Accidenti alla pioggia. Non in generale, solo quella che in questo momento osservo dalla finestra. Leggera e fastidiosa. Non un temporale, che mi fa venire voglia di rintanarmi sul divano con una coperta, un film, e degli amici.
Ma neanche, ovviamente, il sole, che mi fa diventare quella persona allegra e solare che adoro essere.
No, queste dannate gocce mi fanno solo sentire inutile e depressa.
Sono di umore così pessimo che Federica, la mia coinquilina, è scappata a casa di Luke.
Ormai quei due sono sempre appiccicati come cozze allo scoglio, e non si rendono conto di essere fatti l'uno per l'altra.
Mentre io resto sola a marcire nella mia cotta per Ashton, senza la minima possibilità di essere ricambiata.
Accidenti anche a Ashton, che poi è un mistero come io mi sia innamorata di un tizio del genere.
Innamorata...ma che cavolo stavo dicendo?
Quella pioggia mi condizionava troppo.
“Attiva Gaia, dai.”.
Taci, voce dentro la mia testa.
Che poi, assomiglia sospettosamente a quella di Ashton.
Però ha ragione. Ho diciassette anni, diamine! In questo momento dovrei essere a divertirmi e ubriacarmi e tutto!
In un estremo sforzo di volontà mi alzo dal letto.
Scendo in salotto.
E mi butto sul divano a peso morto.
“Un sacco di movimento insomma”
Taci, voce dentro la mia testa.
E questa volta non sento Ash, perché ho la sua immagine sotto gli occhi.
Infatti, contorcendomi, ho raggiunto la tasca dei jeans e ho tirato fuori il cellulare. Sono entrata in whatsapp e sto guardando il suo profilo.
Il suo sorriso è bellissimo. Caldo, perfino attraverso lo schermo indifferente.
Dovrei smetterla di pensare a quanto mi piace. Lui, i suoi occhi, il suo sorriso, le sue mani. Dovrei smettere di pensare a lui in generale.
Ma perché, poi?
Sono stanca di far finta di considerarlo solo un amico.
Sono stanca di essere innamorata.
Lascio cadere il braccio fuori dal divano e il cellulare scivola a terra.
Ancora una volta non ho avuto il coraggio di chiamarlo.
“Se proprio devi fare l'eroina depressa, almeno falla per bene”
Taci, voce dentro la mia testa.
Ashton non mi direbbe mai questo. Mai. Lui è così allegro che neanche ci pensa a questa roba. Lui mi tirerebbe su, mi darebbe uno buffetto sulla guancia per poi sfiorarmela con le labbra. Mi direbbe di alzarmi, di vivere.
Ma lui non è qui.
Quindi la voce nella mia testa prende il sopravvento. Forse per l'ultima volta in tutta il giornata, mi alzo.
Ringrazio il cielo per aver fatto di me e Federica due assidue mangiatrici di biscotti, almeno nei momenti in cui servono, come questo, non ne siamo mai a corto.
“Poi ti lamenti delle tue cosce grosse”
Taci, voce dentro la mia testa.
Ashton non mi direbbe mai una cosa del genere.
Lui mi direbbe che sono bella, anzi bellissima, così come sono. Me lo direbbe sincero, tranquillo. Ma lo dice a tutte le ragazze, e invece io voglio essere speciale per lui.
Ma tu sei speciale, sorriderebbe lui.
Se sono speciale, perché non sei qui, Ashton?
Sospiro e mi ributto sul divano come un sacco di patate, lanciando il pacco di biscotti accanto a me. Poi, invece del cielo, ringrazio mentalmente Federica per la sua idea di mettere lo stereo vicino al divano.
Immergo la mano nella montagna di dischi e alla fine mi ritrovo sotto gli occhi “Red” e “+”. Giuro che Ed lo fa apposta per dare noia, non mettere una traccia come titolo dell'album.
Alla fine però metto il suo CD, perché le sue canzoni possono avere il testo più felice e pieno di accenni all'amore eterno, ma un po' tristi sono sempre. Sarà per quella voce da angelo che fa sembrare tutto così emotivo.
Getto “Red” nel mucchio, sapendo che dopo Federica mi sgriderà, perché quasi ci tiene più lei di me ai miei dischi. O forse perché poi, di Taylor Swift, le piacciono veramente solo canzoni di quell'album.
Rimango così, un biscotto in mano e uno in bocca, la voce di Ed nelle orecchie e ogni parola d'amore di ogni canzone che riporta la mia mente a Ashton.
A quei capelli che vorrei accarezzare e arruffare di continuo.
A quel suo sorriso con le fossette e alle labbra che lo formano.
Quelle labbra che, per me, sono fatte solo per posarsi sulle mie.
E a quegli occhi.
Occhi simili ai miei, a volte.
Ashton ha gli occhi nocciola.
Lo stesso colore dei miei quando sono felice.
Forse perché lui assomiglia tanto alla mia felicità.

Allora, voce dentro la mia testa, che mi dici?

Sono abbastanza brava a recitare la parte dell'eroina disperata?


*Angolo autrice*
Sono un po' imbarazzata perché questo è il mio primo angolo autrice quindi se trovate qualcosa di idiota non vi sorprendete.
Comunque. 
Innanzitutto, grazie se siete arrivate/i fino a qui.
Questa One Shot non era un'idea programmata, la cosa è che un giorno d'estate *assume un tono remoto* c'era la pioggia e sembrava ottobre e quindi io ero triste. 
Quindi, per la vostra sfortuna, non sapevo che fare, quindi mi sono messa al computer e ho iniziato a scrivere.
Il risultato è questa roba che vedete qui sopra e che, spero, avete letto.
I personaggi, cioè io e Federica oltre ai ragazzi sono i "protagonisti" di una long che sto scrivendo, dove sono molto più importanti anche gli altri, ma ancora è troppo confusa per pubblicarla. 
Perché poi a qualcuno importa, giusto? *silenzio di tomba*
Anyway.
Siccome è la mia prima OS, vi prego di essere clementi, peffavoe *folla che appare dal nulla le tira pomodori*
E niente, probabilmente sto scrivendo troppo, quindi mi dileguo dicendo solo che se volete recensire mi potreste rendere la ragazza più felice della Terra...
Ovviamente, anche metterla nei preferiti o roba del genere sarebbe bellissimo, ma mi sa di chiedere troppo...
Grazie di nuovo, soprattutto se avete superato anche quest'angolo.

Gaia
P.S. Ringrazio tantissimo "tomlinsonsshoes", "Fenicella" e "EmmaMusic01" per avere recensito e ringrazio per le visite, per me anche solo andare sopra cento è un miracolo, grazie mille a tutte le persone che hanno usato parte del loro tempo per leggere il mio scritto. Ho fatto ripetizione di grazie, ma davvero, non so cosa altro dire. Grazie, grazie, grazie. <3