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Autore: StorieDiSupereroi    12/08/2014    1 recensioni
Allora, saranno storie completamente a caso. Parlerò di persone qualunque ma che si ritroveranno, senza motivi apparenti, con supereroi più o meno inutili/stupidi. Ogni capitolo sarà una storia diversa, un nuovo delirio, insomma. Come dice il titolo le storie potrebbero iniziare e non finire e saranno scritte solo ed unicamente per far leggere ad altri i miei "pensieri delirio" e per illustrarvi un determinato super potere. Non ha una trama perché non è una storia, è un'insieme di storie. Se avrete dei collassi celebrali, attacchi di cuore o epilessia fatemelo sapere, così saprò di essere riuscito in quello che volevo, colpirvi nel profondo.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Storia numero uno. "Le mirabolanti avventure di Atomo Man"



Un adolescente come tanti. Un adolescente come potevano essere mille altri adolescenti. Un adolescente con un nome normale, “Allegato”. Nulla di diverso. Un solo segreto. Con un suo compagno di corsi, Oltre, era riuscito a creare una tuta in grado di resistere a delle esplosioni nucleari. Perché? Perché era un supereroe, semplice. Il suo super potere? Far avvenire esplosioni nucleari schioccando le dita. (E se fossimo in un telefilm, ora, sarebbe partita una qualche colonna sonora cool, ma noi siamo peggio di un telefilm e la colonna sonora non ce la possiamo permettere.) Non lo aveva mai testato, però sapeva di averlo, non mi è chiaro come, ma lo sapeva. Lui aveva l’assoluta certezza di avere il superpotere delle esplosioni atomiche. Oltre era un omino un po’ particolare. Beveva Vodka Lemon e ne capiva di scienza. Seguiva il calcio ed era intelligente. Insomma, una contraddizione vivente.
-Oltre, ho bisogno da un nome da supereroe.-
-Nessuno ha bisogno di un nome da supereroe se si chiama “Allegato”.-
-Tutti hanno un bel nome, un nome che non sia il proprio con il quale vengono riconosciuti dagli altri. Lo hanno pure quei gruppi indie che quando vai a comprare un loro cd il commesso ti risponde “Ci dispiace, non vendiamo articoli da elettricisti”. Perché io no?-
-Potresti trovare qualcosa legato al tuo super potere, qualcosa di semplice.-
Dopo giorni interi a pensare finalmente trovarono un nome che soddisfasse i requisiti minimi. Un misto tra ermetismo, futurismo e romanticismo. “AtomoMan”.
Allegato si aggirava per la città, cercava solo un pretesto per usare per la prima volta il suo superpotere.
-Che vuoi che sia?- diceva, -Un’esplosione schioccando le dita, è una figata, Oltre, poi abbiamo queste tute che ci proteggeranno. Come dici? La mia famiglia? Oltre, i miei famigliari sono morti, tutti in circostanze misteriose che per mancanza di fantasia non sono state inventate. Oltre, vedrai, sarà una cosa bellissima.- Atomo Man girovagava senza meta, come i gatti di notte. Girovagava e basta. Camminava. Su una panchina due ragazzi si baciavano sulla bocca di nascosto dagli sguardi, qualcuno partiva senza sapere cosa chiedere alla vita. Allegato passeggiava filosofando sui perché. Era completamente immerso nei suoi pensieri. Un uomo. Una donna. Una pistola. Un colpo. Una rapina. L’uomo scappa. Qualcuno che urla. Nessuno riesce a fermare l’uomo in corsa. “Adesso tocca a me.” Schioccò le dita. Un’esplosione. Un po’ come quando tra te e lei c’è solo un lieve ma tastabile silenzio, e lei apre bocca per dire due parole. Per dirti che se ne andrà a breve. E per te è come se un adolescente come mille altri schioccasse le dita facendo avvenire un’esplosione nucleare.. Era bastata una piccola dimenticanza nella testa di Allegato per far finire tutto. Una dimenticanza, un gesto da sempre rimasto automatico che un giorno ti scordi, come preparare i libri di scuola, inviare una buonanotte a qualcuno, cose che fai sempre, così tanto spesso da finire per dimenticartene. Le altre mattine dopo il caffè Atomo Man indossava la “tuta antiesplosioniatomiche”. Tutte le mattine. Tutte le mattine tranne quella. Quella mattina l’aveva scordata. L’unica mattina in cui il suo superpotere era destinato ad essere usato, aveva scordato la tuta. Così, tra tutte le morti dell’esplosione c’era anche lui. Anche Atomo Man.

E tra tutte le persone, senza saperlo, ci sei anche tu.
   
 
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