I'm
bleeding out,
Said
the last thing that I do.
Is
to bring you down...
Solo
un attimo per decidere cosa fare. Un attimo per correre e saltare. Un
attimo e sarà già troppo tardi. Ma non importa cosa succederà
dopo, se questo è il prezzo da pagare per essere coraggiosa. L'impatto
con il suolo è tremendo, tanto che per un attimo mi manca il
respiro. Sento il sangue caldo attraverso la magliettina che piano
piano si inzuppa sempre di più. Boccheggio in cerca d'aria, mentre
degli altri spari mi fanno vibrare i timpani. Uriah è subito
affianco a me, in ginocchio. Non c'è bisogno di parole, basta uno
sguardo. Mi accarezza la fronte con una mano mentre con l'altra mi
sorregge la testa. Sono incurvata su me stessa, la pancia che brucia.
-Cosa
diavolo hai fatto?- mi chiede in sussurro. Potrei rispondergli in
tanti modi, uno più equivoco dell'altro, ma la risposta credo che
sia semplice.
-Ti
ho salvato il culo, idiota- rispondo piano.
I'll bleed out for you.
Lui
mi guarda con gli occhi tristi. Ha capito che non servirà a molto
cercare di dirmi che andrà tutto bene.
-Perchè
l'hai fatto?- Oh, quante domande stupide, Uriah. L'ho fatto perchè
ti voglio bene. E perchè sono un'Intrepida. E per Marlene.
-Perchè
ti voglio bene.- gli dico solo. Chiudo gli occhi per un'istante e
rivedo il momento in cui lui mi si avvicina, le braccia spalancate,
pronto a racchiudermi in uno dei suoi abbracci fortificanti. I
capelli mossi dal vento e il sorriso sulle labbra sembrano così
fuori luogo in quel contesto di corpi e sangue. Non so nemmeno perchè
ci distraiamo. Ricordo solo le pallottole troppo vicine alla sua
schiena, la faccia di Uriah bloccata in una smorfia d'orrore, il
vento che mi solletica la cute e io a terra.
So
I peel my skin
And I count my sins
-Svegliati Lynn!- mi dice mentre mi scuote per una spalla. Credo che si sia reso conto che anche se la pancia mi fa male non posso arrendermi ora. Apro gli occhi, e un velo grigio mi oscura la vista.
Ho paura. Per la prima volta ho paura. Ho paura per Uriah, ha tanti amici ma non so se se la caverà lo stesso bene senza me e Marlene. Paura che la gente si dimentichi di me. Paura per quello che sta per succedere. Paura di morire.
And
I close my eyes
And I take it in.
Lo
guardo. E' pallido, sembra che le pallottole se le sia prese lui.
Voglio
dirglielo, devo.
-Sai
che lei ti amava tanto, sì? Ti amava come non aveva mai fatto con
nessuno.- una lacrima mi appesantisce l'occhio. Lo sbatto e questa
prende a scorrermi sulla guancia accaldata. -Avrebbe
fatto qualsiasi cosa per te. Qualsiasi.- continuo, mentre altre
lacrime mi offuscano la vista.
Anche
lui sta piangendo. E' una cosa che non fa da quando avevamo sei anni,
quando gli era caduto un oggetto di suo padre giù dallo strapiombo.
Pende quasi dalle mie labbra. Inghiottisce raramente e sembra che
stia trattenendo il respiro. Una
fitta mi fa stringere i denti, ma mi impongo di continuare.
-Ecco... perchè... dovevo mettermi in mezzo, non me lo sarei mai... perdonata altrimenti. L'ho fatto anche per lei.-
And
I’m bleeding out
I’m bleeding out for you...
Si
asciuga gli occhi con il dorso della mano e mi guarda. Lo so a cosa
sta pensando, lo sto facendo anche io. Pensiamo che stamattina quando
ci siamo alzati non credevamo che la giornata potesse finire così.
Sì perchè sta finendo proprio male, sdraiati qui sul cemento.
Poi
tutto intorno a me sembra dissolversi. Rivedo noi tre, sembriamo così
felici.
«Scommetti
che riesco a centrare un muffin messo sopra la tua testa ad una
distanza di trenta metri?» chiede Uriah facendo la linguaccia a
Marlene.
«Ah si? E scommettiamo che io sarò impassibile? Se
sbagli ho vinto io. Se mi muovo hai vinto tu. Okay?» risponde lei,
restituendogli il gesto. Si stringono la mano.
«E qual è il
premio?» chiede impaziente Uriah.
«Siete due bambini, ve ne
rendete conto?» mormoro, sbucando all'improvviso. Sto
sorridendo.
Marlene ignora il commento. «Il muffin, ovviamente»
risponde sollevando le sopracciglia e incrociando le braccia al
petto.
Io e Uriah ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Marlene
sbuffa. «Che ho detto adesso?» ma anche le sue labbra sono
incurvate all'insù.
Non
dura molto. Uriah mi riscuote per un braccio.
-Lynn.
Non ti devi addormentare.-
Deglutisco
a fatica e mi manca il respiro.
-Lynn,
io... volevo dirti una cosa.- mi dice. Oddio, sembra tutto così
vuoto che le sue parole mi giungono a fatica. Sembrano lontane come
quando andavamo ad ascoltare i concerti giù al Pozzo.
Cerco
di annuire, ma mi risulta difficile.
-Lo
so che non servirà a niente dirti che andrà tutto bene, quando
siamo sdraiati qui da soli, senza aiuto...-, se solo il dolore non
fosse così forte scoppierei in singhiozzi, -ma credo che sia giusto
che tu sappia che sei come quelle fottute violette sulle rotaie.-
When
the hour is nigh
And hopelessness is sinking in
And the
wolves all cry...
-Ogni
giorno ci passano sopra treni su treni, ma loro sono sempre là, che
resistono. Tu sei esattamente così, Lynn.-
Mi
da un bacio sulla fronte sudata. Non so perchè mi abbia detto queste
cose, probabilmente non lo sa neanche lui. Vorrei solo potermi alzare
e abbracciarlo, magari vedere Marlene che spunta fuori e ci sorride.
To
feel they’re not worth hollering
When your eyes are red
And
emptiness is all you know...
Abbiamo entrambi gli
occhi rossi di pianto, e per quanto mi riguarda non riesco a pensare
a niente in questo momento, o forse sto pensando a troppe cose tutte
assieme, tanto che non riesco ad indentificarne nessuna. So con
certezza che non mi pento per quello che ho fatto, -Lo rifarei altre
cento volte-
With
the darkness fed
I will be your scarecrow...
E' l'ultima cosa che riesco a dire, prima di perdere di nuovo i sensi.
Siamo al tavolo
della mensa che ridiamo e scherziamo. Marlene e Uriah cercano di
tenersi impacciatamente la mano sotto il tavolo, cercando di non
farsi vedere. Lo sanno che Tris, Quattro, io e Christina li abbiamo
visti, ma è più divertente lanciarsi sguardi dolci, di traverso,
cercando di non dare nell'occhio. Si tengono, anche se solo per la
punta delle dita. Quella di Uriah è sudata dopo aver corso e corso
con Marlene in spalla, anche se a questo piccolo dettaglio nessuno
dei due sembra farci caso. Quelle di lei, invece, sono fresche e
notevolemente morbide per un'Intrepida che ha passato tutta la vita a
saltare dai treni e ad arrampicarsi sulla statua fuori da scuola.
Hanno la faccia tutta rossa per il caldo e l'agitazione, la voglia di
sentirsi uno veramente parte dell'altro. Uriah sembra aver raggiunto
una tonalità più accesa del porpora quando, grazie alla mia
esclamazione «Ma perché non la fai finita e la baci?»,
Marlene si mette in piedi e, sporgendosi quanto basta, fa
scontrare le loro labbra per quella che pare un'infinità di tempo.
Nessuno dei due sembra volermi notare mentre mi alzo di scatto dal
tavolo, andando a sedermi da un'altra parte.
Mi mancano quei
momenti. Sì, mi mancano tanto. Anche quelli tristi a dir la verità,
perchè eravamo comunque insieme. Ora vorrei solo potergli dire di
non preoccuparsi, che non è colpa sua. E mentre penso
questo mi sembra di vederla che ride e scherza per saltare dal treno.
Oh Marlene, la mia Marlene.
Uriah continua a
dirmi di svegliarmi, di non arrendermi.
You
tell me to hold on
Oh you tell me to hold on
But innocence is
gone
And what was right is wrong...
Ma io non ce la
faccio, il dolore è troppo forte. Poi penso a quello che mi ha detto
Uriah, che sono come le violette sulle rotaie. Quelle fottute
violette sulle rotaie, ha detto lui. Credo che sia una delle cose più
belle che mi abbiano mai detto, e sento di nuovo le guance bagnate di
lacrime.
Sento la sua mano che mi accarezza la fronte, e
inconsapevolmente sorrido.
-L'amavo
anche io- dico a Uriah.
-L'amavamo
tutti- risponde lui, abbastanza confuso.
-No,
non intendevo in quel senso.-
E poi finalmente la
vedo, mentre mangia la torta degli Intrepidi. Tiene in mano una
violetta e sorride. E quando gli occhi mi si chiudono, e sento la
voce di Uriah affievolirsi, solo lì, riesco a capire che andrà
tutto bene.
N.d.A: La canzone è 'Bleeding out' degli Imagine Dragons. Ho fatto la storia secondo il prompt "violette del pensiero".
Eccomi qui:) Finalmente mi sono decisa a pubblicarla, visto che l'ho finita da due mesi, non in tempo per il contest :c
Ho sempre pensato che la morte di Lynn è stata inutile. Ma "le cose o si fanno bene o non si fanno", e secondo me nel libro è stata poco approfondita.
Spero di avervi fatto piangere MUAHAHAHA :')
Non so cosa dirvi, forse perché non c'è niente da dire. Quindi... Alla prossima.