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Autore: Tera_Chan    18/08/2014    0 recensioni
Hikaru è una ragazza semplice,comune,con nessuna dote particolare.
La sua vita,sempre stata semplice ed essenziale, si complica quando comincia a provare sensazioni strane stando vicino alla sua amica,Haruka...
starà solo confondendo fantasia e realtà?
sarà solo un voler bene più profondo del solito?
...sarà...amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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     Capitolo 5
I minuti passavano, lenti.
Hikaru non era mai stata così ansiosa, guardava fuori dalla finestra come per impedire al tempo di andare così lento, si era appena lavata, e aveva i capelli che solitamente erano mossi, ancora bagnati, spettinati e straordinariamente ricci, li avrebbe pettinati appena il sole si fosse deciso a rafforzarsi e ad usare il suo calore per prosciugare quell’acqua da quelle ciocche nere e ricce più che mai.
Quel sole dava una piacevole sensazione ai passanti, e anche Hikaru si sentiva avvolta dalla luce e, seppur lievemente, scaldata da quel piacevole calore.
Mancavano ancora tre ore al famigerato incontro che probabilmente le avrebbe cambiato la vita, ed era più eccitata e nervosa che mai, impaziente e impaurita al tempo stesso.
Solitamente Hikaru era serena mentre scriveva, indipendentemente dal luogo o dalla situazione in cui si trovava, o almeno era stato così fino ad ora.
Stava lasciando una grafia tremenda sul foglio, che faceva trapelare tutta la sua indecisione e nervosismo, chiunque se ne sarebbe accorto leggendo quelle righe.
Eppure, anche se lei non riusciva a considerarla tale, era una semplice uscita tra amiche, niente di più, il problema era che avrebbe dovuto far qualcosa per risolvere alla situazione, ma non aveva idea di quel che avrebbe fatto, se non sorride all’amica e cercare di cogliere qualche sensazione che avrebbe fatto da chiave a tutto il resto.
Alla fine si era pettinata, cercando di acconciarsi i capelli in modo da sembrare più ordinata di quando fosse, ma poi, per una ciocca più corta e una più lunga, aveva lasciato i capelli sciolti, che erano tornati mossi come al solito.
Si era cambiata, completando quel quadretto assolutamente abituale con il famosissimo eyeliner e le più che vecchie converse verdi.
Uscì quindi di casa, camminando a passo svelto per non fare tardi, anche se la sua amica non era solita essere puntuale.
Quindi prese le stradine più nascoste -ma più rapide per raggiungere il suo obbiettivo- della città, pensando al modo migliore per nascondere il suo rossore o il suo sconcerto in certe situazioni, provava addirittura dei dialoghi nella mente dove spiegava tutto alla sua amica, ma alla fine, si rese conto che era del tutto impossibile raccontare tutto senza svenire o peggio, fare qualcosa di dubbio gusto –per Haruka potrebbe essere stato così -  alla sua amica.
Così scacciò via tutti i pensieri e, quasi rimanendo sbalordita, notò che la sua amica era già seduta sulla panchina davanti alla biglietteria della ruota.
 
 
+++++++
 
 
‘Ehi’
‘E-ehi’
Hikaru sembrava quasi imbambolata guardando la sua amica, più che altro perché vedendola davanti a lei, vedendo quelle labbra, la sua mente stava-- leggermente-- elaborando finali strani, a quella giornata.
‘Ehi? Ma stai bene?’ disse la più alta, avvicinando una mano alla fronte di Hikaru con l’evidente intenzione di sentirne il calore.
‘Merda, la sua mano è così calda’ pensò Hikaru  mentre le sue guance iniziavano a imporporarsi visibilmente.
Avrebbe voluto sorridere e dare della sciocca alla sua amica, e di conseguenza dirle che stava benissimo, ma le uniche parole strozzate che le uscirono dalle labbra sottili furono ‘s-sì che sto b-bene’, e pronunciandole scostò la mano dell’amica dalla sua fronte.
Era ancora visibilmente agitata, ma decise che era meglio andare sulla ruota e vedere come andava.
‘Andiamo,’ disse con tono freddo prendendo la mano dell’amica e cominciando ad avvicinarsi alla biglietteria, e se il suo tono era stato freddo ,il suo viso di certo non concordava.
Quindi, presi i biglietti dopo un paio di minuti di fila, salirono sulla ruota e si sedettero l’una di fronte all’altra.
Merda, era bellissima, Hikaru non riusciva a pensare ad altro, i lineamenti del suo viso erano perfetti, e la luce tenue del sole non faceva che far risaltare i suoi occhi profondi.
Ma nello studiare il suo viso si era fermata su un particolare, ovviamente, la cosa che di Haruka desiderava di più, le sue labbra.
Notò il piccolo neo al bordo del labbro inferiore, desiderando  con tutta sé stessa di sfiorarlo con la sua lingua.
Scacciando via questi pensieri passò a osservare il resto del corpo, notando le dita lunghe e affusolate che adorava, con le unghia lunghe, rotonde e nude.
 Tutto di lei era perfetto, dal viso alle mani, dalle spalle alle curve del corpo.
Semplicemente meravigliosa.
E fu qui, pensando questo, che Hikaru si accorse davvero che l’amava.
‘Ohi? Perché mi guardi così?’
Hikaru sgranò gli occhi a quella domanda, non si era accorta di avere un espressione strana mentre osservava il corpo dell’altra.
‘C-come ti sto guardando?’
Dopo aver fatto quella domanda spostò lo sguardo al pavimento, cercando in ogni modo possibile di non far vedere che aveva paura di sentire la risposta.
‘Ehi…’
Haruka si alzò e si andò a sedere accanto alla sua amica, ma quando aprì le braccia per abbracciarla, Hikaru scattò e si sedette dall’altra parte della cabina.
‘ Si può sapere cosa cazzo ti prende?!’ Haruka era visibilmente arrabbiata, e soprattutto irritata dal fatto che la sua migliore amica non le diceva la verità, non tanto perché non l’ aveva mai fatto prima, ma soprattutto perché era stata proprio lei a volerla vedere, quindi perché non parlare se si erano viste per quello?
‘Davvero, niente’
‘Ne sei sicura?’
‘C-certo..’
‘ Allora vieni qua e abbracciami’
Hikari sgranò gli occhi, quelle parole le avevano ricordato il sogno e aveva ripreso a vorticarle in testa, ma senza smettere di guardare per terra, si alzò e si sedette vicino ad Haruka, che prese a guardarla confusa, e le si gettò al collo e l’abbracciò nel modo più dolce che conosceva.
Haruka non seppe fare altro che sorridere e ricambiare quell’abbraccio caldo.
Le due stettero abbracciate per un po’ e, quando Hikaru si accorse che il giro era finito e che dovevano scendere, pronunciò le seguenti parole:
‘Haruka….. mi piaci’
E le porte si aprirono, Hikaru, accortasi di averlo detto davvero, si sciolse da quell’abbraccio e uscì, farfugliando qualcosa di simile a delle scuse e un ‘devo andare’ , lasciando la sua amica letteralmente  a bocca aperta.
 
 
  
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