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Autore: lenu88    15/09/2008    1 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Natale con i suoi





Blaise aveva una strana sensazione. A dire la verità si sentiva un po' a disagio.
Il fatto era che si sentiva addosso un paio di occhi chiari sin da quando si erano seduti a tavola per il pranzo.
Ogni volta che si girava verso la nonna di Juliet incontrava il suo sguardo indagatore. In qualsiasi momento si voltasse a guardarla.
Non sapeva esattamente il perché, ma aveva come l'impressione che la vecchina non l'avesse preso esattamente in simpatia. Come invece aveva fatto con Draco.
L'anziana strega infatti sembrava essere particolarmente interessata al biondo. Cosa che Blaise aveva notato sin da subito, ma che era diventata ancora più palese durante la battaglia a palle di neve che li aveva visti impegnati poche ore prima, quando la nonna si era accaparrata il diritto di fare squadra con il biondo.
Sempre durante la lotta aveva iniziato a sospettare che la cara vecchietta nutrisse qualche riserva contro di lui. All'inizio pensò che si accanisse solo contro di lui perché non volesse attaccare Juliet e Sophie che erano in squadra con lui, essendo sue nipoti. Ma quando Juliet iniziò a prendere di mira la nonna e questa rispose al fuoco per soli cinque minuti, riprendendo poi a prendersela con lui, qualche dubbio gli sovvenne.
Durante l'attesa per il pranzo invee l'attenzione della strega fu totalmente incentrata su Draco, che si trascinò dietro per mostrargli la sua collezione di manufatti antichi, comprendenti vecchi amuleti e spade che, in effetti, catturarono l'attenzione del giovane Malfoy.
Ma ecco che, non appena preso posto a tavola, lei lo puntava nuovamente come un predatore punta la sua preda. Eppure non gli sembrava di aver fatto niente di male...
"Non ti piace?" gli chiese all'improvviso Juliet, vedendolo giocherellare con il cibo che aveva nel piatto per non sostenere lo sguardo dell'anziana strega.
"Oh... no, è buono. Ero solo sovrappensiero" le rispose subito mettendo in bocca un boccone di carne.
"Ha preparato tutto mia madre. Lei è bravissima in cucina, non come me. In effetti mi sembrava un po' strano che non ti piacesse. Anche se con questo non voglio dire che è impossibile che non ti piacesse, d'altronde i gusti son gusti. Ma nessuno si è mai lamentato della cucina di mia madre e... perchè mi guardi così?" gli chiese poi notando lo aguardo stupito di Blaise. Anche la signora Zabini e Draco la fissavano allo stesso modo, ma lei non se ne accorse.
"E' stata tua madre a preparare tutto questo?" le chiese Blaise guardando alternativamente tra lei, la madre e le numerose portate che ingombravano la tavola.
"Certo. Te l'ho detto è una cuoca eccezionale ogni volta le fanno i complimenti! Durente le feste poi si sbizzarrisce e cucina proprio di tutto. La mia preferita è la torta al cioccolato. Ma anche il budino alle fragole non è male. Perchè?" chiese notando che lo sguardo di Blaise non era minimente cambiato e continuava a guardarla in modo strano.
"Non avete degli elfi domestici?" le chiese quindi il serpeverde.
Juliet scosse la testa e disse "A-ah. Non ci piace che qualcuno sia nostro schiavo."
Blaise conoscendo Juliet e quanto ci tenesse ai suoi valori, di disse subito che avrebbe dovuto immaginare quanto significasse per lei in concetto di libertà, ma la signora Zabini e Draco la fissavano ancora come se avesse appena bestemmiato.
Blaise comunque non ci fece caso più di tanto, anche perchè si era accorto che la nonna di Juliet non si era persa una sola battuta, mentre stranamente tutti gli altri parenti della rossa non si erano accorti di nulla, cianciando allegramente tra loro.

Dopo prenzo arrivò il tanto atteso momento dell'apertura dei regali.
Draco sbuffò per tutto il tempo, visto che i suoi regali erano rimasti tutti a Malfoy Manor, ma rimase piacevolmente sorpreso quando la nonnina gli diede un pesante libro con le pagine ingiallite che si dimostrò essere una vecchia biografia su Salazar Serpeverde contenente, tra l'altro, la copia di molti suoi appunti su vari incantesimi.
Blaise si stupì degli strani regali che si scambiavano tra loro i McDavis. Cose veramente strambe, come piume che quando non venivano usate per scrivere si esibivano in acrobazie aeree o camicie da notte che emettevano musice per conciliare il sonno. Roba completamente inutile che però venne accettata come se si trattasse del più bel regalo del mondo.
Ci fu un regalo anche per sua madre, che accettò, un po' titubante, quello strano mantello che cambiava colore a seconda del tempo che faceva fuori.
Quando Juliet aprì il suo regalo, Blaise ebbe una tremenda fitta allo stomaco, provocata dalla paura che il regalo non fosse abbastanza bello, ma quando la corvonero gli regalò il più splendido dei sorrisi e si infilò subito il maglione verde giada che aveva tirato fuori dal pacco, si tranquillizzò e la informò che si trattava di un tessuto speciale che l'avrebbe tenuta al caldo senza però ingombrarla nei movimenti; sarebbe stato come se non l'avesse avuto addosso e, contemporaneamente, le avrebbe evitato di prendere l'inflenza durante il suo viaggio per l'Irlanda.
Quando venne il turno di Blaise, però, si ricordò di aver lasciato il pacco, che Juliet gli aveva dato quella mattina, in camera sua e mortificato lo rese noto. Juliet allora lo trascinò via dicendo di dovergli far vedere una cosa. Lo portò nello studio che avevano visto appena arrivati e qui gli consegnò un altro pacco, avvolto in un panno di velluto e lo invitò ad aprirlo. Si trattava un libro, finemente rilegato, che scoprì essere un volume contenente ricette quasi introvabili di pozioni antiche e vari suggerimenti per il trattamento degli ingredienti per la creazione di nuovi composti.
"Ho pensato che visto che sei così bravo, questo libro sarebbe stato perfetto per te" gli spiegò Juliet, mentre lui esaminava affascinato alcune pagine.
"Ma... questo è un libro preziosissimo. Dove l'hai trovato?"
"Me l'ha regalato mio nonno prima di morire. Non volevo che aprissi il pacco davanti a tutti perchè mia nonna l'avrebbe subito riconosciuto" disse Juliet arrossendo lievemente.
"Me è tuo! Non posso accettarlo. E' un ricordo di tuo nonno" si ribellò Blaise cercando di restituirglielo. La ragazza però lo rispinse in dietro e scosse la testa.
"No. E' tuo. Lui voleva che ne facessi il miglior uso possibile e io voglio che sia tu ad usarlo. Io non sono mai stata brava in pozioni e lui lo sapeva. Non si è mai dato per vinto e ha continuato a spronarmi e a insegnarmi perchè migliorassi, ma non c'è stato niente da fare. Io mi davo dell'incapace da sola e ripetevo che fosse una maledizione la mia, ma lui mi ha sempre consolata. Nonostante non sia mai riuscita a preparare una pozione accettabile, tre anni fa, il giorno del mio compleanno, mi regalò questo libro. Tentai di restituirglielo dicendo che fosse sprecato in mano mia, ma lui mi disse che il destino voleva che lo avessi io e che avrei sicuramente trovato il modo di sfruttarlo. Quindi voglio che ora lo abbia tu, perchè sono sicura che tu sia la persona più adatta ad usarlo"
Juliet tirò un sospiro, come se avesse appena finito una corsa e lo guardò attendendo una sua risposta.
Blaise osservò il libro, poi Juliet e poi di nuovo il libro. Non era sicuro di poter accettare una cosa tanto preziosa, ma lo sguardo della corvonero era deciso e così si risolse a tenere il libro.
Juliet gli sorrise incoraggiante, poi si sedette sul tappeto e, puntellandosi con le mani all'indietro, si mise a guardare il soffitto.
A Blaise parve strano questo suo comportamento, ma quando anche lui guardò in alto si accorse che sul soffitto era dipinto un cielo stellato.
"Quando ero piccola passavo intere giornate qua dentro a leggere e quando mi stancavo mi standevo per terra e guardavo le stelle" confidò Juliet facendogli segno di sedersi accanto a lei.
Blaise posò il libro sulla scrivania e la raggiunse.
"Ho letto preticamente tutti i libri che ci sono qua dentro. Da quando ho imparato a leggere mi sono barricata qua dentro. Ho iniziato con l'albero genealogico della mia famiglia, ho continuato con i libri di storia fino ad arrivare ai manuali sulle creature magiche. Poi ho iniziato a leggere i libri che i Babbani scrivevano sui mostri leggendari, scoprendo quanto avessero già scoperto del nostro mondo."
"Non mi meraviglia tu sia finita a Corvonero" disse Blaise sorridendo.
Anche Juliet sorrise, poi però, divenne pensierosa.
"Blaise? Tu sei felice?"
Che strana domanda in un momento come quello, visto anche che poco prima si stava parlando di tutt'altra cosa. Il serpeverde avrebbe voluto risponderle che sì, era felice, perchè aveva passato il Natale più bello della sua vita e ora era con la persona con cui più gli premeva stare, ma si limitò a dire "Sì. Ora sì".
"Ora?" gli chiese Juliet guardandolo interrogativamente.
"Ora. Qui, con te, ora" le rispose quindi.
Juliet continuò a guardarlo incerta per un po' e poi riprese a guardare il soffitto. Sorrise.
"Anch'io. Ora" disse quindi.
Blaise non voleva più trattenersi, voleva abbracciarla e baciarla e dirle che avrebbe voluto passare tutti i suoi giorni con lei. Si sporse verso di lei e le diede un bacio. Un semplice bacio sulla guancia. E si stupì di come quel gesto, tanto semplice e comune, potesse nascondere così tante cose da dire.
Juliet, una volta che si fu allontanato, si girò verso di lui e lo guardò negli occhi e tutto quello che Blaise riusci a dire fu "Buon Natale".


To be continued...




Perdooooonooooooo!!! So di non meritarmelo, ma un tentativo lo dovevo fare... Lo studio mi stressa e la storia, che ricordo, se ne è andata per conto suo e adesso non riesco più a gestire, mi sta dando problemi non semplici da risolvere. Si accettano anche insulti e minacce ^^

Kiss
Lenù
      

   
 
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