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Autore: supermafri    16/08/2014    3 recensioni
l Rin x Len l Kagamincest l One-shot l 700 parole l Len's centric l
"Con le tue gesta anche il vestito albicocca inizia a scoprirti le cosce nivee e le mutandine giallo canarino fanno capolino tra la stoffa. I miei occhi si illuminano e piccole gocce di sudore segnano il percorso, dalla fronte alla mandibola, dal collo al petto. Il cuore abbaia nella cassa toracica, ti vuole, ti appartiene."
Spero di avervi incuriosito un po'. Buona lettura. Baci, Supermafri^^
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incest
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Hot Shiver.
~ My sweet death ~
 
 
 
 
Mi lasci seduto al tavolino di metallo lucido e argenteo con mamma e papà, chi alla mia destra, chi a sinistra, ad aspettarti. È agonizzante sapere di averti così vicina e dover tacere i miei sentimenti per le assurde circostanze che si presentano palesi, senza una scappatoia, senza una via di fuga. Eppure vedo come attendi quei nostri momenti intimi, sacri, desiderati e mi domando come tu riesca a sopportare così bene il dolore e la sofferenza patite per tutto questo. E pure tu sai, che di sacro in noi non vi è nulla: il nostro, è un legame illegittimo e incompreso dalla ragione, dall'etica, dalla morale, dalla legge e dallo spirito. Nonostante le pressioni esterne, io continuo a cadere in quel baratro nero senza fondo, e tu con me. Senza rimpianti. Senza voglia di risalire. C'è sempre e solo gioia negli occhi tuoi, quell'allegria che contagia pure il mio volto stravolto dal peccato. 
Proprio come ora. Hai comperato il tuo gelato preferito, cioccolato bianco e nocciole; lo sento, sento il profumo del tuo viso scaturire meraviglia.
Ti siedi sulla seggiola scomoda difronte alla mia e ti osservo attentamente mentre apri il pacchettino bianco della Magnum e sfili, con una lentezza quasi asfissiante, il bastoncino di legno lavorato. Con gesto studiato, lo porti alle labbra, saggiando il primo bocconcino prelibato, mentre il chiacchiericcio dei nostri genitori si disperde nell'aria. Anche la baldoria e la confusione degli altri tavoli si attenua e si azzera.
Ora siamo solo tu ed io, un'unica grande cosa ingestibile e incontrollabile da tutto il pianeta, da tutto l'Universo.
Lecchi l'estremità superiore con la malizia nello sguardo - mi provochi? Hai voglia di giocare un po'?
Sono curioso delle tue qualità, dei tuoi pregi e accetto così la sfida. Appoggio la mia schiena al bordo curvato dietro di me, distendo le gambe e incrocio le braccia per godermi al meglio il tuo spettacolo. Di rimando, alzi le tue gambe nude e morbide e le incolli al tuo petto gonfio, causando l'irrefrenabile innalzamento della linea dei tuoi seni tondi. I miei stimoli iniziano a farsi sentire, salgono poco a poco, senza fretta.
Con le tue gesta anche il vestito albicocca inizia a scoprirti le cosce nivee e le mutandine giallo canarino fanno capolino tra la stoffa. I miei occhi si illuminano e piccole gocce di sudore segnano il percorso, dalla fronte alla mandibola, dal collo al petto. Il cuore abbaia nella cassa toracica, ti vuole, ti appartiene.
Ti accorgi subito delle mie condizioni e passi dai preparativi all'attacco. Sorridi altezzosa e lasci scorrere lungo la spalla il filo nero del reggiseno in pizzo. Lo riconosco. Solo poche ore prima l'avevo tra le mani: t'eri data a me, ricordi? 
Stacchi un altro pezzetto e passi la lingua tra i denti, sulle labbra, sporcandoti di quel bianco puro e latteo, che mi conferisce una sensazione al basso ventre. La mente inizia a cedere tutti i pensieri e si riempie di tutte le emozioni malsane che provo per te.
Lo prendi in bocca e inizi a succhiarlo con veemenza, lasciando che la sua superficie levigata accarezzi il tuo nasino all'insù e lo colori, non preoccupandoti affatto di ciò che in realtà c'è intorno a noi - quasi a volermi dire: "È quello che vorrei fare tutte le notti con te."
Sembra quasi una supplica la tua, e io non sono ormai più in grado di ragionare su cosa sia giusto o sbagliato.
E sento finalmente il tuo profumo di donna, dolce e delicato, che infrange l'aria, che arriva alle mie narici e le intontisce.
Che meravigliosa sensazione odono i miei nervi, i miei muscoli, i miei organi infervorati. Lo so. Lo so, che tu sei la mia dolce morte.
Premi il tuo piccolo polpastrello sul labbro inferiore appena arricciato e mi mandi un bacio casto, puro, innocente.
E lo scopro.
Passo il braccio sopra l'imboccatura dei pantaloni smeraldo, mentre la mia piccola si alza e getta gli ultimi rimasugli con aria soddisfatta.
Cazzo. Ha vinto.
Il rigonfiamento del tessuto è più che visibile oramai.
Che donna maledetta...
Come può la mia dolce sorellina eccitarmi in questo modo?

 
Sorrido sprezzante.
Verrà punita per questo.
Verrà punita questa stessa notte.

 
 
 
         
  
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