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Autore: _Cande_    14/08/2014    2 recensioni
--Questa è un'altra storia l'altra l'ho cancellata--
La casa era perfetta, nessun difetto in confronto alla mia di casa.L'unico difetto ero io.Ancora mi chiedo perché sto dentro quella maledetta casa questo mondo non mi appartiene!
Eppure là dentro ci abita il mio presunto 'padre' con sua moglie Angie Hamliton,suo figlio ---- e la mia presunta 'sorella'. Mi ritrovavo senza sorelle adesso eccone una.
Se sono là dentro c'è un motivo. Se sono lì significa che devo cambiare storia per sempre! Voglio spiegazioni tutto qui.
Resterò finchè posso o finchè voglio, se sono venuta qui ci sarà un altro motivo no? Mi sto inscrivendo allo Studio On Beat. Ricordo ancora le parole di mamma -Tesoro, prima di morire voglio che tu stia con tuo padre... sistemate le cose,li c'è anche quella scuola che ti piace così tanto...Vai là.. ricordati che ti voglio bene- ecco le sue ultime parole. Lo faccio per mia madre. Voglio ricordare mia madre felice come quelle pubblicità 'la famiglia perfetta' ma la mia di famiglia è solamente mia madre.Faccio tutto questo per lei,sistemerò le cose solo per lei.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Violetta si ripeteva cosa stava facendo, era sotto casa Castillo, non la sua. Quella di suo padre German Castillo,Angie Hamliton e i figli.
Girava attorno la valigia che era posizionata per terra, non sapeva cosa fare, voleva farla finita suonare quel campanello e parlare con il suo presunto padre... invece qualcosa dentro di lei impediva ogni movimento. Suono o non suono? Diceva Violetta. Prese fiato e suonò... quasi si pentiva di ciò che aveva fatto.
La casa era bella, una piscina,una sauna,prato ben curato,fiori sparsi per la casa.Un uomo sulla quarantina di anni si avvicinò alla ragazzina. Aveva un volto familiare, per un fratto di secondo pensava che era suo padre. Aveva una giacca nera firmata,camicia bianca,cravatta nera,e pantaloni neri. I capelli messi dietro, e gli occhiali messi nel naso. -Sta cercando il Signorino Vargas?- disse lui con nonchalance -No,sto cercando mio padre.German Castillo- disse lei già piuttosto nervosa. L'uomo sbiancò di botto -V-v-v-Violetta... non ci vediamo da tanto tempo- disse lui balbettando e sorridendo.. -Può aprirmi o devo aspettare ancora?- Disse lei con il cuore a mille.Gli diede fastidio sapere che li dentro c'era il suo presunto 'figliastro' che lei,per giunta ha scoperto che ha anche una sorella! Roba da matti. Il signore cerco la chiave giusta si vedeva che lui era pure nervoso... ma di cosa? Cioè lei doveva essere nervosa non il signore! -Ecco signorina,entra- dice lui aprendo il cancello. La ragazza entra  con la valigia che poi posiziona davanti all'ingresso del giardino perché già sapeva che se ne andava. Ora che era dentro il giardino poteva dare un'occhiata al giardino, c'erano molti fiori,si vedeva l'acqua limpida della piscina rispecchiava davanti agli occhi della signorina Castillo, mentre camminavano nel pavimento roccioso calò il silenzio.. chissà quante volte doveva succedere oggi, disse la Castillo. Entrò nella casa dove fu scaraventata da un'ondata di profumo... diciamo il profumo di casa,è accogliente come casa. -Può andare nel salone,fa come se fosse a casa sua. Oh già è casa sua- disse il signore sconosciuto a Violetta. Si incamminò nel salone,stava vedendo i mobili solo quando... -Tu chi saresti?- disse una voce maschile proveniente dietro la ragazza, si girò di scatto c'erano 6 ragazzi e 4 ragazze. -Ah tu sei il mio presunto 'fratellastro'-disse Violetta mimando le virgolette.-Beh se io avevo una sorellastra me lo dicevano... perciò da quale tomba sei uscita?- disse lui con un sorrisetto maligno che dopo poco si sentì solamente le risate di alcuni ragazze e di due ragazze,si aggiunse anche lui.Aveva gli occhi verdi, capelli tirati all'insù (come tutti gli altri tranne uno) una camicia a quadretti,un paio di jeans chiari e le converse bianche.(NOTA AUTORE: PER ADESSO NON FACCIO LA DESCRIZIONE DEGLI ALTRI RAGAZZI PERCHE' PRIMA SI DEVONO CONOSCERE) -Cos'è questo.....-le parole gli morivano in gola non appena vide la giovane Castillo,ovvero sua figlia piazzata nel suo salone.
La casa era perfetta,l'unico difetto era, lei mormorava la Castillo. -Violetta...- disse lui pallido come un vampiro -Beh sai il mio nome questo è un progresso- disse la ragazza sarcastica. Nel salone trionfò il silenzio, che dava fastidio sia a Violetta che al padre. -Sono venuta qui solamente per una promessa che ho fatto a mia madre prima di morire.. la conosci vero? Maria Saramego, voleva che aggiustavamo le cose dato che adesso sono sola- disse lei facendo cessare il silenzio. Adesso tutti guardavano lei, lei stava soffocando. -Ma ritorno un'altra volta.. siete tutti in famiglia, Arrivederci- Se ne andò cosi, senza dire niente.
Col cuore infranto, appena chiuse la porta della Villa Castillo scoppiò a piangere, era un inferno. tutto grazie a suo padre. German Castillo.


Nota autore: ALLORA SONO RITORNATA E QUESTA VOLTA NON LA CANCELLO LO GIURO, PAROLA DI SCOUT!
ALLORA QUI COMPARE VIOLETTA, CHE HA FATTO UNA PROMESSA ALLA MADRE,E' ANDATA DA SUO PADRE, HA CONOSCIUTO PURE IL SUO PRESUNTO 'FRATELLASTRO' E SE LORO DUE SI INNAMORANO? E SE SI SISTEMERANNO LE COSE CON GERMAN? APPENA CONOSCERA' LA MATRIGNA E LA SORELLA COSA FARA'? SARA' FELICE? CHI LO SA, LO SCOPRIRETE LUNEDI.

--MI SCUSO SE E' PICCOLA, MA PRATICAMENTE STO MORENDO DI CALDO E DEVO USCIRE.. SPERO CHE COME TRAMA E' BEN DETTAGLIATA PROMETTO CHE LUNEDì LO FACCIO PIU' GRANDE ANCHE PERCHE' CAMBIO TIPO DI SCRITTURA, L'AVEVO SCRITTO UN PO PIU' LUNGA MA PRATICAMENTE USCIVO DAL MIO ACCOUNT PERCIO' SPERO CHE VI BASTA, RECENSITE <3-- UN BACIO _Cande_
  
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