Mundungus sgattaiola nelle stanze riservate alla servitù con passo felino. Dietro di lui, quatto come un ratto, il suo socio Peter lo segue.

"Aspetta qui" gli comanda e Minus, con aria spaventata, gli fa cenno di no.

Il ladro, però, è già sparito.

Mung si lecca le labbra e si sfrega le mani.

Questo non è un furto come un altro ma un vero e proprio colpo.

E' riuscito a entrare nel castello reale grazie a quel Peter, un amico del principe che si è venduto per la metà di ciò che Mung riuscirà a rubare.
Entra nelle cucine, sa bene dove cercare.

Le dispense reali, quelle dove è custodita la miscela, non sono difficili da raggiungere.

Apre e cerca un po' ovunque tra salumi, frutta, carne pregiata, vini e finalmentre trova l'oggetto dei suoi desideri.

Raccoglie subito una confezione con una luce golosa negli occhietti cattivi.

Strappa l'involucro, afferrà un cucchiaio con lo stemma della Famiglia e prende una grande quantità di crema di cocco.

Lo ingoia con ingordigia, cucchiaiata dopo cucchiaiata, esprimendosi in versi gotturali.

Scava fino al fondo, leccando quel sapore così raro che sa di soldi, vittoria e potere per lui.

Finisce e succhia le nocche e i polpastrelli, avido.

Nasconde le prove e butta il cucchiaio dietro di sé.

Si aggira alla ricerca del più fruttuoso dei tesori presenti nelle cucine ma il suo sguardo viene rapito da una ciotola di freschissima uva.

Tira fuori la lingua, vittorioso e ne stacca quanti più chicchi riesce, ingozzandosi poi, tuffa direttamente la bocca tra le mani chiuse a coppa masticando anche i semi.

Sente un rumore da roditore rimbombare nei corridoi, è il richiamo: sta arrivando qualcuno.

Con mani luride, nere e umide di succo d'uva prende al volo una brocca d'argento dal valore inestimabile e, non resistendo alla tentazione, ruba una scodella di ceramica piena di more invitanti.

Afferra quello che può, riducendolo grazie alla magia.

Sente dei passi dietro la porta e taglia la corda. Gira su se stesso e si smaterializza.

Quando il cuoco di corte entra nelle cucine non sospetta nulla e tanto meno si accorge di una coda lunga e viscida che sparisce o del crack della materializzazione.


*

Peter raggiunge Mundungus nel retro di una bottega malfamata, due ore dopo.

"La mia metà?" esordisce senza giri di parole.

"Eccola" risponde il ladro tagliando con un dente finto un chicco d'uva in due parti.

"COSA?" il grido acuto rimbalza con l'eco della notte.

"Parola di Mung..." ghigna, nascondendo sotto la panciera di stracci il bottino ricavato dalle brocche e dalle coppe preziose.

Peter torna in forma animale, zampettando all'indirizzo del suo amico reale.

Mung sorride, sdentato.

Chissà quale lavoro farebbe in un altra vita... per ora è un ladro e gli va bene così!






Angolo Autrice:
In questa flash ho racchiuso due dei personaggi più viscidi della saga, secondo il mio parere.
Odio entrambi e non potrei mai vederli diversamente da come sono.
Un traditore e un ladro.
Mangiare yogurt al cocco aiuta l'ispirazione!

Non voglio annoiarvi con queste note, recensite anche con due misere paroline.
Alla prossima,
FavoladiBeda