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Autore: Sakurina    13/09/2008    13 recensioni
Shikamaru e Ino... e le Mosche Bianche. Ino incontra una misteriosa figura bianca. Questo è il nostro INNO al BIANCO. E' il nostro GRIDO per SPARTA. Sono i NOSTRI IDEALI. Ne ho fatto una fanfiction... perché non so fare altro per ringraziarvi. Grazie a tutte, MOSCHE BIANCHE. SHIKAINO IS ROCK E QUESTA è SPARTA. -> MB© E qui c'è scritto il perché.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Solo lacrime nel cuore

Solo Una Mosca Bianca

 

 

A Tutte le Mosche Bianche

…grazie.

 

 

Solo lacrime nel cuore.

Solo la disperazione negli occhi.

Il futuro… cos’è il futuro senza di lui?

Erano bastati pochi secondi, una folata di vento, un po’ di sabbia negli occhi: vedere le ombre di loro due nuovamente insieme in giro per Konoha era stata l’ennesima pugnalata al cuore, una fitta al petto così lancinante da toglierle il respiro, la fine della sua intramontabile speranza.

Lei ci credeva, ci aveva creduto… davvero. Ma Shikamaru era cambiato, stava cambiando ogni giorno… Temari lo cambiava. Perché? Cambiava perché voleva fare il figo davanti a lei?

Un ghigno amaro si spazia sul volto di Ino, deluso: se era davvero così, allora Shikamaru la deludeva moltissimo. Se era davvero così, Shikamaru… non era poi così diverso dagli altri uomini come aveva creduto. E ancora una volta il suo cuore va in frantumi per un uomo che non riesce a vedere quanto amore lei possa donargli, ancora una volta Ino piange delusa sul bordo del laghetto della sua infanzia.

 

Ricorda perfettamente di aver iniziato la sua carriera da medic-ninja per uno scopo: si era sentita umiliata davanti a Temari, davanti alla sua forza; si era sentita inferiore e inutile, dal momento che Shikamaru aveva preferito combattere con l’altra anziché con lei.

Ino voleva diventare forte, voleva combattere contro colei che gli voleva soffiare il posto di donna preferita nel cuore di Shikamaru, ci aveva creduto fino alla fine… ma quando si era vista surclassare ancora una volta, la sua speranza era crollata, pesante, sotto il peso dell’ “evidenza”.

 

Priva di speranza, piange sul lago Ino Yamanaka, perché teme di non aver più la forza di sognare, teme di non riuscire più a credere nell’amore ora che Shikamaru Nara le è sfuggito nuovamente dalle mani.

 

È solo un’ombra quella che le si avvicina, una sagoma candida, che le si accosta, aggraziata e leggiadra.

Ino fissa allibita quella figura eterea che le si è seduta accanto: fissa con attenzione i lunghi capelli bianchi, il volto pallido, le iridi prive di colore, la veste così candida che sembra brillare di luce propria.

Il suo sorriso è dolce, rassicurante, l’avvolge e la tranquillizza.

-“Cos’è successo, Ino?”- le domanda con quel tono così pacato, angelico.

Ino non vuole chiederle chi è. Non è nemmeno sicura che sia tutto vero. Forse è solo la sua mente che comincia a farle brutti scherzi… ma non ha voglia nemmeno di farsi domande che non porteranno a niente. Così, Ino decide di parlare con quella donna bianca, che sente amica.

-“E’ finito, finito tutto.”-

-“Cosa è finito, Ino?”-

-“La speranza. I sogni. È morto, tutto morto.”-

-“Perché dici così?”-

Ino comincia a singhiozzare, il groppo in gola, l’immagine di quei due ancora impressa nella testa.

-“Perché… è tutto finito. Sono vuota, non riesco più a sperare, non riesco più a pensare a niente di bello! Shikamaru se n’è andato e…”-

-“Ma che dici, Ino, Shikamaru non se n’è andato!”- la interrompe la voce squillante dell’essere candido –“E’ sempre lì, non lo vedi? È lì e ti ascolta, ti parla, ti sorride… come sempre ha fatto!”-

Una carezza dolce lungo la guancia di Ino, ad asciugarle le lacrime.

-“Ino… tu hai un grande dono: quello di saper sognare. Le persone che sanno sognare sono poche, come le mosche bianche. E sai perché?”-

Scuote la testa Ino, affascinata da quelle parole.

-“Perché sono poche le persone che riescono ad abbandonarsi completamente ai proprio sogni. Le persone preferiscono rimanere con i piedi per terra, accettare ciò che gli viene offerto su un piatto d’argento senza chiedersi se ci può essere qualcosa d’altro, qualcosa di più bello e di più profondo.  Perché sanno che non sempre i sogni si avverano, e che le delusioni fanno male. La gente comune preferisce accettare ciò che ha senza sognare nient’altro per la paura di soffrire. È per questo che i sognatori sono persone incredibili, perché hanno la forza di credere con tutta l’anima in qualcosa di fragile, instabile, incerto, ma… bellissimo. I sogni non sempre si avverano, Ino, ma non c’è niente di più bello dei sogni al mondo. Perché sognare ti libera l’anima, ti fa respirare un’aria sempre fresca e nuova, ti permette di vedere il mondo in mille sfumature diverse. Coloro che non sognano e accettano la realtà per quella che si presenta, vedranno un mondo sempre tinto di grigio, noioso, per nulla emozionante. Capisci qual è il tuo grande dono, Ino?”- un sorriso si allarga sulle labbra candide della misteriosa entità.

-“Ma io… io non… non ci riesco più a sognare…”-

-“Ci riuscirai, Ino, ci riuscirai. È normale vacillare a volte, i sognatori sono più sensibili delle persone normali e quando subiscono un colpo è normale provare dolore. Ma ciò che vi differenzia dagli altri, è che voi riuscite sempre a rialzarvi in piedi e a tornare più forti di prima. Vi rialzate e combattete per quello in cui credete fino alla fine. Fino alla fine, Ino. Adesso ti fa male, lo so, ma domani vedrai… i sogni torneranno ad impossessarsi del tuo cuore, perché è inevitabile, tu sei fatta così! Non puoi decidere di smettere di sognare per una ferita, il tuo cuore non vivrebbe senza fantasia! È vero che i sogni si avverano raramente… ma anche se non si avverassero, non andrebbero perduti, Ino. Perché i sogni ti danno tanto, ti hanno dato tanto e questo nemmeno la delusione più grande potrà cancellarlo. La delusione non potrà mai sconfiggere i tuoi sogni, Ino. Mai. E poi… se i sogni si avverassero, Ino? A questo non ci pensi?”-

Un guizzo negli occhi di Ino, che però si spegne subito così come è apparso. Per un attimo, ci ha creduto davvero.

-“Non possono avverarsi… tutti lo sanno come stanno davvero le cose.”-

-“Tutti chi sarebbero, scusa? Gli altri? Il resto della popolazione? Quelli che vedono e accettano la realtà per come appare? Quelli che non sognano? Certo, loro sanno come sembrano le cose. Loro non otterranno mai nulla perché non hanno mai combattuto per nulla. E anche se otterranno ciò che vogliono, non ne saranno soddisfatti, perché non l’hanno mai desiderato con lo stesso ardore e la stessa passione con cui l’abbiamo desiderato noi. Ecco chi sono gli altri che dici tu, Ino. Persone che si divertono a uccidere i tuoi sogni non per sostenere i loro, ma per fare del male a te. Perché sono invidiosi del tuo dono, sono invidiosi dei tuoi sogni che illuminano la tua vita, sono invidiosi di non avere un sogno bello come il tuo. E vuoi arrenderti così? Mollare perché tutti ti dicono di mollare? Rinunciare alla tua bella vita illuminata di bianco per un mondo scuro e senza colori? Mi dispiace Ino, ma credo che sia una sciocchezza. Sognare e deludersi, o smettere di sognare, ti porterebbero la stessa sofferenza. Quindi la tua rinuncia sarebbe senza senso. Se invece continui a lottare, dimostrerai di valere veramente qualche cosa, di essere veramente qualcuno. ”- la sua voce adesso è decisa, secca, non ammette repliche.

Quello che si fa largo fra le lacrime di Ino sembra un sorriso, un sorriso ancora triste, ma pur sempre un sorriso.

-“Ino, ascoltami bene. Molti anni or sono, in una terra molto lontana da qui, chiamata Grecia, una città di fortissimi guerrieri fu messa in pericolo dall’incombente minaccia del nemico. I Persiani volevano conquistare la città di Sparta, e avevano a disposizione un numerosissimo esercito. Gli Spartani non si arresero, seppure quello paresse un sacrificio bello e buono. Non avevano motivo per arrendersi, Ino. Non ce n’era. Erano 300 contro un milione... e hanno combattuto per la cosa che amavano di più... Sparta*. Capisci cosa voglio dirti? I sognatori sono poche mosche bianche, ma i loro sogni, le loro speranze non saranno state inutili. Splenderanno per sempre, al di sopra di qualsiasi realtà. Perché i sogni, sono molto più belli. Inconsistenti, effimeri, ma incredibilmente belli. La speranza… la speranza è alimentata di sogni, così come i sogni sono alimentati di speranza. E la speranza è sempre l’ultima a morire, ricordatelo bene questo, Ino.”-

-“Dove vai?!”-

Ino sbarra gli occhi, incredula, quando vede la misteriosa donna svanire davanti ai suoi occhi. Di lei non resta nient’altro che una piccola mosca bianca, che dapprima si posa sulla mano della ragazza, poi prende il volo, svanendo verso la nivea luna in cielo.

La biondina la guarda allibita, mentre delle lacrime cristalline scivolano lunghe le guance, calde e pure.

-“Ino!”-

È lui. È la voce di Shikamaru. Del suo Shikamaru.

Ino si volta di scatto, trovandosi davanti il compagno, in volto l’espressione più preoccupata del mondo.

-“Ino, dov’eri?! Ti ho cercata ovunque!”- esclama Shikamaru, lasciandosi andare a un abbraccio, ricolmo di sollievo.

La ragazza scoppia in lacrime, mentre percepisce l’abbraccio del compagno stringersi di più. Non le chiede nulla, Shikamaru. Non ne ha bisogno. Non hanno bisogno di parole per capirsi, loro due.  

 

 

 

 

 

*Erano 300 contro un milione... e hanno combattuto per la cosa che amavano di più... Sparta: tratto dal film “300” di Zack Snyder.

 

 

 

…grazie a tutte…

 

 

Paccy: “Tu sei quella che ci tiene unite, almeno da quello che ho visto sabato, tu seu la pazza più esaltata che conosco, ci infondi carica shikainosa... ma ad ogni minimo ostacolo vuoi mollare tutto e abbandonarci...se smetti di scrivere x questo penso che anche le altre si deluderanno molto.”

 

Lee: "Quello che conta non è tanto l'idea ma la capacità di crederci fino in fondo." Capisci??? Alla fine non importa se Ino e Shika vanno insieme o no… guardati indietro… e pensa a quello che hai costruito e a chi hai incontrato con questa coppia… grazie a loro due… riesci a immaginarlo?”

 

Giulia: “Se non lo sosteniamo noi lo ShikaIno chi deve farlo? Noi lo amiamo e per questo stiamo tutto il giorno insieme a parlarne. Se ci arrendiamo non avrà più nessun motivo di esistere. Fatti coraggio… supereremo anche questo brutto momento… ricordati che noi siamo guerriere spartane! Le originali! L'importante è non rinunciare ai proprio sogni per della gente che non è capace di sognare, tu credici e non mollare. Ricordati che ci sono tante persone che aspettano le tue ff in cui possono sognare per un attimo lo ShikaIno, non puoi deluderle.”

 

 

 

E tutte le mie altre sorelline… grazie di tutto. Sono qui solo per voi e grazie a voi.

Vi voglio bene.

 

Luly

 

  
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