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Autore: GwenJ    13/08/2014    3 recensioni
[Cast Shameless]
[Noel Fisher/Cameron Monaghan.]
Cameron sbuffa. "Sai che non lo permetterò. Stavolta voglio essere io a metterti sotto. Non riuscirai a impedirmelo."
"Scommettiamo?"
"Porta il tuo culo qui e vediamo."
"Mi ci vorrebbero ore per arrivare lì, lo sai." Ridacchia." Ma ci sarebbe una soluzione... potrei farti venire solo parlandoti, ora, al telefono."
"Non ce la farai mai."
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Soluzione vantaggiosa
Pairing: Noel Fisher/Cameron Monaghan (Shameless - US )
Note: ovviamente sono OOC, è praticamente impossibile fare IC persone che non conosciamo davvero. E scrivere di due attori non è come scrivere di due personaggi. Non so nemmeno perchè l'ho scritta, ma oggi sono stata rimpinzata di Cameron (e di Noel per associazione, perchè pare non possa esistere l'uno senza l'altro). Ringraziamo Facebook, Twitter e la TV. Dovevo per forza trovare una valvola di sfogo. 






Uno, due, tre squilli e poi una voce tanto familiare quanto amata interrompe i suoi pensieri confusi. 
"Hey, Cam, che succede?" Noel è vagamente preoccupato, è tardi e sa che il rosso aveva una Premiere a cui partecipare, non si aspettava decisamente una sua chiamata. 
"Sono fottutamente ubriaco, Noel. Ho voglia di scoparti." La voce è alta, ma le parole quasi strascicate. Il tono esagitato. 
L'altro alza un sopracciglio, scettico. "Hai voglia di scoparmi solo perchè sei ubriaco?"
"Ovviamente no! Ho sempre voglia di scoparti." Mette il muso, come se l'altro potesse vederlo e sentirsi in colpa. 
"Mmh, su questo non ho dubbi." Ride. "E se fossi io a scopare te, stavolta? So quanto ti fa impazzire stare sotto." La voce è bassa e roca. Lo prende anche un po' in giro. Sa quanto al ragazzo piaccia essere il passivo, quanto abbia bisogno di quella sensazione di sicurezza, di calore e totale dedizione che si sente nel ricevere.
Cameron sbuffa. "Sai che non lo permetterò. Stavolta voglio essere io a metterti sotto. Non riuscirai a impedirmelo." 
"Scommettiamo?" 
"Porta il tuo culo qui e vediamo." 
"Mi ci vorrebbero ore per arrivare lì, lo sai." Ridacchia." Ma ci sarebbe una soluzione... potrei farti venire solo parlandoti, ora, al telefono."
"Non ce la farai mai." 
Ha ceduto alla proposta in meno di un secondo, senza lamentarsi che il moro abbia preso di nuovo la parte dell'attivo. 
Noel ride. "Ah, grazie per la fiducia, cazzo." 
L'altro sbuffa e lui aspetta una risposta che non arriva, sorride. Quando parla la sua voce è di nuovo bassa e suadente.
"Mi basta così poco che fartelo venire duro." Un ansito arriva attraverso la linea. "Come quando mi lecco le labbra, o sul set me lo mordo un labbro. Oh, i tuoi occhi, Cam... diventano scuri, pieni di lussuria. Tutto il tuo corpo freme per un mio tocco..." 
Un singhiozzo attraversa la linea. "Cazzo, metti giù e vieni qui." 
"Potresti mettere giù tu." 
Un borbottio.
"Non lo farai." Ghigna. "Ti piace troppo questo gioco." Si lecca le labbra e sorride notando il gesto che aveva descritto poco prima. 
"Dove sei?" 
"Fuori dalla sala del ricevimento, all'esterno. E prima che me lo chiedi sono solo ed è completamente buio." 
"Piccolo pervertito. Non credi che io possa farcela, ma non eviti di darmi i dettagli, darmi conferma che sai che posso riuscirci, e che, anzi, sei già duro."
"Stronzo."
Una risata calda fa contorcere di desiderio lo stomaco di Cameron. 
"Toccati."
"Noel..."
"Toccati. E se farai il bravo farò lo stesso."
Un mugugno gli fa capire che l'altro ci sta.
"Sai cosa ti farei se fossi lì?" Non aspetta una risposta. "Farei passare le mani fra i tuoi capelli. Cazzo, quanto amo quei fottutissimi capelli rossi. Sono il fuoco puro. Adoro quando sono sotto di te, faccia a faccia, e mi stai scopando e tutto ciò che vedo sono i tuoi capelli. Tutto di te brucia, loro, il tuo corpo. Il tuo cazzo dentro di me."
Un gemito dall'altra parte della cornetta gli fa capire che ce l'ha fatta, che il ragazzo apprezza.
"Se fossi lì ti bacerei, forte e profondamente. Ti terrei fermo, bloccato addosso, adoro averti contro di me. Sentire quanto sei duro, tenerti fra le mani mentre ansimi nella mia bocca. 
Oh, cosa darei per averti tra le mie labbra ora..."
"Noel..."
Il moro sorride. 
"Ti prenderei così a fondo. Mi scoperesti la bocca e io te lo lascerei fare." Anche lui geme, non ha potuto fare a meno di toccarsi a sua volta. 
"Lo... lo stai facendo anche tu." Un'affermazione, non una domanda, detta con voce rotta, piena di piacere. 
"Dio, sì." Non una vera risposta, sta solo dando voce al suo piacere. 
"Cazzo, Noel."
"Cam... Mi verresti in bocca, vero? E anche un po' sul viso." Geme forte. "Ho sempre pensato che quello sta meglio a te. Macchie bianche contro quelle favolose lentiggini..."
"Noel!" Un po' indignato, ma soprattutto colmo di piacere, quasi oltre il limite. 
Poi il silenzio. Niente voci. Solo piccoli ansiti e un'imprecazione da parte del rosso. E Fisher se lo immagina, in piedi, appoggiato di schiena contro un muro. Ansimante, arrossato, e con la mano sporca del suo seme. E questo gli basta per venire a sua volta, non trattiene la voce, da sfogo al suo orgasmo. Benedetta casa vuota. 

Passano alcuni minuti prima che uno dei due parli. 
"Cazzo, Cameron."
"Hai fatto tutto tu."
Noel ride. "Ma dovresti sentire la tua voce. E le immagini che ho nella mia testa di te." Ridacchia, esausto. 
"Pervertito."
"Non sono io quello che ha mollato una favolosa festa per farsi una sega all'aperto."
"Cazzo." Cam si guarda attorno, terrorizzato, non aveva pensato di fare una cosa del genere e non ha fatto certo caso se qualcuno poteva vederlo.
La risata di Noel lo riporta alla realtà e sorride, rilassato e felice.
"E' stato fantastico." Ecco il lato romantico del rosso. 
Il moro sorride. "Già. E positivo per te."
"Perchè?"
"Potrai sederti senza fatica, domani." 
"Vaffanculo, Fisher." Si finge offeso, ma si può sentire il divertimento nella sua voce. "Non avrei perso la scommessa."
"Certo, credici. Con tutte le volte che hai perso. Vedrai, sarà così anche la prossima volta." La voce divertita del ragazzo fa sorridere Monaghan.
"Non vedo l'ora di provarci." Sorride beffardo. E il tono usato fa figurare l'espressione a Noel che la imita.
"Non vedo l'ora di vederti all'opera e di vincere, di nuovo." 


"Cameron!" Una voce femminile interrompere il loro idilio. 
Si volta verso la ragazza e le fa segno di aspettare un minuto. 


"Devo andare." Torna serio. "Ci sentiamo domani?" Ed ecco uscire tutta la sua insicurezza e la sua giovane età. Sembra un bambino che chiede al papà se lo porterà allo zoo. 
Anche Noel è serio, ora. Conosce abbastanza il suo amante per sapere che ha bisogno di rassicurazioni e certezze. 
Un ragazzo e un uomo. 
"Non ti libererai facilmente di me, Rosso." Ridacchia. Cam sorride e si salutano.
 
Sarà una lunga nottata. Occhi azzurri nel pensieri di uno, e capelli rossi nei pensieri dell'altro.
In trepidante attesa di averli davanti. Di bearsi della loro vista.
In attesa di respirarsi e viversi. Bruciando insieme, arrivando al Paradiso e poi di nuovo giù. Fra banali scommesse e risate infinite. 




   
 
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