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Autore: BlackPearl_uaooo    13/09/2008    4 recensioni
Quarant'anni dopo quella battaglia finale... Quella battaglia in cui il Bene aveva vinto sul Male... Quarant'anni dopo, il Male ritorna.... ----> Recensite! Un bacio, Fede, BlackPearl_uaooo
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Lucius Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L’eredità di Lucius Malfoy

 

Harry sfogliò distrattamente la Gazzetta del Profeta. Ne succedevano, in quei giorni! Ai suoi tempi, quando lui era più giovane, la gazzetta aveva ancora un filo di serietà. Ora invece!

Si alzò dalla poltroncina di pelle nera del salotto, toccandosi la schiena per i reumatismi.

Aaaah… quasi sessant’anni (beh 57, in realtà) si fanno sentire.

Si avvicinò al grande orologio del suo salotto. Era molto simile a quello che aveva visto per la prima volta a casa dei Weasley, quello con i volti dei familiari e il luogo in cui erano in quel momento.

Solo che il suo… beh il suo aveva la SUA famiglia. L’icona sua e della sua adorata Ginny erano a casa, mentre i suoi figli erano ancora al lavoro. Ma sarebbero tornati presto, perché il venerdì sera era la serata in famiglia, anche se ormai avevano case e famiglie loro. James avrebbe portato sua moglie, Lily suo marito e Albus Severus… Harry sorrise… Albus Severus avrebbe portato la sua fidanzata di turno. Era così un playboy quel ragazzo… chissà da chi poteva aver preso!

Harry si risedette sprofondando nella poltrona.

In quel momento il campanello suonò.

“Harry, tesoro,” la voce della moglie arrivò dalla cucina, mentre era indaffarata ai fornelli “puoi andare tu?”

Harry sospirò spazientito. Si era appena seduto!

Andò alla porta strascicando le ciabatte sul parquet e aprì la porta.

Quello che gli si parò davanti fu una sorpresa incredibile.

Era sicuramente il figlio di Draco Malfoy. Diceva “sicuramente” perché i due si somigliavano moltissimo.

Solo che questo qui era sicuramente la bella copia.

Aveva gli stessi lineamenti affilati e felini di Draco, ma era più bello, perché i capelli non erano unti e lisci, ma biondi e boccolosi. E gli occhi grigio-azzurri di Draco si trasformavano in occhi di un blu accesissimo, con pagliuzze di turchese e d’oro. Ma lampeggiavano di una strana luce e un brivido scosse la schiena di Harry.

Era vestito elegantissimo, con uno completo nero, giacca e cravatta blu.

Sembrava un angelo.

“Scorpius?”

“Mi riconosci, Potter?”

“Sei il figlio di Draco Malfoy. Ti riconosco perché somigli a tuo padre”

“Purtroppo. Mi fai entrare?”

“Prego” Harry alzò un sopracciglio per i modi invadenti del ragazzo, ma il suo braccio si allargò per invitarlo ad entrare.
“Conoscevi mio padre, Potter, non è così?”

“Io conosco tuo padre, ancora oggi. Sì, il nostro rapporto è un po’ burrascoso, ma siamo dalla stessa parte ora e a volte andiamo anche a prendere il caffè insieme. Anche se alla fine litighiamo sempre per tutto, persino per chi vuole offrire il caffè all’altro”

“Disgustoso”

“Come prego?”

“Ho detto disgustoso. Sei disgustoso. Mio padre è disgustoso. Mi vergogno ad essere stato generato da un simile pappamolla!”

Harry cominciò a sentirsi inquieto per lo sguardo da pazzo che aveva il ragazzo.

Decise che prevenire era meglio che curare.

“Scorpius, ora te ne devi andare, è ora di cena”

“Oh no. Io non me ne vado. Ho un compito da portare a termine”

“Vattene”

Scorpius rise di una risata cristallina, scoprendo denti perfetti e bianchissimi.

Poi estrasse la bacchetta.

“Quaranta anni, Potter… Quaranta. Sono passati 40 anni da quando hai distrutto l’Oscuro Signore. Ma… non puoi davvero essere così ingenuo da credere di aver sconfitto il Male, non è vero? Il male non è una persona. Tutti abbiamo un lato oscuro. Solo chi ha la forza di tirarlo fuori si può dire davvero UOMO”

Harry indietreggiò. Dove aveva lasciato la bacchetta? Ah sì, sopra il camino. Forse poteva arrivarci.

“Harry Potter, oggi io ho ucciso mia madre. E mio padre. Finalmente quella feccia di Draco Malfoy è morta. Dopo tutto ciò che mio nonno aveva fatto per farlo crescere come voleva il Signore Oscuro, lui fa la scelta sbagliata. O giusta… come dite voi smidollati. Io sono pronto a raccogliere l’eredità di Lucius Malfoy e diventare ciò che avrebbe voluto diventasse suo figlio.… Io diventerò l’erede di Voldemort, diventerò il nuovo oscuro signore. E per farlo, comincerò con l’eliminare te.”

“Sei un pazzo. Non sono più i tempi di Voldemort. Ho passato una vita a fare l’Auror, e so di che parlo quando ti dico che non è più possibile l’ascesa di un signore oscuro. Ci siamo ben organizzati contro i pazzi come voi.”

“E’ troppo tardi, Harry Potter. Quel che temi è già successo. Io sono un nuovo mangiamorte”

E Scorpius scoprì il braccio, mostrando un nuovo simbolo. Un serpente che stritolava una fenice.

“Ho radunato una nuova cerchia di mangiamorte, creerò un nuovo esercito. E… non ci sarà più Harry Potter a salvare la situazione. Anche se…” aggiunse ridendo “potevo anche non disturbarmi a venire fin qui per uccidere un povero vecchio con l’artrosi…”

“Questo povero vecchio ha ancora qualche asso nella manica…”

Con uno scatto felino, fece una giravolta verso il camino e tentò di prendere la bacchetta, ma Scorpius fu più veloce.

Gridò: “Accio bacchetta!”

E la bacchetta volò nelle sue mani.

La strinse.

“La bacchetta gemella a quella di Voldemort. La bacchetta che uccise Lord Voldemort… Sarà la bacchetta del nuovo Oscuro Signore”

Poi la alzò sulla faccia di Harry, ormai indifeso di fronte a lui.

“Non puoi sconfiggere il Male, Harry Potter. AVADA…”

Il suo grido fu spezzato a metà da un altro grido, più veloce.

“STUPEFICIUM!”

Un lampo di luce.

Un attimo dopo, Scorpius era riverso a terra, disarmato, e una Ginevra Weasley sconvolta e con le lacrime agli occhi correva fra le braccia di suo marito.

Harry l’abbracciò con tutte le sue forze.

“Grazie… grazie amore mio”

“Oh Harry… ho avuto tanta paura… Ho sentito l’incantesimo d’appello e ho capito che c’era qualcosa che non andava, ma… oh Harry…”

All’improvviso la porta d’ingresso si aprì di nuovo.

Il cuore dei due consorti  perse un battito.

Harry afferrò la sua bacchetta in uno scatto fulmineo, Ginevra tenne la sua stretta in mano.

Ma l’abbassarono subito dopo. Erano Albus Severus, James, Lily e i rispettivi sposi.

“Mamma, papà! Che è successo?!?” chiese James vedendo la scena.
“James…” gli occhi di Harry si fecero duri e determinati “chiama gli Auror. Digli che è un’emergenza”

 

  
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