NOTE DELLA
PIGNA
Buon Ferragosto a tutti/e!
Lo so che è un’eternità di tempo che
non aggiorno più e lo
so che sto finendo l’ispirazione, quindi mi serve una
stagione di Sherlock o,
perché no, due. Scherzo. Ma sarebbe bellissimo…
Tornando seri, questa shot non è
collegata alle
precedenti e può essere collocata in un eventuale post The
Sign Of Three, dopo
che Sherlock ha abbandonato il matrimonio di John e Mary.
Ho detto tutto quello che volevo dire e perciò vi auguro
una buona lettura!
Titolo: Incubo
Genere: Fluff; Slice of Life
Avvertimenti: Spoiler!
Un urlo squarcia la
tranquillità della notte e sveglia di
soprassalto Molly, che si volta verso la fonte di esso, trovando
Sherlock che
si contorce nel letto accanto a lei, scalciando e dibattendosi come un
forsennato. Gli appoggia una mano sulla spalla ma viene brutalmente
scacciata. Tenta
di nuovo di calmarlo, ma viene allontanata un’altra volta.
-Sherlock…- Lo chiama
dolcemente, provando ancora ad
afferrargli la spalla, inutilmente.
Quindi salta giù dal
letto e si posiziona davanti a lui,
prendendogli il volto tra due mani e svegliandolo. L’uomo,
visibilmente scosso,
spalanca gli occhi e fissa la donna senza davvero riconoscerla. Scalcia
via le
coperte e si tira a sedere di scatto, stringendo le ginocchia al petto.
Respira
affannosamente e fa scattare lo sguardo da una parte
all’altra nel buio della
camera.
-Sherlock.- Sussurra, alzando
titubante una mano ma
bloccandosi a metà strada, notando la sua espressione
spaventata. L’uomo afferra
la sua mano tra le sue e cerca di regolarizzare il respiro, mentre la
donna
attende che si calmi prima di fare domande su quanto accaduto.
-Oh Molly.- Esala, allargando le
braccia e avvolgendola
forte contro il proprio petto.
-Sherlock.- Ripete lei,
abbracciandolo stretto e
accarezzandogli la nuca. Non aggiunge altro. Rimane semplicemente in
quella
posizione per un tempo che sembra infinito quando infine Sherlock parla
di
nuovo.
-Non andare via.- Sussurra,
seppellendo il naso nell’incavo
del collo di Molly e trattenendo il respiro. La donna sbatte le
palpebre un
paio di volte e aumenta la stretta intorno a lui, adagiandosi sotto le
coperte
al suo fianco.
-Non vado da nessuna parte,
Sherlock.- Afferma con tono
deciso, accarezzandogli i riccioli alla base del collo, ricevendo un
sospiro
soddisfatto in risposta. Continua a intrecciare le dita tra i suoi
capelli
anche dopo che si è addormentato, cullandolo come se fosse
un bambino troppo
cresciuto che ha solo bisogno di attenzione di affetto.