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Autore: _Margh8_    13/09/2008    0 recensioni
Hanamichi sakuragi... un ragazzo chiuso, un ragazzo che si tiene tutto dentro... ma che un giorno, stanco di quel fardello che si porta dietro da anni, si confida con quelli che reputa i suoi migliori amici.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akagi Takenori, Hanamichi Sakuragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Memories

“Qualcuno una volta mi disse che il dolore lo si sente per affetto, non per rispetto…… Solo ora ne capisco il significato……”

-Penso sia arrivato il momento di parlare. Non l’ho mai detto a nessuno, e nessuno mi domandò mai, per paura di una mia reazione negativa. Sinceramente non so nemmeno perché ve lo sto raccontando, probabilmente perché non riesco a tenere questo macigno ancora dentro.

Come tutti sapete, prima di entrare a far parte dello Shohoku,  facevo la classica vita da teppista. Ogni giorno era buono per fare a botte con qualcuno. Per lo più le rogne venivano a cercare me, io non mi sono mai scomodato.

Era dalle medie che facevo a botte con i più grandi. La gente mi temeva perché da solo riuscivo a sistemarne 4 o 5 di quei teppistelli delle superiori, non mi facevo mettere i piedi in testa da nessuno, io… D’altronde sono o non sono il Genio Sakuragi?- tutti si misero a ridere alla battuta, che tanto una battuta non era, visto lo sguardo fiero con il quale Hanamichi si vantava.

-Un giorno vennero a cercarmi 4 studenti delle superiori. Mi accerchiarono. Io non feci altro che sorridere. Nessuno mi aveva mai battuto, e loro avrebbero fatto esattamente la stessa fine di tutti gli altri, né più, né meno. Uno dopo l’altro caddero a terra, stanchi, sconfitti, incazzati.

Dissi loro che nessuno mi avrebbe mai potuto sconfiggere, men che meno loro. E me ne andai.-  il rosso si fermò per un instante. Ryota notò la mano sinistra del ragazzo stretta a pungo talmente forte dal non lasciar fluire il sangue.

-Quando tornai a casa pochi minuti dopo, trovai mio padre…- fece una pausa. - Era riverso per terra, con una mano stretta sul cuore. Lo chiamai più volte, mi chinai verso di lui e lo scossi. Vidi il suo viso increspato in una morsa di dolore. Corsi fuori di casa, per recarmi all’ospedale situato a pochi isolati da dove abito, ma…- un'altra pausa. –La mia corsa finì pochi istanti dopo, quando il gruppo che pochi minuti prima avevo sconfitto, mi aveva accerchiato di nuovo. Questa volta invece di 4 erano in 6.- Haruko e Ayako spalancarono gli occhi e si misero una mano davanti al viso.

L’unica parola che uscì dalle labbra di Mitsui e Miyagi fu un flebile “Bastardi”.

Dal canto suo Hanamichi ricominciò la sua dolorosa storia.

-Quando mi accerchiarono uno di loro mi spinse contro il muro. Quando mi riprese,  mi bloccò le braccia aiutato da un altro, mentre gli altri 4 cominciarono a picchiarmi. L’unica cosa che potevo fare io era urlargli di lasciarmi stare, che dovevo correre all’ospedale, che mio padre stava male. Ma nessuno di loro mi diede ascolto. Il capo del gruppo mi disse..- increspò le labbra in un sorriso amaro. -Mi disse “ora non fai più il gradasso eh rosso?” Io li pregavo di lasciarmi andare, che erano dei bastardi. Bloccarmi senza darmi la possibilità di difendermi. L’unica cosa che pensavo era mio padre, in casa, disteso nel pavimento, da solo, con la mano sul cuore. E quei filgi di…- si fermò.

I ragazzi della squadra lo guardavano con tristezza, si nei loro occhi si intravedeva la pietà. Nessuno si azzardava a proferire parola. Erano tutti silenziosi aspettando che Sakuragi continuasse.

-Mi lasciarono qualche minuto dopo, se la ridevano i bastardi. Cercai di alzarmi, lo feci con molta fatica. Quando mi rimisi in piedi, mi trascinai fino all’ospedale tenendomi al muro. Feci mandare subito un ambulanza a casa mia. L’infermiera che mi aveva soccorso mi ordinò di rimanere per farmi controllare. Ero ridotto abbastanza male. 5 costole rotte, e il mio polso sinistro andato, associato al dolore della caviglia destra e al ginocchio. Mi avevano conciato per le feste.

Dopo la visita mi feci subito dire dove stava mio padre. Volevo sapere se stava bene, se si era ripreso, se…. se…. se avevo fatto in tempo. – si interruppe per l’ennesima volta. Diede le spalle agli amici e si diresse verso la finestra. Fuori la neve scendeva candida su tutto ciò che incontrava.

-Mio padre morì tra le mie braccia in ospedale.-

Akagi rimase spiazzato dalla storia che il rosso stava raccontando. Si avvicinò a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle e con l’altra gli scompigliava i capelli. Hanamichi rimase immobile. Calde lacrime scendevano dal suo viso, ma subito se le asciugò con un gesto veloce del braccio.

-La cosa che odio in tutta questa faccenda e che quei 6 se la siano cavata. Non li ho mai più trovati, ma se mi dovesse capitare giuro su Dio che…- ma non riuscì a finire la frase.

Ayako si era avvicinata a Ryota che prontamente l’abbracciò. Nessuno immaginava che Sakuragi avesse sofferto così tanto in vita sua.

-Da quel giorno…- riprese –Da quel giorno è passato un anno. Non faccio altro che incolpare me stesso per quello che è successo. Sapete se non avessi….- riprese a piangere –Se non avessi…. fatto a botte con quei ragazzi… adesso mio padre sarebbe ancora vivo, invece… invece…- le ultime parole furono difficili da comprendere per gli amici. Le pronunciò in un soffio.

Haruko si avvicinò al rosso, per cercare di infondergli affetto, protezione, amore… Akagi si spostò per dare spazio alla sorella minore, che prontamente lo abbracciò, sussurrandogli all’orecchio che non era solo, che aveva lei, aveva tutti i suoi amici.

Hanamichi si riprese e sorrise… un sorriso forzato, un sorriso intriso di dolore. Un sorriso amaro.

-Lui era l’unica persona che mi era rimasta. Persi mia madre quando avevo solo 10 anni, e per mio padre fu un grande shock. Io ero molto piccolo, ma ricordo ancora perfettamente mio padre disperato. Mia madre era una persona fantastica. Era lei ch teneva unita la famiglia, era lei che mi consolava quando ero triste, era lei che… che mi tirava su le coperte e prima di addormentarmi mi diceva che ero speciale, come lei lo era per me.

Poi quel maledetto giorno si ammalò, e me la portarono via in pochi mesi.-

La brunetta gli prese la mano e la strinse forte alla sua, per infondergli coraggio.

Nessuno disse nulla, rimasero tutti nel più assoluto silenzio.

-Il dolore lo si sente per affetto, non per rispetto…….- parlò Sakuragi.

Gli amici rimasero basiti da questa affermazione.

-Il dolore lo si sente per affetto, non per rispetto…….- ripetè. –Solo ora ne capisco il significato.- fece una smorfia.

Nessuno di loro capiva quello che il rosso stava dicendo.

-Solo ora ne capisco il significato… Queste furono le parole che mio padre mi disse quando la mamma morì: il dolore lo si sente per affetto, non per rispetto.-

Fine…

Salve a tutti…. ^^
Nel mentre cerco l’ispirazione per il 4° capitolo di Naruto, mi sono cimentata su una ff drammatica sul mio pel di carota Hanamichino dulze… Scritta in base all’umore del giorno mi è uscita questa piccola cosa che spero apprezziate…. ^^’

Marichetta spero davvero, ma davvero che tu legga questa piccola ff…. Sei stata tu a convincermi a postare tutte quelle che ho scritto e, ora che il mio “dovere” l’ho fatto, tocca a te martellarmi con i tuoi commenti….. senza le tue continue insistenze (naturalmente in senso buono ^^ kiss) non avrei mai avuto il coraggio di pubblicare niente, nulla di tutto quello che la mia mente bakata ha deciso di inventare. E di questo ti ringrazio…. XD
Comunqueeee bando alle ciance spero davvero che vi sia piaciuta…. Il mio umore non si mai dove mi porta, e questa volta, come SEMPRE, mi ha portata alla tristezza che aleggia nel cuore di Hanamichi….

Era da molto che volevo provare a farlo sfogare con qualcuno, per tutto quello che gli è successo… e i ragazzi dello Shohoku mi sembravano la soluzione più giusta, soprattutto con Akagi, ormai sappiamo tutti che ha instaurato un rapporto fraterno con il Gory… ^^
Chissà se sono riuscita nel mio intento…

Ci sentiamo presto per l’ispirazione su Naruto, prima o poi arriverà, me lo sento… Grrrr
Sita^^

  
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