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Autore: Lady K    13/08/2014    2 recensioni
AU, ma non troppo: in questo mondo parallelo di Detective Conan tutti gli esseri umani sono accompagnati da piccole creature simili a gatti chiamate Nekodachi. I gatti come li conosciamo noi non sono mai esistiti.
Tutto ha inizio col Nekodachi di Conan. Mentre intorno a lui si diffondono i misteriosi Crazydachi, lui deve combattere con i suoi sentimenti.
Quello che prova è sbagliato? E' anche lui un Crazydachi, come Heiji o Jodie?
...E dopo un piccolo gesto, lì su quel divano, tutto cambiò...
Tributo alla AixConan, 1999-2004.
Rating giallo per la lieve presenza di sangue/ferite in alcune scene.
[FF restaurata: è stata ripulita da errori di grammatica/battitura/codice html e altro.
Lo stile di scrittura rimane comunque quello vecchio.]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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nekodachi capitolo 6
Siamo già al sesto wow O_O

The Nekodachi


Capitolo 6

Conan sollevò le palpebre lentamente e vide la stanza immersa in un mare bianco-trasparente. L'effetto durò finché le lacrime non scesero dai suoi occhi blu e macchiarono silenziosamente le lenzuola. Si alzò faticosamente, stanco come se non avesse dormito neanche un secondo, e scostò il sacco a pelo dal suo corpicino per dare un'occhiata alla zampa sinistra; la fasciatura partiva dalle dita fino a coprire tutta la coscia. Aveva tenuto il gesso per una settimana, e l'arto gli sembrava così leggero ora... Si mise in piedi e provò ad appoggiare la zampa per terra, e il dolore che temeva non arrivò. Strappò via le fasce dalla ferita del collo, ormai rimarginata, e indossò il suo papillon, dopodiché incastrò il badge dei giovani detective nella fascia rossa del fiocchetto. Il piccolo Nekodachi posò il suo sguardo sul paesaggio fuori dalla finestra e non vide altro che massicce nuvole cariche di pioggia; le gocce avevano ormai riempito tutta la finestra della stanza di Kogoro. Senza volerlo ripensò alla creatura che lo aveva assalito, a quel terribile grugnito che ora lo sentiva ogni notte sibilare nelle orecchie, insinuandosi nei suoi sogni trasformandoli in incubi. Si chiese se anche la sua Teemee avesse la mente persa nei suoi stessi pensieri. Sì, LA mia Teemee... non mi interessa del mio umano! Ai è la Nekodachi della mia vita, io sono legato solo a lei! 

Ein Augenblick, man sieht sich an  
                            An instant, one look to each other,         
Und weiß, dass man vertrauen kann              
                            and we know that one can trust the other. 
Auf diesen einen Blick von dir               
                            At the first sight of you
Ein kleiner Funken fliegt zu mir            
                            a little spark flies to me.

Jeder Tag trägt dein Gesicht 
                           Every day looks like your face
Wo du auch bist, da bin auch ich
                           Wherever you are, there I am too. 
Hat du heut' schon an mich gedacht
                           Did you already think of me today?

Hat dir das Glück schon zugelacht?
                           Did the luck smile at you yet? 

Conan uscì dalla camera con passo felpato, gli occhi puntati verso la cucina. Sentiva il rumore delle stoviglie maneggiate da Ran e la sua Nekodachi, e l'odore del pranzo appena consumato ancora presente. Un singolo brontolio alla pancia gli ricordò che quel giorno non aveva mangiato. In effetti il tavolo era ancora apparecchiato ed era presente un piatto pieno di pietanze. Probabilmente la ragazza lo aveva lasciato riposare sapendo della ferita alla zampa. Ma Conan non badò al cibo e, con la pancia rasente al pavimento, si avviò verso il portone che dava alle scale dell'agenzia. Passando davanti all'ingresso dello studio, si fermò un attimo con le orecchie alzate, pronto a cogliere il minimo movimento. Dopo un minuto di attesa concluse che poteva procedere. Il suo umano non l'avrebbe fermato. Avrebbe incontrato Ai, ad ogni costo; non la vedeva da più di una settimana.
Fece un bel respiro e uscì all'aperto, la pioggia che scrosciava e che gli appiccicava il pelo al suo fragile corpo.

Denkst du oft an mich
                         Think often of me
Wenn du alleine bist
                          If you are alone, 
Wenn du dich einsam fühlst
                          if you feel lonely.
Die Welt verändert sich
                         The world is changing,
So ein Gefühl vergisst man nicht
                         you don't forget a feeling like that. 

Denkst du oft an mich
                         Think often of me

Hörst du meinen Namen tausendmal
                         You heard my name a thousand times, 

Siehst meine Augen überall
                         you saw my eyes everywhere. 

Die Welt verändert sich
                         The world is changing,

So ein Gefühl vergisst man nicht
                         you don't forget a feeling like that.

Corse come mai aveva corso, tra le gambe dei passanti muniti di ombrello e i loro Nekodachi sulla spalla, tra i lampioni spenti e le vetrine dei negozi grigie e tristi come il cielo.
All'improvviso si fermò per schivare una pozzanghera, e si rese conto di aver sbagliato strada. Restò lì immobile per qualche istante, osservando la sua immagine riflessa nel piccolo pantano. Gli sembrò quasi di vedere gli occhi di Ai in esso, e due lacrime scesero dal suo muso e si mescolarono alle gocce di pioggia che sfuriavano sulla sua pelliccia bianca.

Teemee, ich denk' an dich
                         Temee, I think of you… 

Conan svoltò a sinistra e si ritrovò davanti al parco di Beika. Un brivido gli percosse la schiena. Il Nekodachi demoniaco lo perseguitava anche da sveglio ora? Cercò di ricomporsi, sicuro che la creatura non attaccasse nel pieno del giorno, ed entrò nel parco. Percorrendo il tracciato sabbioso, vide una donna insieme al suo bambino seduti su una panchina, entrambi con un gelato e un ombrello in mano; i loro Nekodachi si stavano coccolando teneramente. Il detective pensò nuovamente alla sua Ai e al giorno dell'appuntamento. Lei lo aveva accettato anche se sapeva della sua condizione. Sono un Crazydachi... uno stupido Crazydachi innamorato... Distolse lo sguardo dalla famigliola, ma ovunque guardasse c'erano umani felici insieme ai loro Nekodachi, Nekodachi normalissimi, sorridere ai loro "padroni" e miagolare allegramente. Conan si sentì all'improvviso piccolo e indifeso, ma soprattutto si sentì ridicolo in mezzo a loro, come se con una singola occhiata la gente potesse entrare dentro di lui e scoprire la sua natura. Sono un Crazydachi... sono diverso...

Es geht mir gut, wenn ich dich seh' 
                         I feel good when I see you, 
Wenn ich mit dir zusammen geh' 
                         when I walk together with you. 
Und ich weiß, dann geht es dir
                         And then I know you feel 
Ganz genau so gut wie mir 
                         Just as good as me. 

Wenn auch einmal der Himmel weint
                         Even if the sky is crying,
Und doch für dich die Sonne scheint  
                         and still the sun is shining for you,
Dann weißt du, du bist nicht allein 
                         then you know that you’re not alone

Dann weiß du, das muß Liebe sein. 
                         
Then you know it gotta be love. 

Ricominciò a correre a perdifiato, il vento che gli scompigliava il pelo e gli faceva lacrimare gli occhi. O forse piangeva per altro... Gli sembrava di sentire la voce incoraggiante di Ai, sempre più forte man mano che si avvicinava alla casa di Agasa. Infine raggiunse la sua meta: Conan si fermò davanti alla porta principale e inspirò profondamente. Persino da fuori si sentiva il profumo di Ai, e ne fu deliziato. Assaporò quell'istante con tutto il cuore, ma durò poco. Un secondo odore si aggiunse, e sentì un lontano ronzio nelle orecchie. Si nascose nel cespuglio più vicino e attese, il cuore a mille e un brutto presentimento che si insinuava in lui.

Denkst du oft an mich
                         Think often of me
Wenn du alleine bist
                          If you are alone, 
Wenn du dich einsam fühlst
                          if you feel lonely.
Die Welt verändert sich
                         The world is changing,
So ein Gefühl vergisst man nicht
                         you don't forget a feeling like that. 

Denkst du oft an mich
                         Think often of me

Hörst du meinen Namen tausendmal
                         You heard my name a thousand times, 

Siehst meine Augen überall
                         you saw my eyes everywhere. 

Die Welt verändert sich
                         The world is changing,

So ein Gefühl vergisst man nicht
                         you don't forget a feeling like that.


Teemee, ich denk' an dich
                         Temee, I think of you… 

La Nekodachi dal ciuffo ramato stava guardando fuori dalla finestra con fare malinconico quando sentì il campanello suonare. Si sporse dal piano di sopra e vide la sua umana che andava ad aprire così Ai la raggiunse e si mise accanto a lei. Appena la porta si spalancò, drizzò ogni pelo del suo manto e gonfiò la coda. Davanti a loro c'era Conan, gli occhiali speciali accesi e l'aria parecchio alterata.
-DIMMI DOV'E'!-
La piccola spalancò gli occhi quando vide Conan aggredire Ai scuotendola violentemente con le braccia.
-TOGLIMI LE MANI DI DOSSO! IL TUO NEKODACHI NON E' QUI!-
Si preparò a lanciarsi verso il detective per proteggere la sua Teemee, i denti scoperti e le orecchie all'indietro, quando vide un lampo bianco con la coda dell'occhio. Si girò per guardare fuori, appena in tempo per vedere la coda bianca di Conan sparire oltre il cancello. Istintivamente gli corse dietro.
-Teemee, dove vai!?-
Ai non si fermò a spiegare, ma continuò a rincorrere l'amato lungo la strada.
-Conan, aspettami!-
La Nekodachi lo chiamò, ma di lui non c'era neanche l'ombra, poteva soltanto sentirne l'odore. Seguì la sua traccia per molto tempo, fino ad arrivare alla radura del parco dove avevano assistito alle prove del concerto. Ai si fermò di botto, stranita: l'odore si fermava lì. Poi vide per terra gli occhiali di Conan a qualche metro da lei. Si avvicinò e in quell'istante vide delle macchie rosse che scintillavano tra i fili d'erba. L'odore del sangue di Conan le riempì le narici.
-No... CONAN!!!-

 ....

Stile song-fic for the win!!!! Comunque la canzone si chiama in realtà "Timmi", ed è presa dal CD soundtrack tedesco di Hamtaro (ovvero, è una delle canzoni presenti negli audio-book tedeschi di Hamtaro). Un grazie va al mio amico tedesco per la traduzione in inglese!
E ora... cosa succederà?! Siamo entrati nel vivo del racconto! Alla prossima!
  
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