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Autore: nimue_takumi    14/08/2014    0 recensioni
Sono cresciuta con Lucas, mio fratello e più grande amico. il mio arrivo nella nuova scuola mi farà avere nuovi amici, ma anche scoprire un enorme segreto.
Sarò in grado di scoprire i segreti dei miei nuovi amici, a farmi una nuova vita e accettare tutte le novità?
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Salve ragazze, vi chiedo scusa per gli errori che avevo commesso ora spero di averla resa migliore


Caro diario,       

Domani parto per l'America andrò alla city of nightmares, cioè la città degli incubi il nome non mette sicurezza comunque dicono che sia bellissima, le  persone che  incontrerò spero siano gentili, però so che con me c'è Lucas e questo mi rassicura. Oh,già, scusa, sei il mio nuovo diario per cui non puoi conoscerlo. Allora te lo presento: è alto,con dei muscoli invidiati da tutti i miei compagni, immaginatelo... pettorali ben scolpiti, ha gli addominali che formano una tartaruga fantastica.
Lucas ha un fratello maggiore completamente identico a lui ed è stato proprio lui  a tenermi in casa sua quando a tre anni i miei genitori sono morti in un incidente.
Purtroppo il fratello di Lucas è dovuto partire e ci ha lasciati da soli quando avevamo dieci anni.
Sono contenta e spero di farmi nuovi amici!
Adesso è meglio che vada a dormire ciao.

Posai il diario sotto il cuscino e mi addormentai
Il mattino seguente mi svegliai con molta voglia di partire. Fuori di casa c'era Lucas che stava caricando le nostre valigie . Gli corsi incontro e lo abbracciai forte sussurrandogli all'orecchio: " Sono pronta per questa nuova avventura ,partiamo!"
Lucas accese il motore e, utilizzando tutta la sua forza, prese subito molta velocità.
In poco tempo arrivammo all'aeroporto; era così affollato che  non potevi voltarmi neanche un secondo se non voleva perdere di vista Lucas.
Mentre facevamo il check-in , mi guardai attorno e percepì una strana sensazione, come se quella sarebbe stata l'ultima occasione per vedere casa sua. ignorai questo pensiero e mi diressi con Lucas all'aereo.
 
Partimmo. Non appena sorvolammo la città, ero già con la testa tra le nuvole a pensare a come e chi avrei incontrato. Lucas mi riportò con i piedi per terra chiedendomi come andava il viaggio.
-tutto ok stai tranquillo Lucas, riflettevo- Lucas miguardò in modo un po' sbalordito- Niky allora sì che mi devo preoccupare ,te stavi riflettendo e su cosa, posso saperlo?- feci l'offesa per la battuta però non riuscì a tenere il muso a quel viso dolcissimo, così decisi di dirgli a cosa pensavo
- Per stavolta sei perdonato. Comunque pensavo a chi incontreremo e non so come fare amicizia, sai che sono una ragazza chiusa-
Lucas si fermò a riflettere: Niky era una ragazza molto introversa e preferiva stare sola.
Lo vidi irrigidirsi e a quel punto gli chiesi- Lucas, c'è qualcosa che non va?-
Lucas tornò con i piedi per terra e le disse - Niky, con te ci sono io, ricordati , per qualsiasi cosa, per qualsiasi evenienza ricordati di me, promettimelo!-  annuì e ripresi a sognare e a viaggiare con l'immaginazione.
 
Finalmente dopo circa sette ore arrivammo a destinazione.
Lucas e io eravamo sfiniti, volevamo trovare la casa in cui avremmo dovuto recarci per la notte ,per appoggiare le valigie. Mentre ci recavamo verso la casa, incontrammo un gruppo di ragazzi che mi intimorì.
Il giorno successivo mi alzai presto preparandomi per la scuola.
Andai in bagno e come di routine mi lavai e mi vestii con jeans e maglietta nera con dei pois rossi.
Quando scesi, scoprì che Lucas si era già alzato e stava preparando la colazione.
-Grazie, Lucas, almeno mangerò qualcosa di decente prima di pranzo.-
Lucas aveva preparato caffélatte e brioche.
Pulimmo le tazze, prendemmo le cartelle e ci dirigemmo verso la macchina.
Non appena salimmo dettai alcune regole fondamentali
- Lucas devi seguire queste regole! Per favore- Lucas mi guardò di sbieco.
-Ascolta! Primo, non dobbiamo farci notare dagli altri. Secondo, per piacere, non fare troppo il fighetto-.
Lucas, per disperazione, annuì e partì.
 
Arrivati a scuola, presi i miei occhiali da sole, il mio mp4 e la cartella, mentre Lucas prese più in fretta la sua roba e uscì velocemente dalla macchina per aprirmi la portiera.
Scesi ringraziandolo, quando tutti si voltarono a guardarci, eravamo i nuovi arrivati.
Io tra tutti quegli sguardi riconobbi il gruppo che avevamo incontrato il giorno prima. Quegli sguardi mi misero paura, non sapevo come interpretarli, se invidia o altro. Lucas mi prese la mano e si avviò verso la segreteria, quando un gruppo diverso da quello che ci osservava si frappose tra noi e la porta.
Questo gruppo mi fece irrigidire.
Se la scuola all'esterno era enorme, non vi dico l'interno. Corridoi lunghissimi, pareti colorate con tutti gli armadietti intervallati dalle porte delle aule. Ogni aula aveva un colore diverso in base alla lezione.
C'era un caos nei corridoi: i ragazzi parlavano, in base al gruppo di appartenenza, di vari argomenti. I ragazzi del football di football, i ragazzi "secchioni" della lezione e confrontavano i compiti.
Più avanzavo verso la segreteria più le persone dietro di noi si zittivano e ci osservavano. Più ci osservavano più io mi avvicinavo a Lucas aumentando la stretta della mano. Finalmente giungemmo alla segreteria. Entrammo e una signora giovane, con gli occhiali ci chiese
- Salve ragazzi cosa posso fare per voi?-.
Lucas rispose- Vorremmo i moduli d'iscrizione e tenga-
le consegnò il modulo che affermava che io e lui eravamo coloro che avevano vinto una borsa di studio e quindi non dovevamo pagare.
-Ah, quindi voi siete " i ragazzi della borsa di studio" cioè Niky e Lucas, prego-
ci porse i moduli d' iscrizione e cominciammo a compilarli.
Dopo dieci minuti li riconsegnammo alla signora e andammo fuori dalla segreteria. Uscendo trovammo tutti a osservarci, alcuni con aria sorpresa, altri con aria superficiale. Lucas mi strinse le spalle e mi portò verso l'aula, dove si sarebbe svolta la prima ora. Finalmente suonò la campanella e tutti entrarono nelle proprie aule.
-Lucas, che lezione abbiamo ora?-
-Inglese, Niky - mi rispose.
-Santo cielo, mica dovremo presentarci,vero?!- chiesi.
-Ovvio Niky, siamo nuovi, i nuovi "della borsa di studio", ci credono "secchioni", dobbiamo dimostrarli il contrario-mi rispose facendomi il suo sorriso migliore.
La professoressa entrò e fece l'appello; appena disse il mio nome, risposi e fece lo stesso Lucas visto che era subito dopo il mio nome.
La prof.ssa alzò lo sguardo e ci chiese di alzarci e di presentarci alla classe.
Il primo fu Lucas e disse
-Mi chiamo Lucas, arrivo dall'Italia e più precisamente da Napoli, sono stato premiato per il mio impegno a scuola con la borsa di studio, che mi ha portato qui.
Adoro lo sport, gioco molto bene a football e vi chiarisco che non sono un ragazzo che vive sui libri. Mi piace la cultura e adoro stare con gli amici alla sera-.
Si sedette e l'insegnante aggiunse
- Chi vuole porre delle domande al sig. Lucas?-.
Una ragazza alzò la mano e la prof.ssa le concesse il permesso di formulare la domanda
- Lucas, perché non ci presenti la tua fidanzata?-
Tutti si voltarono a guardarmi e Lucas rispose- Niky è la mia migliore amica. Non sono fidanzato.-
questa risposta suscitò i bisbigli di tutti soprattutto delle ragazze;l'insegnante richiamò l'attenzione e chiese di porre domande con più significato ,ed evitare domande che andassero nella privacy.
Andrew chiese -Lucas, allora perché non fai i provini per entrare nella squadra? Sono il capitano della squadra e mi servono dei giocatori migliori, soprattutto di Drake-
Il ragazzo nominato si alzò e rispose bruscamente -Fai questo Andrew perché vuoi un nuovo giocatore o perché ci vuoi provare con la sua amica?-.
Drake si risedette e Andrew perse il controllo: andò al banco di Drake e gli diede un pugno, il cui suono rimbombò per la classe.
Drake non reagì, ma lo fulminò con lo sguardo.
Ammetto che quello sguardo mi aveva messo paura per tutta l'ora. Così evitai di presentarmi.
Arrivò l'ora di pranzo, Lucas mi aspettò e ci avviammo alla sala.
Presi il vassoio,il tovagliolo, le posate e mentre mi avvicinavo alla cuoca, lessi:"Oggi in onore dei nuovi arrivati proponiamo cibo italiano".
Infatti appena vidi le teglie di cibo, capii:pasta al sugo,pizza,cotoletta,insalata,patate,formaggio ecc tutti i piatti tipici italiani.
-Ehi hai visto,Niky- mi disse Lucas.
Poi sottovoce aggiunse -Non ti consiglio la pizza, non sono capaci di cuocerla-.
-Come fai a saperlo,Lucas?-chiesi
-Voltati e vedrai-. Quando mi voltai, vidi i ragazzi cercare di masticare la pizza:gomma;ecco cos'era, era diventata elastica.
Così dissi alla cuoca -Mi dá, per favore, la pasta al sugo e la cotoletta con le patate?-. La cuoca, con gentilezza, prese ciò che le ebbi chiesto e mi ringraziò.
Presi il vassoi e cercai un posto, mi si affiancò Lucas che mi guidò tra i vari tavoli, quando ad un tratto qualcuno ci chiamò.
-Lucas,giusto? Vieni siediti! Anche la tua amica se vuole- disse una ragazza seduta al tavolo sulla nostra sinistra.
-Oh, scusate, non mi sono presentata, mi chiamo Kristin- disse e scalò in giù dalla panca.
-Kristin, ce l'hai già il fidanzato! Non ti sembra esagerato provarci con Drake, devi farlo anche con il nuovo arrivato?-.
Questa voce arrivò dal tavolo a destra. Seduto lì, c'era anche Drake che faceva l'indifferente.
La ragazza che aveva parlato era alta,snella con i capelli biondi a caschetto, portava un grande fiocco blu, aveva gli occhi color azzurro ghiaccio, si vestiva seconda la moda e oggi portava una bellissima minigonna in jeans con sopra una bella maglietta a maniche corte viola e ai piedi portava delle ballerine sportive viola.
-Scusate la mia intromissione. Mi chiamo Kimberly e odio quando Kristin si comporta così-.
-Piacere, mi chiamo Lucas e lei è Niky,oggi non si è presentata a causa dell'intrattenimento, è molto timida- si voltò verso di me e disse -Dai Niky!-.
-C..ciao mi chiamo Niky…,Lucas è...è il mio migliore amico-.
-Ciao, penso che ora tocchi agli altri presentarsi, ma prego sedetevi se volete- disse Kimberly.
Era una ragazza molto simpatica e dolce.
Sperai di riuscire a far amicizia con loro, ma la mia timidezza mi avrebbe rallentata, ma la presenza di Lucas  mi rasserenava sempre.
-Ciao, mi chiamo Brendon, sono il fidanzato di Kimberly. Mi fa piacere conoscervi siete molto simpatici. Sono a disposizione, chiedetemi ciò che volete-.
Brendon era un ragazzo alto, con i capelli biondi un pochino arruffati, aveva gli occhi scuri. Portava dei jeans stracciati attillati, camicia morbida sul petto.
-Scusa, ma lui è tuo fratello?- Lucas indicò Drake.
Io gli diedi una gomitata -Come può essere non vedi che sono completamente diversi-.
-Si, io e lui siamo fratelli!- rispose
Non mi aspettavo questa risposta, per cui rimasi senza parole.
- Chiudi la bocca, che entrano le mosche! - disse Drake in tono brusco.
-Sono rimasta senza parole, ti da fastidio?!- gli feci la linguaccia e mi sedetti.
Brendon disse- Ohi, adesso tocca a voi non credete di sfuggire a questo!- sorride ai due ragazzi seduti in fondo.
Il ragazzo si voltò verso di me e disse -Ciao, sono Drew  il migliore amico di Brendon,il rompipalle! Lei invece è Medison- la indicò e lei rispose con un- Ciao!-.
Si alzò, mi venne incontro e mi abbracciò -Benvenuta nel gruppo!-.
Così io e Lucas entrammo a far parte del gruppo.
 
Alla fine della giornata io e Lucas tornammo a casa e finalmente ci dedicammo alla sistemazione delle valigie.
Andai in camera mia e iniziai con l'aprire gli armadi: così capii quanto spazio avevo. Gli armadi erano immensi con dei cassetti in fondo.
Lo spazio era tutto a mia disposizione; meglio così non avrei dovuto chiedere a Lucas se aveva posto.
La mia stanza era molto ampia con colori vivaci: azzurro e lilla; i miei preferiti.
Avevo tutti i posti che volevo per nascondere il mio diario.
Iniziai a sistemare i vestiti: presi gli appendini e li appesi;poi iniziai con i cassettoni dove misi magliettine e maglioni pesanti. Poi nell'ultimo armadio misi pantaloni, jeans e pantaloni eleganti.
Una volta finito con gli abiti mi dedicai a sistemare i miei libri: avevo dei gusti particolari. Adoravo i libri che narravano di storie d'amore ,ma con ragazzi misteriosi,e che verso la fine si scopre che è un vampiro, o un licantropo o uno stregone potente.
Ne avevo letti tanti e le mensole non mi bastarono così dovetti chiedere a Lucas se aveva spazio.
Lui, sempre gentile, mi prestò la sua libreria;lui preferì tenere i libri in valigia non sapevo perché e non me lo disse.
Caro diario,
oggi ho conosciuto dei nuovi ragazzi. Sono stati gentili con me,stanno simpatici anche a Lucas questo mi fa piacere.
Kimberly e Brendon, i primi che abbiamo conosciuto, sono fidanzati; Drew e Medison sono i migliori amici di Kimberly e Brendon; infine c'è Drake. Lui è particolare non lo conosco bene, ma probabilmente non gli vado a genio.
Però mi dispiace in un certo senso, mi avrebbe fatto piacere parlare con lui e cercare di conoscerlo.
Secondo me fa il duro ma non lo è; molte volte le persone si nascondono dietro ad una maschera per essere accettate per quello che non sono. Anch'io una volta lo feci ti ricordi avevo dieci anni.
Spero di riuscire a conoscerlo e magari diventiamo amici, ti immagini io amica di un ragazzo, che è il più corteggiato di tutta la scuola.
Ah già mi sono già ritrovata in una situazione del genere: il primo anno di scuola superiore con Lucas, io ero la sua migliore amica e tre quarti delle ragazze sbavava per lui.
Qui in questa scuola non mi sento molto a mio agio. Sono troppo diversi da me e mi guardano sempre in uno strano modo. Penso di non piacergli proprio come a Kristin che mi invita solo perché con me c'è Lucas.
Sa che se non mi siedo io Lucas non si siede!
Va bhé spero di farmi altri amici e spero di riuscire a conoscere Drake, quel ragazzo ha qualcosa che mi attira a cercare di conoscerlo. È molto misterioso e cerca di non intromettersi nei discorsi altrui, mi ha disturbato la battuta di oggi che mi ha fatto: Chiudi la bocca, che entrano le mosche!- ha usato un tono poco gentile.Oggi mi è sembrato di essere come in uno dei miei libri che ho letto, io una ragazza qualsiasi che incontra un ragazzo misterioso  di cui non sa niente, ma che l'attira. Chissà magari…
 
 
Il mattino successivo mi sembrò una mattina come le altre ma non potevo immaginare che in realtà, da quel momento stesso in cui ho aperto gli occhi e volevo cercare di fare ciò che avevo scritto alla sera,cioè conoscere Drake,mi avrebbe cambiato la vita.
Alla lezione di storia il professore mi fece sedere vicino a Drake perché era l'unico senza il compagno di banco.
-Bene oggi ragazzi vi assegno un compito molto importante che deciderà parte del vostro voto a fine anno-.
Quando il professore disse così tutti ci fermammo a guardarlo sbalorditi; tutti tranne Drake.
-Il compito verrà eseguito a coppie e questo deve parlare di un'epoca passata che vi appassiona-.
Kristin alzò la mano e chiese -Scusi professore ma come sono le coppie?-
La risposta mi fece cadere il mondo addosso: ero in coppia con Drake, che non solo era il mio compagno di banco,ma anche il ragazzo con cui tutte ci provavano.
Pensai che il destino mi stesse giocando un brutto scherzo visto ciò che avevo scritto sul mio diario.
Non poteva avverarsi tutto in un solo giorno.
Dovevo anche farci assieme un compito che sarebbe valso la metà del mio voto finale, santo cielo!!
-Vi lascio quest'ora per iniziare a organizzarvi il lavoro, il compito va riconsegnato entro le prossime due lezioni-.
Questo significava la mia fine; il mio compagno era il più ricercato dalle ragazze, il più solitario e silenzioso che avessi conosciuto.
-Allora Drake, su cosa vorresti fare la ricerca?- gli chiesi timidamente.
Lui non rispose, allora lo guardai di traverso e mi disse -Credi che io farò un compito del genere?!-
-Ascolta, ne va del tuo voto finale!- ma lui non si voltò e mi disse -Non mi importa del voto finale né di questo stupido compito fallo su ciò che vuoi-
Ma appena il professore disse - Ah ragazzi, ovviamente dovrete ripetermela se volete il voto reale perché potrebbe scriverla chiunque o anche un solo membro del gruppo e così non sarebbe giusto- Drake cambiò espressione.
Era un'espressione mista tra l'odio che probabilmente aveva nei confronti del prof. e uno di  stupore.
-Dicevi?!-dissi con tono ironico, ma lui non gradì e mi rispose -Allora dimmi l'argomento e poi me la studierò!-
A quella frase persi il controllo di me stessa.
-Cosa credi, che io dovrò fare tutto da sola e tu poi dovrai fare solo la fatica di studiarla?!Ah no, se credi così hai sbagliato proprio o mi aiuti o cambi partner-.
In realtà non volevo che cambiasse partner perché quella era l'occasione che aspettavo ,ma pensava di trattarmi come una schiava.
-D'accordo,rilassati Niky -e mi accarezzò una guancia;non saprei dire se questo mi fece piacere, ma di sicuro era stata fatta nel momento sbagliato; così gli diedi le spalle (così non poteva più distrarmi con i suoi modi gentili) e gli risposi-Volevo farla sull'epoca ottocentesca-.
-Ok, ma l'argomento su cosa si baserebbe?- mi chiese con un tono dolce da farmi quasi venir mal di stomaco.
-Beh vorrei parlare dei romanzieri che scrissero in quell'epoca e che fecero nascere il genere horror-.
-E quindi su Stevenson o la Shelley?-mi disse con voce rotta.
-No,pensavo di farlo su Bram Stoker -.
Aspettai un po' pensando che mi stesse facendo uno scherzo e,invece,quando mi girai vidi che era diventato più pallido del solito; così alzai la mano e chiesi al professore se potevo accompagnarlo al bagno. In corridoio lui mi spinse via dicendomi che stava bene.
Io ovviamente non gli credetti ma, essendo una ragazza, non potevo di certo entrare nel bagno degli uomini. Passò circa una decina di minuti quando vidi arrivare di corsa Brendon verso i bagni chiudendomi la porta in faccia.
Allora tornai a lezione e dissi al professore che non stava molto bene e che mi aveva rimandata indietro.
All'ora di pranzo lo trovai seduto al tavolo come se niente fosse -Ciao Drake,adesso stai meglio?-chiesi.
-Sì sto meglio ma non ti devi preoccupare di me so badare a me stesso! E comunque...niente lascia stare-.
Brendon gli diede uno strattone  obbligandolo ad aggiungere -Comunque grazie per avermi evitato la ramanzina del professore e di esserti preoccupata di me-.
Dopo quella frase abbassò la testa e non l'alzò fino alla fine del pranzo anche se io cercavo il contatto con gli occhi.
Poi Medison mi chiese- Tu e Drake cosa farete per il compito del professore di storia?- Drake la fulminò con gli occhi.
-Pensavo di fare come periodo storico :l'ottocento-
-E  di chi parleresti?-
-Pensavo di scrivere una ricerca sulle credenze che nacquero a quel tempo quindi su Bram Stoker e le credenze sui vampiri; Tu che dici Medison?-.
-Bella idea!- fece un sorriso smagliante e riprese a mangiare.
   
 
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