Life is a game

CAPITOLO 1

"Secondo me la vita é un gioco,e chi come me non sa giocare perde in partenza"

Mi presento,mi chiamo Kelsey,Kelsey Jones,vivo a Londra con mio padre.I miei genitori hanno divorziato quando avevo solo 13 anni,é stata una cosa che non mi ha sorpreso molto,sapevo che prima o poi il loro matrimonio sarebbe andato a rotoli.Una favola é bella finché dura.
Mia mamma momentaneamente vive a New York,e la cosa che mi fa piú paura é che un giorno possa venire qui e portarmi con lei,dopotutto ne ha il diritto,é pur sempre mia mamma.


Esco di casa portandomi le mie chiavi,pesano un quintale solo per tutti quei stupidi portachiave.


Mi fermo vicino alla solita fermata,quella di tutte le mattine,é l´unica a non essere cambiata in 4 anni.

I miei capelli non sono stati gli unici a crescere,io sono cresciuta,non fisicamente,perché ormai mi sono arresa ai miei scarsi 165 cm.

"Kelsey"Sento una voce sottile e dolce avvicinarsi sempre di piú.

Ci metto la mano sul fuoco che quella é la voce di Cassie,mi piomba addosso come se niente fosse.Non si accorge dell´enorme ritardo.

Nonostante tutto lei é la mia ancora di salvezza,lei ci é sempre stata e spero che ci sará,ci conosciamo da piú o meno 7 anni.Non é il tipo di amica che ti chiama "tesoro" o cose varie.É gia tanto che ti scrive il buongiorno con un cuore.
Sa tutto di me e probabilmente se litighiamo devo ucciderla,sa troppe cose.
Sorriso alla mia pessima battuta e le domando:"Cassie,che ore sono?"

Lei prende il telefonino dalla tasca e con un colpo secco lo rimette al suo posto non appena vede l´orario.
Siamo in un ritardo fottuto,e non é un buon inizio dato che é il primo giorno di scuola.

Iniziamo a correre come due mucche in calore,cercando di non cadere nelle pozzanghere di fango come peppa pig,io ODIO
LE POZZANGHERE DI FANGO.

Un attimo che mi distraggo e mi ritrovo con la schiena quasi per terra e una mano che mi tiene saldamente per non farmi cadere,ma questa non é la mano di Cassie,é una mano piuttosto grande,molto calda.
Riapró immediatamente gli occhi e osservo attentamente il ragazzo dagli occhi verdi e profondi,sembra un ragazzo
molto gentile,carino direi..

Apre la bocca e ritiro tutto quello che ho pensato.

"Biondina,la prossima volta fai piú attenzioni,mi stavi per sporcare letteralmente di fango"

"Grazie,beh attento perché la prossima volta puó capitare a te.Non si sa mai"

Mi alzo di colpo e cammino spedita verso il grande edificio con la pioggia sempre piú fredda che mi bagna i capelli e lo zaino.


Cosa si puó desiderare di meglio?
Una splendida giornata di pioggia,tanto fango,un idiota caduto dal cielo che mi ha salvata dal fango e io che ho detto una frase di senso compiuto con quindici parole.Devo scriverlo nel mio libretto dei record.Peccato che non esiste.

"Kelsey quel figo ti ha--"Sapevo che discorso stava per iniziare,lei al posto mio sarebbe svenuta e non sarebbe stata una bella visione doverla portare all´ospedale.Mentre penso a tutto ció mi accorgo che non ha finito di parlare e viene interrotta per la seconda volta dalla campanella con il suo suono assordante.

Entriamo in classe e noto subito i nuovi banchi,la nuova lavagna,la nuova prof e soprattutto gli alunni bocciati dell´anno scorso.
Alcuni li conosco di vista come,Louis Tomlinson e Liam Payne.

Mi dirigo verso un banco insieme a Cassie,ma prima che possa poggiare la cartella sopra lo fa qualcun altro.
Mi giro e noto il ragazzo con un cespuglio di ricci in testa e quei fottuti occhi verdi.

ANCORA LUI?MERDA.
Quei fottuti occhi verdi,ma non di un verde qualsiasi,un verde smeraldo quasi magico.

Ancora lui,merda.
Lo guardo attentamente per essere sicura che sia lui,evitando di ammazzare un innocente ragazzo che gli assomiglia.

"Biondina,spostati"

TO BE CONTINUED...