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Autore: Kastel    16/08/2014    1 recensioni
Chissà se gli androidi sognano.
Aoba se lo chiede ogni sera.

[Una piccola ClearxAoba]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aoba Seragaki, Clear
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chissà se gli androidi sognano.
Aoba se lo chiede ogni sera.
Ogni notte, aprendo gli occhi per i motivi più disparati, gira sempre il viso per poter osservare quello di Clear. Le prime notti credeva non riuscisse a dormire, ma poi ha compreso che anche un robot come lui è dotato della possibilità di richiudersi dentro la modalità riposo, esattamente come Ren.
E allora ha iniziato a domandarsi se potesse sognare.
Non ha mai avuto la possibilità di chiederglielo: ogni mattina il pensiero si dissolve tra le labbra di Clear, quasi fosse anch'esso il frammento di un sogno. Eppure, mentre la notte si lascia morire, Aoba osserva il viso del compagno e si pone questo interrogativo.
Forse, però, il vero quesito è la diretta conseguenza della domanda iniziale.
Cosa sognano gli androidi?
Aoba non è sicuro di cosa potrebbe elaborare il cervello di un robot nel sonno, ma conosce abbastanza bene Clear per immaginarsi lo svolgimento del sogno.
Sicuramente, si dice, ci saranno le meduse. Immancabile la loro presenza: il robot ne è quasi ossessionato, quasi desiderasse averle come animaletti da compagnia. Ha scommesso con se stesso, parecchio tempo prima, che se Clear prendesse mai un Allmate avrebbe sicuramente la forma di una medusa.
Poi le stelle. Affascinante combinazione, non può far a meno di notare: entrambe luminose, entrambe così lontane da essere incompatibili. Un po' come l'umanità, pronta a cadere da un momento all'altro, e i robot, che vivono di luce riflessa.
E poi loro due, i rappresentati di quei mondi così distanti ma che non posso vivere troppo lontani l'uno dell'altro. Probabilmente sarebbero lui nel cielo e Clear nel mare, ad osservarsi ed a scoprirsi a vicenda. E forse, chissà, alla fine Aoba si lascerebbe cadere, fidandosi delle parole di Clear:

Vieni da me, Aoba-san. Io ti amo.

Sarebbe proprio un sogno da quel pazzoide del mio ragazzo, pensa sempre il ragazzo.
Ed è proprio pensando a ciò che capisce che, alla fine, non crede di aver bisogno di scoprire se e cosa sogna Clear.
Probabilmente perché entrambi sono già dentro un sogno.
L'unico che un androide potrebbe mai creare.
Ma, proprio per questo, il più bello di tutti.
La realtà.

 

 

 

Note.

Il titolo è una chiara citazione di “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”, romanzo di Philip K. Dick da cui hanno tratto “Blade
Runner”.
Il perché abbia scritto una ClearxAoba è un mistero pure a me stessa, ma sono dettagli. 

   
 
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