Anime & Manga > Yowamushi Pedal
Ricorda la storia  |      
Autore: ReaRyuugu    15/08/2014    0 recensioni
Sorrise, Toudou, chiudendo l’armadio per specchiarsi davanti allo specchio attaccato alle ante: da quel giorno in poi avevano finito per contattarsi spesso, spesso chiacchierando delle loro passioni, talvolta anche passandosi l’un l’altro qualche consiglio di stile.
«Niente male~ e invece come ti pare il mio outfit del giorno?»
Fu la risposta che gli dette, allegando al messaggio la foto appena scattata della propria figura riflessa. Non che fosse propriamente l’outfit del giorno, visto che si era cambiato in quel momento – ma che importava? La cosa fondamentale era che era riuscito a rispondere entro dieci minuti.

{Crackship Crossover - Kise RyoutaxToudou Jinpachi}
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Jinpachi Toudou
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

{Selfie Wars

 

 

 

«Torno adesso da uno shooting, mi hanno permesso di tenere i vestiti che ho indossato! Ti riservo l’anteprima mondiale, che ne pensi, Toudou-senpai? (*^ワ^*)»

In realtà a Toudou nemmeno servì leggere il nome del mittente, né tantomeno arrivare a spulciare il contenuto del messaggio per sapere chi avesse deciso di scrivergli: non appena la suoneria personalizzata che aveva riservato quel contatto risuonò nell’aria, egli già sapeva perfettamente di chi si stesse trattando.

Sgusciò dal letto su cui si era comodamente sdraiato per rilassarsi dopo l’estenuante pratica di quel pomeriggio, dimenticando ogni fatica mentre con orgoglio spalancava le porte dell’armadio e iniziava a frugare tra gli ultimi acquisti che aveva infilato là dentro: era solito visitare i centri commerciali più forniti per essere sicuro di avere sempre un aspetto presentabile e alla moda, ed era stato proprio durante una di queste incursioni che era finito per incappare nel punto di forza della squadra di basket di una scuola superiore neanche troppo lontana dal distretto in cui viveva. Rivista di moda alla mano e occhio attento, pronto a scrutare ogni angolo per individuare il prima possibile i componenti dell’outfit che la sua mente modaiola aveva escogitato, il modo in cui si erano incrociati era stato quasi cliché: le loro mani si erano allungate contemporaneamente verso il medesimo capo d’abbigliamento, ultimo rimasto della sua categoria e solitario sul suo designato appendiabiti, portandoli a scrutarsi per infinti secondi in un silenzio imbarazzato che permeò entrambi da capo a piedi.

- Prego, prego, tanto credo non sia neppure della mia taglia! – l’aveva invitato l’altro, ma la sua mente era tutta da un’altra parte: normalmente non avrebbe esitato ad accogliere quella gentile proposta, afferrare l’oggetto del proprio desiderio e fuggire verso il camerino più vicino, ma la sua attenzione era totalmente concentrata sul viso del ragazzo che era davanti a lui. L’aveva forse già visto da qualche parte? Aggrottò perplesso le sopracciglia, tornando alla rivista che teneva stretta in mano.

No, non poteva averlo visto lì, giusto? Doveva per forza essere uno scherzo della sua mente, ma prima doveva accertarsene.

Ancora ricordava la foga con cui aveva cercato la pagina in cui aveva adocchiato la pubblicità che vagamente faceva capolino tra i suoi ricordi confusi, emettendo un’esclamazione più che sorpresa quando, nell’alzare la pagina e confrontare il viso del modello con quello della persona in cui si era imbattuto, aveva realizzato che si trattava del medesimo individuo.

- Ma tu sei Kise Ryouta?! -

Da lì le cose si erano susseguite con rapidità sorprendente: a partire dalla richiesta di autografo sulla rivista (non lo seguiva granché, certo, ma quando sarebbe stata la prossima volta in cui avrebbe avuto l’occasione di farsi fare un autografo da un modello in carne ed ossa?) gli argomenti di dialogo si erano srotolati uno dopo l’altro, passando dalla moda allo sport, fino al momento in cui avevano deciso di scambiarsi i numeri di telefono.

Sorrise, Toudou, chiudendo l’armadio per specchiarsi davanti allo specchio attaccato alle ante: da quel giorno in poi avevano finito per contattarsi spesso, spesso chiacchierando delle loro passioni, talvolta anche passandosi l’un l’altro qualche consiglio di stile.

«Niente male~ e invece come ti pare il mio outfit del giorno?»

Fu la risposta che gli dette, allegando al messaggio la foto appena scattata della propria figura riflessa. Non che fosse propriamente l’outfit del giorno, visto che si era cambiato in quel momento – ma che importava? La cosa fondamentale era che era riuscito a rispondere entro dieci minuti.

Sì, perché oltre al contattarsi per chiacchierare del più e del meno, non era raro neppure che indulgessero in quelle piccole gare di fotografie- Selfie Wars, così le avevano ribattezzate in un attimo di estro creativo pari più o meno a zero. Le regole erano semplici: uno dei due iniziava mandando una foto di ciò che indossava e l’altro aveva un limite di dieci minuti per rispondere. Si perdeva quando si sforava il tempo massimo o non si sapeva più come replicare, anche perché era vietato riproporre lo stesso abbigliamento in due diverse ‘gare’.

Alla fine in tutto questo non c’era niente di così strano, no? Tanto a lui quanto a Kise non dispiaceva trattarsi bene per quanto riguardava questo ambito, e visto che ottenere gratificazioni da esterni era piuttosto raro (chiaramente durante gli orari scolastici erano costretti alle loro uniformi, ma facevano la loro deprimente parte anche compagni di squadra completamente disinteressati e migliori amici che per qualche motivo non erano mai disponibili né a rispondere al telefono né a replicare ai frequenti sms) mettersi in gioco e complimentarsi a vicenda era un modo come un altro di tenere alti i loro spiriti.

La risposta dell’altro ragazzo arrivò poco dopo, naturalmente con tanto di foto incorporata.

«Eeeh~ non mi avevi detto che eri andato a fare shopping di recente! Σ(゜ロ゜;) Stai benissimo, mi piace un sacco quella maglietta, e la giacca che hai messo sopra la vorrei anche io, haha! () Oggi mi hanno dato anche queste cose, ma non si avvicina minimamente al mio solito stile, quindi non so bene cosa pensare… ! Non sono molto credibile come ragazzaccio, vero? (*ノωノ

Per poco Toudou non si strozzò con la saliva, gli occhi talmente incollati sullo schermo che per qualche secondo si dimenticò perfino di dover rispondere a dovere il prima possibile. Aveva ragione a dire che quello non era il suo solito stile: in tante foto che gli aveva mandato e che aveva per curiosità (non per altro!) cercato autonomamente in riviste e book specializzati gli aveva sempre visto addosso un abbigliamento sì giovanile, ma comunque sobrio e mai particolarmente eccessivo. Quella era la prima volta che lo vedeva vestito in quel modo, con quella maglietta a rete per niente coprente che sbucava da sotto gli squarci di una t-shirt strappata e piena di stampe. Dei pantaloni poteva vedere qualcosa solo fino a metà coscia, ma anche quelli parevano nel medesimo stile: possibile che avessero improvvisamente deciso di intraprendere una svolta radicale e di affidargli quello stile da bad boy?

Prima che le domande iniziassero ad oscurargli completamente la facoltà di pensare si ricordò di dovergli rispondere prima di porsi altri quesiti, cambiandosi alla svelta da uno stile un po’ meno casual ad uno vagamente più formale: gli inviò in fretta la foto, accompagnata da un messaggio scritto di sovrappensiero e del quale a malapena lui stesso ricordava il contenuto, tornando nell’attesa a sbirciare quella foto appena ricevuta.

Era una visione insolita, certo, ma non era così… malvagia. D’altronde lui poteva più che permettersi un abbigliamento del genere: era alto ben sopra la media e anche ben formato, con quei muscoli ben in rilievo che lo fecero diventare di tutte le sfumature dell’invidia quando aveva scoperto che appartenevano ad un ragazzo più piccolo di lui di due anni.

Era bello, non c’era niente da fare. Come biasimarlo per essere così giovane e già discretamente famoso, nonché così popolare con le ragazze?
- E non solo con quelle… - sospirò di sovrappensiero, osservando il tempo che scorreva inesorabile. Non aveva più niente da mostrargli? L’idea lo contrariava parecchio.

Dopotutto ormai si era ampiamente reso conto che, tutte le volte che facevano quelle piccole gare, il motivo principale per cui continuava imperterrito a rispondere era la curiosità di vedere quale foto gli avrebbe mandato. O meglio- in realtà gli sarebbe andata bene qualsiasi cosa avesse avuto indosso, l’importate era poterlo vedere, anche se solo tramite il piccolo schermo di un cellulare. Era forse finito anche lui ammaliato dallo stesso fascino che aveva conquistato tutte le fan accanite di cui l’altro non mancava mai di parlargli, raccontandogli aneddoti curiosi e storielle anche divertenti? Ma lui non era una fan, maledizione!
Il trillo del cellulare lo distolse da quel rocambolesco precipitare di pensieri, la risposta di Kise che arrivava proprio un attimo prima dello scadere del tempo massimo.

«Ritieniti fortunato, se le fan mi vedessero così probabilmente impazzirebbero, hahah! (*≧▽≦) No, ok, la verità è che non ho più niente di nuovo da mostrarti oltre questo… mi sa tanto che la vittoria è tua, stavolta~ (^O^

E, in effetti, da mostrare aveva al contempo tutto e niente.

La foto che gli aveva mandato rappresentava nient’altro che Kise a petto scoperto, i pantaloni di jeans scuro appena sbottonati per mostrare l’elastico dei boxer sul quale era impresso il nome di qualche marca famosa al quale Toudou nemmeno prestò attenzione.

C’era molto di più a cui far caso, oltre alla parola scritta su una fascetta bianca, come ad esempio la sua espressione giocosamente ammiccante, ma allo stesso tempo maliziosa; come quel busto tanto perfetto da sembrare scolpito nel marmo e che fino a qualche manciata di secondi prima pensava di essere eternamente relegato ad immaginare a partire dallo spettacolo offerto da quelle finestre sul paradiso che erano gli squarci della maglietta di poco fa; come la sottilissima linea di peli chiari che da sotto l’ombelico andava ad affondare all’elastico della sua biancheria, leggermente allargato dal pollice incastrato tra questi e la pelle del fianco come a rivolgere un invito tanto implicito quanto, forse inavvertitamente o forse no, lussurioso, che come la tentazione più venefica risuonò nella testa del giovane ciclista.

“Non sei curioso di sapere cosa c’è oltre?”

 

Il tempo passava inesorabile, sforando inevitabilmente il tetto massimo dei dieci minuti.

Controllando il cellulare per l’ennesima volta, Kise non riusciva a credere di aver vinto sul serio quella gara. Gli aveva praticamente consegnato la vittoria, com’era possibile che non avesse idea di come rispondergli? Sorrise, scrollando le spalle. Ormai era da parecchio che Toudou era l’unico a vincere, una volta tanto non sarebbe certo stato male se il titolo di trionfatore spettava a lui, no? Anche se proprio non capiva perché quell’altro non avesse neppure dichiarato la resa, ora che ormai era più che palese che avesse perso. Che si fosse addormentato? Nel dubbio, gli avrebbe mandato un messaggio giusto per confermare che avesse realizzato che i minuti erano scaduti da un pezzo.

«Tempo scaduto! Grazie per la vittoria, senpai~ la prossima volta attento all’orologio, però! (=⌒▽⌒=

Sorprendentemente, la risposta si fece attendere ancora un bel po’ prima di arrivare.

D’altronde, il ragazzo non aveva davvero idea di aver premiato l’amico con la più deliziosa e frustrante ispirazione per le proprie segrete e insidiose fantasie.

 

 

Salve!

Ricordo chiaramente di aver fatto una solenne promessa, tempo addietro: quando sarebbe stata inaugurata la sezione Yowamushi Pedal, allora avrei scritto una crossover tra Yowapeda e KnB.

E non parlavo di una crossover qualsiasi: che ci crediate o no, per quanto sia fedele alla KasaKise e alla ManaTou, una delle mie assolutamente serissime otp è la KiseTou (o TouKise, ancora non ho ben deciso). Pensateci un attimo, non credete che andrebbero terribilmente tanto d’accordo?

Ok, probabilmente sono solo io a pensarlo, ma questo non ha messo un freno alla mia fantasia e finalmente ecco che adempio alla mia promessa pubblicando l’oneshot che avete appena letto.

Che dire? Non credo di essere granché capace di manovrare né l’uno né l’altro, ma nonostante questo non mi dispiace ciò che ho scritto. Una delle cose che mi ha rubato più tempo è stato cercare le faccine, che tra l’altro non so neanche se visualizzerete correttamente. E pazienza.

Al solito, ringrazio chiunque passerà, leggerà e/o deciderà di commentare. Non esitate a recensire lasciandomi le vostre opinioni, mi fa sempre piacere sapere cosa gli altri pensano di ciò che scrivo~

Alla prossima!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yowamushi Pedal / Vai alla pagina dell'autore: ReaRyuugu