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Autore: EleRigoletto    18/08/2014    1 recensioni
Se Chuck e Seb non fossero membri dei Simple Plan ma youtubers diventati 'noti' in Canada?
Dal testo:
Per tutto il tempo cercai di non fare troppo caso che in classe si trovavano i miei due youtubers preferiti, ma dopo una buona mezz’ora non ce la feci più e guardai Chuck.
Mi accorsi che Elena lo stava fissando come una pazza, così le tirai una gomitata.
“Ele, così facendo lo spaventi!”
Allora distolse lo sguardo.
Chuck si girò dalla mia parte e disse sorridendo: “Ma perché la tua amica mi stava fissando?”
Cercai di pensare ad una buona risposta e alla fine dissi: “Perché ti conosce!”
Lui fece una faccia stupita indietreggiando con la testa: “Come mi conosce? Non mi ricordo di averla vista.”
“N- no, nel senso che sei famoso su Youtube.”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Chuck Comeau, Sébastien Lefebvre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Seb mi ha detto che gli interesso!” Squittì.
Il suo sguardo sprizzava gioia.
“Davvero?” Domandai entusiasta e molto felice della confessione del ragazzo.
“Sì. Abbiamo parlato e mi ha detto che sono interessante e gli ho detto che anch’io penso questo di lui e dato che abbiamo un futuro davanti a noi, possiamo iniziare a frequentarci conoscendoci man mano.”
La sua voce era alta e squillante, segno che doveva essere molto felice.
L’abbracciai, dopo andammo a lavarci e poi a prepararci per la cena.
Quando ci sedemmo a tavola, Seb ed Elena si misero vicini.
Erano così carini!
Ero estremamente contenta per i due, ma questo mi rendeva anche un po’ triste per il fatto che questa gita stava piacendo a tutti tranne che alla sottoscritta.
Per tutto il tempo feci finta di ascoltare e soprattutto di essere interessata all’argomento, qualunque esso fosse.
Quando andammo a sparecchiare, per sbaglio mi cadde un po’ di avanzo sulla maglia.
“Scusa!” Mi disse pregante Marco, un compagno dell’altra classe con cui andavo all’asilo.
Sembrò quasi fatto apposta.
Alzai le spalle non curandomene.
“Pazienza, dovrò bruciare la felpa.” Dissi scherzando.
Marco mi guardò serio e anche preoccupato.
“No! Perché? Te la lavo io giù al fiume!”
Mi scappò una risata.
“Stavo solamente scherzando, eh!”
Lui mi prese per la manica e insistette.
“Veramente, ti ho sporcato la maglia e adesso ci penso io.”
Lo guardai ancora un po’ scettica.
“Prometto di stare attento a non combinare disastri e quando sarà asciutta ti starà ancora bene!” Si mise la mano sul cuore ed il petto all’infuori.
Ci mettemmo a ridere.
“Se insisti tanto …” Dissi infine.
“Ok, io adesso vado con gli altri a fare un giro, quando ho finito ti vengo a cercare e mi dai la maglia.”
“Ok.”
“Ciao Erika!”
Lo salutai e andai dagli altri.
Era più o meno dalla terza media che non parlavo più con lui.
Insomma, smettemmo di vederci spesso e si crearono nuove amicizie lontano l’uno dall’altro.
Elena mi venne incontro.
“Quello era per caso Marco della 4°C?”
Annuii.
Notai che Chuck mi stava guardando male, invece Seb mi sorrise.
“Chi sarebbe questo Marco?” Chiese poi furtivo.
Elena, che proprio non poteva fare a meno di stare zitta, gli confessò della mia vecchia cotta per quel ragazzo.
Notai che mentre gliene parlava, Chuck sembrava distaccarsi e non accennò mai ad un sorriso.
“Capito …” Disse soltanto, prima di sparire con Seb ed Elena a fare una passeggiata, mentre io corsi a cambiarmi.
Dopo essermi tolta di dosso la maglietta sporca, essermi cambiata di fretta e furia, riuscii ad uscire a fare un giretto.
Non vedendo più gli altri andai per conto mio.
Passata circa una mezz’oretta, mi ritrovai seduta sotto un albero, vicino al fiume.
Prima che potessi deprimermi per essere rimasta lasciata sola, ci pensò Marco a tirarmi su il morale.
Mi venne in contro e per sbaglio poggiò male il piede e cadde davanti a me.
Lo aiutai a rialzarsi ed entrambi cominciammo a ridere.
“Bell’entrata, no?” Fece lui, tutto fiero, mentre si sedeva accanto a me.
“Forse la caduta potevi farla con più classe.” Lo presi in giro.
“La prossima volta mi impegnerò di più per farti ridere!”
La prossima volta … voleva forse dire che ci saremmo visti di nuovo?
“Che c’è?” Mi fece poi, sapendo che lo stavo guardando attentamente.
“Niente!” Mi affrettai a dire.
“E’ da tanto che non ci vediamo, eh?” Disse lui, cambiando completamente discorso.
Annuii.
“Non ricordavo quanto fosse piacevole sostenere un dialogo con te.” Continuò poi, quasi come se stesse parlando tra sé e sé ad alta voce.
Mi venne naturale sorridere.
I suoi occhi erano puntati sui miei, mi sentivo un po’ a disagio, ma non lo diedi a vedere e feci finta di niente.
Come se avesse intuito il mio disagio, pensò a risolvere la situazione con una barzelletta che ci fece ridere tutti e due.
Ad un tratto sentimmo un rumore, un ramo spezzarsi.
Mi alzai per  andare a vedere e riconobbi le converse nere di Chuck che stavano scattando avanti nella penombra, pronto a fuggire per non farsi vedere.
Accanto a me si manifestò subito Marco, un po’ confuso da ciò che era successo.
Mi guardò interrogativo.
“Perché Chuck Comeau è scappato?” Chiese lui.
Alzai le spalle, girandomi ancora a guardare in penombra.
“Poteva unirsi a noi, ci saremmo divertiti di più.”
In quel momento, in quel preciso momento, capii che Marco era rimasto il solito ragazzo “alla buona” di sempre, pronto a fare nuove amicizie e ad aiutare chiunque.
Mi fece così tanto piacere avergli parlato ancora, che per il resto della serata non facemmo altro che ricordare i vecchi tempi.
Scaduto il coprifuoco, ritornammo al campo.
Lo salutai amichevolmente e mi diressi verso la tenda.
Appena la aprii, scoprii che Elena non era proprio da sola, ma bensì in compagnia di Seb.
Decisi, quindi, di lasciarli in pace e me ne andai fuori.
Andai a cercare Chuck e lo trovai intento ad aggiustare la cerniera del sacco a pelo.
“Heey!” Dissi io.
Lui alzò gli occhi giusto il tempo per guardare chi fosse, poi li riportò sul sacco a pelo.
Mi inginocchiai accanto a lui.
“Ti ho visto prima … al lago.” Dissi, poi.
Lo guardai mentre cercava di ignorare ciò che avevo appena detto.
“Ah. Bene, non volevo disturbarti.” Disse quasi sottovoce, come se gli dispiacesse sul serio.
Lo guardai e non capii le sue parole di sfida.
“Insomma, che cosa c’è? Cos’è che ti crea fastidio? Ho fatto qualcosa di male?”
Lui mi guardò confuso, come se volesse dirmi qualcosa ma che non riusciva a spiegare.
“Non .. non sei tu, sono io.
E’ strano dirlo ad una persona che conosco da poco, ma è come se avessi qualcosa che non funziona.
In quel momento, volevo solo proteggerti e così ti sono venuto a cercare e quanto ho visto che ti trovavi con il tuo amico, beh. ero rassicurato e me ne sono andato.”
Non pensavo che Chuck potesse essere così preoccupato, certo che doveva essere proprio un buon amico.
E’ vero, a volte sembra un po’ superficiale,ma non lo è affatto e da come tratta Seb, beh. si direbbe che lo tratta come un fratello.
“Vedi, se mi lego almeno un po’ ad una persone, o se semplicemente mi interessa almeno un pochino, ho questo difetto di proteggerlo anche se riesce a farlo benissimo da solo.”
Continuò lui.
Sorrisi.
“Che c’è?”
“Niente. E’ solo che sei veramente gentile, non ti facevo così … così protettivo.”
Dissi.
Lui alzò il sopracciglio destro e mi guardò con un’aria da finto offeso.
“Come dici, scusa? Io sono il migliore amico di tutti i fan.
Chiedi a Seb come parlo bene di voi ogni volta che mettete un like ai nostri post.”
“Aaah. Già, quindi io sono una semplice fan e non una tua amica?”
Lui si girò e ci alzammo tutti e due.
“No, certo che tu sei una fan … ma una fan amica!”
Detto questo, inaspettatamente, mi abbracciò.
“Ok, ora vado a letto se no domani non mi alzo più.” Confessò lui.
“Già, lo stesso vale per me.
Mi dispiace per il tuo amico, ma credo proprio che dovrò cacciare Sebby dal mio materasso!”
“Fallo, sempre se ci riesci.
Ora che si sono trovati,sono peggio delle cozze.”
Risi.
“Era buona questa!”
“Ovvio, è la mia battuta.”
Finimmo il discorso così, ridendo ad un ultima baggianata detta per scherzare.
 
Angolo autrice: Vi avviso, questo capitolo è stato vittima dei miei ‘scleri’ più totali, è stato anche riscritto più e più volte.
*Sento già ridere il mio computer per tutte le volte che non salvavo e mi si cancellava da capo tutto,  così  cambiavo ogni volta qualcosa e le idee precedenti se ne andavano insieme alla mia pazienza.
Comunque sia, grazie a tutti i “seguaci” di questa F.F , siete i migliori!
Ele!
  
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