CAYENDO.

Sto cadendo.

Da quando ho incontrato il tuo sguardo, i tuoi occhi dal colore delle foglie in estate, che raccontano tutta la devastazione e la morte che hai vissuto su te stesso, e quell’ombra che rappresenta il senso di colpa che ti segue sempre, sento mille lame che mi trafiggono la carne tenera della pancia, e fanno male e nessuno se ne accorge. Anzi, il fatto che nessuno mi osservi e veda quanto sto soffrendo, che nessuno si avvicini e mi domandi ‘Stiles, stai bene?’ nonostante tutti sappiano che continuerò a mentire per un motivo sconosciuto al mondo, mi fa vomitare. Sono inesistente, per caso? Ho qualche malattia strana e se qualcuno mi toccasse, morirebbe? Ma proprio nessuno si accorge che non riesco nemmeno più a respirare?

Sto cadendo.

Sto cadendo, ma non percepisco il vento tagliente che mi fischia nelle orecchie e mi schiaffeggia la faccia. Sto cadendo, ma non vedo la terra pronta a colpirmi la testa tanto da spaccarmela in due. Sto cadendo, e non riesco a fermarmi. Non trovo appigli, non trovo una mano forte da afferrare per tirarmi su, per smettere di cadere e finalmente fare un respiro profondo. Perché non mi tendi la tua? Perché continui a farmi cadere?

Sto cadendo.

Giù da un dirupo che non avevo notato perché sono troppo distratto, più veloce della luce e del suono, ma non sento qualcuno urlare il mio nome disperato, qualcuno che versa lacrime per me. Forse nessuno si è accorto come me del dirupo che mi ha inghiottito, forse nessuno ha capito quanto mi trovo in pericolo ora. In balia di una caduta dal dirupo che mi separa da te.

Sto cadendo.

Vorrei fartelo capire, vorrei urlare con tutto il fiato che riesco ad avere anche se ormai faccio fatica anche a parlare, vorrei prenderti le mani e dirti che quando mi sfiori mi uccidi, che le tue labbra sanno di freschezza e liberà e mi stanno facendo impazzire. Mi stanno facendo cadere.

“Mira, mi amor.
Quisiera hacerte entender cómo los besos de tu labios me enloquecen.
A mí me tienen cayendo.
Cayendo.”

Sto cadendo.

Guardami, e dimmi che vedi la mia anima persa. La vedi nei miei occhi lucidi e grandi e nelle mie mani che non vogliono stare ferme, perché continuano a cercare una crepa che non esiste per aggrapparsi e non farmi più cadere. Ci provano, ci provano, ma non capiscono. Non capiscono che la crepa che cercano sei tu, che devono aggrapparsi alla tua maglietta intrisa del tuo profumo di bosco e cenere per fermarmi.

Sto cadendo.

Ora so che riesci a vedermi la mia anima spezzata, perché mi stai cercando in una stanza vuota, e tu sai che sono qui e mi nascondo nel buio per non doverti dare spiegazioni. Perché inizierei a parlare di tutt’altro, con solita paura di sbagliare che abita nel mio petto. E ne ho tutti i motivi, perché tu sei più imprevedibile di me, perché tu sei un lupo ma anche un umano a cui hanno strappato la vita troppo presto, e io tento di ripararla come meglio posso ma si sa che non sono molto bravo a cucire.

Sto cadendo.

Voglio sentirti, grida più forte. Lasciami l’impronta della tua voce nella mia mente, lasciami i segni della tua barba leggermente pungente ma piacevole sulla mia pelle nivea, lasciami le scie che la tua lingua percorre su di me e che non scivoleranno via con della semplice acqua, non scivoleranno via dal mio esile corpo nemmeno quando chiuderemo gli occhi per sempre. Lasciami il tuo amore sulle mie labbra rosee e a riempirmi gli occhi languidi, perché senza di esso continuerei a cadere nel buio di un cuore distrutto dalla vita.

Sto cadendo.

E allora, baciami. Bacia questo mio cuore che sembra ormai spacciato, bacia la mia bocca che invoca il tuo nome, bacia il mio corpo come solo tu puoi fare. Bacia la mia nuca, e non dirmi che va tutto bene, perché questa bugia brucia più di ogni verità. Ascoltami, anche se ciò che dico non ha senso nemmeno per me e ti sembra un’idiozia, perché ne ho bisogno. E amami con le parole ogni mattina, mentre ti preparo il caffè nero e amaro che ti piace tanto; amami ogni sera, abbracciandomi sul divano, mentre tu guardi la televisione sorridendo e io osservo il tuo viso finalmente felice; amami davanti al branco, alla nostra nuova famigli incasinata ma perfetta per noi, davanti al mondo intero, prendendomi la mano e stringendola gentilmente come per assicurarmi che non mi lascerei schiantare al suolo, che sei qui ad aspettarmi per mi ami.

“Bésame la espalda.
Cuéntame las curvas de mi cuerpo con tu lengua.
Si me escuchas no sé qué estoy diciendo.
Estoy cayendo.”

Sto cadendo, Derek.
Ma tra le tue braccia.

Okaaaaay, non lo so.
Stavo ascoltando questa canzone - che, tra parentesi, ho ascoltato in una puntata di Teen Wolf (la prima della quarta stagione per intenderci, quella di sottofondo alla scena ~~lesbo~~ in discoteca tra Malia e Kira) e mi è piaciuta tantissimo.
Quindi, pls, fatemi sapere cosa ne pensate.
Bye bye.

-Gari ((mi firmerò così, d'ora in poi)).