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Autore: ely91    12/01/2005    5 recensioni
non è solo pioggia quello che vediamo... la natura ci confonde...ci mimetizza...nel verde...nel dolore...camminiamo... ma non ci arrendiamo... PERCHE' NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE!
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It is not only rain

It is not only rain.

 

Taci. Su le soglie

Del bosco non odo

Parole che dici

Umane; ma odo

Parole più nuove

Che parlano gocciole e foglie

Lontane.

 

I nostri passi ci conducono nel bosco. Le tue parole si dissolvono nelle mie orecchie; non una sola nota di quello che dici. Ora non ho più bisogno di ascoltare te, ma la natura e il perché  nostri passi ci hanno condotto qui. Tu continui a parlarmi o forse a rimproverarmi ma io ti indico di tacere, e lo faccio con dolcezza, avanzando di qualche passo. Tu mi segui.

 

Ascolta. Piove

Dalle nuvole sparse

 

Sottili gocce d’acqua si alternano in una dolce danza e ricadono su di noi e su tutto il mondo intorno a noi. Tu mi guardi. Ascolta. Un dolce suono; un dolce silenzio.

 

Piove su le tamerici

Salmastre ed arse

 

Magnifico questo bosco, vero? Non mi ero mai accorto della sua bellezza eppure sono anni che ci conviviamo. Le sue bellezze così strane, i suoi arbusti sempreverdi riarsi dal sole, da questo caldo sole di Giugno. Fra pochi giorni tutto questo sarà terminato e allora cosa ci rimarrà? Un ricordo sbiadito dei giorni passati insieme a ridere della vita, all’ombra scura di un albero leggendario.

 

Piove sui pini

Scagliosi ed irti

 

Ti osservo silenzioso mentre il tuo sguardo si posa su di me. Cosa starai pensando? Che sentimento aleggia ora nel tuo cuore pieno di spine irte, pieno di ferite mai guarite e sempre aperte? Piove ora sui pini, dalle foglie irte che hai nel cuore. Non ti mancherà tutto questo?

 

Piove sui mirti

Divini,

su le ginestre fulgenti

di fiori accolti

di coccole aulenti.

 

I fiori splendono sotto l’effetto della pioggia. Ma tu ora splendi ancora? Tutti quei colori, quell’insieme di petali che tanto ti piaceva annusare… lo senti ancora quel profumo penetrante che sconvolge e allieta insieme? Tutto sembra ricadere piano, scivolare con lentezza...la pioggia…i nostri ricordi che vorremo afferrare, ma che sappiamo di non poterlo fare.

 

Piove sui nostri volti

Silvani,

piove sulle nostre mani

ignude

sui nostri vestimenti leggieri

 

guarda come la pioggia ci sta fondendo con la natura, i nostri volti bagnati, con lo sguardo pensoso, le tue mani lasciate cadere sulla tua gonna di seta, le gocce che si assorbono sulla tua camicia. E tieni la testa china, come di chi sta riflettendo, pensando, come di chi sta parlando senza voce.

Piove anche su di me e pare che il bagnato penetri anche dentro di me; percorrendo ogni centimetro della mia anima, della tua anima.

 

Sui freschi pensieri

Che l’anima schiude

Novella,

Su la favola bella

Che ieri

T’illuse, che oggi m’illude,

o Ermione.

 

Sento che anche i tuoi pensieri sono stati invasi dall’acqua. Sono freschi, leggeri, ma consapevoli della loro fine. Te l’ho raccontata tante volte quella favola, quel lieto fine, che non esiste. Però tu hai continuato a vivere nell’illusione. Ma l’illusione ti ha condotto lo stesso nel baratro della delusione. Non credere a nulla, io non lo faccio più. Non potrei neanche se lo volessi.

 

Odi? La pioggia cade

Su la solitaria

Verdura

Con un crepitio che dura

E varia nell’aria

Secondo le fronde

Più rade, men rade.

 

La natura pare sospirare mentre viene invasa dalla pioggia. Vedo che tu avanzi, addentrandoti nella parte più remota del bosco. Non credi sia contro le regole? Così avresti detto qualche giorno fa, ma ora hai cambiato idea. Hai capito che la vita si estende molto al di là delle regole. Ma mentre le gocce mi accarezzano il viso e si confondono con le lacrime, mi chiedo se per te sia un bene averlo capito.

 

Ascolta. Risponde

Al pianto il canto

Delle cicale che il pianto australe

Non impaura,

né il ciel cinerino.

 

Anche gli animali si ridestano e si mostrano al pianto del cielo. Le senti le cicale? Ricordo che qualche anno fa ne eri spaventata, ma ora cosa ci fa più paura? A me nulla e a te…tutti i tuoi ideali sono crollati in pochi secondi. Anni di convinzioni errate, di vita nascosta. Hai aperto gli occhi, ora. Come ti sembra il mondo?

 

E il pino ha un suono, e il mirto

Altro suono, e il ginepro

Altro ancora, stromenti

Diversi

Sotto innumerevoli dita.

 

Non senti come ogni pianta sembra assumere un suono diverso sotto le dita del pianto? Proprio come noi. Siamo diversi, mutiamo a seconda di chi ci sta vicino. A seconda di chi suona per noi la dolce melodia di quell’attimo. Di quel segno inciso in ognuno di noi, in ogni piccola parte di tutti.

 

E immersi

Noi siam nello spirto

Silvestre

D’arborea vita viventi

 

Stiamo diventando parte del bosco, racchiusi in una linfa, con i tuoi petali che splendono al sole, con la tua voce roca, tutt’uno con la pioggia, con la mia anima, zuppa, bagnata, stanca…con la tua anima fresca, perennemente ricca d’estate.

 

E il tuo volto ebro

È molle di pioggia

Come una foglia

E le tue chiome

Auliscono come

Le chiare ginestre,

o creatura terrestre

che hai nome Ermione.

 

Una foglia si stacca dall’albero che si flette per effetto del vento e ricade davanti al tuo viso, ma non ti smuove. Non ti ferma. Continui a inoltrarti tra le foglie mentre i tuoi capelli si riflettono e sembrano splendere come i fiori; tu sei forte, e lo sai. Tu sei una creatura dalle molteplici capacità intellettiva e sai che il tempo trascinerà con sé i nostri dolori, le nostre paure…la nostra pioggia…

 

Ascolta. Ascolta. L’accordo

Delle aree cicale

A poco a poco

Più sordo

Si fa sotto il pianto

che cresce;

ma un canto vi si mesce

più roco

che di laggiù sale,

dall’umida ombra remota.

 

La nebbia ci avvolge e le cicale non reggono più il suono della pioggia che batte, ribatte, come se volesse qualcosa da te, da me, che non ha ancora ottenuto. Intanto tu vai avanti e la nebbia non pare abbia la forza di fermare i tuoi passi. E sei più forte, più forte. E batti, ribatti. Anche tu cerchi qualcosa.

 

Più sordo e più fioco

S’allenta, si spegne.

Solo una nota

Ancor trema, si spegne,

Risorge, trema, si spegne.

Non s’ode voce del mare.

 

Il tuo passo; il mio battito, si fa incerto, la pioggia sembra suonare una nota più dolce. Tu ti fermi. Mi guardi. Negli occhi una luce nuova. Un sole che non c’è. La pioggia ricomincia a crosciare. Non distinguo bene la tua figura tra il verde, ma il mio cuore i osserva mentre i tuoi piedi calpestano decisi il suolo, sprezzanti di tutto, mentre cerco di dirti qualcosa. Quello che non so. Quello che ho tenuto dentro, che ho nascosto. Non riesco a schiudere le labbra. Quello che ho tenuto dentro, che ho nascosto. E che continuerò a nascondere.

 

Or s’ode su tutta la fronda

Crosciare

L’argentea pioggia

Che monda,

il croscio che varia

secondo le fronde

più folte, men folte.

 

Non ti rallegri? La pioggia ci sta rendendo puri e tutto si ridesta dal dolore. Puri, freschi, lontani da ciò che è male, da ciò che affrontiamo da anni. Lontani da tutti gli innocenti che abbiamo visto cadere, lontani dal sangue, che ora è acqua. Che ora è nulla…

Puri, e nient’altro.

 

Ascolta.

La figlia dell’aria

è muta; ma la figlia

del limo lontana,

la rana,

canta  nell’ombra più fonda,

chi sa dove! Chi sa dove!

 

Ascolta come tutto si sta avvicinando. Senti la rana? È lontana, come te. Dove sei? Dov’è la ragazzina ingenua che conoscevo? Non c’è. Ora c’è una donna consapevole del significato della parola vita e tutto questo non può che farmi male, non può che indurmi a seguirti ovunque tu stia andando. Dalla rana, dalla nostra quercia preferita, in capo al mondo. Non m’importa dove. E non mi sento più in dovere di fermarti.

 

E piove su le tue ciglia,

Ermione.

Piove su le tue ciglia nere

Si che par tu pianga

Ma di piacere, non bianca

Ma quasi fatta virente,

par da scorza tu esca.

 

Non stai piangendo, vero? No, sono solo le gocce di pioggia che t’inondano il volto, rendendolo verde come la natura. Sono sicuro che se però le gocce fossero lacrime, tu non soffriresti. Sarebbe un pianto liberatorio, un pianto di sollievo, di ritrovata felicità. Mimetizzata come sei ora, pare che tu esca da una corteccia.

 

E tutta la vita è in noi fresca

Aulente,

il cuor nel petto è come pesca

intatta,

tra le palpebre gli occhi

son come polle tra l’erbe,

i denti negli alveoli

son come mandorle acerbe.

 

Abbiamo la fortuna di avere tutto il tempo per meditare. Tutto il tempo per riscattarci. Siamo giovani, forti; i nostri occhi sono limpidi come le acque dei ruscelli, i nostri denti bianchi come morbide mandorle. I nostri cuori pronti ad amare. Siamo ormai pronti per vivere.

 

E andiam di fratta in fratta,

or congiunti, or disciolti

(e il verde vigor rude

ci allaccia i malleoli

c’intrica i ginocchi)

Chi sa dove! Chi sa dove!

 

Percorriamo i sentieri più stretti; a volte ti abbraccio, altre volte ti inseguo. È un dolce camminare, un dolce dolore provocato dai cespugli spinosi che ci sfiorano le gambe, una dolce scalata alla felicità.

-smetterò di camminare solo quando cesserà la pioggia e tornerà il sole- la tua voce è il suono più confortante. Vorrei incitarti a farlo davvero, ma riesco solo a sorridere. E una luce di speranza si riaccende in me. Ora hai ritrovato la sicurezza di un tempo, la determinazione, il coraggio e io sono un po’ meno amareggiato, e anche lui lo è, lassù.

 

E piove sui nostri volti

Silvani,

piove su le nostre mani

ignude,

su i nostri vestimenti

leggieri,

su i freschi pensieri

che l’anima schiude

novella,

su la favola bella

che ieri

m’illuse, che oggi t’illude,

o Ermione.

 

E allora andiamo, modifichiamo la favola e realizziamo i nostri sogni. Alterniamo insieme i nostri momenti di pioggia. Cammineremo insieme e quando tutto finirà torneremo a ridere, a illuderci…

PERCHE’ NON PUO’ PIOVERE PER SEMPRE…

 

 

 

 

 

PRIMA FICCINA DEL 2005 !!! BEL LAVORO? KE VE NE PARE? COMMENTATE PLEASE!
  
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