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Autore: Lyra Lahey    18/08/2014    0 recensioni
Questa storia è una fusione tra due storie che ho scritto in precedenza "Avere un cuore" e "Buon Compleanno Granger" sono molto affezionata a queste storie ditetemi se secondo voi questa cosa può funzionare!!
Lady Moriarty
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Era una bellissima giornata ad Hogwarts quel Sabato mattina e come tutti gli altri studenti anche Hermione si era concessa qualche ora di studio all’ aperto; così se ne stava lì nascosta dalle fronde del suo salice preferito, con un libro tra le mani, quando, qualcuno scostò i lunghi rami dell’ albero, facendo entrare un raggio di luce, che andò a puntare dritto negli occhi della ragazza, impedendole di vedere chi fosse “Ma guarda chi abbiamo qui… Che ci fai tutta sola Granger?” Draco Malfoy le sorrideva beffardo.
“Non è affar tuo” ribatte lei acida.
“Oh nervosetti stamattina e?” disse lui ghignando
“Si può sapere che cosa vuoi?!” sbotto lei
“Niente, volevo solo riposarmi un po’”
“Riposarti?! Ma se ti sei appena svegliato” ribatté la ragazza esterefatta
“Veramente non ho dormito”
“Be dormi quanto vuoi basta che stai zitto, io sto studiando!” disse noncurante
“No, fa niente, troverò qualche altro posto” disse accennando ad andarsene “Oh quasi dimenticavo sai che giorno è oggi?” chiese distrattamente
“Sabato 19 Settembre… Perché” rispose lei sorridendo amaramente
“Di già? Come vola il tempo! Be allora Buon Compleanno Granger” e detto questo il biondo uscì dal fitto fogliame e si diresse a grandi passi verso la foresta.

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Erano passati 2 giorni da quello strano incontro al lago nero con Malfoy e non ne aveva parlato con nessuno, ma era rimasta interdetta dal fatto che il furetto platinato fosse l' unico al di fuori dei suoi migliori amici ad essersi ricordato del suo compleanno, forse infondo Harry aveva ragione Malfoy era cambiato e chissà magari in meglio. Era decisa a scoprirlo... Così dopo le lezioni congedò i suoi amici con la scusa di dover studiare e si diresse velocemente al lago; sperava che lo avrebbe trovato a sonnecchiare sotto il salice, ma quando arrivò non c' era nessuno ad aspettarla si limitò a sedersi su un masso a guardare lo specchio d' acqua.

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Draco se ne stava lì, seduto sulla riva del lago, sotto il salice con l’ album da disegno tra le mani. Non sapeva perché aveva deciso di andare lì, ma sapeva che appena aveva visto la Granger uscire dal castello, aveva deciso di seguirla e ora la stava ritraendo; era talmente preso dal suo ritratto, che non si accorse nemmeno che lei lo aveva notato e si stava avvicinando.
Fu quando  era arrivata a metà del percorso, che Hermione si accorse che Malfoy aveva qualcosa che non andava e rimase impietrita quando capì cos’era. Il suo sguardo aveva un espressione che non aveva mai visto prima, era triste! Gli si avvicinò piano, in modo da non fare troppo rumore e gli si fermò di fronte –Che vuoi Granger?- chiese lui alzando il capo di scatto, e la sua espressione mutò, era tornato il Malofy di sempre, questo provocò ad Hermione una fitta al cuore. Si era vero, aveva smesso di pensare a Draco da molto tempo ormai, ma non riusciva a dimenticarlo -Ehi Granger ci sei!?- disse lui sventolandole la mano davanti agli occhi –Come?! Oh si scusa! Ermm… devo andare- la ragazza si voltò di scatto e cominciò a camminare il più velocemente possibile per allontanarsi da lui.
Non riusciva a spiegarsi il perché ma quello sguardo, lo sguardo che Draco aveva fino a poco prima di alzare il capo, aveva risvegliato in lei qualcosa, facendo riaffiorare i suoi sentimenti.
Draco se ne stava lì seduto, mentre la osservava allontanarsi, l’ aveva allontanata da lui un'altra volta, cercava di convincere se stesso che era per via di suo padre, dei suoi amici o della sua reputazione, ma la verità era che Draco aveva paura -l’ amava troppo per essere pignolo- paura della reazione che la ragazza avrebbe avuto nel momento in cui glielo avrebbe detto, non avrebbe mai sopportato un suo rifiuto. Ritornò a osservare il blocco che aveva tra le mani ignorò lo schizzo rimasto incompleto e sfogliò gli altri, per lo più erano quasi tutti incompiuti perché non riusciva mai a finire in tempo, tutti raffiguravano lei Hermione, quasi sempre disegnata di schiena,così era più facile che lei non lo vedesse. Richiuse il blocco con un po’ di malinconia, aveva terminato un altro album, doveva darci un taglio ormai era il quinto! Si alzò e tornò al castello, seguendo la via che lei aveva imboccato poco prima. Continuò a camminare senza badare gran che a dove andasse, finche non dovette fermarsi, aveva raggiunto il famoso ritratto della Signora Grassa, l’ ingresso alla torre di Grifondoro, sospirò e poi si maledisse a mezza voce, doveva smetterla. Si voltò per tornare indietro prima che qualcuno lo vedesse e fu in quel momento che si scontro con lei  e la pila di libri che questa aveva in mano cadde rumorosamente, senza fiatare le raccolse i libri e glieli porse quasi gentilmente.
-E tu che ci fai qui!?- chiese lei un po’ sbigottita, di certo non era abbituata alla sua gentilezza! – Tranquilla Granger non sono di certo qui per te- detto questo il ragazzo fece per andarsene lasciando Hermione lì sola come un’ebete, ma non era intenzionata a lasciarlo andar via –Malfoy aspetta!- a sentirsi chiamare dal suono della sua voce si voltò di scatto, ora Hermione riusciva a vedere un altro sentimento impresso nel suo sguardo, speranza. Ma perché?  –Cosa c’è?- il tono però era ancora freddo e distaccato –Stai bene?! Perché ad dir la verità non sembri molto te stesso- chiese lei, e questo gli fece mancare un battito, si stava preoccupando per lui? – Benissimo, mai stato meglio! Ora se vuoi scusarmi.- poi si volto e se ne andò.
Fu allora che Hermione notò un piccolo blocchetto rilegato il pelle verde, era molto piccolo, ma la ragazza riuscì a capire di cosa si trattasse, era il blocco che Draco teneva sulle ginocchia al lago poco prima, doveva essergli caduto quando si erano scontrati, certo lo aveva rimpicciolito ma non c’erano dubbi era proprio quello! Lo raccolse ed entrò nella sala comune, era deserta, quindi salì nella sua stanza e si sedette sul letto a gambe incrociate, col blocco stretto tra le mani. Lo tocco con la bacchetta e questo riprese la forma originale; sapeva benissimo che era sbagliato aprire quel blocco, ma forse al suo interno avrebbe trovato qualcosa di utile da raccontare ad Harry. Quello che non si aspettava proprio era di vedere tutti quei disegni, il soggetto era sempre una ragazza che a suo parere un po’ le assomigliava, ma era difficile dirlo perché era sempre girata di spalle, si stropicciò gli occhi convinta di sognare… Invece no! Era reale eccome! Un ampio sorriso gli spunto sulle labbra; non gli importava se lui a volte era arrogante o se la insultava, ora ne era certa, Draco Malfoy aveva un cuore.
Hermione non ridiede mai il blocco a Draco, non si confessarono mai di essere stati innamorati l’ uno dell’ altra, ne tantomeno Hermione socopri che la ragazza disegnata in quel blocco era prorprio lei. E posso dirvi che nonostante tutto i due non smisero mai di amarsi, ne a dimenticarsi l’ uno dell’altra. Non che Hermione non amasse Ron o che Draco non amasse Astoria, solo era un amore diverso.

-Noi accettiamo l’ amore che crediamo di meritare-
  
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