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Autore: AliveTwenty    13/08/2014    0 recensioni
Non c'è la classica coppia, semplicemente parole dolci da fan a fan, da sorella a sorella che tutti potrebbero leggere e capire, perchè glielo devo..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insomma ora sei maggiorenne e sei matura..
pff.. ok ok scusa, quindi..
Sapevo che un “Auguri” era troppo poco
e che sicuramente ti saresti aspettata qualcosa del genere.
Quando ti ho detto “Sto scrivendo un OS”
e tu mi hai detto “Su chi?”
avrei voluto saltarti addosso e dirti “SU TE”
ma ho fatto la misteriosa,
e ne sono contenta, ora goditi tutto.
Happy B KleinejAlien
 
 
La storia rappresenta una normale lettera da una sorella…
Godetevi tutto…
Buona lettura..
 
 
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Mancano ancora quasi tre mesi al suo compleanno e sono tremendamente preoccupata che un ‘auguri’ e un piccolo regalo non bastino…
Lettera?
E che lettera sia..
 
 
“13 Agosto 1996
Sarebbe stupido dire che è stato il giorno più bello della mia vita non credi?
Probabilmente perché io non esistevo ancora..
 
24 Settembre 2001
E adesso?
Nah ancora niente, si esistevo ma inutile dire che non capivo proprio niente, troppo piccola.
 
06 Aprile 2012
Adesso?
Va già meglio..
 
Iniziamo da qui, anche se tutto è iniziato da prima.
Saranno state le 18:00 quando mi hai chiamata per sedermi accanto a te sul divano, poco prima che iniziassimo a prepararci per uscire, ricordo ancora anche il colore della fodera del divano, c’era quella blu quel giorno, come la maggior parte delle volte.
Mi costrinsi a infilare i tuoi auricolari controvoglia ma alla fine lo feci, chissà, forse è stato il caso o il destino.
Poi è partita la musica..   (https://www.youtube.com/watch?v=b-RQIN3wo5U)
Niente .
Poi una voce, poi un’altra e così via, in quest’ordine preciso: Liam, Harry, Niall,Louis e infine Zayn ognuno con il suo assolo spettacolare.
Mi sentivo una stupida, a pensarci lo sono stata proprio, ricordo perfettamente le mie risatine isteriche, non sapevo cosa fosse quel brivido quindi non lo consideravo ma era inutile nasconderlo, perché c’era eccome.
Avevo il tuo sguardo sognante incatenato al mio ancora ingenuo e perso.
Poi un’altra canzone, lì ero davvero presa da quella sostanza astratta,  cercavo di giustificare il tutto in qualche modo e di prendere in giro quel sentimento, ricordo più o meno la tua frase quando mi misi a ridere nei “na na na na na” iniziali di I wish.
Era qualcosa tipo -Non fare la stupida e ascolta- e io.. Proprio come una stupida mi misi ad ascoltare.
Di nuovo quel brivido, mi arresi quasi subito a quelle voci e la sera stessa in macchina sotto le note di “Beggin’ on your Knees” di Victoria Justice pensavo ancora a loro..
 
Nei giorni successivi continuai così poi c’è stata la volta che ho ascoltato “What makes you beautiful.”
Di questa non ricordo la data ma penso sia stato il giorno dopo la prima volta che li ho sentiti, ma era il compleanno di babbo e non è possibile  dato che quel giorno eravamo fuori quindi.. Sarà il giorno dopo ancora? Si facciamo..
 
08 Aprile 2012
Quante volte ho ascoltato da 2:25 a 2:36, inutile dirti che è l’assolo di Harry.
Tenevo il mouse su 2:25 e appena arrivava a 2:36 cliccavo di nuovo, lo avrò fatto cento volte e anche lì c’era il tuo sguardo sul mio che fissava il monitor del computer del salone.
Quanto invidiavo la ragazza del video.
In quel periodo ti avevo detto che il mio preferito era Harry ma che avevo paura che potessi essere una delle tante pazze solo per lui. Probabilmente quella è stata la prima frase sentimentale che riguardasse loro.
Ma.. Tanto per evidenziare, ora vado a periodi, NON HO UN PREFERITO.
 
06 Settembre 2012
Alle 3:00 di mattina mi pare.. In ogni caso molto presto c’erano i VMA, tu eri andata da un’amica a vederli, precisamente Katia, c’ero rimasta un po’ male perché anche lì volevo averti accanto ma non importava.
Mi ero coricata nel tuo letto, scomodissimo, come tutte le volte che non ci sei e avevo deciso, di nascosto dai nostri genitori di mettermi la sveglia e così feci.
Arrivato l’orario vibrò il cellulare sotto la mia testa, lo presi velocemente ed iniziammo a scambiarci messaggi mentre ascoltavo traducendo a sprazzi il programma inglese.
Poi eccoli dietro il palco pronti per l’esibizione, tremavo in attesa della fine della pubblicità, probabilmente a mantenermi in vita era un piccolo riquadro in basso che segnava i secondi alla fine della ripetuta pubblicità.
“Questa e l’ultima…” pensavo..
Poi eccoli, scattai in piedi e cercai di sentire le loro voci con il volume a tre e la porta socchiusa per non farmi sentire da mamma che era quella che temevo di più.
Presi il cellulare e cercai di registrare, ora mi viene da ridere ma lo giuro, rifarei tutto.
Poi naturalmente mamma mi aveva beccata, finsi di non riuscire a dormire ma non potevo giustificare la mia posizione, poiché ero in piedi con il telefonino in mano e lei sapeva che c’erano loro in tv quindi capì tutto.
 
08 Settembre 2012
Stavamo guardando la replica dei VMA, quindi era la terza volta che li vedevamo e la prima assieme perché la seconda io ero da nonna con nostra cugina Silvia, che ancora non avevamo contagiato e tu eri a casa.
In ogni caso..
Mentre assieme piangevamo di fronte alla tv, dopo un accurato discorso sbattuto in faccia a mamma sui concerti, tu eri lì che ogni tanto mi guardavi e a quel punto ero sicura che mi capivi.
Dicevamo -Quanto sono cresciuti..- e li conoscevamo solo da così poco tempo.
Poi mamma ha iniziato con..
-Se vi comportate bene..- pausa.
-Magari..- pausa.
-Con tanti sacrifici..- pausa.
-Potremmo mandarvi ad un concerto- lungo e profondo sospiro.
Ricordo che mi ero alzata ed ero andata in corridoio, in fondo vicino alla porta della nostra camera, piangevo più forte e avrei voluto gridare perché pensavo fosse solo una presa in giro o una delle sue ipotesi, pensavo che mi avrebbe fatto solo male sperare.
Poi ho visto che tu invece lo facevi allora mi sono buttata e ho iniziato a contare i giorni anche senza i biglietti in mano.
 
Quando mancavano 200 giorni loro erano andati a radio kiss kiss, aspettammo tutto il giorno l’intervista alla radio, a partire dalla mattina a pranzo da nonna, quando mentre mangiavamo infilavamo di nascosto un auricolare ma niente, la sera ricordo che stavamo aiutando padrino ad allestire il negozio e mentre io ero dentro ad aiutarli tu eri ancora in macchina con il telefonino in mano pronta a sentire “One Direction!” ma poi scoprimmo che avevano solo registrato l’intervista e che l’avrebbero data successivamente.
 
02 Novembre 2012
Il giorno in cui è uscito il video di  Little Things, stavi massaggiando con Katia mi pare e ad un certo punto sei impazzita perché sembrava che avessero anticipato la data della vendita dei biglietti a quel giorno stesso, eri pronta a vestirti e ad andare in negozio  in quell’istante, poi avevate chiamato Media World, appunto il negozio e vi avevano detto che era tutto normale.
Quasi a fine serata avete deciso di prendere i biglietti da internet (saggia scelta) e  Katia doveva mettere i soldi nella postepay allora nel caos mamma era rientrata a casa veloce per  darci i soldi e Katia era passata a prenderli.
Ricordo che quando eri scesa per appunto dare i soldi io che ti guardavo dal giardino di casa ti avevo mandato un messaggio.
“Sembri un’incappucciata pronta a scambiare droga”
Quando rientrasti a casa ci mettemmo a ridere assieme e a impazzire per il video di Little Things.
 
03 Novembre 2012
Ero uscita da scuola forse troppo sicura di sentirmi dire “Il 20 Maggio si va a Milano!” e quando babbo mi aveva detto che non ce l’avevamo fatta, Dio ho iniziato a trattenere le lacrime, dicevo orgogliosa -Mi stai prendendo in giro- e lui rispondeva -No, fattelo raccontare da tua sorella, dovevate prenderlo in considerazione..- allora una volta arrivata a casa con lo zaino in spalla scesi dalla macchina e ti vidi con il cane al guinzaglio sulla discesa vicino a casa eri triste e non mi dicesti niente quindi io salii a casa e mi chiusi in camera.
Quando diceste che era tutto uno scherzo nonostante tutto continuai a piangere, mamma dalla finestra di camera mi chiamava e io non le rispondevo, le dicevo di andare ma lei rispondeva -Come se non ti avessi mai vista piangere..- si è vero mi aveva già vista piangere ma in quel momento non capiva come capivi tu.
 
13 Novembre 2012
Sono arrivati i biglietti, ricordo che me li avevi fatti vedere e poi subito dopo li avevi nascosti in una pagina di Breaking Dawn, non potevo toccarli nemmeno io.
Naturalmente dopo aver accuratamente scattato una miriade di foto, scegliemmo i biglietti a seconda dei numeri, tu avevi scelto posto 13, perché è il numero che ti rappresenta in tutto, io 16 perché non c’era un numero con il due.
 
29 Novembre 2012
Quel giorno quando uscii da scuola c’erano madrina e mamma che mi attendevano alla macchina, sapevo che qualcosa non andava, infatti quando salii in macchina dopo tanti giri di parole parlarono..
“Sono entrati i ladri in casa”, in quel momento avevo paura, paura a tutti gli effetti, tremavo e quando arrivammo a casa giusto il tempo di farmi salutare Charlie, il cane, di vedere la camera di babbo e mamma sottosopra e la nostra ordinatissima che dovetti andare a casa di Lucia la nostra vicina di casa, poi sei arrivata anche tu, avrei voluto abbracciarti ma non l’ho fatto come una perfetta idiota.
Ti giuro se sorridevo era perché avevo paura, per un secondo sono andata in bagno ma avevo paura anche di quello, fuori dalla finestra fissavo il quartiere e mi faceva paura tutto.
Passammo la giornata in negozio da padrino ma come non speravo rientrammo presto, mamma si mise a piangere quando vide che mancava l’anello di nonno e così tutti scoppiammo ma speravo che per la notte ce l’avrei fatta.
In più scherzavamo sul fatto che se avessero toccato i poster li avremmo uccisi con le nostre mani e sembrava potessi farcela..
Tu dirai: Ma cosa centro io?
Quella notte ho avuto bisogno di te, di sentire il tuo respiro e le tue braccia calde.
A quel punto ricordai:
 
-Cosa c’è?- mi chiedesti.
-Ho paura dei ladri di qualcuno che può entrare a casa..- dissi.
-Non preoccuparti, non entra nessuno a casa e poi c’è Shiro..- già, Shiro, il nostro “cagnolone” ormai non c’era ma io avevo dimenticato quelle mie paure e anche quando sono tornate tu eri lì.
 
15 Gennaio 2013
Presi il computer tra le mani e scrissi il primo capitolo di “Sulle mie stesse note” ed è inutile che menti perché so che  faceva letteralmente schifo però tu mi dicevi che era bello.
Anche se la mia prima vera storia è stata “Tra le braccia del licantropo” che poi hai deciso di scrivere con me e credimi aspetterò che tu vada in pensione se vuoi ma voglio scriverla ancora con te.
 
 
19 febbraio 2013
Mancavano novanta giorni al nostro momento
 
19 marzo 2013
Ho iniziato a leggere fan fiction sempre prendendo spunto da te, il mio primo ed eterno idolo.
 
15 maggio 2013
Mancavano cinque giorni.
 
20 maggio 2013
Non posso raccontare tutto, altrimenti si fa notte, ma..
Ricordo le tue braccia che mi avvolgevano durante la notte, la tua voce che alle quattro di mattina mi chiedeva come facessi a essere così sveglia nonostante avessi dormito solo un’ora, il tuo sorriso mentre registravi, mentre dicevano che la mia maglietta era stupenda e tu potevi prendertene tutti  i meriti perché ti eri impegnata con Photoshop fino alla perfezione.
Le tue braccia che mi avvolgevano aspettando la metropolitana quando scoppiai a piangere realizzando dove eravamo.
Ma soprattutto ricordo quando durante More Than This ho chiesto a Lisa di spostarsi vicino a Silvia  perché durante quella canzone dovevo stare vicino a te, di nuovo e fu così, anche per I wish.
Il giorno più bello della mia vita perché ero con voi sei, le persone che mi hanno spinta ad andare avanti.
Tu e loro cinque che cantavano sul palco.
 
23 Novembre 2013
La mia cresima.
Lì, accanto a me in quella panchina di chiesa, volevo te, perché sai che all’altezza dei miei genitori, e forse un po’ di più, ci sei solo tu.
Ma  non hai voluto e forse hai fatto bene, perché ti avrei affibbiato il nomignolo di “madrina” più di quanto tu creda e tu vali di pi di una madrina.
 
31 Dicembre 2013
“Mezzora,
mezzora sola alla fine di quest’anno
colmo dei NOSTRI bei momenti.
Ho paura cambi tutto.
Promettimelo, promettimi che non cambierà nulla,
 perché se no sono lacrime sprecate.” Scrissi a casa di nonna nella nostra chat.
 “Prometto <3” scrissi.
“Ti voglio bene ahah oddio..”
 
Era così che c’eravamo augurate buon anno perché ormai il nostro amato 2013 era finito.
 
 
1 Marzo 2014
Firenze, quando sei salita sul pullman, con il sorriso sulle labbra ero felice, davvero.
Sai che di solito sono una chiacchierona, ma in quel momento senza di te, ero così silenziosa.
Siamo andati a fare la spesa subito dopo e non osavo proferire parola, mamma come al solito mi ha chiesto..
-Cosa mangiamo per cena?- e non ho avuto nemmeno la forza di lamentarmi del fatto che chiede sempre a me, perché pensavo ad altro.
Poi siamo andati in negozio, per accompagnare mamma a lavoro e salutare padrino e madrina.
Tutti mi vedevano così silenziosa, solo zio ha capito e ha detto..
partita la sorella- però mamma testarda com’è rispose..
-Nah, non credo.. Era piccola quando a pianto- e lì ci volevi tu, ma non c’eri..
 
Poi la sera ho dormito nel tuo letto, con quella molla che usciva fuori e mi uccideva il fianco, però dovevo stare lì.
Ti ricordi la volta che ti ho chiamata?
Tra i “Come va?” e i “Buonanotte” dopo che tu mia hai chiesto:
“Dormi nel mio letto?” ho detto
“Non ci sei tu, c’è il tuo letto” ma i singhiozzi hanno soffocato tutto.
“Cosa?” domandasti.
“Nulla, buonanotte” non so se ricordi ma giuro che non sto inventando nulla.
 
11 Aprile 2014 Una Divina Quasi Commedia
Si apre il sipario ed ecco mia sorella, sopra il palco più splendente che mai, ripetevo con te sottovoce le parti perché ormai le sapevo e ridevo prima che potesse succedere qualcosa perché mi avevi raccontato tutto.
Infondo ammettilo, alla fine tra noi due chi parla di più, forse.. Non sono io.
 
12 Aprile 2014
Solita storia:
“Si apre il sipario ed ecco mia sorella, sopra il palco più splendente che mai, ripetevo con te sottovoce le parti perché ormai le sapevo e ridevo prima che potesse succedere qualcosa..”
Solo che questa volta era l’ultima esibizione, quando è finito tutto, mi veniva da piangere, mi ero affezionata a tutta quella storia, ero fiera sotto il palco perché Beatrice era mia sorella quella che faceva piegare tutti in due dalle risate, come gli altri d’altronde, era mia sorella. Ero così fiera di te, sono così fiera di te.
 
20 maggio 2014
Portai il cursore su cerca e iniziai a scrivere…
“5 Seconds of su..” aspetta cosa? Cosa stavo facendo?
E se mi hai contagiato anche questo?
Si in effetti è vero, la voce di Luke è tremendamente sexy e romantica, per non parlare di Calum, Ashton e Michael hanno dei timbri particolarissimi e coinvolgenti..
M.. Ma so i loro nomi..
Vediamo..
Luke Hemmings, Calum Hood, Michael Clifford e.. Ashton Irwin?
Dio no, di nuovo no!
 
Già, i One Direction sono tutto per me, ora ho conosciuto grazie a te i 5SOS, ma aspetta..
Loro sono sempre in cima, proprio come per te i Tokio Hotel, in più non è detto che io mi fissi con i 5 Seconds Of Summer.
 
Ora messaggi spesso con Eleonora, Elena, Katia, Lisa, Giulia e forse ho dimenticato qualcun altro che sicuramente c’è..
Però io sono sempre qui.
Mi stai aiutando a crescere, insieme ai nostri stupendi genitori, lo hai fatto fino a diciotto anni e ora, ti prego, non crescere troppo in fretta.
Ho paura dei cinque anni che ci separano, sai perché?
Perché ho paura che un giorno ti vedrò con le valige pronta per andar via.
Ogni tanto ci scherziamo su ma io ero sincera quando ti ho detto che mi mancheresti.
Ero sincera quando davanti ad un negozio, mentre eri seduta su un muretto e “leggevi” ti ho detto che se andavi a Dublino per l’estate mi saresti mancata, ti ho detto “A Firenze per una settimana ok, ma via tutta l’estate no!” sappiamo entrambe che nemmeno una settimana è stata poco e dico una settimana per arrotondare. Ora non so da dove stai leggendo questa lettera, in ogni caso, porta la man destra sulla spalla sinistra, la mano sinistra sulla spalla destra e stringi forte. Eccomi.
Ora non so se sto piangendo per quello che ho scritto o se sto solo lacrimando perché sono tremendamente raffreddata.
Ah giusto! Dimenticavo..
Non ho finito..
 
 
24 Giugno 2014
Allora, è davvero difficile descrivere quel giorno, soprattutto alle 21:53 del giorno prima della consegna di questo enooooooooorme testo ma sai che io non mi arrendo..
Avevo passato ben più di una settimana ad aspettarlo e credimi è stata durissima, poi è arrivato il tanto atteso giorno ed ero lì in quel bar appena visto a consegnarti quelle tre buste delle quali ormai sappiamo entrambe quale fosse la più importante.
Hai chiesto per prima la terza busta e noi ti abbiamo dato la prima, era una lettera dei nostri genitori, tutte parole dolci e non capisco proprio come facevi a non riflettere, poi hai scelto come se ne sapessi il contenuto la santissima seconda busta e io tremavo come una foglia, o forse peggio.
Quando l’hai aperta e hai visto quei biglietti, ti ho vista per la prima volta in un mese davvero felice, perché si, quel concerto al quale eri sicurissima di non andare ti aveva distrutta in tutti i sensi.
Hai iniziato davvero ad impazzire ed era proprio quello che di te in quegli ultimi giorni mi mancava davvero troppo.
Non ti nego, perché non posso, che il fatto di mancare a quel concerto e ad uno dei giorni, probabilmente, più belli della tua vita è stato un po’ difficile e triste ma l’ho passato, per poi sentire i tuoi lunghissimi discorsi su quanto quei ragazi siano bellissimi come nelle foto anche dalla quinta fila o che sia.
Ho passato giorni ad immaginarti e immaginarti lì che tendevi la mano e lo hai fatto.. anche per me.
 
Avevo scitto un enorme fntasia in questa parte del testo su quando saremmo state grandi e l’ho intelligentissimamente cancellata, si insomma, stavi con il tuo Luke e avevi un figlio di nome Georg vivevi in Inghilterra e ci eravamo incontrate nei meandri dei ricordi, io avevo un marito del quale non dio il nome perché ne ha troppi e una figlia di nome Nora (volevo un maschio ma non sapevo come chiamarlo) e blah blah blah blah.
Tante cose che vorresti
Poi c’è qualcosa che vorrei io, già:
Vorrei poterti vedere come adesso, certo, non dico che voglio svegliarmi la mattina con te nel letto affianco, anzi, vorrei farmi una vita, ma sarebbe bello avere ancora il nostro meraviglioso rapporto.
Quello che ci invidiano tutti, vorrei avere sempre la sorella che tutti vantano, in più se dicono che siamo uguali e che tu sei bella vuol dire che anche io sono bella, quindi si, mi piace sentirmi dire che mia sorella è BELLA.
Vorrei anche a settanta anni quando sarò decrepita e tu SARAI ANCORA Lì CON ME poter parlare il 20 Maggio di ogni anno della nostra esperienza, magari si, nascoste da tutto e tutti, però insieme.
Vorrei fare ancora quei video stupidi di fronte ad una telecamera a cinque centimetri dalla nostra faccia magari dicendo “Come diavolo funziona questa cosa!”.
Vorrei ancora dirti “Ho letto una fan fiction..” e sentirti dire che non puoi ascoltarmi perché devi fare altro.
Vorrei ancora essere la prima a leggere quello che scrivi, a correggere i tuoi imbarazzanti errori che si, lo ammetto, faccio anche io.
In questo istante, vorrei abbracciarti e dirti “Ti voglio bene” ma solo se tu vuoi.
Vuoi?
Tante troppe fantasie e mi sento davvero stupida ma sai com’è no?
Sono un’adolescente e gli adolescenti sognano, mi accontento e continuo fino a che mi sarà possibile.”
 
 
 
Dopo averlo accuratamente salvato e spengo il PC, non vedo l’ora sia il giorno del tuo compleanno…
 
 
Spazio Autrice (anche se è tutto un po’ uno spazio autrice):
Sono arrivata alla fine e probabilmente una volta pubblicata questa “OS” mi ricorderò altre mille date ma è giusto così.
Per me in realtà è tutto indirizzato ad una persona, ma per i lettori è solo una lettera.
Spero di non aver fatto uno sbaglio a condividerla come OS in ogni caso fatemi sapere ;)
P.S. lo so ci sono anche i 5SOS ma non li ho messi e bah scusate
                                                                                                                                 By your AliveTenty


 
  
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