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Autore: Akane_Poisoned    14/09/2008    10 recensioni
[...][Rimasero zitti a fissarsi per un po’. Poi Near si decise a rompere quel silenzio. - Possiamo cominciare adesso? -
- Sì. Non c’è motivo di rimandare a più tardi. Andrò in biblioteca adesso. –ringhiò il più grande, arrabbiato, avviandosi.
Near smise di toccarsi i capelli, rimanendo in silenzio, facendo scivolare via qualsiasi espressione dal proprio viso. – Va bene, verrò anch’io. -
Mello si fermò, e l’albino dietro di lui.- …e se ognuno di noi due lavorasse per conto suo e alla fine riunissimo tutto in un unico lavoro? -
Near lo fissò per un lungo istante. – Non penso che questo sia ciò che Roger avrebbe voluto da noi… -
- Lo so, lo so… - Mello sospirò, rassegnato. – Era solo un suggerimento stupido.- ] [...]

Finalmente il famoso Doujin-Game di Akane approda qua <3 questo è uno dei finali, Loyal Dog appunto, e tratta in particolar modo della coppia MxM. Spero di aver fatto un lavoro decente con la traduzione.. baci -Nemia
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Legenda:

“” pensieri

- - dialoghi

 

 

 

Sono sicuro che sai cos’è un veleno...

 

A volte ha il potere di ucciderti in fretta, altre volte invece potresti anche non accorgerti di essere stato avvelenato…

 

E si impossessa di te, lentamente…lentamente..

 

 

 

 

 

 

 

Il sole illuminava la stanza, attraverso le tende aperte.

Roger stava in piedi davanti alla scrivania, le braccia incrociate dietro la schiena, un’espressione pensosa e preoccupata disegnata sul viso.

- Sì.. Mello e Near sono entrambi brillanti, ma il loro rapporto non è mai stato dei migliori…c’è una grande competizione tra quei due, soprattutto da parte di Mello – sospirò. – Mi chiedo se si possa fare qualcosa per aiutarli… sebbene sia preoccupante il fatto che la situazione sia così simile a quella volta. –

Una voce gli rispose, dalla sedia lì accanto. – Hai ragione. Ma dovremmo essere ancora in tempo per trovare una soluzione –

- Proverò a fare come mi hai consigliato, e osserverò i progressi… - Roger sorrise al proprio interlocutore. – Sono sicuro che Near non si opporrà, Mello invece.. è un po’ imprevedibile -

- Potrebbe essere anche questa una buona cosa – L’uomo sorrise a sua volta a Roger.

 

 

 

La sala comune era enorme. Bianca, pulita, splendente come sempre.

C’erano solo due ragazzi. Un ragazzo accucciato sul pavimento, con addosso una camicia bianca troppo grande per lui, in tinta (come i calzini) con i pantaloni bianchi. Metteva insieme i tasselli di un puzzle bianco, appoggiato sulle mattonelle.

I suoi occhi neri erano fissi sul gioco.

Un altro ragazzo, invece, stava appoggiato ad una colonna, vicino al più piccolo. Lo fissava in silenzio, leccando la barretta di cioccolata che stringeva tra le dita.

“Sono ancora qui… senza accorgermene, a una certa distanza” , osservò le dita di Near che afferravano un pezzo del puzzle. “Mi chiedo se questa non sia una qualche strana forma di masochismo…devo essere davvero fissato.” Assottigliò gli occhi. “Il ragazzino laggiù… - Near. Il numero 1. Io – Mello, il numero 2. Per quanto continui a provare… questa situazione rimane sempre uguale. Near, il ragazzo pallido, inespressivo e perfetto. Tanto perfetto che neanche mi nota…” Near completò un altro pezzo del puzzle. “Sono sicuro che sa che sono qui, ma sceglie di ignorarmi deliberatamente. Un giorno vorrei distruggere quel suo compiacimento…voglio strapparlo dal mondo in cui è sempre immerso. Per mostrargli chi sono davvero io.”

Mello staccò con un morso rabbioso un altro pezzo di cioccolata dalla barretta.

“…è quel che mi ripeto ogni giorno. Giorno dopo giorno…e sono stanco di farlo. Vorrei poter decidere io a cosa e a chi pensare. Vorrei avere più controllo delle mie emozioni, della mia vita. Avere Near vicino è soffocante, a volte mi risulta difficile persino respirare. …ma ammettere in questo modo la mia sconfitta…è qualcosa che non posso concedermi.”

Mello fu richiamato alla realtà dalla voce di Roger, affacciato alla stanza comune: - Near, Mello, gradirei avervi entrambi nel mio ufficio…”

Mello temette in un ennesimo rimprovero, e si mise sulla difensiva. – …m’è solo capitato di camminare per…! –

Roger sembrò ignorarlo. – Vorrei parlare a entrambi, per favore raggiungetemi nel mio ufficio.-

Near raggruppò i pezzi del puzzle. – Capito. –

Mello lo seguì, in silenzio, mentre raggiungevano l’ufficio dell’uomo.

“Appena entrati, Near si siede sul pavimento, come sempre… e continua il suo puzzle. A prima vista sembrerebbe che non ascolti… ma io lo conosco fin troppo bene.” Osservò le dita di Near seguire quei movimenti che ormai dovevano essere meccanici, mentre sistemava al loro posto i pezzi del puzzle. “…suppongo faccia così anche quando gli parlo io.”

Mello si fermò davanti alla scrivania, in piedi accanto a Roger. - Che c’è, Roger? -

- Bè, ho una nuova ricerca per voi due -

Mello sorrise soddisfatto. “Bene! Una nuova opportunità per batterlo.” Ma Roger non aveva ancora finito di parlare.

- Comunque stavolta è un po’ diversa… -

Mello si fece perplesso, ma non smise di sorridere. – Cioè? –

L’espressione di Roger era seria. – Stavolta non sono ricerche separate. Dovete prepararla insieme. –

Melo dilatò lentamente gli occhi, assorbendo altrettanto lentamente la notizia. – C..COSA?! –

- Sì, Mello.. tu e Near insieme. -

- Ma.. Roger! Non penso funzionerebbe! Sai bene che non andiamo d’accordo più di tanto. – Mello aveva una faccia sempre più sconvolta, man mano che la conversazione evolveva.

- Per rendere la vostra convivenza più facile, potreste lavorarci sopra durante la mattina. Presentandomi un resoconto alla fine di ogni giornata. –

La voce di Near salì fino all’orecchio di Mello, ancora paralizzato da quell’inattesa notizia. – Ho capito. A me va bene. –

“…non posso dire di no adesso, no?! Significherebbe preferire perdere senza fare nulla.” Il biondo digrignò i denti, assottigliando gli occhi. - Va bene…lo farò. –

Roger sembrava soddisfatto. – Molto bene, non mi aspettavo nient’altro che questo da voi. –

 

 

Tornati in sala comune, Mello ancora digrignava i denti. Furibondo come non mai. Near era vicino a lui, attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno alle dita, un atteggiamento tra l’annoiato e il superiore.

Rimasero zitti a fissarsi per un po’. Poi Near si decise a rompere quel silenzio.

- Possiamo cominciare adesso? -

- Sì. Non c’è motivo di rimandare a più tardi. Andrò in biblioteca adesso. –ringhiò il più grande, arrabbiato, avviandosi.

Near smise di toccarsi i capelli, rimanendo in silenzio, facendo scivolare via qualsiasi espressione dal proprio viso. – Va bene, verrò anch’io. -

Mello si fermò, e l’albino dietro di lui.

- …e se ognuno di noi due lavorasse per conto suo e alla fine riunissimo tutto in un unico lavoro? -

Near lo fissò per un lungo istante. – Non penso che questo sia ciò che Roger avrebbe voluto da noi… -

- Lo so, lo so… - Mello sospirò, rassegnato. – Era solo un suggerimento stupido.-

 

 

“Ed eccomi in biblioteca con il mio rivale. Si sta sedendo. Forse, per stavolta dovrei mettermi accanto a lui. Abbiamo solo tre giorni per finire questa ricerca, perciò è meglio lavorarci con impegno. ” Mello raggiunse Near, guardando la sua schiena un po’ curva sul libro che aveva aperto davanti a sè. “Che ricerca strana che c’ha assegnato Roger..Veleni…Potrebbe ispirarmi idee cattive; potrebbe essere pericoloso farmi conoscere più di quel che già so a proposito.” Il ragazzo ghignò, mentre si sedeva accanto all’albino.

 

Entrambi erano immersi nella lettura dell’enciclopedia sulla quale stavano cercando qualche informazione. Near arrotolava una ciocca di capelli, Mello si teneva la testa con una mano, senza fiatare.

- Entrambi abbiamo già una conoscenza di base sui veleni. Siamo in grado di nominarne molti, e conosciamo i loro effetti sul corpo umano. – Near sembrava pensare ad alta voce.

- Sì, sono cose semplici. E sappiamo anche come molti di questi sono stati utilizzati nel corso della storia. E’ ovvio che Roger vuole qualcosa di diverso dall’ultima ricerca che ci ha assegnato, questa volta… –

- Infatti. Vuole un lavoro che sia frutto del lavoro di entrambi. -

Mello esitò. - ………già.-

- Quindi vorrà che questa ricerca contenga una parte di tutti e due. Anzi, vuole  di meglio. Vuole che sia il risultato di te e me uniti in una cosa sola. -

Il biondo inclinò la testa, ascoltandolo. “Non è che mi diverta ascoltarlo, ma c’è uno scopo dietro. Devo studiarlo. Le sue parole, i suoi gesti. Tutto di lui. Se voglio superarlo, devo studiarlo. Anche se a volte mi chiedo se sia necessaria, una cosa simile…in ogni modo, non voglio diventare una cosa sola con lui. Roger pretende l’impossibile. Il risultato di lui e me uniti…per qualche strano motivo, mi sembra divertente. Il perfetto Near non è in grado di completare questo compito senza di me. Da solo non è sufficiente. Sebbene lo stesso valga per me…io posso scegliere di prenderlo come un riconoscimento del mio talento.” – Però…come alcune sostanze non causano danni se sono da sole…combinate con altre, causano una reazione chimica che potrebbe trasformarle in…veleno. –

Mello guardò il suo rivale, che sembrò non aver nulla da ribattere. Allora continuò a parlare. – Roger sta solo cercando di essere un catalizzatore in questo caso, qualcosa che serve per accelerare un processo, e sa cosa succederà. – “Questa situazione è repulsiva quanto interessante. Devo solo alimentare il fuoco…”

 

“Abbiamo passato diverse ore in biblioteca, raccogliendo più informazioni possibili. A volte abbiamo parlato tra di noi, ma non più del necessario. Come se ognuno di noi due fosse stato troppo orgoglioso… o forse, ero solo io ad esserlo.” Mello lasciò andare la mano sul tavolo, continuando a leggere il libro che stavolta aveva scelto lui. Fuori il cielo era rosso.

“Il sole sta tramontando…” notò tra sé Mello. “Abbiamo finito per oggi, secondo quanto c’ha detto Roger. Ma aspetterò che sia Near a dirlo per primo.”

Anche se in realtà era impaziente di allontanarsi da quel posto.

 

Continuarono a leggere e prendere appunti sui rispettivi fogli per un po’.

- Si sta facendo tardi, Roger starà aspettando un nostro resoconto sul lavoro di oggi. – Near finalmente sembrava essersene accorto.

Mello si finse sorpreso, guardando la sua faccia inespressiva e in attesa. – Oh? E’ già così tardi? – “Sta raggruppando tutto, si alza dalla sedia.” Mello lo fece a sua volta. “E’ ora di guidarlo fino all’ufficio di Roger. Spero di essere libero poi.”

Uscì per primo dalla biblioteca, avvertendo dietro di sé i passi leggeri di Near.

Un’intera giornata trascorsa con lui.

 

 

Ed eccomi qua. Il primo capitolo del finale "Loyal Dog" del doujin-game Poisoned. Suddividerò la traduzione in 6 capitoli, più o meno. Mi dispiace solo di postare ora, perchè a breve comincerà a scuola e avrò pochissimo tempo per tradurre e postare fanfictions in genere T^T quindi se vedrete ritardi chilometrici, scusatemi in anticipo T___T cercherò di fare il possibile. Perchè non posso ridurmi come l'anno scorso nel quale a causa di tutto il tempo passato davanti al pc a scrivere Gita al Mare, ho rischiato un sacco di debiti XD Sì, sono Nemia :P spero di rendere in maniera decente il gioco, e non sciuparlo con la mia traduzione çç se trovate errori [ORRORI], vi prego di segnalarmeli T^T o nelle recensioni o mandandomi un'email a --> vampire.doll@hotmail.it

Preciso che il gioco non è mio (magari çç) ma di Akane. Questo non è l'unico finale (sono 10 in tutto, uno più bello dell'altro XD avviso, però, che eccetto questo, la maggior parte è MxN), quindi vi consiglio vivamente di giocare e scoprire gli altri! Dopo questo tradurrò uno dei finali MxN.. <3 probabilmente uno hard XD preparatevi psicologicamente °°

Lo potete trovare qua.. http://www.cursedmoons.com/fan/game/poisoned/index.htm

Dimenticavo. AU perchè ho modificato le età. Matt 17, Mello 16, Near 15. <3 muà, e alla prossima

Nemia

 

 

 

 

  
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