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Autore: lukespj    17/08/2014    6 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quando non volete assolutamente che qualcosa accada?
Quando volete che il tempo non passi e invece lui, da buon stronzo qual è, passa più veloce che mai?
Quando, comunque vada, qualsiasi cosa fate e dite, non potete evitare che accada?
Beh, eccomi qui, in uno di quei momenti. Anzi, sarebbe più corretto dire allo scadere di uno di quelli. Sto guidando verso la stazione di Manchester, dove un treno porterà la mia piccola, pazza, dolce e amata –soprattutto amata, ma questo lei non lo sa quindi shhtt-  Giuls lontano da qua. Già, perché lei andrà all’università nella lontana  Londra e non nella vicina Manchester come me e la maggior parte dei nostri amici e non.

“Cos’è quel muso lungo, Haz?”, chiede Giulia, distraendomi dai miei pensieri.

E’ seduta nel posto del passeggiero e canticchia le canzoni della radio, come facciamo sempre quando siamo in macchina insieme. Sì, facciamo, perché di solito canto anche io. Ma non oggi.

“Scherzi, vero? Tu stai per partire e mi chiedi perché ho il muso lungo?”

Lei sospira.

“Harry, io..”
“No, non importa. Sono così fiero di te, davvero. Sono felice che stai inseguendo il  tuo sogno e so che lo realizzerai. E  sono anche tranquillo, perché so che la distanza non rovinerà la nostra amicizia. Ma no, non sono felice perché te ne stai andando..” , dico, interrompendola.

Lei sorride, inclinando leggermente la testa.

“Lo so, riccio.. Ma sta tranquillo, ti chiamerò tutti i giorni, ti tartasserò di messaggi talmente tanto, che arriverai ad odiarmi”

Scoppio a ridere, scuotendo la testa.

“Non succederà, missione fallita”

Lei alza le spalle e torna a canticchiare.  Finalmente – o purtroppo, dipende dai punti di vista- arriviamo in stazione. Dopo aver parcheggiato, la aiuto a portare le due valige, sorprendendomi della poca roba che si porta dietro.

“Pensavo ti portassi dietro la casa”, scherzo, mentre entriamo.

Scoppia a ridere.

“Haz, questo è quello che mi rimane da portare.. Tutto il resto l’ho portato settimana scorsa quando sono andata con papà per firmare il contratto e prendere le chiavi”
“Ahh, ecco.. mi sembrava”

Mi tira un pugnetto sulla spalla. Poi, il suo sorriso scompare, lasciando spazio alla malinconia.

“Hey, va tutto bene”, dico, circondando il suo bacino con le braccia.
Lei mi stringe talmente forte che potrei smettere di respirare da un momento all’altro. Riesco a sentire che sta piangendo, anche se lei cerca di non farlo notare.

“Giuls..”
“Sta zitto, mi hai contagiato tu con la tua tristezza, stronzo”, dice, tirando su col naso.
“Scusami, piccola”, dico, lasciandole un bacio tra i capelli.

In quel momento, sentiamo delle voci provenire da fuori e, pochi secondi dopo, compaiono Liam, Danielle, Alexa  e Zayn, più conosciuto da me stesso come ‘sono un fottuto stronzo dato che sono stato con la ragazza che ami per più di un anno’.

“Visto che siamo in tempo?!”, urla Danielle col fiatone.
“Sì, ma per un pelo!”, urla a sua volta Liam.
“Tutta colpa di Zayn”, dice Alexa, guardando il diretto interessato di sottecchi, che come risposta alza le spalle e piazza un sorriso.
“Ragazzi, potete evitare per oggi?”, dice Giulia.
“Hai ragione, scusali!”, dice Danielle tirando una gomitata a Liam per poi saltare al collo di Giulia.
“Dani, mi stai uccidendo!”, dice Giulia, ridendo.
“E’ che mi mancherai un casino, ciccia”
“Anche tu, Dani.. Maaaaa.. Ti aspetto a Londra”, dice Giulia, facendole l’occhiolino.
“Puoi contarci!”
“Sì,sì, Dani, certo.. Ora spostati che è il mio turno”, dice Alexa, trascinandola via da Giulia.
“Allora, mi raccomando.. Tante feste, tanti ragazzi e tanto..”
“LEX!”, urlano Giulia e Danielle.

Alexa scoppia a ridere, poi abbraccia Giulia. Quando si fa da parte, Liam si avvicina e abbraccia Giulia.

“Fa la brava, scricciolo”
“Come sempre”, risponde lei.

Liam sorride, poi le lascia un bacio sulla guancia.

“Quindi.. Ci dobbiamo salutare..”, dice Zayn.

No, non provare a toccarla che ti stacco un braccio.

“A quanto pare..”
“Non mi sono mai piaciuti gli addii”, dice lui, abbassando lo sguardo.

Oh, fa pure il commosso. Tse.  E tu sei geloso , mi ricorda la mia coscienza.

“Non è un addio, Zay”
“Vieni qui”, dice, allargando le braccia.

Giulia sorride, poi lo abbraccia.

“Stammi bene, Zay”
“Anche tu, signorina.. E chiamami ogni tanto”
“Lo farò”

Gli sorride, poi si alza in punta di piedi e gli lascia un bacio sulla guancia. In quel momento arriva il treno, e i quattro si fanno da parte.

“E’ arrivato il momento, allora..”, dico.

Vedo i suoi occhi inumidirsi. Si fionda tra le mie braccia e mi stringe con tutta la forza che ha.

“Chiamami appena arrivi”
“Probabilmente ti chiamo anche prima perché già mi manchi”

Le sorrido, un sorriso flebile, ma che poi diventa più grande vedendo che ha ancora con se la mia collana.  Prende le sue valige e sale sul treno.

“Ciao, Haz. Ti voglio bene”
“Ciao, Giuls. Te ne voglio anche io”, dico, mentre le porte si chiudono, anche se vorrei gridarle ‘Ti amo, cazzo’.

Ma non ce la faccio. Sono bloccato su questa mattonella e non riesco a fare niente. Nemmeno quando il treno sparisce dalla mia visuale.

“Andiamo Harry”, dice Liam, mettendomi una mano sulla spalla.

Annuisco, per poi uscire con i miei amici dalla stazione che, oltre ad avermi portato via la ragazza che amo, ha portato via anche il mio cuore.

 

   
 
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