Il cielo č nero
Ma non si vede.
Il vento sospira leggero
Ma non si percepisce.
Il terreno č polveroso e ricoperto di ghiaia fine
Ma questa oscilla appena in superficie.
Gli alberi, roventi, spogli, secchi, sono alti e sottili.
Socchiudere gli occhi acconsente la vista di diritte e soavi linee, offuscate, dal colore grave e scuro.
Esse sono anime, essenze quasi trasparenti, indeterminate, effluvi umani.
Lieve nebbia esplora i livelli atmosferici, ma questi non variano. Il tempo cade lentamente, lo spazio č illusione e la gravitā schiaccia ogni cosa. Affanno.
Echi, rimbombi di voci sofferenti si levano: suoni soffocati che scorrono invano.
Confusione, malinconia, angoscia, rabbia, disperazione, impotenza. Il sangue ribolle nelle vene.
Tre lacrime accarezzano i visi
Ma gli occhi non sono lucidi.