Capitolo 1: Proposta

Era una calda giornata d'autunno, una lieve brezza faceva cadere le foglie dagli alberi. Era uno di quei giorni in cui, strano ma vero, nel covo dell' akatsuki si respirava la calma; Sasori stava approfittando di quella calma per lucidare in pace gli ingranaggi delle sue marionette. Il rosso sedeva sul davanzale della finestra nella camera che divideva col suo compagno e si chiedeva come fosse riuscito a sopravvivere così tanto tempo insieme a quel gruppo di pazzi. Si proprio pazzi, non vi era parola più adatta per descrivere i componenti dell' akatsuki. Una banda di girelle idiote, piante con gravi problemi mentali, fanatici religiosi, tirchi, donne post-it, fantomatici dei, emo depressi, pesci rossi geneticamente modificati e poi c'era lui, il peggiore di tutti, il suo compagno di squadra: Deidara.
A Sasori bastò solo pensare a quell'essere dal sesso ignoto per sentire la rabbia crescere in lui. Deidara non aveva lati positivi, era solo un kamikaze idiota che considerava arte dei banali fuochi d'artificio; per non parlare poi del suo essere fin troppo impulsivo e rancoroso, del fatto che impiegasse troppo tempo per prepararsi, che fosse disordinato, che russasse,che avesse un tono di voce troppo alto, che... 
-Tobiiiiiiii muovitiiiiiiii un!-
Per l'appunto, Sasori pensava a lui e quello appariva urlando. Il rosso poggiò l'ingranaggio che stava lucidando sul davanzale accanto a sé e si sporse quel tanto che gli bastava per vedere il biondo, che con le mani sui fianchi attendeva che Tobi lo raggiungesse ai piedi dell'albero che, guarda caso, si trovava proprio accanto alla finestra della camera di Sasori tanto che al ragazzo bastava allungare una mano per toccare uno dei grandi rami dell'albero. Sasori sbuffò, sperando che la permanenza dei due lì sotto durasse poco, e stava per riprendere a lucidare i suoi preziosi quando si accorse della presenza di un uccello nero accanto a se. Il rosso e il volatile si fissarono per un secondo quando d'un tratto l'uccello spiccò il volo stringendo nel becco l'ingranaggio che il rosso stava lucidando poco prima. 
-Maledetto uccello!- sbottò Sasori fissando il malefico uccello che intanto si era posato sul ramo dell'albero di fronte al rosso. Sasori doveva assolutamente riavere il suo ingranaggio e l'unico modo era quello di raggiungere il malefico animale sul ramo per affrontare la questione da uomo a uomo o meglio da marionetta ad uccello. Il rosso si sporse sul ramo e strusciò fino all'animale che appena lo vide volò via lasciando cadere l'ingranaggio in un nido posto sul ramo. Sasori si avvicinò al nido e notò che al suo interno tra i rametti e le foglie vi erano vari oggetti oltre al suo ingranaggio, il ragazzo si sistemò mettendosi a cavalcioni del ramo e prese a studiare gli oggetti che si trovavano li. Vi erano cucchiai e altri pezzi d'argenteria, un vecchio orologio e un anello che scintillava alla luce del sole, Sasori prese l'anello tra le dita, sembrava alquanto prezioso con un diamante a forma di cuore al centro, ma mentre il rosso osservava il ricco bottino dell'uccello ecco che il proprietario del nido decise di fare ritorno a casa. Sasori fece per schivare l'uccello che si scagliava contro di lui ma perse l'equilibrio e si ritrovò a cadere dal ramo maledicendo l'uccello.  
L'atterraggio di Sasori almeno fu comodo visto che cadde sul povero Tobi, reduce da un' esplosione del suo senpai.
-Sasori danna che cavolo ci facevi sull' albero!? Dammi la mano che ti aiuto a rialzarti un.- esclamò Deidara sorpreso tendendo una mano al rosso.
Sasori allungo la mano accettando l'aiuto del biondo ma...
-Oddio Sasori danna mi stai chiedendo di sposarti un !? Che emozione mi cogli alla sprovvista, questo è certo. Cioè sapevo che provavi per me un certo interesse ma non pensavo mi chiedessi di sposarti un... Comunque accetto amorino mio un!- 
Sasori fissò Deidara sconvolto poi la sua attenzione passò alla mano che aveva teso al biondo: al centro del palmo faceva bella mostra l'anello che aveva preso dal nido. Deidara afferrò l'anello e lo infilo mentre Sasori lo fissava scioccato.
-Deidara io non... sposare... l'anello... l'uccello...- balbettò Sasori rimettendosi in piedi.
-Oh amorino sei ancora scosso dalla caduta ma non temere ci penso io a te un... Che sciocchino sei, ti avrei detto di si anche con una proposta meno eclatante un.- disse Deidara avvicinandosi a Sasori e stringendogli il braccio.
-No Deidara tu non capisci! Io...- 
-Senpai ti sposi! Che bello Tobi ti farà da damigella! Tobi va a dire la bella notizia agli altri!- urlò la girella correndo intorno ai due per poi correre verso il covo urlando "il senpai si sposa con Sasori".
Sasori era rimasto senza parole mentre Deidara lo trascinava verso il covo sussurandogli -Oh Sasori amorino tu mi completi, non vedo l'ora che ci sposiamo tu sei il mio sogno d' amore un!-

Angolo Autrice: Ciao a tutti :) ho deciso di iniziare una nuova storia sempre comica, sempre sull' akatsuki e sempre una SasoDei :)  Spero vi piaccia e che lasciate una recensione baci! :3