Stava arrivando l'inverno e come ogni sabato sera mi stavo facendo rimboccare le coperte da papà che, dopo il divorzio con mamma, vedevo soltanto durante i fine settimana. Io adoravo mio papà, amavo i suoi capelli dorati, lunghi fino alle spalle, da giovane se li tingeva di rosso o di blu, ma io ritenevo che il colore giusto fosse quello che aveva e cioè quello del sole. Papà aveva dei muscoli potentissimi e quando stavo accanto a lui mi sentivo protetta, in più aveva degli occhi di un celeste intenso ma con sfumature grigie che fortunatamente avevo ereditato anch'io. Io invece mi chiamo Fraces, ho quindici anni (ancora per poco), ho i capelli lunghi fino a metà schiena di colore rosso con qualche accenno di boccolo alla fine dei capelli. Il mio stile detto "casual" abbina felpe abbastanza larghe a jeans stretti è quello più usato alla mia età, a me non piace affatto essere notata,forse per paura di essere giudicata.. La mia ossessione sono le scarpe "Vans", ne ho di tutti i tipi e di tutti i colori. Come stavo dicendo, papà mi stava rimboccando le coperte, dandomi il bacio della buonanotte e poi si stava avviando verso l'uscita della mia stanza tutto tranquillo. In camera mia regnava un silenzio da paura cosa che io non sopportavo affatto allora mi alzai accesi la lampada che stava sopra il mio comodino e diedi un'occhiata all'orologio: erano solo le diedi e mezza! Non ce la facevo a prendere sonno a quell'ora e quindi convinta della mia idea accesi il mio bellissimo computer firmato "Apple", che papà mi regalò l'anno scorso per il compleanno e controllai le tre e-mail che mi erano arrivate: due erano della mia migliore amica Pink e dicevano: «Francesss!! Ti ricordi di Jake quel bel figo che frequenta il quarto anno??! Mi ha appena scritto una mail...Oddio ancora non ci credooo!!! :) <3 <3» l'altra : «Appena accendi il computer rispondimiiii questione di vita o di morte!! <3» Per quanto volessi bene a Pink a quell'ora non avevo voglia di risponderle e di parlare di quel Jake che, sinceramente non sapevo neanche che faccia avesse! Così controllai l'altra e-mail e stranamente scoprii che non era indirizzata a me. L'e-mail era indirizzata a mio padre, subito mi chiesi chi diavolo fosse stato a inviarla a me,perché solo i miei più cari amici avevano il mio indirizzo e i vecchi amici di papà conoscevano praticamente tutti quello suo... L''e-mail diceva così : « Caro Kurt, forse non ti ricordi di me, sono Craig quello dell' ultima cazzata a cui hai partecipato anche te. Io e Bob volevamo sapere se ti andava di ricominciare con questi lavoretti facili facili ma molto cari e divertenti. Se sei interessato fatti vedere sabato sera alle dieci dietro la vecchia nave da merci al porto. Tutti noi ti aspettiamo. Saluti, e fatti vedere altrimenti vengo a perderti. Ciao vecchio! ». Dovevo ammettere che quell'uomo aveva proprio un linguaggio fine, io ero al corrente di alcuni "lavoretti" che papà faceva tempo fa, però da quando mamma l'aveva scoperto, chiedendo il divorzio lui promise di lasciare quelle compagnie,o almeno così ci aveva detto. Rimasi a fissare il computer per qualche minuto poi lo spensi e andai a letto tentando di prendere sonno, la frase "lavoretti facili facili ma cari..." continuava a rimbombarmi in testa. Mi addormentai all' una di notte. Sognai qualcosa di talmente strano che credo ricorderò a vita, c"eravamo io mio papà e mamma che giocavamo insieme, sembravamo Una famiglia felice che si ama, senza problemi, quasi la famiglia perfetta. Era il giorno del mio compleanno e i miei genitori mi avevano regalato un bellissimo pianoforte bianco, io subito mi precipitai a suonarlo perché era da quando ero nata che prendevo lezioni di piano e volevo mettermi alla prova. Mi accorsi di uno strano stemma tutto intrecciato,credo si chiami barocco lo stile, dove c'erano incise le tre lettere iniziali dei nostri nomi Courtney, Kurt e Frances con uno smeraldo incastonato al centro. Mi misi a suonare Una malinconica melodia di Bheetowen che mi riuscì molto bene. Corsi subito da mamma e papà per ringraziarli ma, mi accorsi che la casa era diventata lunga e interminabile per poco non svenni!! Ero in un attacco di panico che faceva battere il mio cuore all' impazzata. Iniziai a correre in tutte quelle stanze in cerca dei miei genitori ma non riuscii a trovarli da nessuna parte allora corsi fuori dove mi attendeva Una lunga ricerca visto che il mio giardino si era trasformato in Una distesa interminabile di prati d'erba, corsi da tutte le parti ma non ci fu alcun risultato: Kurt e Courtney sembravano essere spariti dalla faccia della Terra. Mancava solo il bosco, si,sembra un luogo dove tutte le fiabe raccontano dell' incontro tanto amato tra la sua principessa e il suo cavaliere Oppure un posto dove trovi Una casetta accogliente quando fuggi dai tuoi problemi,si insomma: un luogo magico. Nei miei sogni però il bosco è sempre stato un posto oscuro,dove succedono cose terribili e io non me la sentivo di rovinare il mio compleanno entrando lì dentro. Sentivo le urla di dolore e paura,urla che esprimono tutto quello che le persone provavano entrando lì dentro. Corsi in camera mia piangendo per la paura di non trovare i miei genitori mai più. Ma appena entrai li trovai lì, fermi e muti,paralizzati,erano diventati due statue e io non sapevo cosa fare! Nei loro volti c'era un' espressione di tristezza,mamma stava addirittura piangendo e la lacrima che le stava scorrendo lungo la guancia si era pietrificata,diventando un sassolino. A quel punto TAN!!..Mi svegliai di scatto e tirai un enorme sospiro al pensiero che fosse stato solo un brutto sogno. ★◇SPAZIO A ME◇★ Ciao bellissime!! c: Spero che il mio primo capitolo vi sia piaciuto (: ♥ Mi farebbe molto piacere se recensionaste la mia storia oppure se la segnalaste nelle "storie seguite"... Vi ringrazio per averla letta e spero di rincontrarvi nei prossimi capitoli!!♥ Un bacione, ciaooo!! (: Flo :3 ♥