Del perché l’homo sapiens dei nostri giorni sia l’esemplare più evoluto, mentalmente, tecnologicamente, ma ancora non riesca a debellare definitivamente malattie cellulari degenerative.
Del perché si riesca da anni ormai a viaggiare per l’universo ma il pianeta abbia ancora zone carenti d’acqua.
Del perché chi aveva già capito come funzionava il sistema solare più di cinquecento anni fa ha dovuto rinnegare tutto per non essere ucciso e oggi potresti essere ucciso da una sovraesposizione del sistema solare stesso.
Del perché una vita intera non basta a rispondere nemmeno alla metà dei perché e chi resta dopo non riesca ad andare oltre.
Del perché non si è ancora capito se ed eventualmente quale Dio esista, quando la miscellanea di anime presenti passate e future dei pianeti sono esse stesse la rappresentazione di qualcosa di grande a cui nessuna miope religione può impedire di pensare, costruire, crescere, progredire, insomma evolvere.
Del perché la natura possa essere così feroce ma l’uomo sia riuscito a farla incazzare del tutto.
Del perché, quando finalmente nella vita cominci a capire qualcosa, è già finita.
E , infine, del perché , nella mia misera vita, non ho idea di cosa mi succederà domani ma pretendo di essere immortale, con le mie parole, i miei geni sparsi per il pianeta, le mie idee che tanto mi affanno a lasciare a qualcuno con i miei scritti ma che nessuno raccoglierà, anche se oggi mi paiono insuperabili.