-“Mamma, ma alla fine vissero tutti felici e contenti?”-

chiese Chantal non appena la madre terminò la fiaba

-“Certo piccolina”-

le disse sorridente accarezzandole la testolina

-“Perché tutto finisce sempre bene vero mamma?”-

Sharpay scambiò uno sguardo cupo con Troy

-“Sì certo, tutta ve sempre per il meglio…tutto quanto”-

rispose con sguardo spento. Era quasi un anno che Sharpay faceva avanti e indietro dall’ospedale a casa, ma da quando le crisi avvenivano almeno una volta al giorno era rimasta fissa in quella stanza d’ospedale. Anche i movimenti iniziavano ad essere impediti dalla malattia, faticava a camminare e spesso nemmeno ci riusciva.

-“Su Chantal saluta la mamma che è appena arrivata la nonna. Oggi ti porta alle giostre contenta?”-

disse Troy sorridendole. La bimba saltellò sul grembo della madre mostrando il suo entusiasmo con urletti e battiti di mani. Troy e Sharpay risero divertiti finchè il padre la prese in braccio e la portò fuori dalla nonna materna che l’attendeva.

-“Ciao mammina ti voglio bene! Quando torno ti porto un regalo!”-

strillò dalla corsia. Sharpay sorrise e tese le braccia verso Troy con espressione da bimba

-“Amoooreeee! Mi manchi, voglio le coccole”-

piagnucolò, in quel momento sembrava di vedere una Chantal cresciutella. Troy si sedette al bordo del letto e la strinse a sé. Ogni volta che la sfiorava, che l’abbracciava, che la baciava o semplicemente quando la guardava temeva che fosse l’ultima volta. Sharpay se ne accorse, lo sentiva teso, sentiva il suo cuore battere a mille e vide la tristezza nei suoi occhi

-“No! No ti prego amore non pensarlo nemmeno! Non è l’ultima volta, non è l’ultimo abbraccio…me ne vado quando lo decido io!”-

la Sharpay forte, decisa ed orgogliosa ora stava fissando severa il suo più grande amore, lui che le era rimasto vicino nonostante tutto, che aveva accettato quella dura sorte ed ora la stava affrontando con lei

-Hai ragione piccola…vieni qui”-

la tirò di nuovo a sé e la baciò tanto intensamente da levarle il fiato

-“In questi casi di solito si mette il cartello NON DISTURBARE, amico!”-

esclamò Chad entrando nella stanza con tutti gli altri al seguito

-“Hey ragazzi!”-

Troy si grattò la testa imbarazzato, Sharpay sorrise contenta che fossero arrivati

-“Come stai?”-

le chiese Gabriella affettuosamente. In quell’anno, da quando si erano riviste, si erano legate talmente tanto da diventare migliori amiche

-“tiro avanti”-

rispose la biondina tranquillamente. Ryan incrociò lo sguardo della sorella e un brivido lo percorse: erano gemelli e c’era veramente poco che riuscivano a tenersi nascosto, lui leggeva nei suoi occhi un’ombra, un disagio, un’irrequietezza che nessuno poteva vedere. Lei se ne accorse, ma non poteva dirgli nulla. Come spesso accadeva in quegli ultimi mesi si ritrovarono a ridere e scherzare ricordando i tempi del liceo. Si stavano divertendo talmente tanto da dimenticarsi di essere in un ospedale…

…Chad stava prendendo in giro Troy simulando un’azione di basket molto ridicola e impacciata tra le risate generali…

…un lampo, un tuono, una tremenda fitta, uno sguardo di terrore scambiato con il fratello mentre l’attenzione di tutti era rivolta all’amico riccioluto, un groppo in gola e tanta paura…Sharpay guardò Troy con gli occhi lucidi, in un attimo gli mise una mano dietro la nuca e lo baciò finchè anche l’ultima percezione della realtà svanì e le sue labbra si immobilizzarono, la sua mano scivolò lungo il collo del ragazzo e ricadde senza vita.

Dicono che prima di morire si veda scorrere la propria vita, lei invece aveva visto solo volti, i volti di chi le stava accanto, di chi amava e di chi avrebbe abbandonato per sempre.

Troy rispose al suo improvviso bacio finchè la sentì spegnersi in quell’ultimo splendido contatto. Lei non era fragile, era sempre stata forte, aveva continuato a sorridere anche negli ultimi istanti della sua vita perché lei odiava la tristezza e voleva che la ricordassero così…

Le parole della canzone gli risuonavano in testa ”…carried me away”

Sì qualcosa l’aveva portata via, via da lui, via dalla loro bambina, lasciando un vuoto, lasciando disperazione, lasciando quel sorriso che non si sarebbe mai spento e quella luce negli occhi che ora ardeva nel loro piccolo miracolo

RINGRAZIAMENTI TIME

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Sono di fretta e non riesco a ringraziarvi uno per uno…spero vi sia piaciuto il chappy (ne manca uno ancora) mi dispiace se ho deluso le aspettative di qualcuno, ma così doveva finire, credo sia questo il fascino di questa FF, non sarebbe stata la stessa senza questo finale. Io ho pianto scrivendo spero faccia lo stesso effetto a voi perché quello è il mio intento…

Fatemi sapere che ne pensate, a presto con il finale…baci!