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Autore: amoribanez    14/08/2014    2 recensioni
Tratta da una storia semi-vera dove i personaggi sono persone che potrebbero esistere o meno. Chi lo sa?
Ambientata a Siviglia (Spagna), narra la storia di alcuni ragazzi omosessuali e delle loro avventure/disavventure.
"Era un giorno solare… solare come Feliz.
Feliz era un chico di Sevilla e il suo sogno nel cassetto era..."
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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SEASON 1
CHAPTER 1

Era un giorno solare… solare come Feliz.

Feliz era un chico[1] di Sevilla[2] e il suo sogno nel cassetto era il fisting. Aveva un fisico slanciato, lunghi e mossi capelli castani, un amore spassionato per i cani e dal carattere da oca bionda un po’ isterica, ma comunque sempre piena di buone intenzioni. Non aveva una vera vocazione, data la sua indole discontinua, ma negli ultimi anni aveva scoperto la sua passione per la batteria, per la quale aveva un discreto talento.

L’amore della sua vida[3] era Jorge, un ragazzo dai capelli ricci e neri, con gli occhi fuori dalle orbite, anche lui gentile ma un po’ mellifluo. Era un famoso architetto appassionato anche di musica (prima di rap, poi passò al rock e al punk). In passato aveva combattuto duramente contro la sua omosessualità ed era anche stato fidanzato per parecchio tempo con una ragazza: Paquita, una simpatica ragazza dal sorriso contagioso, con una singolare passione per la fotografia e il canto e che conduceva uno show televisivo dove faceva i tarocchi e cantava imitando il suo idolo di sempre, Wanna Marchi. Erano felici, ma Jorge sapeva che quella che stava vivendo non era la sua vera natura. Così, dopo aver conosciuto Feliz, accettò la sua condizione e fece outing. Non fu facile all’inizio: Feliz, infatti, era vedovo da poco quando incontrò Jorge. La sua controparte murió de[4] HIV/AIDS e il suo nome era Antoandro (†02-06-1999).

La felice coppietta viveva il loro magico idillio in un appartamento in centro, una vita perfetta e ricca di soddisfazioni. Entrambi ne avevano passate tante ma il loro incontro si era rivelato essere quasi lo scopo di tutta la loro esistenza perché li aveva finalmente condotti al loro lieto fine… O almeno così avrebbe dovuto essere.

Quel giorno stavano andando ad una fiesta[5] a casa di Martah, una loro cara amica che sognava di aprire un bordello tutto suo, e stavano discutendo perché Feliz insisteva troppo sulla questione del fisting mentre Jorge non si sentiva disposto a soddisfare questa sua perversione.

Arrivarono a casa di Martah, una viletta a due piani color tufo, il giardino era formato da un prato all’inglese, diverse palme e un’ancora un po’ arrugginita poggiata su un grande vaso di ceramica.

Arrivarono alla porta d’ingresso e suonarono il campanello (uno di quelli personalizzati) e ad aprire fu proprio la padrona di casa: una ragazza dal viso olivastro, gli occhi tra il verde e il grigio e i capelli corti e neri. Li accolse con uno dei suoi sorrisi che fanno sempre sentire i benvenuti. Arrivarono nel giardino sul retro dove la gente ballava, beveva e si gettava in piscina.

A Jorge non piaceva bere, né ballare, né le feste in generale, voleva solo dire che sarebbe uscito per poi cambiare i piani all’ultimo secondo e restare a casa a guardare serie televisive in streaming, ma Feliz si divertiva tantissimo, soprattutto perché non reggeva molto l’alcool e quindi dopo un paio di birre era già euforico e aveva le guance rosse.

Alla festa incontrarono Toñi, un chico muy delgado (DEMASIADO)[6]. Era a torso nudo e urlava strusciandosi su tutti gli invitati dotati di un pene. Feliz l’aveva notato da lontano e una cosa che lo colpì furono le dimensioni dei suoi capezzoli- “Sembrano delle pizze”, pensò- e il fatto che sulla schiena avesse un acne molto accentuata.

Il carattere di Toñi era un po’ quello di una sgualdrina, infatti, mentre Feliz era andato a prendersi qualcosa da bere, urtò “accidentalmente” Jorge e, tornando indietro, Feliz li vide flirtare. In preda ad uno dei suoi sbalzi umorali, s’infuriò facendo cadere il drink a terra e se ne andò come solo una diva sa fare. Ma Jorge se ne accorse e lo raggiunse:

Jorge: “Liz! Cosa? Che succede? Dove stai andando?”
Feliz: “Chi è quella troia?!”
Toñi intanto li aveva raggiunti.
Toñi: “Come ti permetti?! Ti perdono solo perché sei un porco.”
*non lo cagano*

Si accorsero allora che per loro la festa era finita. Se ne andarono e Jorge, molto dispiaciuto, gli chiese scusa per tutto il tragitto (5 km a piedi).
Arrivati a casa, Feliz non lo perdonò y Jorge durmió sobre[7] il divano. Depresso, chiamò Paquita per sfogarsi e chiederle consiglio (in fondo era la sua migliore amiga[8]):

Paquita: “Fai schefo[9]! Prima mi lasci e poi mi vieni a raccontare le cose che fai con tu novio[10]!”
*lo manda a fanculo*

Il giorno dopo, grazie ai consigli di Paquita, Jorge decise di farsi perdonare portando Feliz nel suo posto preferito: l’obitorio dove erano soliti usare il braccio di un cadavere per fare fisting e, quindi, accontentare Feliz. Dopo ciò Feliz si sentì appagato e perdonò Jorge, lui però non sembrava molto contento. Erano per strada quando Jorge raccolse il suo coraggio e parlo:

Jorge: “Sai… questa cosa non mi piace molto a dire il vero. E’ un po’ ormai che non mi sento soddisfatto… sessualmente intendo. Forse potremmo parlare e trovare una via di mezzo, no?”
Feliz: “Ma di che parli? Tu adori andare all’obitorio! O sbaglio?”
Jorge: “Liz, neanche a te piace l’obitorio… è solo che vuoi fare fisting a tutti i costi e allora cerchi di accontentarti”
Feliz: “Mh…”

Andarono a prendere un café solo[11] al bar. Una volta seduti, Feliz si voltò a sinistra per controllare di aver appeso bene la borsa alla sedia e allora, con la coda dell’occhio, vide Toñi che li vide a sua volta e andò a salutarli sculettando.

Feliz: “Che cosa vuoi, perra[12]?!”
*gli lancia un caffè in faccia*
Jorge: “Ma cosa fai? Enloquezaste?![13]

Jorge accompagnò Toñi in bagno per lavarsi.

Feliz: “Bravo! Difendilo! Sapevo di non potermi fidare!”
*scatta[14] a piangere*

Allora scappò a casa sbattendo la porta del bar. Nella disperazione chiamò Wanna Paquita Marchi, per chiedere consigli su come trattare Jorge (dato che lei lo conosceva meglio di tutti).

Paquita: “Ti leggo le carte. D’ACCORDO?!”

Ora Feliz sapeva cosa avrebbe detto a Jorge ma lo aspettò invano tutta la notte: quella sera Jorge non tornò.




NdA:
  1. Chico = Ragazzo
  2. Sevilla = Siviglia
  3. Vida = Vita
  4. Muriò de = Morì di
  5. Fiesta = Festa
  6. Un chico muy delgado (DEMASIADO) = Un ragazzo molto magro (TROPPO)
  7. Y Jorge durmiò sobre = E Jorge dormì sul
  8. Amiga = Amica
  9. Schefo = Schifo (ovviamente non è spagnolo... LOL)
  10. Tu novio = Il tuo fidanzato
  11. Café solo = Caffé Espresso
  12. Perra = Cagna
  13. Enloquezaste?! = Sei impazzito?!
  14. Scatta = Scoppia (Sicilian is the way.)
   
 
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