Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: amuto    17/08/2014    1 recensioni
Hogwarts, i nostri eroi sono ormai alle loro vite e a popolare i corridoi dell' antica scuola di magia e Stregoneria, è rimasta la loro prole.
Un mix di vita adolescenziale.. Drammi, amori, nuove esperienze, giovani e voraci emozioni.
Cosa succederà tra quelle mura di pietra?
-Tratto dal capitolo 1-
''Ormai i ragazzi e le ragazze del dormitorio erano abituati a vederla entrare lì, anche se era un’intrusa. Del resto, tutta Hogwarts sapeva che mezza Grifondoro era popolata dalla prole Potter/Weasley. Perciò, era perfettamente normale che Dominique entrasse in quel luogo per vedere i suoi cugini. Ma, anziché intraprendere le scale del dormitorio femminile, quella si diresse come una furia verso quelle del dormitorio maschile. Doveva ASSOLUTAMENTE vedere una persona.''
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premetto che ormai è passato davvero tanto tempo dall'ultima storia che ho scritto.
Mi è mancato questo posto e non poco, ma non riuscivo più a trovare l'ispirazione per andare avanti.
Questa mi è stata data di recente da Anfimissi, un'autrice che attraverso le sue storie mi ha introdotto nel magico regno delle fanfiction. 
Probabilmente lei non mi leggerà mai, ma vorrei dedicare la storia a lei, che ha avuto il coraggio di tornare anche dopo tanto tempo.
Per chi mi conoscesse già, ho sempre scritto riguarda alla Dramione, e ho deciso di cancellare la mia long-fic, 'Eventi Inaspettati', perchè non riuscivo più a dare a questa continuità. Vi chiedo scusa per avervi abbandonate ed essere sparita nel nulla per così tanto tempo, spero sappiate perdonarmi.
Mi sono cimentata nella New, non avevo mai scritto niente su di loro e sono proprio curiosa di vedere cosa ne uscirà fuori.
Mi auguro che la fiction vi piaccia, spero di poter aggiornare regolarmente almeno una volta a settimana.
Buona lettura a tutti!
Ad Anfimissi.

Dominique entrò a passo di marcia nel dormitorio Grifondoro.
La bacchetta che stringeva fra le dita, piangeva per quanto dolore stava provando per via della morsa della proprietaria.
Ormai i ragazzi e le ragazze del dormitorio erano abituati a vederla entrare lì, anche se era un’intrusa. Del resto, tutta Hogwarts sapeva che mezza Grifondoro era popolata dalla prole Potter/Weasley. Perciò, era perfettamente normale che Dominique entrasse in quel luogo per vedere i suoi cugini. Ma, anziché intraprendere le scale del dormitorio femminile, quella si diresse come una furia verso quelle del dormitorio maschile. Doveva ASSOLUTAMENTE vedere una persona.
Alcuni ragazzi del primo anno, nel vederla così carica di rabbia, si appiattirono sul muro per permetterle di passare.
<< JAMES SIRIUS POTTER! >>
Tuonò, quasi ringhiando, aprendo con un calcio ben assestato la porta che sapeva essere della stanza del cugino.
<< TU! Brutto Schiopodo! Escremento di Centauro! TU, COME HAI POTUTO. >>
Dal canto suo, James restava comodamente svaccato nel suo letto, sfogliando il libro che aveva fra le mani, con fare disinteressato. Non le importava nulla delle stupide strilla di Dominique, ormai non le facevano più alcun effetto, essendoci abituato da anni.
<< Bâtard! >> Strillò in fine la biondina.
James sapeva che quando la sua adorabile cuginetta iniziava a parlare in francese, era proprio al limite della sopportazione. E adorava che per dire insulti pesanti, usasse quella lingua per farsi comprendere il meno possibile. Ma, ormai, James li conosceva a memoria.
Si lasciò sfuggire un sorrisetto divertito per quei pensieri, e di certo alla bionda non sfuggì.
<< Vous avez le courage de rire! >> Gli urlò contro ancora la bionda, avvicinandosi precipitosamente al ragazzo, strappandogli dalle mani il libro che aveva, lanciandolo dritto dritto contro il muro, con più violenza possibile. E sì, Domi era proprio furiosa.
Una risata di sano divertimento uscì dalle labbra del giovane Potter, che portò le mani dietro la testa, sistemandosi meglio sul materasso coperto dalla spessa trapunta porpora.
<< Dovresti respirare, Nicky, stai perdendo il controllo e non è carino. >> La ammonì con fare scherzoso, lanciandole un’occhiata più che eloquente.
Non capiva perché fosse così arrabbiata con lui, non aveva fatto nulla di male!
La luce quasi non entrava dalla finestra, per quanto il cielo era oscurato dalle nuvole. James non amava particolarmente quelle giornate. Lui preferiva il sole, per potersi sfogare all’aria aperta, per poter salire sulla scopa e allenarsi tutto il giorno, spesso accompagnato da Roxanne, o da sua sorella Lily.
<< Non chiamarmi Nicky. Io per te non esisto più. >> Biascicò, assottigliando il più possibile quei bellissimi occhi azzurri che aveva. Avrebbe potuto incenerirlo col solo sguardo.
Quelle parole, spensero il sorriso sbruffone che si era dipinto sulle labbra del giovane.
Cosa aveva appena detto? Non era vero.
Si mise a sedere, sollevando un sopracciglio, squadrando la ragazza da capo a piedi.
<< Ma che stai farneticando, ti sei bevuta il cervello? >>
Dominique notò il suo repentino cambiamento di umore.
Adesso la prendeva sul serio, eh? Non rideva più.
Strinse i pugni, puntandogli poi la bacchetta contro, ben intenzionata ad usarla.
Avrebbe cruciato suo cugino seduta stante, ma il massimo autocontrollo che stava esercitando su se stessa le permise di restare lucida.
<< Mi hai sentita. Io per te non esisto più. >> Ripetè con lo stesso tono di prima, rimettendo poi la bacchetta nel passante della gonna. Non valeva la pena di finire nei guai per un simile essere.
James corrugò la fronte, visibilmente perplesso, avanzando con fare timoroso ed arrabbiato verso di lei, che, nel vederlo avvicinarsi, si ritrasse.
E lo sguardò di Dominique intimava al giovane di non muovere un altro passo.
<< Stai esagerando, Dominique, e lo sai benissimo. >>
Come.. Come poteva dirgli una cosa simile? Come?
Strinse le morbide labbra in una linea sottile, trattenendo il respiro per qualche istante, sforzandosi di non deflorare a suon di pugni il ragazzo che le stava davanti.
Quello non era James, non era suo cugino.
Era uno stupido che si era camuffato in lui, non c’era altra soluzione.
<< Tu non sei mio cugino. Non puoi avere il coraggio di dire una cosa simile! >> Alzò istintivamente la voce, sentendo la rabbia mischiarsi a un doloroso sentimento.
Era ferita.
Gli occhi le si velarono di lacrime e le guance, che sempre erano state bianche, si tinsero di un leggero rossore.
In quel momento, decise che non avrebbe più perdonato James Sirius Potter. Mai più.
 
 
- Sala Comune Serpeverde; Circa trenta minuti prima –
Albus e Dominique erano comodamente seduti sul divanetto in velluto, verde scuro, della loro Sala Comune. Dom non era mai stata brava a giocare a scacchi, ma Al aveva abbastanza pazienza da aiutarla e insegnarle come muovere in modo decente le diverse pedine.
<< Sei proprio negata, Nicky. >>
Ridacchiò il giovane dagli occhi smeraldo, arricciando appena il naso nella sua direzione.
Dominique, infatti, esasperata, si era chinata a raccogliere le pedine che aveva fatto fiire sull’elegante tappeto, per stizza.
Possibile che suo cugino, più piccolo di lei, fosse talmente tanto bravo a giocare, e lei fosse tanto negata?
<< Weasley? Ti cercano. >>
La voce atona di Scorpius Malfoy fece destare Dominique, costringendola ad alzare lo sguardo sulla figura del biondo. Il giovane Malfoy non le era mai stato simpatico, più che altro per i racconti di zio Ron. Ma Albus sembrava tanto legato a lui, e quindi aveva deciso di limitarsi ad ignorare la sua presenza quando passava del tempo col cugino.
<< Mi cercano? >>
La giovane Weasley guardò con fare perplesso il rampollo di casa Malfoy, che chinò appena il capo per annuire.
<< La tua adorabile cuginetta. Ti sta aspettando qui fuori. >>
Dominique lesse una leggera nota di irritazione nella sua voce, ma non disse nulla, alzando le spalle verso Albus prima di dirigersi verso l’uscita del dormitorio.
Malfoy aveva dimenticato di definire quale dell’infinità delle sue cugine la stava cercando.
Ma una volta fuori, riuscì ad identificare la chioma ribelle, rosso fuoco, di sua cugina Rosie. Che le servisse aiuto per qualche compito?
<< Rosie? >> La richiamò con curiosità, posando una mano sulla sua esile spalla.
<< Dominique! E’ successo un disastro! >> Quella si voltò subito verso di lei, con dipinta in viso un’espressione più che agitata. Che diamine stava accadendo?
Corrugò la fronte nel vederla così allarmata, cercando istintivamente di calmarla e di tirarle fuori le parole di bocca.
<< Marcus.. Marcus è stato pestato! Si trova in infermeria, è successo tutto poco fa! >>
Marcus Wilkinson, il ragazzo con cui Dominique usciva da circa una settimana, era stato aggredito.
Dominique si irrigidì, trattenendo il respiro per qualche istante. La rabbia ribolliva in lei, diffondendosi svelta in tutto il suo corpo.
Qualcuno aveva cercato di sabotare il suo appuntamento, per l’ennesima volta. E lei sapeva chi era quel qualcuno. Nella sua mente, il volto di suo cugino James si fece chiaro e limpido.
Non era la prima volta che si comportava in questo modo.
Non era la prima volta che si metteva in mezzo.
Non era la prima volta che si azzuffava con i ragazzi che le facevano delle avances.
Ma quel giorno, Dominique decise di averne avuto abbastanza.
<< Domi?... >> Bisbigliò Rose nel vedere il suo sguardo perso e la sua pelle più bianca del solito.
Dominique, però, non sentiva più niente.
Prese ad avanzare verso le scale per uscire dai sotterranei.
Nessuno avrebbe potuto fermarla.
 
E così ora, la giovane Weasley si ritrovava faccia a faccia con colui che aveva preso a cazzotti il povero e innocente Marcus.
Non che Dominique stravedesse per lui, certo, ma era comunque un bravo ragazzo e non l’aveva mai trattata male. Avevano studiato qualche giornata insieme, erano usciti una volta e si erano dati appuntamento quel Sabato per poter girare insieme ad Hogsmade. Nulla di eccessivo, insomma, si stavano semplicemente conoscendo.
Eppure James, per l’ennesima volta, aveva avuto la faccia tosta di stroncare il rapporto che aveva con quel ragazzo.
<< Marcus, mia cara Dominique, è un gran figlio di putt.. >>
<< Non dirlo, Sirius! Non ti azzardare! >> Saettò la bionda, puntandogli un dito contro per zittirlo.
Sapeva quanto suo cugino odiasse il suo secondo nome, e lo sottolineò così tanto con la voce da notare uno sguardo di puro odio negli occhi nocciola del cugino.
<< Non. Chiamarmi. Sirius. >> Biascicò, visibilmente irritato, scandendo una ad una quelle parole.
Dominique scosse visibilmente sconsolata il capo. Che razza di egoista era? Non aveva voglia di parlare di come dovesse o non dovesse chiamarlo.
James era il suo più intimo confidente. James sapeva tutto di lei, per filo e per segno, quasi più di suo fratello Louis. Possibile che non capisse come si sentiva in quel momento?
<< Perché lo hai fatto? >> Quasi sussurrò, abbassando lo sguardo, sentendo di nuovo le lacrime tornare a pizzicarle gli occhi.
Era certa che fosse stato lui, ne era convinta.
E di lì a poco sarebbe diventata lo zimbello di Hogwarts per colpa sua, tutti avrebbero parlato di quello che era accaduto. E a Grifondoro sarebbero stati tolti dei punti, non che a lei importasse, ma era umiliante avere una casata rivolta contro per colpa della stupidità del cugino.
La sua reputazione da perfetta Caposcuola sarebbe stata sporcato.
Per cosa? Per un imbecille.
E il povero Marcus non avrebbe più voluto vederla.
<< Perché se lo meritava. >> Rispose semplicemente a quella tanto sofferta domanda, infilando svogliatamente le mani nelle tasche dei pantaloni. A lui non importava niente delle scenette di Dominique.
Marcus si meritava quello che aveva ricevuto.
Era un bamboccio, con la puzza sotto il naso, un Corvonero idiota, un vero pallone gonfiato!
E senza un minimo di forza fisica in corpo, non come lui.
Lui non era capitano della squadra di Quidditch, non aveva tutte quelle ragazze che lo ammiravano, non era il più alto della classe, il più veloce, il più affascinan..
I pensieri egocentrici di James vennero interrotti da un gemito di stizza da parte della bionda che lo fronteggiava.
<< Se lo meritava? Ma che stai farneticando! Non si meritava un bel niente! >> Gli urlò contro, perdendo la grazia che di solito la caratterizzava.
Oh, insomma, ma perché prendersela così tanto? Lui lo aveva fatto solo per lei.
Si passò una mano sul viso, spettinandosi poi i ricci color cioccolato. Dominique lo stava davvero facendo spazientire.
<< Senti, quel cretino con cui vuoi uscire, ti sfrutta solo perché hai un bel faccino. E ti assicuro che il suo scopo non è passare del tempo piacevole nel modo che intendi tu, ma in quello che intende lui. Comprendi? >> James cercò di essere il più vago possibile, sapeva quanto fosse pudica Dominique riguardo a quelle faccende.
La giovane bionda, infatti, arrossì dalla punta dei capelli a quella dei piedi, guardando in tutte le direzioni tranne che verso la sua.
<< Sciocchezze! Sciocchezze. >> Farfugliò, improvvisamente intimidita.
Avrebbe preferito che la terra sotto di lei si aprisse e la risucchiasse piuttosto che guardare in faccia il cugino che parlava di.. Non ci voleva pensare.
<< Pensa pure quello che vuoi. >> Bisbigliò nella sua direzione, scuotendo poi contrariato il capo. Aveva bisogno di allontanarsi da lì, così passò vicino alla ragazza, per prendere la propria scopa e la propria divisa.
<< Ci si vede in giro. >> Disse in fine, uscendo poi dalla propria stanza senza nemmeno degnarla di uno sguardo.
Che se andasse pure dal suo Marcus.

Piccola nota autrice.
In genere non scrivo capitoli molto lunghi, ma cerco di incentrare nelle poche righe che produco il 'succo' della quesione, di essere concreta. E' una cosa che non ho intenzione di cambiare, e che spero possiate imprare ad apprezzare.
Grazie per l'attenzione. 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: amuto