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Autore: youcanthavemyheart    18/08/2014    1 recensioni
'Gli ospiti andarono via, le luci si spensero e rimasero solo loro due.'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La chiamavano Savanne.
Il suo vero nome non era quello, ma gli amici avevano deciso di chiamarla così ed a lei stava bene.
Era una stupidissima ragazzina di 16 anni, che non aveva nulla da invidiare alle altre ragazze della sua età.
Eppure, nonostante tutte le sue doti, nessun ragazzo l'aveva mai pensata minimamente.
Il che la rendeva triste, tristissima.
Savanne cercava di consolarsi dicendo che forse, un giorno, qualcuno avrebbe avuto occhi solo per lei, ma la domanda era:'quando arriverà quel giorno?'.
La ragazza viveva ogni giorno come fosse l'ultimo e gioiva delle piccole cose.
Diceva che le cose andavano vissute al momento, altrimenti alla fine rimpiangi di non avere fatte.
Forse non aveva poi così torto la ragazza..
-
Era l'otto aprile.
Non era un giorno come gli altri.
Era un giorno diverso dagli altri.
Se lo sentiva.
Eppure le ore passavano tranquille, nulla di insolito.
Le due ore di spagnolo come al solito non passavano mai, quindi Savanne non sapeva spiegarsi quel presentimento del tutto insolito.
Ed effettivamente quasi l'intera giornata si svolse normalmente.
Era sabato, e verso le 17 la ragazza ricevette una chiamata da un'amica.
'Savanne?'
'Joanne, dimmi'
'Ti va di andarci a mangiare una pizza questa sera? Devo parlarti.'
'Oddio, che è successo?'
'Nulla, nulla. Ma devo parlarti.'
'Mh, okay. Ci vediamo alle 21 in piazza e andiamo in pizzeria, okay?'
'Ci sto Savanne!'
'A dopo allora!'
Le due ragazze terminarono la loro conversazione.
Savanne era curiosa di sapere cosa le dovesse dire Joanne.
Era la sua migliore amica, perché mai dovrebbe portarla in pizzeria per dirle una cosa? Forse era questa la cosa strana che il presentimento della mattina le aveva annunciato.
Ma comunque, erano già le 18 e Savanne doveva iniziare a prepararsi.
La ragazza era di fronte allo specchio per dare un po di colore al suo viso dopo una mattinata abbastanza stressante quando ha sentito la sorella parlare al telefono con qualcuno.
Non sapeva con chi stesse parlando, ma sicuro le stava facendo dei complimenti.
Savanne era a pezzi, nessuno mai si complimentava con lei.
Era una ragazza fantastica, eppure nessuno mai sprecava una parola positiva nei suoi confronti.
Ma doveva farsi forza. Doveva resistere. 
Così si asciugo quella schifosissima lacrima che le aveva segnato la guancia tinta dal fondotinta e continuò a spennellare sul suo viso.
Per le 20 era pronta, un po triste, ma pronta.
La madre di Savanne la accompagno in piazza dove aspettò Joanne.
21.
21.15.
21.30.
Dove diamine era Joanne?
Non rispondeva al telefono e non c'era ombra della ragazza.
Era preoccupata.
Alle 21.40 Savanne intravede la sua migliore amica.
'Joanne!'
'Savanne! Eccomi scusa!'
'Dove eri finita? Mi stavi facendo preoccupare!'
'Scusami, non era davvero mia intenzione.. Ora però avviamoci!'
Arrivarono presto in pizzeria, si sedettero ed iniziarono a parlare.
'Allora Savanne, devo parlarti di una cosa importante.'
'Dimmi..'
'Mi sono innamorata.'
'Ma sei scema? E c'era bisogno di portarmi in pizzeria per dirmelo?'
'Avevo bisogno di parlare faccia a faccia con qualcuno che mi capisse.'
'Ah, che carina..'
'L'ho conosciuto poco fa ad una festa, l'unico problema è che io ho 17 anni e lui ne ha 21.'
'Dove sta il problema?'
'Non lo so, ma non mi ci vedo accanto a lui. Lo amo, ti giuro. Ma non mi so vedere con lui.'
Le due amiche parlano tutto il tempo di questo fatico ragazzo, Luigi.
Savanne voleva conoscerlo questo ragazzo.
'Joanne, Luigi questa sera sta a casa tua con tuo fratello, perché non me lo presenti?'
'E come faccio?'
'Mi porti a casa tua, facciamo che dormo da te.'
'Anche luigi dorme da me, dato che é amico intimo di mio fratello.'
'Meglio ancora!'
'Allora va bene, sta sera stai da me!'
Dopo circa un'ora Savanne era a casa di Joanne.
'Ciao, piacere! Io sono Luigi!'
'Io sono Savanne, piacere di conoscerti!'
'Sei una ragazza davvero carina!'
Savanne era senza parole.
Carina? Aveva davvero detto carina?
La gelosia di Joanne iniziava a farsi sentire.
'Senti amica mia, ti ho portata qui per presentartelo, non per altro.'
'Ehy ehy tranquilla! Io non ho fatto nulla!'
'Lo so, lo so.. Ma capiscimi..'
'Si, tranquilla!'
Joanne e suo fratello si addormentarono.
Savanne e Luigi, gli unici rimasti svegli, iniziarono a parlare del più e del meno.
Parlarono per ore e ore, finché alle 03.30 Savanne si addormentò.
La mattina dopo Joanne sveglio Savanne piangendo.
'Savanne! Svegliati!'
'Eh, Joanne..Che c'è?'
'Ho sentito Luigi parlare con mio fratello, ha detto che ha conosciuto una ragazza da poco e che le ha rubato il cuore.'
'Magari sei tu, no?'
'No, non sono io. L'ha descritta ed è il mio opposto.'
'Oh..'
Savanne non sapeva cosa dire.
Era assonnata e presa dalle parole che Luigi le aveva sussurrato la notte prima.
Verso le 14 pranzarono tutti insieme, e Luigi disse chiaramente a Savanne 'Sei davvero così simpatica! Ti va di scambiarci i numeri?'
Joanne fissava la sua amica con aria di sfida, ma Savanne moriva dalla voglia di accettare.
'Si, questo é il mio.'
Joanne scoppio in lacrime.
Era tutto un casino.
Savanne si sentiva attratta da questo ragazzo, e non voleva lasciare che la sua amica rovinasse tutto.
Anche se era l'amica stessa ad amare luigi.
Joanne risolse tutto con la sua amica e quando Savanne torno a casa mandò un messaggio a Luigi.
Messaggiarono giornate intere, senza fare parola a Joanne, che moriva dalla voglia di essere amata da questo ragazzo.

20 aprile, ore 23.12
'Ciao Savanne, sicuramente starai dormendo, so che tu vai a letto presto.
Vorrei chiederti, ti va se domani sera andiamo a mangiare qualcosa insieme? Fammi sapere!'
Quel messaggio fece sobbalzare Savanne dal letto, ma decise di non rispondere, bensì la mattina dopo rispose 'certo!'.
Era felicissima, ma non lo disse all'amica.
I genitori di Savanne, persone con una mentalità del tutto antica, non avrebbero accettato che la loro figlia andasse a cena con un ragazzo conosciuto da poco.
Ma lei escogito un metodo per uscire ugualmente.
Savanne era una ragazzina tranquilla, non aveva mai bevuto, fumato o baciato qualcuno.
Le sembrava tutto così strano.
La serata volse al termine senza grandi sorprese.
'Grazie per la splendida serata!'
'Grazie a te Savanne!'
'Io volevo..'
Non aveva più il fiato per sussurrare una parola.
Sentiva il cuore battere a mille.
Era emozionata come non mai.
I loro corpi si avvicinavano man mano, quasi spaventati da una tale vicinanza, fino a che le loro labbra non si sfiorarono, facendo sembrare quel breve istante un'eternità.
Subito dopo si guardarono negli occhi, dove rispondeva la voglia di amare di due giovani ragazzi.
Luigi prese la mano di Savanne e con voce commossa le disse 'sei prima ed ultima ragazza che bacio'.
La giovane ragazza era senza parole, e non fece altro che abbracciarlo.
Joanne era all'oscuro di tutto, mentre la famiglia di Savanne aveva stranamente accettato il loro fidanzamento.
Il 5 maggio, alla festa del compleanno di Luigi, i due ragazzi decisero di dichiarare la loro storia.
Joanne non aveva gradito molto il fatto che il ragazzo l'avesse invitata alla sua festa, ma nonostante questo le due ragazze trascorsero la serata insieme.
Al momento della torta Savanne si avvicinó tranquillamente a Luigi, nonostante Joanne le stesse urlando di non avvicinarsi.
Il ragazzo stava per tagliare la torta quando disse chiaramente:'Elena, amore mio, vieni qui dai.'
Poche persone sapevano che il vero nome di Savanne era Elena' e Joanne capì che c'era qualcosa che non sapeva.
Dopo una decina di minuti Joanne venne a conoscenza della triste realtà.
La sua migliore amica aveva una storia con il ragazzo che amava.
Savanne cercó di non pensarci più di tanto, lei era contenta così.
Joanne corse da Luigi, cercando di mettere in cattiva luce l'amica e dichiarando il suo amore, ma questo gesto, non solo non fu gradito dal ragazzo ma ferì l'amica.
Il tutto sfociò in un litigio incontrollabile, che fortunatamente il fratello di Joanne riuscì a fermare.
In poco tempo le acque si calmarono.
Gli ospiti andarono via e le luci si spensero.
Erano rimasti solo loro due, seduti per terra di fronte al camino, pronti per vivere la loro prima notte d'amore.
  
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