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Autore: Spartaco    13/08/2014    2 recensioni
Chiedo venia, ma, nonostante il titolo, questa Shot non avrà nulla a che fare con la Confraternita Oscura.
Non vuole essere niente di particolare, semplicemente un'amichevole chiacchierata tra il nostro Dovahkiin e una sua 'particolare' conoscenza..!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dovahkiin, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con amici come questi..



Soffiò quietamente sulla bevanda calda che teneva in mano, osservando i riflessi delle torce nel liquido ambrato.
Poi, se la portò alle labbra, mentre il suo interlocutore faceva altrettanto.

Era un uomo.. bizzarro, si sarebbe potuto dire, ma Skyrim era piena di soggetti singolari e nonostante quella sera la taverna fosse abbastanza frequentata, nessuno ci fece caso.
Aveva la pelle ingrigita, come di un vecchio, se non fosse che l’uomo non dimostrava nemmeno lontanamente la metà del secolo. Tuttavia, tranne per le mani, era difficile scorgere qualcosa di lui, perché portava un buffo cappello che gli ombreggiava il volto. Di foggia antica, aveva detto.

Ciò che avrebbe potuto colpire di più erano gli occhi dell’uomo, assolutamente unici: con una luce verdastra giallognola e al posto della pupilla un otto rovesciato, il simbolo dell’infinito, pieno.
Per non parlare della fragranza di pergamena ingiallita che l’uomo portava sempre con sé, quasi vivesse in un’enorme biblioteca.

Ygdral sorrise. Indossava l’armatura di Capogilda ed era a capo scoperto, ma in quel tavolino, un po’ discostato dagli altri, eppure perfettamente mimetizzato tra la gente della locanda, era come se esistessero soltanto loro due.

- Ti ricordi Markarth? La prima volta che entrasti in contatto col nostro mondo –

Annuì – La casa abbandonata.

Non una delle migliori che preferisco ricordare –

L’uomo rise di gusto.

- Fu tutta colpa tua quella volta. – continuò sempre ridacchiando - Appena sentisti parlare di quella vecchia casa infestata, ti ci buttasti a capofitto in un baleno! –

La donna restò in silenzio per un attimo, sapendo di non poter ribattere, ma col sorriso sulle labbra anche lei – Pensavo che fosse un’invenzione della gente del posto, una superstizione. Al massimo mi aspettavo di trovare il solito Necromante o qualche vampiro tutt’al più.

Se devo dirti la verità, però, sentivo il potere oscuro, sovrannaturale e potente, che proveniva da quel posto, ma.. –

- Ma la tua sete di scoperte e conoscenza presero il sopravvento sulla ragione e incontrasti Molag Bal –

Fra di loro calò di nuovo il silenzio, mentre Ygdral riportava alla mente l’intera avventura – Beh, a parte l’uccisione di quell’uomo, doppia in realtà se non ricordo male, non andò tanto male..! – disse, bevendo un altro po’ di quella bevanda insolita, composta solamente da acqua bollente e varie spezie secondo il gusto che si voleva ottenere.

- Non andò tanto male? Credi davvero di esserla scampata così facilmente al Signore della Dominazione e della Schiavitù?

Quella volta, intercedetti io, per far sì che ti lasciasse andare così facilmente, a prezzo solo di una promessa e di una piccola vendetta –

- Tu? Perchè? Non c’eravamo ancora incontrati – chiese, anche un po’ scioccata dalla rivelazione.

- Tutti sapevano della rinascita del Sangue di Drago. E tutti sapevano anche che sarebbe stata la pedina mancante, la pedina che avrebbe potuto mutare gli equilibri delle forze in gioco.

Non era un bene sprecare così presto un’anima di tal valore. –

Il Dovahkiin gli scoccò un’occhiata gelida, ma il suo interlocutore fece finta di non averla vista e proseguì -

La maggior parte, alla fine, decise di aspettarti nei loro santuari, altri di attirarti con trucchi e inganni, altri infine, come me, decisero di porsi direttamente sulla tua strada.

Fu un breve incontro, ma rammento bene nel tuo animo il rimpianto di non aver cercato di scoprire di più sul cuore di Lorkhan. Di non aver minimamente cercato di impedirmi di prenderlo.

Non ti opponesti, anzi ti mostrasti d’accordo quando Karliah propose di riportare la Chiave dello Scheletro alla sua giusta Padrona, ma invece bramavi per scoprire cos’era contenuto in quell’unico forziere. Che aspetto aveva.

Cosa aveva provocato. –

Ygdral ridacchiò - Posso forse mentire al Signore della Conoscenza? È vero, mi dispiacque, lo ammetto.

A ripensarci mi rode ancora –

Hermaeus Mora sorrise.

- Tu hai sempre avuto il fuoco della conoscenza dentro di te, un’inestinguibile sete di sapere che ti portò a vedere cose che un umano non poteva nemmeno sognare.

L’avidità, con cui guardavi le Antiche Pergamene; eri conscia del prezzo da pagare, ma morivi dal desiderio di leggerle. Anche se, alla fine, le usasti soltanto.

E quando trovasti uno dei miei Libri Neri? ‘Bello!’ e lo apristi! –

- Non andò così quella volta! – ribatté Ygdral, arrossendo.

- Perlomeno lo apristi senza alcuna cautela né precauzione – ribatté quegli, come a lanciare sul tavolo i dadi della sfida.

- Era solo un libro! –

- Trovato alla fine di una rovina difficilissima e con sopra il mio marchio? –

- Non ancora conoscevo la tua vera forma e poi quella di Solstheim fu assolutamente tutta colpa tua..! Mi avevi tirato in ballo in quel tuo dannato piano, architettato da millenni, solo per avere la conoscenza segreta degli Skaal! –

- Sono pur sempre un Principe Daedrico – rispose, ma ambedue sorrisero. Quelle frecciatine per loro non erano altro che un gioco.

- Il bello fu che Apocrypha ti piacque subito. Non semplicemente la conoscenza custodita al suo interno, ma il luogo stesso – concluse bevendo un’ampia sorsata di tè.

- Era un bel posto. Quel cielo così strano, formato da volute giallognole e quel mare che sembrava pece, tinteggiato da lingue di verde. Era un luogo sospeso nel tempo ed esiliato dal mondo, ma mi affascinava. I corridoi semoventi, muri composti interamente da libri, e luogo dopo luogo, t’innalzavi sempre più in alto.

Niente a che vedere col posto in cui mi ero trovata qualche mese prima; quel piano dove peregrinano le anime imprigionate nelle gemme. Ogni cosa assolutamente priva di punti di riferimento o di un ordine preciso! –

Herma Mora annuì, consapevole del luogo di cui stava parlando.

Finirono di sorseggiare le loro bevande in silenzio, ma con calma. Mentre la gente lì attorno mangiava e chiacchierava rumorosamente, alcuni già un po’ alticci, loro si prendevano il giusto tempo, per parlare e per rispondere e sebbene fosse potuta sembrare una discussione concitata anche la loro, i due non erano lì altro che per rilassarsi e divertirsi un poco, quasi che questi appuntamenti così insoliti stessero trasformandosi in un’abitudine.

Fu la Sangue di Drago a infrangere il silenzio quella volta – Allora, andando avanti così in quanto tempo mi trasformerò in tua schiava? In un Cercatore? – chiese sornione.

Il Principe Daedrico del Fato e della Conoscenza la fissò a lungo, ma alla fine sorrise – Tu sei schiava solo di te stessa, Ygdral.
Della tua stessa brama di sapere.

Ma se un giorno verrai da me, prometto di non renderti mai tale –

La donna soppesò le parole del Principe - Mai fidarsi della parola di un Daedra –

Sta volta toccò a Hermaeus Mora sorridere sornione - E lo vieni a dire adesso? –

- Suppongo che sbagliando s’impari – rispose Ygdral senza batter ciglio.

I due però scoppiarono a ridere ancora per qualche istante, ma poi Mora si alzò.

- Il mio tempo qui sta per scadere –

Ygdral annuì con un cenno del capo e il Principe Daedrico la salutò con uno svolazzo del capello piumato.

Lei si divertì a seguirlo con lo sguardo, fino a quando la pesante porta di legno fu sul punto di chiudersi ed egli sparì in uno sbuffo di fumo.
Il Sangue di Drago si appoggiò completamente alla sua sedia per poi inevitabilmente sorridere di nuovo.

- Alla prossima, Hermaeus Mora -
 




 


Angolo dell'autore..

Alcune precisazioni credo siano opportune xD
Mi auguro di aver fatto correttamente lo spelling di tutti i vari nomi (>.<),
in caso contrario avvertitemi tranquillamente che vi porrò immediatamente rimedio..!
Sono stato indeciso se segnalare un OOC per Mora, visto di chi stiamo parlando, ma
per adesso ho optato per il no. Se invece pensate che ci voglia proprio ditemelo senza problemi.

Ora veniamo alla storia..!
Hermaeus Mora, come si sarà capito, è il mio Daedra preferito *-*
Amo Apocrypha, amo che lui sia il principe della conoscenza, e, senza rendermene conto,
ho immaginato il tutto quasi come un tipico tè all'inglese. (Mi sono reso conto che il tè non esiste
in Skyrim, ma suppongo che dato che parliamo del Principe della Conoscenza si possa fare un'eccezione..!)
Dato che in fin dei conti non ci tratta poi così male nel gioco, e dato che il mio pg è molto assetato di conoscenza,
ho immaginato tra i due una strana amicizia.
Tutte le battute che si riferiscono alle missioni sono la realistica trasposizione di come ho affrontato il gioco xD
Alias: freghiamocene dei draghi ed esploriamo tutto..! (Idem dicasi per i Libri Neri-> 'uh! *-* Bello! Che cos'è? Apri!'(senza neanche
aver iniziato la trama principale.. >_>) xD

Spero che abbiate gradito la lettura, per quanto fosse un niente di chè :)
Ovviamente, sono ben accette recensioni così come eventuali critiche!

p.s. se proprio vi interessa, avevo in testa la locanda di Solitude quando
l'ho scritta..!

  
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