Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    15/08/2014    0 recensioni
Nancy è una ragazza di venticinque anni, è una giornalista famosa, è di bell'aspetto, talentuosa e piena di vita, insomma ha tutte le carte in regola per fare carriera e diventare qualcuno. Nonostante sia famosa ha una vita abbastanza tranquilla dato che non ha permesso ai media di sapere molto su di lei... vita tranquilla? beh si... con 9 bambini adottati, una casa a tre piani... piuttosto normale non c'è che dire. La gente che la circonda chiacchiera su di lei ponendosi molte domande sul suo conto. Si narra infatti che abbia avuto contatti con l'ormai compianto re del pop: Michael Jackson, ma lei sostiene di essere solo una delle tante fan. Ciò che per tutti è misterioso è il suo passato che nessuno conosce e a cui lei nemmeno accenna. Com'era quando era piccola? E' sempre stata così? Bella? Prestante? Allegra? Invidiata? Con una vita così comoda e generosa? Perché una giovane donna di quell'età dovrebbe sprecare i suoi anni migliori a curare nove bambini, invece di godersi la vita come farebbe una qualsiasi donna al suo posto? Insomma pare che Nancy sia inconoscibile e qualcuno sostiene che porti una maschera, che abbia un'identità segreta che nasconde al mondo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nancy non riusciva a capire il motivo per cui Misael aveva appena detto quella frase... cos'è che doveva ancora capire? Perchè; Misael non le parlava di lui?
Misael aveva uno sguardo dolce e malinconico, cosa si celava dietro a quegli occhi così dolci.
Nancy proseguì: "Il giorno i cui lo vidi io capii subito che l'avrei amato per sempre e questo perchè è stata l'unica persona che aveva riposto un po'; di fiducia in me. Lui è venuto all'orfanotrofio non curandosi di tutto quello che dicevano di me e mi ha portato a casa anche se nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo su di me. Insomma, è una storia un po'; complessa da raccontare e ancora più difficile da capire e non pretendo che tu lo faccia, ma sappi che è andata così. Sono successe un sacco di cose. Mi manca immensamente, ogni cosa mi ricorda lui, quando vado al superercato evito un sacco di corsie: quella dei dolci, dei giocattoli, addirittura faccio fatica a comprare alcune verdure ed evito alcune ricette, certi luoghi della città;, i parchi di divertimenti, le camicie rosse: lui adorava le camicie rosse! Queste cose me lo ricordano e quindi ci sono periodi che ne sento un disperato bisogno, dei periodi che cerco di evitarle in tutto e per tutto e poi... i bambini! I bambini me lo ricordano più di tutto, quegli occhioni dolci, quell'innocenza che posso vedere il fondo alla loro anima... tutto."
"Perchè hai adottato tutti questi bambini." chiese Misael con gli occhi lucidi.

"Ho dovuto farlo, gliel' avevo promesso... vedi lui mi ha salvato la vita adottandomi io all'orfanotrofio no avevo un futuro, non avevo amore, non conoscevo affetto e dolcezza, lui mi ha dato tutte queste cose. Quando avevo solo trent' anni lui ha adottato me ed ero la decima bambina che adottava; ha speso la sua vita per rendere migliore quella di dieci bambini e ne avrebbe resi felici molti altri se glielo avrebbero permesso..." dopo aver detto questa frase lacrime le caddero dal viso: "Quando aveva cinquant'anni avrebbe voluto adottarne altri, ma non poteva... le accuse di pedofilia, la salute... non poteva! Avrebbe voluto tanto... ma non poteva, in più non si riprese mai da quando..."
"Cosa?" chiese Misael ormai in lacrime.
"Non so se..."
"Ascolta Nancy!" disse Misael prendendole le mani: "Devi dirmelo è importante, devi solo fidarti di me... devi dirmelo e ti prometto che dopo che mi avrai raccontato questa cosa ti spiegherò tutto."

"Solo cinque mesi dopo aver adottato me, esattamente tre anni prima di ricevere le accuse di pedofilia Michael era in ballo con delle pratiche legali per adottare un altro bambino. Questo bambino era stato trovato nel cassonetto della spazzatura ed era stato affidato ad una casa famiglia, Michael dopo averla visitata lo voleva adottare e gli educatori erano d'accordo, purtroppo ci volle parecchio tempo per le pratiche legali... sai come sono lunghe queste cose, nel frattempo Michael era riuscito a metteris in contatto con il bambino, la casa famiglia gli permetteva di incontrarlo per due o tre ore alla settimana, addirittura ottenne il permesso di portarlo con sè fuori dall'edificio; quel bambino era così felice: diceva spesso a Michael che non vedeva l'ora di andare a vivere insieme a lui e fantasticava su tutto quello che avrebbero fatto insieme... purtroppo... anche un'altra famiglia voleva adottare lo stesso bambino e per un errore burocratico era stato permesso anche a loro di vederlo ed avviare le pratiche per adottarlo. Fu tre settimane prima di ottenere l'adozione che Michael fu contattato dalla casa famiglia, gli dissero che doveva presentarsi in ufficio alle tre di pomeriggio del giorno dopo; il giorno dopo si presentò e gli fu esposto il problema, sia lui che l'altra famiglia voleva lo stesso bambino... Michael spiegò che ormai si era affezionato, che aveva già speso i soldi per le pratiche legali, che aveva preparato me e i miei fratelli ad accoglierlo e aveva già pensato a tutto, ma anche l'altra famiglia disse le stesse cose. Gli educatori chiesero sia a lui che all'altra famiglia di uscire perchè avrebbero dovuto decidere a chi affidarlo; passò un'ora e mezza e fu in quel lasso di tempo che Michael parlò con loro dicendo che se avrebbero ceduto li avrebbe rimborsati delle spese legali, avrebbe permesso al bambino di vederli quando volevano e che li avrebbe pagati per il disturbo. Purtroppo quella famiglia non volle sentire ragioni, non solo non accettò ma dissero anche a Michael che non poteva pensare di ocmprare tutto coi soldi, che anche se era Michael Jackson per loro non significava niente e lo accusarono di volere il bambino per farsi pubblicità. La casa famiglia decise di affidarlo a loro e Michael andò su tutte le furie il direttore disse -Signor Jackson, lei ha già dieci bambini a carico, è una persona nota, nel mondo dello spettacolo e in carriera ha poco tempo da dedicare ai suoi figli adottivi che sono già dieci e quel poco tempo che li vede li vizia e stravizia: non pensa che sarebbe meglio per il piccolo ricevere un altro tipo di educazione.-
Michael rispose: "Lei non può permettersi di dire queste cose i miei figli sono educai anche più degli latri bambini  e io passo molto tempo con loro, inoltre si è vero io sono nel mondo dello spettacolo, ma a loro faccio condurre una vita normalissima."
 
-Oh si certo in una villa di tre piani con rubinetti d'oro e seimila ettari di giardino.- Aveva detto l'altro sarcastico:- Signor Jackson siamo seri! Quello che io voglio dire è che un'educazione ch viene da na famiglia normale è migliore per l piccolo... quindi abbiamo deciso di affidarlo all'altra famiglia!"

"La prego per me è importante!" l'aveva supplicato Michael in lacrime: "Io gli voglio bene! Faò tutto per lui..."
- Non può fare niente signor Jackon solo accettare la nostra decisione! I suoi soldi non serviranno a niente e nemmeno la sua fama!-
"Chieda al bambino chi preferisce!"
"Signor Jackson il bambino preferirebbe lei perchè ha più vizi, coccole e fa la vita che le piace, ma non è in grado di pensare al suo bene; la nostra organizzazione si però e prende le decisioni migliori per il piccolo.-"

Misael sbottò in lacrime: "Basta ti prego! Basta!"
Nancy lo abbracciò: "Misael che c'è?"
"Quel bambino..." singhiozzò Misael: "Si chiamava Arkam vero?"
"Tu come lo sai?" chiese Nancy serissima
"Ero io Nancy!"
 

 
  
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