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Autore: empiria    13/09/2008    5 recensioni
Che ne dite di una one-shot molto romantica su Kebab for Breakfast? Avevamo lasciato i nostri "eroi" alla fine della 2°stagione con un ritorno imprevisto di Axel e un'amore sbagliato tra Cem e Ulla...e se il nostro turco pensasse invece ancora a Lena? Se non riuscisse a dimenticarla? Naturalmente Cem/Lena...spero vi piaccia...commentate in tanti!!! Baci
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lena si trovava nel suo letto…era ormai notte fonda ma purtroppo non riusciva a prendere sonno…

Accanto a lei un Axel apparentemente sereno bisbigliava cose incomprensibili…le venne da sorridere…era un po’ ironica la situazione…dopo tutto quello che era successo era li in camera con il suo ex che le dormiva a due mattonelle di distanza…ironica certo…la vita è sempre ironica, sembra  che ti voglia prendere in giro…farti soffrire le pene dell’inferno per un amore che speri ritornerà tra le tue braccia…e invece…finisce così…

Certo in fin dei conti era contenta del suo ritorno…è sempre stato l’unico a capirla interamente…ma avrebbe voluto un altro finale…il suo finale perfetto…con lui…

La sua mente tornò dolorosamente a quella sera.

 

Già quella sera...c’era un'unica immagine che le passava davanti come una lenta agonia in quella fredda e solitaria notte…Lui in salotto che ballava teneramente con Ulla…loro due che si coccolavano, si scambiavano effusioni sdolcinate davanti a tutta la sua famiglia…e lei…lei seduta in disparte come un soprammobile…lei che in quella stanza si sentiva veramente di troppo…una macchia insignificante in quel bel quadretto famigliare tutto rose e fiori…e loro due purtroppo erano i protagonisti della fiaba…il cuore le comprimeva il torace da tanto che lo sentiva spezzarsi…sentiva come 1000 lame infilate nel petto ogni nuovo sguardo che si scambiavano…

Avrebbe voluto scappare…rifugiarsi in camera sua, se non fosse stato per l’ennesima situazione imbarazzante…Ulla l’aveva presa per mano e l’aveva accompagnata da Lui…

Ma per cosa poi?! Lui non la voleva accanto…gli si leggeva perfettamente negli occhi…Cem…” un sospiro uscì dalle labbra di Lena mentre continuava a ripensare a quel momento…

<< Tu mi piaci ancora… >>

<< Si lo so…ma è una cosa normale questa…la sorellina è sempre un po’ innamorata del suo fratello maggiore no?! >>

L’ennesima pugnalata…come poteva dire certe cose? Sorellina…Fratello maggiore? E da quando in qua lui la considerava solo sua sorella?!

Ecco…altro irrefrenabile desiderio di fuggire…se non l’avrebbe fatto come sarebbe stato il loro rapporto?

Come avrebbe potuto continuare a guardarlo negli occhi?

Un mugolio la destò dai suoi pensieri…era solo Axel che si rigirava nel sonno sognando chissà cosa sui cannoli alla crema…Poi si zittì…un altro sospiro le uscì dalle labbra…

Intorno c’era un silenzio snervante…forse perché inconsciamente sapeva che loro erano di là a fare proprio quello che lei aveva atteso con tanta frustrazione…intanto dalla finestra la luna sembrava sbirciare nei suoi pensieri…Cem…perché?!” calde lacrime silenziose rigavano il suo viso …

Non ce la faceva più…Doveva alzarsi, uscire, scappare da quella casa prima che il suo cuore si fermasse completamente…

Uscì dalla propria stanza...la camera di Cem era proprio lì accanto...le mancava l'aria...
Da una parte sentiva il bisogno di vederli insieme, mettersi il cuore in pace (se così si puo' dire)...dall'altra aveva paura, una maledetta paura di aprire quella porta e trovarli nel letto insieme...lo sapeva era una contraddizione, ma si sentiva veramente divisa in due parti...
"Perchè deve essere tutto così complicato...Lui ha scelto lei Lena...devi accettarlo..." cercava di convincersi.
Intanto nell'altra stanza anche qualcun'altro si stava mortificando, chiedendosi se era quella la cosa giusta da fare...

Cem era nel suo letto…accanto una dolce Ulla dormiva spensierata…più la guardava e più si convinceva che eri lei la donna giusta…con lei non ci sarebbero state delusioni, ne problemi…allora perché si sentiva così fuori posto?!

Alla fine non era riuscito a farlo…a spingersi fino in fondo…lei aveva capito…

“ Lo so…non te la senti…non ti preoccupare vedrai che troveremo il momento giusto…e quella notte sarà perfetto…” aveva detto Ulla sorridendo.

Si…grazie” aveva risposto. Ora che ci pensava non era da lui…essere così smielato…lui non era una femminuccia…doveva tenere alto il suo nome. Perché non c’era riuscito poi?

La guardò un’altra volta mentre riposava…sembrava così fragile e innocente…

Poi tutto ad un tratto, come un flash gli apparve nella mente l’immagine di Lena. Cem scosse la testa.

“ Ma che sto facendo…” pensò “Mi serve assolutamente una boccata d’aria”.

Si ripeté che Ulla era la sua ragazza e non poteva farsi rovinare la vita da quella stupida shampista…no assolutamente non poteva.

Scavalcò la biondina cercando di non svegliarla e si diresse verso la porta.

In corridoio intanto Lena si era fermata davanti la porta di Cem. Sentiva un silenzio surreale nella stanza, l’unica cosa che pulsava era il suo cuore…tanto forte che sembrava le sarebbe uscito dal petto da un momento all’altro. Sfiorò con la propria mano il freddo legno sperando che Cem potesse essere li dietro ad aspettarla. “idiota…ti sembra il momento di piangerti addosso?!” si disse scostando velocemente la mano.

Tutti i torti però Lena non li aveva… Cem era veramente al di la della porta…non sapeva come ne per quale motivo ma sentiva che doveva aprirla, uscire in corridoio o sarebbe scoppiato…

Mise la mano sulla maniglia… Lena era ancora in corridoio che fissava la porta chiusa tristemente…

Cem…” disse dolcemente…La porta si spalancò…ma lei ormai era già scesa in salotto…

…Mi sembrava…” si disse lui confuso “…Forse me lo sono solo immaginato!”

Lena corse fuori in giardino…appena aprì la porta di casa respirò a pieni polmoni l’aria gelida…si sentiva meglio lì fuori…il suo cuore rallentò il battito e il respiro ritornò regolare.

Si sedette sul muretto e chiuse gli occhi…era una bella sensazione, si sentiva libera…certo il vento gelido cominciava a farsi sentire…d'altronde era ancora in pigiama, o meglio in cannottiera e pantaloncini corti, ma questo non faceva altro che farla stare ancora meglio.

“Il dolore si supera solo con altro dolore” aveva detto un giorno qualcuno…lei l’aveva preso per pazzo, ma forse ora capiva cosa volesse intendere…da tanto che il vento tagliente le entrava nella pelle non riusciva a formulare nessun pensiero negativo…anzi non riusciva proprio a pensare, e forse questo era un bene.

Cem intanto era sceso in cucina…aprì il frigo e bevve un sorso di acqua…poi decise di uscire anche lui.

Quando passò dal salotto c’era ancora la sedia girata verso la pista da ballo…la stessa sedia su cui lei era seduta qualche ora prima…

Cem sospirò “Perché non vuoi sparire dai miei pensieri?” una voce dentro di se rispose per lui – lo sai qual è il vero motivo – ma Cem non la volle ascoltare e ritornò sui suoi passi.

“ Perché devo essere così idiota a volte?!” intanto Lena si malediceva da sola…come aveva fatto ad innamorarsi di uno stupido del genere… “Accidenti a lui…”era più che arrabbiata…non poteva sopportare di stare così male per una persona che neanche la voleva  “a lui…e a chi l’ha fatto così….”

Cem uscì in giardino…dapprima chiuse gli occhi per l’aria pungente che gli solleticava le narici…poi li riaprì,e…la vide…

…così…bello…” Lena si imbambolò a guardarlo. Il suo corpo tremava dal freddo, ma ora era l’ultima cosa a cui pensava…lui era lì…

“E tu che ci fai qui?” disse Cem un po’ bruscamente, questo fece destare Lena…

“Io?” non doveva farsi scoprire proprio ora..non da lui…o avrebbe capito che era per colpa sua  che si sentiva così… “Semmai tu che ci fai qui?!”

“Ma non rispondere a una domanda con un’altra domanda!” voleva fare la parte del duro, di quello che ha tutto sotto controllo, che ha fatto la scelta giusta…anche se in cuor suo sapeva che non era così, solo che non lo voleva ammettere a se stesso “ Te l’ho chiesto prima io…stupida shampista…” l’ultime due parole l’aveva dette piano…non riusciva a dirle con la stessa determinazione di una volta…

“Non sono affari tuoi mi sembra…allora lasciami in pace…” aveva alzato la voce…e tutti e due erano rimasti un po’ spiazzati…

…C-Cioè…v-volevo dire…

“Dai lasciamo perdere…Cem sospirò di nuovo…

Tra i due si creò un leggero momento imbarazzante…non sapevano come sbrogliarsi da quella situazione.

Cem…scusami” disse alla fine Lena…non ce la faceva a vederlo così… “Non volevo essere così diretta…

No…hai fatto bene invece…sono io che non devo impicciarmi delle tue cose…”un sorriso triste comparve sul volto del ragazzo…cercava di nascondere la sua preoccupazione, ma non ci riusciva molto bene.

Si…giusto”rispose lei delusa…non era quello che si aspettava di sentire “…allora…come mai non sei su con Ulla?” l’aveva detto sorridendo..non voleva fargli capire che ci stava male…

…Ehm…cavolo…colpito e affondato “…Veramente…avevo bisogno di una boccata d’aria…” bugia colossale “…Sai il caldo…” e si sventolò la mano davanti il viso.

Gia…anchio…il caldo…” Lena cercò di nascondere i brividi che le stavano passando per tutto il corpo.

Gia…Cem abbassò lo sguardo “…Via torniamo dentro?!”

“Fra qualche minuto…vorrei restare ancora qui fuori…” rispose Lena facendo finta di stare divinamente lì in giardino.

“Come vuoi…Cem le sorrise un ultima volta…e tornò in casa…

Lena chiuse gli occhi…Dio…era bellissimo…” si mise una mano sul cuore…pulsava ancora freneticamente…poi tutto si fece un po’ sbiadito…era stanca…stanca come non mai..così si accoccolò sul muretto…certo stava morendo dal freddo ma si addormentò comunque serenamente…forse per la conversazione che aveva avuto con lui…gli aveva aperto gli occhi…e aveva capito che non ci sarebbe mai stato nessun altro ad occupare il suo cuore…lui era e sarà sempre rimasto l’unico per lei.

Quando riaprì gli occhi era già mattina…strano non sentiva freddo…si girò e vide che aveva una coperta addosso che le teneva caldo…non si ricordava di averla presa la sera prima…

Ma poi capì…in fondo ai suoi piedi c’era una rosa…la stessa rosa, forse un po’ più appassita, che gli aveva donato quella sera in giardino…Cem…….” Lena scoppiò a piangere come una bambina, mentre qualcuno dalla finestra della propria stanza sorrideva…certo che l’aveva tenuta…era parte di lui in un certo senso.

 

 

  
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