcosa di estremamente soffice, sembra velluto, ma rimane invisibile.

James si toglie il cappuccio e mi sorride, mentre la sua testa continua a galleggiare a mezz'aria.

“Ma è fantastico!” esclamo affascinata.

“Ti piace davvero? Quando ti sei ripresa te lo faccio provare, allora.” dice con uno di quei suoi sorrisi veri e contagiosi.

Sorrido in risposta, sono felice che James, quello non arrogante, quello simpatico e gentile, sia tornato.

“Anche la sera del ballo, volendo.”

James si toglie il mantello e lo appoggia sul letto, tutto d'un tratto sembra imbarazzato.

Gioca con uno dei lembi evitando accuratamente il mio sguardo per una ventina di secondi buoni.

Poi solleva la testa di scatto, i suoi occhi nocciola non mi sono mai sembrati così penetranti. E così belli.

“Perché ci vieni con me, non è vero?” chiede con un sorriso.

Il ballo? Oh no.

“Ehm, James... io ho.. ho già accettato l'invito di un'altra persona.”

James mi guarda sorpreso.

Davvero? Chi?” chiede curioso.

“Dave.”

Robins?” mi chiede strabuzzando gli occhi.

“Esattamente.” rispondo con un sorriso.

Ma ci dev'essere qualcosa che non va nel mio sorriso, perché l'espressione di James si fa improvvisamente più dura e non riesco a decifrarla.

“Ah, certo, come potrei competere con l'eroe della situazione?” dice. Credo volesse scherzare, ma il tono che ha usato era talmente freddo e distaccato che non riesco nemmeno a sorridere a quella che avrebbe dovuto essere una battuta.

“È tardi.” dice, ma non riesco a capire se stia parlando con me, i suoi occhi sono tornati a evitare i miei. E anche il sorriso che rivolge nella mia direzione dopo un attimo sembra forzato.

“Vado a letto, Susan. Buonanotte.” dice coprendosi con il Mantello e scomparendo dalla mia vista.

Rimango per un paio di minuti a fissare il punto in cui l'ultimo ricciolo di James è scomparso e solo quando sento la porta dell'Infermeria cigolare mi accorgo di non avere risposto.

“Sogni d'oro, James.” sussurro troppo tardi.


Sono tornata, un po' più tardi del previsto, ma sono tornata. :)
Come prima cosa, super importante, volevo veramente ringraziare tutte le ragazze e i ragazzi che hanno recensito la mia storia. Quando l'estate scorsa mi è venuta questa strana idea e ho iniziato a buttar giù la trama non immaginavo nemmeno lontanamente che la storia avrebbe potuto avere davvero così successo. Dopo diciannove capitoli ho quasi raggiunto le cento recensioni e sono davvero davvero felice per questo e non posso far altro che ringraziarvi. Le vostre recensioni mi fanno sorridere un sacco e mi rendono orgogliosa del mio lavoro e della mia Susan. Ovviamene ringrazio anche coloro che leggono in silenzio e magari apprezzano lo stesso. ;)
Come seconda cosa volevo informarvi che ero lontana anni luce dall'ipotizzare che ci sarebbero stati schieramenti a favore di James o Dave e invece ora mi trovo a fronteggiare due veri  propri team di supporto. Io non posso schierarmi per ovvi motivi, ma se voi volete farmi sapere per chi tifate e quali sono i motivi io sarò ben felice di leggere e rispondere a tuuuutte le vostre recensioni.
Terza e ultima cosa, purtroppo sono molto impegnata in questo periodo, ho dovuto iniziare a studiare per prepararmi ai test di ammissione e ho un sacco di altri impegni, che non posso trascurare. Aggiornerò appena avrò tempo di scrivere dei bei capitoli e cercherò di farlo non troppo raramente, ma non ho nessuna intenzione di abbandonare la storia o di lasciarla incompleta. 
;)
Dopo tutta questa pappardella vi lascio con l'augurio di trascorrere bene anche l'ultima parte di questa estate che sembra essersi decisa ad arrivare finaaalmente. :)
Detto questo, spero di non avervi deluso con questo capitolo.
Grazie ancora un sacco, davvero!
Un bacio grande.
Titi :)

  
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