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Autore: Bluemoon97    14/08/2014    6 recensioni
Draco si accorse che vicino ai suoi piedi, un uomo era rivolto verso terra, con il viso nascosto contro il freddo e sudicio asfalto. Costui aveva i capelli insanguinati e i vestiti sporchi di fuliggine e sporcizia. Solo dando un'occhiata migliore, Draco capì che era vestito da Auror.
Spalancò gli occhi e con la punta della propria scarpa spostò il corpo inerme, quasi disgustato. Lo girò e alla fine si piegò su quell'uomo. Un senso di terrore lo assalì e con la mano spostò le ciocche ribelli dalla fronte di quel, ormai evidente, ragazzo. A quel punto dovette lottare contro se stesso per non cacciare un urlo quando scoprì una cicatrice a forma di saetta sulla fronte del ragazzo svenuto: era Harry Potter!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                                         Capitolo 1 



Il ragazzo dai capelli neri era sdraiato su un morbido letto di un appartamento al centro della Londra Babbana.
Il suo stato era buono. Almeno così sperava il suo soccorritore.

Draco Malfoy aveva salvato Harry Potter e l'aveva portato via da quella orribile stradina. Adesso poteva osservarne il corpo svenuto sul suo letto, nel suo appartamento lussuoso e completamente bianco, cui l'unico tocco  di colore era solo il salvatore del mondo magico.
Il così detto "Soccorritore" era seduto su una poltrona, mentre cercava di leggere un libro. Ma era troppo preso dai pensieri che, imperterriti, gli offuscavano la mente. Così lasciò andare il libro sul mobiletto degli alcolici, mentre afferrava una mela da un grande cesto e la addentava.

“Per quale e assurdo motivo Potter si cacciava sempre nei guai?!”
 
Attribuiva il fatto che fosse masochista. Era l'unica spiegazione plausibile.

“Quel deficiente aveva passato gli interi anni di scuola, a doversi e a farsi coprire il culo dalle persone che volevano ucciderlo e adesso che il signore oscuro era morto e la sua vita poteva essere più tranquilla, lui cosa faceva? Diventa Auror, per cacciarsi ancora nei guai.”


Non lo capiva affatto. Pensò che Potter fosse proprio un idiota... E anche squilibrato.

In qualche modo, però, Draco voleva vendicarsi a dovere di tutti quegli anni a Hogwarts.

Per fargli un brutto scherzo, prima di portarlo all’ appartamento, si era fermato in un negozio di baratto e aveva scambiato la sua divisa da Auror con un abito da donna e così lo aveva vestito.
“Sicuramente, Potter si arrabbierà molto.” Ma Draco si disse che ne sarebbe valsa la pena, anche se, forse, si sarebbe beccata una maledizione dal ragazzo.

"Certo, il fucsia non gli dona molto...”

Dopo circa mezz'ora, Draco, ormai stanco di aspettare il suo risveglio, decise di prendere un bicchiere d'acqua fredda e di versargliela in faccia.
Ghignò divertito quando vide gli occhi di Harry spalancarsi di colpo, disorientati.

-Finalmente, bell'addormentato!-, Draco non si lasciò sfuggire un sorrisino divertito, mentre gli allungava gli occhiali, che aveva prima aggiustato con un incantesimo, direttamente sul naso.

Il biondo lo osservò a lungo, cercando di studiarlo. Poco dopo constatò che non sembrava molto sveglio. Anzi, l’espressione di Harry era terrorizzata e impaurita, mentre guardava la stanza. Poi guardava Draco. Spalancava gli occhi e tremava visibilmente.

“Sembra in ansia.”

Ma quando Harry guardò di nuovo a Draco, gli sorrise incantato e si mise seduto sul letto.

“Questa situazione è parecchio strana... Potter che mi sorride?! Quando mai?!”

Quando finalmente il ragazzo decise di parlare, Draco per poco non si soffocò con la sua stessa saliva.

-Sono in...paradiso?-, chiese Harry. Il biondo spalancò gli occhi interdetto.

-Come?!-, chiese Draco con voce strozzata. -Non prendermi per il culo, Sfregiato!-, sputò contro di lui, infine.

-No, Io...ehm...-,  Harry si guardava di nuovo intorno, come per rivedere meglio la situazione. -Insomma...La stanza è bianca. Tu sei...bianco...Pensavo 
di essere davvero in paradiso. Dove sono? In effetti, ma...chi sono?

-Stai scherzando, vero? Dimmi che stai scherzando...

Ma Harry lo guardava con i suoi occhi innocenti e lucidi, quasi come se stesse per piangere.

“Oh, Salazar divino, non sta scherzando…” 


Draco sentì le gambe molli e tremanti e sicuramente stava anche per svenire. Quindi, si dovette appoggiare alla parete per non cadere.


-Io...devo andare a bere un Whisky incendiario...

Andò subito al mobiletto degli alcolici, che si trovava nell'altra stanza, e si riempì un bicchiere pieno di Whishy incendiario. La situazione sembrava sfuggirgli di mano. Non poteva nemmeno credere a quello che aveva sentito. “Che Potter avesse perso la memoria?
Quando fu di ritorno, con il bicchiere in mano, vide Harry che si specchiava e sembrava ancora più sconvolto di prima.
Allora Draco gli si avvicinò, mosso da un attimo di pena e lo abbracciò. Troppo sconvolto del riuscire a capire quello che stava facendo.
Gli passò il bicchiere con il Whishy ed Harry lo bevve tutto d'un sorso, prima che Draco riuscisse ad avvisarlo di andarci piano. Infatti, subito dopo Harry gli svenne tra le braccia.

Okay, aveva combinato un macello.

Okay, la situazione gli era sfuggita di mano. 

Okay, era completamente nella merda.

Mentre Harry riposava, Draco si vide già arrestato per aver aggredito un Auror, che in più era il famoso Harry Potter.
Nessuno avrebbe creduto che lo avesse soccorso, anche perché lo aveva portato a casa sua, invece che al San Mungo. Per non parlare del fatto che ormai Harry non aveva più i suoi vestiti da Auror, ma un orribile vestitino fucsia!

-Merlino, e se mi prendessero per un pervertito?!-, in fondo lui era un Malfoy e si sa per certo che i maghi odiano i Malfoy.

Okay, aveva bisogno di trovare una soluzione per tenere Potter con se. Almeno fin quando non sarebbe ritrovata la memoria ad Harry. 

Che serata di merda  e pensare che sembrava tutto così divertente all'inizio.


"Un Angelo”

E Draco un Angelo caritatevole sarebbe stato per lui. O almeno così avrebbe dovuto credere Harry.

Il solo pensiero di dover fare da balia al ragazzo fece venire a Draco la pelle d'oca. Ma non poteva lasciarlo solo e non poteva nemmeno chiedere l’aiuto di uno dei suoi amichetti, senza correre il rischio di ritrovarsi già in prigione.
Così, anche se a malincuore, decise di mandare un gufo ai genitori, scrivendogli che sarebbe stato via per una vacanza.
Ma Draco già sapeva che loro lo avrebbero rintracciato di sicuro se sarebbe rimasto lì. Così, l'unica soluzione era quella di partire veramente.

Poco dopo si lasciò cadere sulla poltrona vicino al letto dove Harry stava riposando e di tanto in tanto si lasciava sfuggire dei pesanti sospiri. 
Come gli era saltato in mente di fare quello che aveva fatto? A volte, ci voleva proprio qualcuno che lo cruciasse mentre gli venivano solamente quelle sciocche idee.


Ed era proprio mentre malediceva se stesso che gli venne in mente la più grande delle idee (o la più sciocca). Ma era l'unico modo per salvarsi la pelle.

                                                                                                     
      °°° 


Quando Harry si risvegliò, Draco gli mise davanti un giornale. Ovviamente manomesso, ma non aveva trovato una scusa migliore di quella.

Il giornale presentava molte cronache di uccisioni di Squillo (Persone che si prostituiscono).

-Qualcuno ti vuole uccidere.

Harry, ancora mezzo addormentato, prese il giornale e lesse l'articolo che riportava delle morti avvenute da lì ad un mese. Guardava Draco confuso e non riusciva a comprendere il perché fosse in pericolo. Draco comprese che non aveva pensato a quel piccolo particolare. Ma sarebbe riuscito 
lo stesso nel suo intento. 

-Tu sei un prostituto... Ti ho trovato per strada mentre cercavano di uccidere altri come te. Sono riuscito a salvarti.

La faccia di Harry era diventata una maschera pietrificata. L'altro ragazzo lo vide spingersi contro la tastiera del letto, non sfuggendogli il suo tremolio nella voce.

-N-non...può essere. Io...cosa?

-Dobbiamo partire subito. ti presterò qualcosa da mettere-, Draco era già a frugare tra le sue cose. 

-No...aspetta...Io-non-ero-un...quello...No, non potevo esserlo. Non ricordo nemmeno che lo ero! -, Harry sembrava più che sconvolto e quasi non 
voleva crederci e aveva ragione, porco Godric! 

-Cosa ti ricordi, allora?

-Ehm...-, Harry fece per rifletterci, ma poi richiuse la bocca e scosse la testa. -Niente...

-Visto?! Sbrigati e vestiti! Non abbiamo tanto tempo!

Harry andò svelto verso i vestiti, che Draco gli aveva dato, e incominciò a spogliarsi.  Quest’ultimo lo guardò a lungo.

“Draco, per l'amor del cielo, stai sbavando! E' Potter!”

Svelto distolse lo sguardo da Harry e preparò i bagagli senza dire una parola. Constatò poi che il ragazzo, per entrare bene nei suoi vestiti, aveva fatto delle svolte ai pantaloni e alle maniche della camicia.

      °°°

Uscirono dall'appartamento incappucciati e con tanto di occhiali da sole, con le valige appresso. Draco strascinava Harry per un braccio e svelto lo fece salire in un taxy.

Draco aveva pensato a tutto!

Decise di passare da Blaise, lui gli avrebbe dato sicuramente una mano con quella faccenda. Gli servivano documenti falsi per partire e l’amico era un asso in questo.

Appena arrivati, Draco fece rimanere Harry dentro al taxy e svelto andò a bussare alla porta dell'amico. Questi appena aprì alla porta guardò Draco con curiosità, notando l'evidente espressione disperata alla faccia dell'amico.

-Sei la mia unica speranza...

-Porco Godric, Draco! Ma che ti è successo?!  Non ti ho mai visto così sconvolto!-, Blaise era parecchio sconvolto nel vedere l'amico così mal ridotto e gli si avvicinò con cautela.

-La mia condanna a morte è proprio dentro a quel taxy...-, Draco indicò il taxy con un cenno della testa. 

Blaise spalancò gli occhi e guardò l'amico come per vedere se stesse scherzando o meno.

-Dimmi che la persona che è nel taxy non è Harry Potter. Draco!

-Abbassa la voce, Blaise!!-, Draco sospirò forte e fece una smorfia. -L'ho trovato a terra…era stato ferito in un attacco di uomini mascherati.
Penso Ex Mangiamorte. Volevo fargli una scherzo e l'ho portato a casa, travestendolo anche da donna-, mentre Blaise se rideva.

-Blaise, non ridere! La situazione è grave. Ha perso la memoria…

-Come?!

-Un attacco di Ex Mangiamorte! E io cosa sono secondo te? Cretino! Mi arresterebbero subito!-, Draco sospirò forte e si passò una mano sulla fronte.

-Per non parlare del fatto che ho scambiato i suoi vestiti da Auror in un negozio di baratto, per un vestito da donna!

-E lui è il salvatore di questo cazzo di mondo!

In tutto questo Blaise stava in silenzio, scioccato. 

-Mi sbatteranno ad Azkaban e getteranno direttamente la chiave della mia cella…

Blaise posò una mano sulla spalla di Draco e annuì. -Okay, mi hai convinto.

Nel giro di dieci minuti i documenti erano già nelle mani di Draco. Aveva baciato anche l'amico sulla guancia talmente gli era grato.
Ritornato al taxy, si diresse svelto all'aeroporto in compagnia di Harry.

Il primo aereo che partiva a quell'orario era diretto in Italia, precisamente a Roma.
E Italia sia, pensò. In tutto quel contesto, Harry aveva aperto bocca pochissime volte. Per lo più  per ringraziare il suo “salvatore”.
Draco, invece, sentiva gli occhi di tutti addosso e si sentì allarmato. E se qualcuno li avesse riconosciuti? Che sarebbe successo? 
Avrebbe dovuto lasciarsi al proprio destino e marcire dentro quella prigione.

Ma così non fu.
Quando entrarono in quel benedetto aereo, Draco ringraziò il cielo per quella grande opportunità che Merlino gli aveva donato.
Mentre l'altro ragazzo era talmente stanco che appena si sedette si addormentò. Del resto era stata una lunga serata anche per lui e stava anche cominciando ad albeggiare.

Draco invece non riuscì a dormire, sempre preso dai pensieri.

Che frottola avrebbe inventato stavolta? E cosa avrebbe detto, una volta che ad Harry gli sarebbe ritornata la memoria?

Di sicuro non ne sarebbe uscito vivo, ma sempre meglio di essere rinchiuso ad Azkaban. “Se gli sarebbe mai tornata la memoria...”  Ma per adesso era meglio non pensare oltre.

Poco dopo Draco si addormentò, esausto.


 

  
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