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Autore: pandy21    13/08/2014    0 recensioni
Scappo. Scappo da tutto. Dai cadaveri dei miei genitori sull'uscio di una casa bombardata. Dalle ceneri che prima erano un piccolo paese. Dal generale Kings. Dal Fulcro, dai Cercatori, dal mondo che preme contro di me. Dalla mezzaluna nera che oscura la mia fronte.
Ora non capirete nulla, di sicuro, ma io potrò raccontarvi, potrò spiegarvi la mia storia, quando anche io la capirò.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La superficie dell'acqua si increspa quando lancio un sasso contro per cancellare quell'immagine. Sbuffo. Mi accovaccio sulla sponda e rifletto su quello che è successo. I ricordi riaffiorano in superficie nella mia mente confusa. 
"Era notte. I miei genitori stavano dormendo nella loro camera. Io ero nella mia, grondante di sudore per l'incubo appena fatto. Nel sogno, i miei genitori morivano, e l'Enobrio numero 5 veniva bombardato. Mi alzai dal letto nell'istante in cui le prime bombe devastarono la piazza e il Gran Palazzo, dove viveva e veniva servito il generale. Sentii le bombe lontane e scattai subito fuori dall'abitazione, portando con me la mia arma e le prime cose che trovai all'interno della dispensa. Prima, però, svegliai mamma e papà, ma nell'istante in cui stavano per uscire di casa, una bomba esplose nelle vicinanze, ponendo fine alle loro vite." 
Singhiozzo per l'agonia della perdita. In testa mi rimbomba la voce di mio padre. << Sii forte, qualunque cosa accada>>. Prendo in mano il mio pugnale, e gli parlo, come se lui mi potesse rispondere: <>. Solo allora, mi accorgo che depressa devo essere, visto che ho dato un nome ad un' arma. <> borbotto tra me e me. Sola. Sola al mondo. Nessuno sa dove sono, e nessuno sa che sono viva. A parte Kings, ovvio. Colgo un cerbiatto a brucare erba fresca e non perdo l'occasione di ucciderlo. Gli pianto Moon in mezzo alle costole, una morte indolore, visto il punto in cui l'ho preso. Faccio un sorrisetto soddisfatto alla vista dell'abbontante cena. Non mangio così da quando l'Enobrio è stato distrutto. Sta per calare la sera, accendo un piccolo fuoco per arrostire la carne che mi sono procurata. Mangio e, subito dopo spengo il fuoco, visto che con il fumo potrebbero identificare il mio nascondiglio. Mi stendo a pensare. Non è la prima volta che perdo una persona cara. Mio fratello, Luke, è scappato per i boschi cinque anni fa. Aveva solo sedici anni. Dopo la sua scomparsa, nel quinto, nel quarto e nel secondo Enobrio, si è abbattuta una bufera di neve. Si pensa sia morto di freddo e di fame. Infatti, non è più tornato. Mi rigiro nel mio letto di foglie secche.

 <> Mi si tendono le orecchie. <>. Mi muovo per scappare, afferro Moon e mi alzo. Penso di aver fatto troppo rumore. Una torcia mi illumina il volto. Un uomo, dall'uniforme nera a strisce blu mi osserva. Sono stata trovata da un Cercatore. 
 

SPAZIO AUTRICE

Allora, ricapitolando, ci sono molti ricordi della protagonista, si capisce come sono morti i suoi genitori, e altre cose della sua famiglia.
Come vi avevo anticipato, c'è stata un sorpresa alla fine del capitolo, Luna viene trovata da dei Cercatori. Oggi non vi anticipo nulla, vi lascio con la vostra curiosità. 
  
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