CAPITOLO
1
Conoscevo Bert dal 2005 quando andai al Warped per la prima volta.
Ero con un gruppo di amici, una band punk rock emergente. Io non suonavo,
mi limitavo a fare da sostegno morale, e ne approfittavo per ascoltare i miei
gruppi preferiti.
Una sera i The Used avevano dato una festa nel loro tourbus e avevano invitato
praticamente mezzo festival.
Mi ritrovai nel loro bus tra musica rock e una quantità imprecisata di alcool.
La festa durò fino a notte fonda.
E ovviamente Bert era lì...
Non saprei spiegarne il motivo, ma era nato subito un legame tra di noi.
Non so se sia possibile descrivere una persona come lui...
Bert è tutto.
Un folle ed un sognatore.
Un ragazzino strafottente e sovversivo, e un ragazzo sensibile ed
insicuro.
Non si può certo dire che sia l’emblema della responsabilità, ma da quando
l’avevo conosciuto c’era sempre stato per me.
Avevo sempre potuto contare su di lui.
Se avessi dovuto scegliere un termine per descriverlo, sicuramente sarebbe
stato “eccessivo”
Bert vive di eccessi, anzi Bert E’ l’eccesso.
In tutto quello che fa.
È eccessivo quando canta, quando ama, quando odia.
Questo non lo rende una persona facile, ma di certo lo rende una persona
indispensabile.
Lui è una di quelle persone che quando entrano a far parte della tua vita, che
sia per 5 minuti, o per anni, la cambiano irrimediabilmente.
Ed è proprio così che è andata…
Dopo quella sera io e Bert cominciammo a vederci praticamente ogni giorno. Era
incredibile passare il tempo con lui.
C’era sempre qualcosa da fare...
Le feste nei tourbus di qualche band, i piccoli concerti improvvisati, le
serate sul divano a giocare alla playstation, le chiacchierate in piena notte
mentre fumavamo l’ultima sigaretta, anche se poi ultima non lo era mai.
Ero affascinata da quel ragazzo coi capelli perennemente scompigliati e l’aria
ingenua e maliziosa allo stesso tempo...
Ed io, che ero sempre stata una ragazzina piuttosto tranquilla, mi sorprendevo
di come quell’atmosfera sembrasse essere perfetta per me.
Ragazzina si, perché all’epoca avevo 20 anni e la musica l’avevo vissuta sempre
e solo nel chiuso della mia stanza, con le cuffie nelle orecchie ed un gran
bagaglio di sogni nella testa.
E Bert si divertiva a chiamarmi così, ragazzina, e a trattarmi come una specie
di sorellina minore.
Così col tempo ero diventata per tutti la sorellina di Bert…
Quel Warped fu una delle esperienze più belle della mia vita. Credo di non
essermi mai divertita così tanto.
In un modo o nell’altro, il Warped aveva cambiato la mia vita.
Ecco il secondo capitolo. Un po’ corto...ma mi serviva a delineare un po’ il
mio modo di vedere Bert.
Grazie a Dominil per aver recensito. Spero che continui a piacerti XD
Spero che ci saranno altre recensioni...mi farebbero tanto piacere *_*
Alla prossima...
Baci!