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Autore: Ankls_    14/08/2014    2 recensioni
#POSSIBILE SPOILER PER CHI NON HA LETTO INSURGENT
Quando Lynn sacrifica la sua vita per quella di Uriah si rende conto di averlo sempre saputo che in fondo lei era una vera Intrepida. Niente più dubbi o incognite, mentre i ricordi affioravano e la coscienza veniva a mancare. Con un amico al suo fianco anche quel momento sarebbe stato meno doloroso.
♣//♣//♣//♣//♣
Ho voluto raccontare la morte di Lynn in un modo più sofisticato e personale. Lei deve morire da Intrepida e secondo me nel libro c'è scritto troppo poco.
Una One-Shot che in origine doveva partecipare al contest One Choice Will Define You, ma non essendo riuscita a finirla in tempo non l'ho consegnata.
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lynn, Uriah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 COME LE VIOLETTE SULLE ROTAIE


I'm bleeding out,
Said the last thing that I do.
Is to bring you down...

Solo un attimo per decidere cosa fare. Un attimo per correre e saltare. Un attimo e sarà già troppo tardi. Ma non importa cosa succederà dopo, se questo è il prezzo da pagare per essere coraggiosa. L'impatto con il suolo è tremendo, tanto che per un attimo mi manca il respiro. Sento il sangue caldo attraverso la magliettina che piano piano si inzuppa sempre di più. Boccheggio in cerca d'aria, mentre degli altri spari mi fanno vibrare i timpani. Uriah è subito affianco a me, in ginocchio. Non c'è bisogno di parole, basta uno sguardo. Mi accarezza la fronte con una mano mentre con l'altra mi sorregge la testa. Sono incurvata su me stessa, la pancia che brucia.
-Cosa diavolo hai fatto?- mi chiede in sussurro. Potrei rispondergli in tanti modi, uno più equivoco dell'altro, ma la risposta credo che sia semplice.
-Ti ho salvato il culo, idiota- rispondo piano.

I'll bleed out for you.

Lui mi guarda con gli occhi tristi. Ha capito che non servirà a molto cercare di dirmi che andrà tutto bene.
-Perchè l'hai fatto?- Oh, quante domande stupide, Uriah. L'ho fatto perchè ti voglio bene. E perchè sono un'Intrepida. E per Marlene.
-Perchè ti voglio bene.- gli dico solo. Chiudo gli occhi per un'istante e rivedo il momento in cui lui mi si avvicina, le braccia spalancate, pronto a racchiudermi in uno dei suoi abbracci fortificanti. I capelli mossi dal vento e il sorriso sulle labbra sembrano così fuori luogo in quel contesto di corpi e sangue. Non so nemmeno perchè ci distraiamo. Ricordo solo le pallottole troppo vicine alla sua schiena, la faccia di Uriah bloccata in una smorfia d'orrore, il vento che mi solletica la cute e io a terra.

So I peel my skin
And I count my sins

-Svegliati Lynn!- mi dice mentre mi scuote per una spalla. Credo che si sia reso conto che anche se la pancia mi fa male non posso arrendermi ora. Apro gli occhi, e un velo grigio mi oscura la vista.

Ho paura. Per la prima volta ho paura. Ho paura per Uriah, ha tanti amici ma non so se se la caverà lo stesso bene senza me e Marlene. Paura che la gente si dimentichi di me. Paura per quello che sta per succedere. Paura di morire.

And I close my eyes
And I take it in.

Lo guardo. E' pallido, sembra che le pallottole se le sia prese lui.
Voglio dirglielo, devo.
-Sai che lei ti amava tanto, sì? Ti amava come non aveva mai fatto con nessuno.- una lacrima mi appesantisce l'occhio. Lo sbatto e questa prende a scorrermi sulla guancia accaldata. -Avrebbe fatto qualsiasi cosa per te. Qualsiasi.- continuo, mentre altre lacrime mi offuscano la vista.
Anche lui sta piangendo. E' una cosa che non fa da quando avevamo sei anni, quando gli era caduto un oggetto di suo padre giù dallo strapiombo. Pende quasi dalle mie labbra. Inghiottisce raramente e sembra che stia trattenendo il respiro. Una fitta mi fa stringere i denti, ma mi impongo di continuare.

-Ecco... perchè... dovevo mettermi in mezzo, non me lo sarei mai... perdonata altrimenti. L'ho fatto anche per lei.-

And I’m bleeding out
I’m bleeding out for you...

Si asciuga gli occhi con il dorso della mano e mi guarda. Lo so a cosa sta pensando, lo sto facendo anche io. Pensiamo che stamattina quando ci siamo alzati non credevamo che la giornata potesse finire così. Sì perchè sta finendo proprio male, sdraiati qui sul cemento.
Poi tutto intorno a me sembra dissolversi. Rivedo noi tre, sembriamo così felici.

«Scommetti che riesco a centrare un muffin messo sopra la tua testa ad una distanza di trenta metri?» chiede Uriah facendo la linguaccia a Marlene.
«Ah si? E scommettiamo che io sarò impassibile? Se sbagli ho vinto io. Se mi muovo hai vinto tu. Okay?» risponde lei, restituendogli il gesto. Si stringono la mano.
«E qual è il premio?» chiede impaziente Uriah.
«Siete due bambini, ve ne rendete conto?» mormoro, sbucando all'improvviso. Sto sorridendo.
Marlene ignora il commento. «Il muffin,
ovviamente» risponde sollevando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto.
Io e Uriah ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Marlene sbuffa. «Che ho detto adesso?» ma anche le sue labbra sono incurvate all'insù.

Non dura molto. Uriah mi riscuote per un braccio.
-Lynn. Non ti devi addormentare.-
Deglutisco a fatica e mi manca il respiro.
-Lynn, io... volevo dirti una cosa.- mi dice. Oddio, sembra tutto così vuoto che le sue parole mi giungono a fatica. Sembrano lontane come quando andavamo ad ascoltare i concerti giù al Pozzo.
Cerco di annuire, ma mi risulta difficile.
-Lo so che non servirà a niente dirti che andrà tutto bene, quando siamo sdraiati qui da soli, senza aiuto...-, se solo il dolore non fosse così forte scoppierei in singhiozzi, -ma credo che sia giusto che tu sappia che sei come quelle fottute violette sulle rotaie.-


When the hour is nigh
And hopelessness is sinking in
And the wolves all cry...

-Ogni giorno ci passano sopra treni su treni, ma loro sono sempre là, che resistono. Tu sei esattamente così, Lynn.-
Mi da un bacio sulla fronte sudata. Non so perchè mi abbia detto queste cose, probabilmente non lo sa neanche lui. Vorrei solo potermi alzare e abbracciarlo, magari vedere Marlene che spunta fuori e ci sorride.

To feel they’re not worth hollering
When your eyes are red
And emptiness is all you know...


Abbiamo entrambi gli occhi rossi di pianto, e per quanto mi riguarda non riesco a pensare a niente in questo momento, o forse sto pensando a troppe cose tutte assieme, tanto che non riesco ad indentificarne nessuna. So con certezza che non mi pento per quello che ho fatto, -Lo rifarei altre cento volte-

With the darkness fed
I will be your scarecrow...

E' l'ultima cosa che riesco a dire, prima di perdere di nuovo i sensi.

Siamo al tavolo della mensa che ridiamo e scherziamo. Marlene e Uriah cercano di tenersi impacciatamente la mano sotto il tavolo, cercando di non farsi vedere. Lo sanno che Tris, Quattro, io e Christina li abbiamo visti, ma è più divertente lanciarsi sguardi dolci, di traverso, cercando di non dare nell'occhio. Si tengono, anche se solo per la punta delle dita. Quella di Uriah è sudata dopo aver corso e corso con Marlene in spalla, anche se a questo piccolo dettaglio nessuno dei due sembra farci caso. Quelle di lei, invece, sono fresche e notevolemente morbide per un'Intrepida che ha passato tutta la vita a saltare dai treni e ad arrampicarsi sulla statua fuori da scuola. Hanno la faccia tutta rossa per il caldo e l'agitazione, la voglia di sentirsi uno veramente parte dell'altro. Uriah sembra aver raggiunto una tonalità più accesa del porpora quando, grazie alla mia esclamazione «Ma perché non la fai finita e la baci?», Marlene si mette in piedi e, sporgendosi quanto basta, fa scontrare le loro labbra per quella che pare un'infinità di tempo. Nessuno dei due sembra volermi notare mentre mi alzo di scatto dal tavolo, andando a sedermi da un'altra parte.

Mi mancano quei momenti. Sì, mi mancano tanto. Anche quelli tristi a dir la verità, perchè eravamo comunque insieme. Ora vorrei solo potergli dire di non preoccuparsi, che non è colpa sua. E mentre penso questo mi sembra di vederla che ride e scherza per saltare dal treno. Oh Marlene, la mia Marlene.
Uriah continua a dirmi di svegliarmi, di non arrendermi.

You tell me to hold on
Oh you tell me to hold on
But innocence is gone
And what was right is wrong...

Ma io non ce la faccio, il dolore è troppo forte. Poi penso a quello che mi ha detto Uriah, che sono come le violette sulle rotaie. Quelle fottute violette sulle rotaie, ha detto lui. Credo che sia una delle cose più belle che mi abbiano mai detto, e sento di nuovo le guance bagnate di lacrime.
Sento la sua mano che mi accarezza la fronte, e inconsapevolmente sorrido.
-L'amavo anche io- dico a Uriah.
-L'amavamo tutti- risponde lui, abbastanza confuso.
-No, non intendevo in quel senso.-

E poi finalmente la vedo, mentre mangia la torta degli Intrepidi. Tiene in mano una violetta e sorride. E quando gli occhi mi si chiudono, e sento la voce di Uriah affievolirsi, solo lì, riesco a capire che andrà tutto bene.




E' il dialogo scritto nel libro, solo visto dalla parte di Lynn.*

N.d.A: La canzone è 'Bleeding out' degli Imagine Dragons. Ho fatto la storia secondo il prompt "violette del pensiero".

Eccomi qui:) Finalmente mi sono decisa a pubblicarla, visto che l'ho finita da due mesi, non  in tempo per il contest :c
Ho sempre pensato che la morte di Lynn è stata inutile. Ma "le cose o si fanno bene o non si fanno", e secondo me nel libro è stata poco approfondita.
Spero di avervi fatto piangere MUAHAHAHA :')
Non so cosa dirvi, forse perché non c'è niente da dire. Quindi... Alla prossima.
   
 
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