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Autore: Mana Selas    16/08/2014    2 recensioni
Mi chiamo Gumi, sono un essere artificiale creato in provetta dalla scienza, nati per cantare e divertire i nostri creatori, questo fino a che non si stufarono di noi. Fino a quando non ritennero che il tempo delle voci artificiali era finito. Allora iniziò questo inferno, quando decisero di eliminarci in modo scenico, ma non molto originario. Siamo come i gladiatori, dobbiamo combattere tra noi fino alla morte. Ho tenuto questo diario.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gumi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18-04-XX Dovrei raccontare il mio incontro, ma mi perdonerete se non racconterò ogni minimo dettaglio di quello che è successo, anche perché mi sembra chiaro che se sto scrivendo queste pagine sono stata io a vincere. Il mio incontro è stato contro Seeu. Sento ancora la sensazione di cadere in un profondo baratro mentre la vita fluiva via dai suoi occhi, la sensazione calda delle gocce di sangue che mi scivolano addosso, ma non posso lasciarmi sopraffare … devo continuare a mostrarmi forte per gli altri … scriverò invece del così detto “potere speciale”. Ho voluto vedere cosa sarebbe successo a gridare il titolo di una canzone durante l’incontro, ma non credevo l’effetto fosse così forte, quando ho gridato “saigo no revolver” il mio corpo sembrava muoversi da solo, i suoni le sensazioni arrivavano attutiti sembrava un ricordo o un sogno. Anche Seeu alla vista della mia reazione provò a richiamare una canzone; “Hide and seek” aveva gridato a gran voce. All'improvviso cambiò, sembrava fosse diventata completamente pazza da un secondo all’altro. Continuava a ripetere come un disco rotto “ Toc-toc sto arrivando”. Ma 5 minuti passano in fretta, avrei preferito che l’effetto non fosse finito, poiché sono rimasta davanti alla mia avversaria morente. Di nuovo padrona del mio corpo non ho fatto altro che stringere la ragazza fra le braccia e chiederle scusa. Ormai sono sporca, ma se mi fossi comportata diversamente non avremmo avuto né cibo, né informazioni. Toc-toc …. Guardo spaventata la porta e rimango in silenzio mentre nella mia mente lei muore di nuovo …. Toc-toc …. Di nuovo rivedo Seeu che mi attacca con gli occhi iniettati di sangue … Toc-toc.. La voce di Len mi fa sussultare,anche se è lui e non il fantasma che mi perseguita, come posso solo guardarlo in faccia. “apri” mi ripete, ma io non posso andare da lui, ho ucciso per loro, per me, sono un essere orribile “apri, so che sei qui dentro”. Una vecchia legnaia sgangherata è il posto dove speravo di non essere trovata; guardo la porta seduta su di un grosso ceppo nodoso, mentre poso il diario. “apri, quanto ancora vuoi comportarti così, sai come ti ho trovato? Ho seguito il sangue! Sei ferita non è vero? Fammi vedere!! Gumi per favore!!!” “no, è un graffio, non è lì che fa male” “Gumi, te ne prego, ho perso la persona per cui avrei sacrificato ogni cosa, perché tu hai voluto proteggermi, ora lascia che faccia lo stesso con te, voglio curare le tue ferite, voglio proteggere la ragazza che ha incoraggiato tutti, grazie alla quale la mia gemella ha affrontato la morte a testa alta sacrificandosi per me, quante volte ancora devi farmi fare questo discorso!!!” Mi alzai lenta raggiunsi la porta e feci scattare il chiavistello e me ne tornai su quel tronco, di nuovo in posizione fetale, mentre lui piano entrava e mi raggiungeva. Mi cinse un polso, per farmi mettere eretta. “ se stai così come faccio a vedere dove sei stata ferita?!” Rimanevo lì in silenzio rannicchiata come una bambina imbronciata. “Gumi, ti prego” “non voglio mostrarti di nuovo la mia debolezza” Alzo delicatamente il mio volto e mi disse “facciamo un patto? Come io ho mostrato il mio dolore solo a te, tu mostralo solo a me! Piangi, disperati, arrabbiati, mostrami tutto quello che hai nel cuore! Solo e unicamente a me! Così avrò un motivo per combattere e tornare, per proteggerti” appena ebbe finito di parlare si mise ad analizzare la ferita che a mi aveva inferto Seeu. Aveva colpito il collo e all’addome. “questi li chiami graffii” “mi ha preso solo di striscio” dissi mentre piano puliva la ferita con una garza inumidita “combatterò per te e per l’onee-san, non permetterò che tu vada!” “cosa vorresti fare sentiamo” “andrò io al tuo posto!” “non lo farai, anche se dovessi legarti o incatenarti, devo andare io” “ho promesso di non lasciarti andare a tua sorella e a me stessa!!” “e quella volta mi hai fermato se ti ricordi …. e mi hai anche detto di punirti, bene questa è la tua punizione mi lascerai andare, anche io devo combattere, per lo stesso motivo per cui nessuno di noi si è tirato indietro, per garantire almeno uno di salvarsi da questa pazzia!” “ma com…” “smettila e il discorso finisce qui, beh almeno per questo incontro puoi stare tranquilla, guarda qua che disastro, non l’hai nemmeno pulita?!” disse dopo aver fasciato il collo ed essere passato ad analizzare la ferita sul fianco. “ma cosa vuoi dire con “ per almeno per questo incontro posso star tranquilla”??” “anche questa volta hanno annunciato subito l’incontro, ah finalmente non sei più in stato catatonico, sono contento” disse accennandomi un triste sorriso. “… Gakupo onii-san?! Devo andare dalla onee-san, come la ha presa, deve essere a pezzi” scattai in piedi ma rovinai a terra “cosa?!” “questo succede perché hai perso un sacco di sangue e non mangi o bevi da due giorni!” “ma che dici? Sono appena tornata” “non te ne sei resa proprio conto, il tuo incontro è stato ieri mattina, quei due erano così preoccupati, pensa che Gakupo era più in pensiero per te che per l’incontro e Megurine ha ripreso a parlare per convincerti ad uscire, almeno a mangiare ma tu non hai mai aperto o risposto, ne a loro ne a me! ” “D … davvero!?” “quindi adesso fa la brava e ubbidisci perché ho passato un giorno intero a tentare di forzare quella maledetta porta.” Disse finendo di fasciare il fianco e prendendomi in braccio “ora mangi, e poi ti metti a riposo, ma prima chiedi scusa a qui due … oh però ci arrivi a prendere quel flacone” mi allungai e afferrai una boccetta con dentro un liquido trasparente e con sopra scritto << acqua ossigenata>>. “i rifornimenti?” “già ci sono molti medicinali questa volta, e anche molto cibo, solo grazie a te, quindi smettila di portare il peso da sola”. 02-05-XX Lasciammo quella sgangherata legnaia e tornammo dagli altri a cui chiesi scusa; non sapevate quanto ero contenta di sentire la voce della onee-san. Anche adesso non lasciava il fianco di Gakupo. Il tempo trascorse inesorabilmente . Arrivo infine l’1 maggio, il giorno dell’incontro di Gakupo, fu allora che scoprii chi era la sua avversaria, Mayu; poiché non avevo avuto il coraggio di chiedere chi fosse. Questa volta davanti allo schermo c’eravamo raccolti tutti. L’incontro sarebbe sembrato impari agli occhi di tutti. Ma credetemi non ho respirato per tutta la sua durata; beh non è durato nemmeno un minuto. Subito dopo il via la situazione fu chiara la ragazza in un secondo fu addosso al ragazzo che si sposto di lato cerco di chiamare il titolo della sua canzone, ma la ragazza era già di nuovo ripartita all’attacco e facendo finta di schivare un colpo della katana dell’onii-chan, si porto veloce alle sue spalle e gli pianto la sua accetta nella schiena proprio all’altezza del cuore. Ora guardava il vuoto con un’aria da pazza, una luce sinistra negli occhi e il volto completamente ricoperto di sangue. Infine, dopo aver aggirato il corpo del ragazzo, piano si avvicinò a una telecamera aveva un sorriso spettrale e disse “ pensate che lascerò qualcuno di voi in vita, hahahahaha illusi, amici o nemici chi se ne importa, voglio vincere questo gioco!” poi si mise a colpire la telecamera che riprendeva l’incontro della radura. Nessuno osava parlare, era difficile anche respirare lo shock era troppo grande. Eravamo rimasti noi tre e naturalmente il prossimo incontro sapevamo tra chi sarebbe stato, anche se le scritte apparvero sul video come a ricordarci che non c’era salvezza. Len vs Kaito. ...................................Ed eccomi come al solito qui a stressarvi con le note. Allora ringrazio chi legge, e soprattutto chi mi ha lasciato delle recensioni!! NON SAPETE QUANTO MI RENDETE FELICEE!!! Soprattutto a chi mi chiede di continuare: GRAZIE!! Ora questo capitolo è un po’ corto anche se ci sono due incontri ma perché ho decisamente intenzione di impegnarmi nel prossimo è la sfida che aspetto di scrivere da quando ho iniziato questa storia, quindi vedetela come una specie di intervallo anche se mi dispiace per il povero Gakupo che non ha potuto brillare nel suo incontro (?) Bene passiamo alle canzoni!!! Allora incominciamo dalla mia preferita Gumi: Saigo no revolver direi che l’ho scelta perché è collegata alla canzone che nel ciclo dei peccati capitali rappresenta l’ira (che ho sentito proprio di recente ed è bellissima, quindi credo proprio la inserirò nella storia, anche se ciò mi porta a scombinare un po’ i miei piani) e poi anche perché parla di una ragazza costretta ad uccidere colui che ama costretta da un certo misterioso “santa-san” quindi mi sembrava molto in tema, invece Hide and seek è inquetantissima e anche lì Seeu anche se è la protagonista non ha come dire un lieto fine. Infine Mayu, qui ero completamente in pappa non ascolto molte delle sue canzoni e sappiate che di lei ho l’immagine della yandere ricoperta di sangue quindi ho preferito dare sfogo alla mia fantasia piuttosto che inserire un titolo u.u
  
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