Salve a tutti!! Rieccomi qui con la continuazione di "Questo non è un addio ma un arrivederci" e riocco i nostri James Moriarty e Calry Sebastian Moran alle prese con una piccola discussione!!! Spero vi piaccia!
Lady Moriarty

Una pesante coltre di nubi ricopriva il cielo; James Moriarty scrutava attentamente fuori dalla finestra aspettando impaziente il ritorno del suo fidato braccio destro, ed eccola lì sotto la pioggia, con la sua valigetta fra le mani; fasciata dai suoi abiti neri, che faceva ingresso nel condominio. Aspettò qualche istante prima di sentire il ticchettio dei tacchi sul pianerottolo e la serratura scattare.
“Sei in ritardo” le disse in tono piatto senza distogliere lo sguardo dal cielo
“Buongiorno anche a te… ci siamo svegliati male vedo!” esclamò la rossa divertita “O non ci siamo svegliati affatto…  Sei ancora in pigiama Jim!!” aggiunse lei ridacchiando, ci fu un attimo di silenzio poi lui si voltò trafiggendola con lo sguardo
“Sei in ritardo… nel biglietto hai detto che saresti tornata prima del mio risveglio e quando sono entrato in cucina non c’era nessuno ad aspettarmi!” sussurò lui con voce incrinata
“Jim che hai… non hai mai fatto così! Mi spaventi!” esclamò lei avvicinandosi
“Tu non c’eri… Sai bene che devi essere precisa e meticolosa quando lasci un appunto, io…”
“James Moriarty tu eri in pensiero per me?!” chiese lei sorridendogli e accarezzandogli la guancia
“Io… E va bene ero in pensiero e con ciò?! Non riesco a non pensare a cosa fai quando sei distante e sinceramente Carly non posso sopportarlo!” urlò lui esasperato
“James… forse è il caso che smetta di lavorare per te…” constatò sorridendo
“Cosa?! Mi… mi stai lasciando?!” esclamò il moro visibilmente preoccupato
“No… No! Sto solo dicendo che risulta strano che la tua ragazza sia sul tuo librò paga e poi… se mi licenziassi potrei avere più tempo da passare a casa, pranzeremmo insieme e arriverei addirittura ad dormire ad orari decenti,  si fa per dire…” gli spiegò passandogli una mano fra quella matassa di capelli aggrovigliati dal sonno, in tutta risposta il moro si impossessò delle sue labbra trascinandola in un bacio mozzafiato “Lo prendo come un si!” sussurò lei a fior di labbra
“Mi sei mancata…”le rispose lui prima di tornare a baciarla ma lei lo fermò beccandosi un occhiataccia da parte del consulting criminal
“Dimenticavo una cosa…” aggiunse lei avvicinandosi alla valigetta e recuperando qualcosa al suo interno... una rosa rossa
 “Questa è si che è la mia ragazza!” esclamò catturando le labbra di lei per un fugace bacio
“Ricordami che dobbiamo discutere più spesso!” gli disse lei fra un bacio e l’ altro facendo ridere entrambi  “E ora va subito a cambiarti! Io preparo la colazione!!” aggiunse con tono scherzosamente severo
“Si mamma…” gli rispose lui prima di sparire in camera; tornò qualche minuto dopo con addosso un paio di pantaloni della tuta e una t-shirt giallo canarino “Allora?! Dov’è la colazione?!” chiese con un sorriso obliquo, mentre lei deglutiva a fatica
“Mi dispiace per te signorino ma mi sa proprio che la tua colazione dovrà aspettare!” rispose lei spingendolo di nuovo dentro la stanza
“Con piacere…” sussurò lui prima di trascinarla con sé fra le lenzuola.