... E questo sarebbe il suo brano migliore? Continuando su questa strada non riuscirà mai a raggiungere il livello di suo fratello maggiore, Wes.-
Rimasi a fissarlo, immobile, in silenzio, paralizzato dal terrore.
Il mio insegnante di piano, sulla sessantina, basso, tarchiato, con una folta barbetta scura continuò ininterrottamente a sputare veleno, non curante del fatto che la domestica fosse nella stanza accanto.
-Io... Non voglio eguagliarlo. Intraprenderò un cammino differente, andrò via da questa casa, comprerò una moto, come quelle che appaiono in televisione. Rossa, brillante.-
Lo vidi torturarsi insistentemente il labbro inferiore.
-Giovanotto, non dica sciocchezze. Le sue sono ridicole aspirazioni infantili.- Si schiarì la voce per poi riprendere il discorso. -E ora, prego, si sieda, correggeremo questo spartito.-
Scossi il capo, non avrei intrapreso la carriera di musicista.
Avrei voluto gridarlo a squarciagola.
Avrei voluto che il mondo ascoltasse.
Ero consapevole che nessuno avrebbe mai compreso i miei sentimenti.
Nessuno mi avrebbe assecondato.
Nessuno.
-Ora basta, Soul. Un ragazzo di buona famiglia non dovrebbe ribellarsi al proprio insegnante. Avanti, ascolta ciò che il presente Louis ha da dire.-
Si stropicciò gli occhi per poi emettere un sonoro sbadiglio.
Le mie grida dovevano averlo svegliato.
Un tuffo al cuore, mi sentii tremendamente in colpa.
-Wes, aspetta. Ti andrebbe di aiutarmi nella composizione di un nuovo brano?-
Le gote andarono in fiamme.
-Piccolo birbante, se me lo chiedi con quella dolce espressione, non posso certo rifiutare.-
Invitò l'anziano ad uscire, e, dopo aver scostato le tende, permettendo ai raggi del sole di penetrare tra le persane, mi si sedette accanto.
Angolo Autrice:
Ed eccoci finalmente giunti al secondo capitolo.
Spero vi sia piaciuto, non ho ricevuto molte recensioni nel precedente, spero di riuscire a rifarmi andando avanti.
Mi raccomando, commentate. :3
Beh, alla prossima.
Un bacio, Hattori.