Stavo portando l’ennesimo mazzo di fiori sul vaso che era posizonato sulla sua tomba,ormai era passato un anno da quando lui se ne era andato,stavo versando le ennesime lacrime.

“Ehy amore,lo sai che è un anno che te ne sei andato?Mi manchi sempre di più,manchi a tutti.Sai dopo che tu te ne sei andato la band si è sciolta,hanno deciso che non aveva senso continuare senza di te.Ora Matt ha un anno e mezzo,lo sto crescendo da sola,lo voglio fare per lui e per te,non voglio un altro uomo,lo so che mi avevi detto he dovevo farmi una nuova vita ma io proprio non ce la faccio…”-dissi cominciando a singhiozzare più forte.

Ad un certo punto sentii una mano sulla mia spalla e trovai i ragazzi al mio fianco.

“Ti manca molto vero?”-chiese il ragazzo dai capelli rossi,si Michael aveva i capelli rossi.

“Si,e non posso fare niente per riportarlo indietro.”

“Ma lui rimarrà sempre qui.”-disse Calum indicando il proprio cuore-“ e qui.”-disse indicando la mente.

“Noi gli vogliamo bene come la prima volta e poi non si cancellerà mai dai notri ricordi.”-io annuii anche se mancava,troppo.

“E poi ricorda che ora è lassù in cielo,che ci osserva,che ci chiede di essere forte.Che ti chiede di essere forte,Lucy devi andare avanti anche senza di lui,ne sarebbe felice,non serve che tu ti rifaccia una vita,vuole solo che tu e il bambino siate felici,lo sai che siete sempre stati la cosa più importante della sua vita.”-annunciò il riccio,annuii poco convinta e mi rifugia tra le braccia di quell’amico che non mi avrebbe mai lasciato sola.

“Grazie ragazzi,grazie di tutto:”-loro sorrisero per ringraziarmi-“Bhe ora è ora che io vada.”

Li salutai e andai a casa,da Matt.

*Dodici Anni Dopo*

“Mamma dove sono gli occhiali da sole?”

“Se solo fossi più ordinato,almeno questo potevi prenderlo da me.”-dissi sbuffando e sorridendo allo stesso momento.

“Papà era disordinato?”-sorrisi e mi girai verso di lui.

“Oh,lui le perdeva le cose,la sua camera era disordilandia…”-lui rise e feci anche io così.

In quel momento notai quanto Matt assomigliasse a Luke,da me aveva preso solo gli occhi e il carettere dolce,per il resto era tutto suo padre.

“Mamma che hai?”-disse rivegliandomi dai miei pensieri.

“Niente,stavo pensando a quanto tu assomiglasi a papà.”

“Mamma so che non è una argomento di cui vui parlare però potresti spiegarmi meglio come è morto papà?”-io annuii e cominciai a spieargli.

*Tredici Anni Prima*

A Luke:
“Mi manchi,non vedo l’ora di vederti.”

Da Luke:
“Anche tu mi manchi.Solo un’oretta e sarò da te e dal piccolo.”

A Luke:
“Si,perché manchi ad entrambi amore.”

Da lì niente risposta,subito non mi preoccupai,anzi,mi sdraiai sul letto ad ascolatare musica,sapevo che se anche non mi rispondeva stava bene,era una sua abitudine metterci molto a rispondere.

Ma quella volta mi sbagliavo.

Ad un certo punto sentii il mio cellulare squillare.

Risposi,era Michael.

“Ehy Michael come va?!”

“Emh Lucy,devo dirti una cosa importante.”-mi spaventai molto,aveva un tono spaventato e agitato-“Luke è stato coinvolto in un incidente d’auto,ora sta andando in ospedale,è molto grave.”-a quelle parole il telefono mi cadde di mano,mi cadde il mondo addosso,cominciai a piangere diperatamente ed ad urlare dal dolore.

Mia madre preoccupata salì in camera mia,lei viveva ancora con me,mancavano pochi mesi ed io e Luke saremmo andati a vivere insieme.

Le spiegai quello che era successo,decidè di portare me e Matt all’ospedale.

Entrai piangendo e correndo come una pazza,volevo vederlo,volevo vedere il mio amore sorridere,dicendo di star bene.

Andai davanti alla stanza dove si trovava lui e l’unica cosa che mi disse sua madre fu:”Stava venendo da te.”

Dai vetri della stanza vidi lui,circondato da dottori che cercavano di salvarlo,incominciai a piangere ancora più forte al che sentii due braccia possenti stringermi in un abbraccio,era Calum ed non era preso meglio di me come nessuno dei presenti.

Dopo un po’ venne fuori  un dottore dalla stanza e disse:”Mi dispiace,il ragazzo ha poche ore di vita e ha detto che vuole vedere sua madre,Lucy,Matt,Michael,Calum,Ashton e i suoi fratelli.”

Io volevo accasciarmi a terra a piangere ma ora dovevo andare la dentro ed essere forte per lui.

Entrammo,era lì in fin di vita  ma sempre con il suo bellissimo sorriso sul volto come se non fosse consapevole della sua morte imminente.

“Ehy piccolo,come stai?”-chiese la madre al figlio.

“Mamma bene,tutto sommato.”

Lo salutarono un po’ tutti i presenti,ad un certo punto rimanemmo solo io e i ragazzi.

Per tutto il tempo avevo continuato sorridere come se non fosse successo niente,ma dentro stavo morendo con lui.

Ad un certo punto sentii la sua voce flebile chiamarmi.

“Ehy amore”disse prendendomi le mani-“me lo prometti che sarai forte!?”-io annuii anche se non ne ero sicura.

“E tu piccolo Matt mi prometti che crescendo ti prenderai cura della mamma?”-io piccolo sorrise ignaro della situazione e la stessa cosa fece Luke.

“Lucy,ascoltami,ora me ne vado da qui,non sarò più al tuo fianco in forma materiale,umana ma sarò sempre al tuo fianco,veglierò su di te giorno e notte,sarò il tuo angelo custode”-io sorrisi e feci scendere alcune lacrime sulle guancie-“e poi promettimi che andrai avanti,ti farai una nuova vita,non serve che ti trovi qualcun altro,ma voglio che tu sia felice,che tu e il piccolo siate felici per sempre.”

“Te lo prometto.”-non ne ero sicura,ma avrei cercato di farcela per lui,per lui che ora era lì e ne parlava tranquillamente,per lui che era tutta la mia forza e che se ne stava andando.

“Ti amo Lucy.”-disse queste sue ultime parole sussurandole e poi si spense per sempre.

“Ti amo anche io Luke e lo farò per sempre.”-disse lascandogli un bacio sulla fronte come ultimo saluto.

Mi feci accompagnare fuori dalla stanza dai ragazzi,stavano male anche loro ma era così,non potevamo farci niente,il destino mi aveva portato via la persona più importante della mia vita.

*Dodici Anni Dopo*

Ero lì che raccontavo a mio figlio della morte di suo padre,stavo piangendo e lui mi abbracciò forte.

“Lo amavi molto?”-chiese lui.

“Lo amo ancora molto.”

“Mi manca.”

“Anche a me.Ma ora è qui che ci osserva,che ci tiene d’occhio perché se siamo felici noi è felice anche lui,ed ora è diventato il nostro angelo custode.”-dissi in conclusione io,stringendo ancora più forte mio figlio tra le mie braccia.

*Spazio Autrice*
Lo so che questa one-shot è a dir poco deprimente e strappa lacrime,almeno per me,però mi è venuta in mente e ho pensato di pubblicarla.
Non chiedetemi come mi sia venuta in mente perchè non lo so,non ne ho la minima idea.
Comunque spero vi sia piaciuta e vi abbia fatto emozionare almeno un po'...
Se vi va lasciate una piccol recensione mi piacerebbe sapere che ne pensate.
Un abbraccio.